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Analisi produzione

Nel documento Controllo termico dei polloni della vite. (pagine 100-111)

5 RISULTATI E DISCUSSIONE

5.3 RISULTATI SPERIMENTAZIONE E DISCUSSIONE I dati ottenuti dalla sperimentazione sono stati analizzati utilizzando due

5.3.4 Analisi produzione

I rilievi produttivi sono riferiti alla pianta specifica dell’unità sperimentale, contrassegnata con apposito cartellino all’inizio della sperimentazione. Pertanto nel modello generale lineare adottato per l’analisi della varianza è stato introdotto un nuovo fattore denominato “replica”. I dati sono stati raccolti in campo, pesando i grappoli per ogni singola pianta durante la vendemmia manuale. L’analisi della varianza (Fig. 12, Tab. 7), condotta come le precedenti analisi descritte, ha mostrato differenze statisticamente significative all’interno dei blocchi e tra le diverse tesi considerate.

Fig. 12 -Grafico dei dati relativi al peso medio dei grappoli raccolti nelle diverse unità sperimentali. Lettere diverse indicano differenze statisticamente significative (Tukey HSD, P<5%). P=trattamento precoce; T=trattamento tardivo; PT=doppio trattamento

Tab. 7 - Risultato dell'analisi della varianza condotta utilizzando un modello generale

lineare ed effettuata sui valori del peso medio dei grappoli raccolti nelle diverse unità sperimentali.

L’analisi statistica mostra differenze statisticamente significative tra i valori del peso medio dei grappoli relativi al doppio trattamento PT (valore più basso) e il trattamento T (valore più alto), mentre per il medesimo parametro, i valori relativi al trattamento precoce e al testimone non trattato, non si discostano in maniera statisticamente significativa dalle altre due tesi poste a confronti. Queste differenze sono difficilmente spiegabili, in quanto non si riscontrano differenze tra le tesi in tutte le altre analisi effettuate, compreso il peso medio dell’acino. Probabilmente, queste differenze sono dovute alla grande variabilità intrinseca del modello sperimentale, quindi alle diverse piante presenti all’interno della parcella della sperimentazione. Tuttavia, appare opportuno evidenziare, che non si riscontrano differenze statisticamente significative tra il testimone non trattato e le altre tesi; questo indicherebbe che complessivamente il trattamento di pirospollonatura non influenza la produzione della pianta, indipendentemente dallo stadio fenologico in cui viene effettuato.

Source Type III SS g.d.l. Mean Squares F-Ratio p-Value TESI 0,11684373 3 0,038947912 4,051622 0,009665 BLOCCO 0,19190351 3 0,063967836 6,654362 0,000437 REPLICA 0,07306813 5 0,014613626 1,520207 0,192241

5.4 CONCLUSIONI

Dai risultati ottenuti durante la sperimentazione e dalla successiva analisi statistica si evince che il trattamento di pirospollonatura è utile e non dannoso. È possibile affermare questo considerando la produzione per pianta, che non ha avuto risultati differenti tra il testimone non trattato e le altre tre tesi. Inoltre l’analisi chimica degli acini, al momento della vendemmia, ha evidenziato un’omogeneità netta tra le tesi, prendendo in considerazione i parametri più importanti (grado Brix, peso medio dell’acino, pH, acidità totale); le differenze, riscontrate talvolta all’interno delle singole tesi, sono dovute alla variabilità presente all’interno della parcella di vigneto della sperimentazione.

I rilievi sul numero e stadio fenologico dei polloni hanno evidenziato un’importante differenza tra le tesi riguardanti il trattamento precoce e il doppio trattamento rispetto a quello tardivo e il testimone: nelle prime, i polloni presenti a fine sperimentazione risultavano meno numerosi e molto meno sviluppati delle piante trattate tardivamente, con uno sviluppo bloccato allo stadio di gemma sbocciata.

Il trattamento di pirospollonatura inoltre permette di ridurre notevolmente il tempo di lavorazione in confronto alla spollonatura manuale, con un risparmio netto sul costo della manodopera. Inoltre, grazie alle recenti modifiche messe a punto dal gruppo di ricerca di Meccanica Agraria sulla macchina PFV-600 delle Officine Mingozzi, il trattamento potrà essere più

efficace e puntuale, aumentando le capacità operative della macchina già presente in commercio.

