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7. ODP SITE 1264

7.1 Risultati

7.1.5 Analisi statistiche

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L’analisi condotta è ritenuta statisticamente accettabile poiché la somma della varianza delle prime due componenti (evidenziate in blu), pari a 61,12%, supera il 50%

richiesto da Burd et al. 1990 e Hammer et al. 2001 per rendere l’analisi affidabile.

Nella 4^-5^ colonna e 6^-7^ colonna della Tab. 7.1 sono presentati rispettivamente i loading dei taxa rispetto ai componenti principali PC1 e PC2, con i loading riordinati in ordine crescente dall’alto verso il basso. Analizzando i loading delle variabili rispetto al PC1 si osserva che G. glutinata e G. falconensis, taxa eutrofici e freddi con loading rispettivamente di -0,6175 e -01343, sono posti in contrapposizione con G. druryi e T.

trilobus s.l., taxa caldi e oligotrofici con loading rispettivamente di 0,7378 e 0,1459.

La PC1 è illustrata graficamente in Figura. 7.7 dalla curva della PC1 (vs. mcd, i valori numerici in Appendice 3, Tab. Y). La PC1 presenta valori compresi tra -2,26 e 2,43 e nell’intervallo stratigrafico inferiore fino a 200,51 mcd (=15,776 Ma) presenta una tendenza a decrescere e un valore medio più basso rispetto all’intervallo stratigrafico superiore. La curva mostra oscillazioni a media e alta frequenza sovrapposte ad oscillazioni a bassa frequenza nel range stratigrafico superiore, ha un trend covariante con quello della curva di G. druryi e speculare con quello della curva di G. glutinata. Presenta valori minimi nell’intervallo 201,11 -202,79 mcd (=15,872-16,164 Ma) dove sono registrati i valori minimi del P/B ratio.

La cluster analisys in R-mode, condotta sull’associazione di foraminiferi planctonici utilizzando la stessa matrice analizzata nella PCA, mostra un dendrogramma (Figura. 7.8) che può essere diviso in due cluster principali, Cluster 1 e Cluster 2. I due Cluster possono essere suddivisi a loro volta in 2 subcluster, rispettivamente Cluster 1 A, Cluster 1 B e Cluster 2 A, Cluster 2 B.

Cluster 1 A: Globigerinatella sp., G. dehiscens, G. archeomenardii, G. peripheroronda, G.

miozea, G. trilobus s.l., T. subsacculifer, G. cf. birnageae, Globorotalia panda. In questo cluster ricadono taxa che essenzialmente prediligono acque calde-temperato calde ma che non sono riconducibili ad un unico depth habitat e le cui preferenze trofiche non sono sempre conosciute. Tuttavia le preferenze trofiche di questo cluster potrebbero essere spiegate dal taxon che maggiormente lo rappresenta, T. trilobus (r=0,79), che risulta essere una forma oligotrofica (Pujol & Grazzini, 1995).

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Figura 7.7: curve della PC1 e dei cluster definiti dall’analisi del dendrogramma ottenuto dalla Cluster Analysis (vs. mcd) per l’intervallo stratigrafico studiato del Site 1264.

Cluster 1 B: G. praesiphonifera, G. druryi, Praeorbulina gr., T. munda. questi taxa occupano preferenzialmente il mixed layer tuttavia non sono riconducibili ad un unico range di paleotemperatura superficiale e le richieste di nutrienti non sono state chiarite. Il taxon che meglio rappresenta il cluster, G. druryi (r=0,99) predilige acque del mixed layer calde. Aze et al. 2011 attribuiscono a questo taxon un valore elevato del δ13C, riscontrato in presenza di una relazione simbiotica con alghe fotosintetiche e che indicherebbe secondo alcuni studi (Schiebel & Hemleben, 2005, Kucera, 2007, Ravelo & Hillaire-Marcel, 2007) la presenza di acque povere di nutrienti (e calde). L’oligotrofia di G. druryi verrebbe confermata dal trend speculare tra la sua curva di G. druryi e quella della Paleoproduttività (r= - 0,65).

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Cluster 2 A: G. praebulloides, T. cf. quinqueloba, Catapsydrax unicavus, G. zealandica, Globoturborotalita martini, Globorotaloides gr., Globoturborotalita brazieri, G. decoraperta, G. woodi, G. connecta, G. pseudobesa, G. obesa, P. bella, G. parawoodi, C. parvulus, Globoturborotalita 5c. Questo cluster è costituito da taxa non riconducibili né ad un unico depth habitat né ad un unico range di paleotemperatura superficiale, rendendo incerta l’attribuzione di un significato paleoclimatico-ambientale. Questo viene confermato anche dalle preferenze ecologiche dei taxa che meglio rappresentano il cluster. Infatti, ritroviamo taxa freddi e eutrofici, quali Globorotaloides spp. e G. praebulloides, e taxa caldi e oligotrofici (alto valore del δ13C, Aze et al. 2011) quali G. martini, G. brazieri, G.

decoraperta, G. connecta.

Figura 7.8: dendrogramma ottenuto dalla Cluster Analysis per l’intervallo studiato del Site 1264.

Cluster 2 B: G. falconensis, S. disjuncta, G. praescitula, D. altispira, “large Globigerina”

gr., G. sicanus, G. glutinata, P. siakensis, G. subquadratus. Questi taxa non sono riconducibili né ad un unico depth habitat né ad un range di paleotemperatura superficiale

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specifico e neppure a univoche preferenze trofiche. Il significato paleoecologico può derivare dall’analisi dei taxa più rappresentati nel cluster, G. glutinata e G. falconensis, taxa del mixed layer eutrofici e freddi.