Concludendo, la pirospollonatura è una valida alternativa alla spollonatura manuale e chimica; per la sua efficacia è necessario che sia effettuata precocemente, in uno stadio fenologico poco sviluppato dei polloni. La sperimentazione non ha tenuto conto del problema, presente l’anno successivo, del controllo in potatura di una quantità di legno maggiore dovuta ai polloni rimasti sulla pianta. Considerando i risultati ottenuti sullo stadio fenologico finale dei polloni presenti sulla pianta, il trattamento precoce evita questo problema. È necessario proseguire il lavoro sperimentale per studiare il comportamento delle stesse piante al secondo anno consecutivo di trattamento (probabilmente anche nei successivi), valutando la quantità di polloni presenti e la produzione in vendemmia.

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RINGRAZIAMENTI

Il momento dei ringraziamenti è un momento particolare, dove il tesista fa il sunto dell’esperienza di tesi e non solo. Perché questa è la fine di un percorso lungo, intenso e bellissimo, iniziato cinque anni fa con la triennale in Viticoltura ed Enologia. O forse iniziato prima, molto prima, ben (quasi) 26 anni fa.

E allora è doveroso inserire un “concentrato di Valentina” nei ringraziamenti.

In primis, desidero ringraziare i miei relatori e correlatori: al Prof. Raffaelli, anche se in seconda battuta ma alla fine le ho dato retta (e maledetta me per non averla ascoltata fin da subito!); al Dott. Frasconi, per il suo immenso lavoro, statistico e non, e per la pazienza che ha avuto (anche se ignorava il mio passato “ingegneristico”); al Prof. D’Onofrio per la grande professionalità; a tutto il personale che gravita intorno al gruppo di Meccanica Agraria e al Podere Cipollini. Non potevo scegliere team migliore per finire in bellezza. Il mondo musicale, immensamente importante, e tutto ciò che ci sta intorno.

Al Complesso Bandistico Belvedere, la mia famigliona allargata. Per tutti i momenti passati insieme di soddisfazioni, sfoghi, litigate, e tanto altro; la persona che sono diventata deve molto a voi. A Federico, Francesco e David per l’aiuto tecnico in questi cinque anni (sono una schiappa al computer, lo so). A Riccardo, per il supporto musicale, e per il mondo che sta dietro a quello non musicale.

Alla NGSB, per lo sfogo estroso che mi offre, per le persone con cui mi ha messo in contatto, inizialmente compagni musicali e poi diventati sempre di più amici. A Paolo, per la sua allegria contagiosa, per le ore passate tra foto, video, concerti, Sauvignon ottimi e tante tante chiacchiere. A Giovanni, collega musicale e universitario, per i consigli e esperienze in comune. Allo zio Francesco, alle sue rubriche, compagno impagabile di cappotti e sciarpine. Allo zio Ronny, sempre al pezzo e pronto ad aiutarti in qualsiasi modo. A Gabri e il suo reggaeton, allo storico Albe e al mitico Cesco.

A Elena, conosciuta poco fa e importante compagna di tutto. Alla sua capacità di ascoltarmi e di seguirmi, in tutto quello che faccio; alla gemellaggine che spacca il mondo, sempre a testa alta, sempre forti e leoncine. L’Amica.

A Giacomo, amico matto da legare, totalmente opposto a me ma a cui voglio una marea di bene. Ai consigli, alle mattate, alle svisionate e alle mille e più volte che non ci troviamo d’accordo. Non riuscirà mai a tirar fuori la mia parte irrazionale, ma non si arrende.

I colleghi universitari, quelli di vecchia data e quelli recenti; ognuno di loro importante per il tempo passato insieme, per le gioie e dolori che non mi faranno mai dimenticare questi anni fantastici. Grazie in particolare a Viola, Luca, Emanuele, Michelangelo, Federica, Sara, Francesca, Athos e Lorenzo.

Gli amici, entrati nella mia vita in situazioni diverse, ognuno importante per mille motivi. Grazie a Elisa Micalizzi, Federica Pallini, Giulia Casalini, Laura Nannicini, al fratellone Gianluca Panicucci e al resto dei Puffi (Simone, Alice, Malayka, Daria e tutti gli altri). La mia famiglia, la parte più importante di me.

A zia, zio e Niccolò, alla forza che vince ogni cosa, al legame che unisce zii e nipoti; nulla ci fa paura, se siamo insieme.

Ad Arianna e a Gianluca, sempre più essenziali (e non solo perché aiutanti instancabili); il trio delle meraviglie. Due fratelli unici.

Nel documento Controllo termico dei polloni della vite. (pagine 100-111)

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