I subcluster individuati sono illustrati graficamente in Figura 7.7 dalle loro curve (% vs.

mcd, i valori numerici in Appendice 3, Tab.Y).

Il Cluster 1 A, con abbondanze comprese tra 0 e 45,54% e crescenti risalendo stratigraficamente, presenta una curva con oscillazioni di media-alta frequenza e trend fortemente covariante con T. trilobus s.l. e G. dehiscens (i taxa più abbondanti di questo cluster), con Cluster 1 e con Cluster 1 B.

Il Cluster 1 B, con abbondanza compresa tra 1,11 e 36,87%, presenta un trend fortemente covariante con la curva di G. druryi (forma più abbondante di quelle costituenti il cluster), della paleotemperatura superficiale e della PC1.

Il Cluster 2 A, con abbondanze variabili da 6,56 e 56,57%, presenta abbondanze maggiori nell’intervallo stratigrafico inferiore fino a 200,51 mcd (=15,776 Ma) con una curva avente oscillazioni di media-alta frequenza e andamento fortemente covariante con la curva di G. praebulloides, G. decoraperta, G. woodi, taxa fortemente più abbondanti in questo cluster.

Il Cluster 2 B, è ben rappresentato con abbondanze variabili da 12,69 a 61,99%; la sua curva presenta oscillazioni da bassa ad alta frequenza e un andamento fortemente covariante con la curva di G. glutinata, G. falconensis (taxa più abbondanti nel Cluster 2 B) e la curva della Paleoproduttività superficiale mentre mostra trend vicariante con la curva di G. druryi, T. trilobus s.l., della Paleotemperatura superficiale della PC1.

Inoltre il Cluster 2 è costituito da tutti i taxa che presentano un loading negativo rispetto alla PC1 e posti in contrapposizione (loading positivo) con taxa costituenti il Cluster 1, ad esclusione di G. praebulloides che ritroviamo ai limiti tra Cluster 1 e 2.

In Appendice 4 – Tabella Y sono riportati i valori del coefficiente di Pearson (triangolo inferiore) e relativi t195 (triangolo superiore) generati dall’analisi della correlazione semplice lineare di coppie di variabili (taxa o indici vs. età) costituenti la matrice di dati originale.

Nel triangolo inferiore in rosso e in blu sono evidenziati valori di r, rispettivamente r

≥ 0,1399 e r ≤ -0,1399 (dove 0,1399 è │r│critico), che indicano rispettivamente correlazioni lineari positive e negative statisticamente significative tra le coppie di variabili di appartenenza.

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Nel triangolo superiore sono evidenziate in giallo t195≤ 0,05 corrispondenti a correlazioni tra coppie di variabili le cui probabilità che siano indipendenti è statisticamente piccola tanto da rigettare l’ipotesi H0: ρ=0.

I coefficienti di correlazione lineare hanno confermato l’esistenza di una correlazione statisticamente significativa tra le coppie di taxa le cui curve di abbondanza hanno evidenziato trend speculari/similari.

In particolare, il trend fortemente vicariante tra le curve di G. glutinata/G. druryi è confermato da un r=-0,50 invece il trend similare tra le coppie di curve G.

woodi/G.decoraperta, C. parvulus/Globorotaloides spp., T. trilobus s.l./T. subsacculifer, G.

archeomenardii/G. peripheroronda e G. archeomenardii+G.praemenardii/G. miozea sono confermati da un coefficiente di Pearson positivo pari rispettivamente a 0.45, 0.35, 0.53, 0.68 e 0,52 (valori assoluti).

Inoltre i trend speculare/similare individuati tra le curve dei cluster e le curve di taxa rappresentativi dell’associazioni o tra le curve dei cluster e le curve dei proxy paleoclimatici-oceanografici sono confermate dal coefficiente di Pearson statisticamente significativo.

In particolare, il trend fortemente covariante tra Cluster 1 A/T.trilobus, Cluster 1 A/G.

dehiscens, Cluster 1 B/G. druryi, Cluster 1B/ Paleotemperatura, Cluster 1 B/PC1, Cluster 2 A/G. praebulloides, Cluster 2 A/G. decoraperta, Cluster 2 A/G. woodi, Cluster 2 B/G.

glutinata, Cluster 2 B/G. falconensis, Cluster 2 B/Paleoproduttività sono confermati da un coefficiente di Pearson positivo pari rispettivamente a 0.80, 0.67, 0.99, 0.75, 0.90, 0.50, 0.63, 0.87, 0.55, 0.99 (valori assoluti). Il trend speculare tra Cluster 2 B/G. druryi, Cluster 2 B/T.trilobus, Cluster 2B/Paleotemperatura, Cluster 2 B/PC1 è confermato da un coefficiente di Pearson negativo pari rispettivamente a 0.54, 0.52, 0.78, 0,81 (valore assoluto).

Inoltre il coefficiente di Pearson evidenzia una correlazione lineare statisticamente significativa tra i cluster e i singoli taxa che li costituiscono, ad eccezione della coppia Cluster 2 A/G. parawoodi e Cluster 2 A/Globoturborotalita 5c che presentano valori di r<0,14.

Infine, analizzando il coefficiente di correlazione lineare di Pearson tra la PC1 e i taxa appartenenti alla matrice della PCA, si osserva l’assenza di una correlazione statisticamente significativa del PC1 con G. woodi, Globorotaloides spp., C. parvulus, G.

obesa, Globoturborotalita 5c, G. pseudobesa, G. zealandica, D. altispira, G. parawoodi, T.

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quinqueloba e G. praebulloides, taxa appartententi al Cluster 2 A il cui significo paleoclimatico-oceanografico risulta essere poco chiaro.

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