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6. ODP SITE 925

6.1 Risultati

6.1.5 Analisi statistiche

I risultati della PCA condotta su 36 taxa (abbondanza % minima > 2%) delle associazioni studiate sono mostrati in Tabella 6.1.

L’analisi condotta è ritenuta statisticamente accettabile poiché la somma della varianza delle prime due componenti (evidenziate in blu in Tabella 6.1), pari a 64,52 %, è maggiore del 50%, come richiesto in Burd et al. 1990 e Hammer et al. 2001 per rendere l’analisi affidabile.

Nella 4^-5^ colonna e 6^-7^ colonna della Tabella 6.1 sono presentati rispettivamente i loading dei taxa rispetto ai componenti principali PC1 e PC2, con i loading riordinati in ordine crescente dall’alto verso il basso.

Tabella 6.1: variabili (taxa) vs. loading (in ordine crescente dall’alto verso il basso) nell’intervallo studiato del Site 925. In blu è evidenziata la varianza di PC1 e PC2. In rosso sono evidenziati i loading negativi e in verde quelli positivi rispetto ai PC1 e PC2; l’aumento dell’intensità del colore indica l’aumento del valore assoluto dei loading.

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Analizzando i loading delle variabili rispetto alla PC1 si osserva che P. siakensis, taxon temperato caldo-temperato freddo del termoclino (Spezzaferri, 1994; Pearson &

Wade, 2009) e resistente alla dissoluzione con preferenze trofiche non conosciute, si presenta con loading ≈0,95. La PCA lo mette in contrapposizione con G. parawoodi, T.

trilobus s.l. e G. woodi con loading di ≈ -0.19, ≈ -0.16 e ≈0.10, rispettivamente. Questi taxa del mixed layer e suscettibili alla dissoluzione non sono riconducibili ad un unico range di Paleotemperatura (G. parawoodi e T. trilobus s.l. sono taxa indicatori di acque calde, mentre G. woodi è un taxon indicatore di acque temperato calde-temperato fredde; Keller, 1985; Spezzaferri, 1994; Pearson et al. 1997) e studi non hanno ancora chiarito le preferenze trofiche di G. parawoodi e G. woodi.

La curva della PC1 è illustrata in Figura 6.7 (vs. age, valori numerici in Appendice 3, Tabella X) e presenta valori compresi tra 0,016 (=17,61 Ma) e 0,1631 (=14,837) con valore medio più basso nell’intervallo inferiore fino a 16,694 Ma e nell’intervallo compreso tra 15,707 e 15,313 Ma che nei restanti intervalli. La curva presenta oscillazioni di bassa frequenza, a cui si sovraimpongo oscillazioni di più alta frequenza, ed ha un trend parzialmente covariante con le curve dell’Indice di Frammentazione, dei Taxa Resistenti a dissoluzione, della Dominanza e dei Taxa del Termoclino.

La cluster analisys in R-mode, condotta sull’associazione di foraminiferi planctonici utilizzando la stessa matrice analizzata nella PCA, mostra un dendrogramma (Figura 6.8) che può essere diviso in due cluster principali, Cluster 1 e Cluster 2. Il Cluster 2 può essere suddiviso a sua volta in 4 subcluster: Cluster 2 A-Cluster 2 B e Cluster 2 C e Cluster 2 D.

Cluster 1: G. dehiscens, G. archeomenardii, G. praemenardii, G. praescitula, P.

siakensis, Globorotaloides spp. In questo cluster ricadono taxa del termoclino essenzialmente resistenti alla dissoluzione ma che non sono riconducibili ad un unico range di paleotemperatura o di cui non si conoscono le preferenze trofiche (ad eccezione di Globorotaloides spp., taxa eutrofico e/o tipico delle aree di upwelling; in Spezzaferri, 1995).

Cluster 2 A: G. insueta, T. sicanus, G. subquadratus elongatus, G. subquadratus, G. peripheroronda, Globigerinoides bollii, Sphaeroidinellopsis disjuncta. In questo subcluster ricadono taxa non riconducibili ad un unico depth habitat e range di

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paleotemperatura. Essi sono diversamente suscettibili alla dissoluzione e non hanno preferenze trofiche conosciute in letteratura (ad esclusione di G. subquadratus, taxon oligotrofico e tipico di acque stratificate; in Pearson et al.,1997).

Figura 6.7: curve della PC1 e dei cluster definiti dall’analisi del dendrogramma ottenuto dalla Cluster Analysis (vs. age) per l’intervallo stratigrafico studiato del Site 925.

Cluster 2 B: G. praebulloides, Turborotalita cf. quinqueloba, Globoturborotalita 5c, G. cf. peripheroronda, P. cf. birnageae, T. angustiumbilicata, Dentoglobigerina globularis, G. diminutus. Questo cluster comprede taxa non riconducibili ad un unico depth habitat e range di paleotemperatura e le cui preferenze trofiche non sono state chiarite in studi precedenti (ad esclusione di G. praebulloides e T. cf. quinqueloba, taxa eutrofici; per es. in Jonkers & Kucera, 2015).

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Figura 6.8: dendrogramma ottenuto dalla Cluster analysis per l’intervallo studiato del Site 925.

Cluster 2 C: “Large Globigerina”, D. baroemoenensis+ larmeui, D. altispira, Globigerinella praesiphonifera, G. glutinata, G. uvula, T. munda. Questo cluster è costituito da taxa essenzialmente del mixed layer non riconducibili ad un unico range di paleotemperatura e aventi diversa suscettibilità alla dissoluzione e preferenze trofiche non chiarite (ad eccezione di G. glutinata e G. uvula, taxa eutrofici o tipici di aree di upwelling;

per es. Jonkers & Kucera, 2015).

Cluster 2 D: costituito da taxa del mixed layer e suscettibili alla dissoluzione, quali G. obesa, T. trilobus s.l., G. bulloideus, G. parawodi, G. woodi, G. druryi, T. subsacculifer, Paragloborotalia bella. Questi taxa hanno range di paleotemperatura diversi e le caratteristiche trofiche non sono state chiarite (ad esclusione di T. trilobus, taxa oligotrofico e tipico di acque stratificate; Pearson et. al, 1997; Spezzaferri et al., 2018).

I cluster e subcluster individuati sono illustrati graficamente in Figura 6.7 dalle loro curve (% vs. age, i valori numerici in Appendice 3, Tab. X).

Il Cluster 1, avente abbondanza compresa tra 4,79 (=16,436 Ma) e 64,65% (14,570 Ma) e con valore di abbondanza più basso nell’intervallo inferiore fino a 16,694 Ma e

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nell’intervallo compreso tra 15,707 e 15,313 Ma rispetto ai restanti intervalli. La curva presenta un trend covariante con quella della curva della PC1, dell’Indice di Frammentazione, dei Taxa Resistenti alla dissoluzione e di Dominanza e soprattutto con P. siakensis, taxon appartenente al Cluster 1 e che meglio lo rappresenta in termini di trend e abbondanza.

Il Cluster 2 A presenta abbondanza variabile da 0,30 (=17,536 Ma) a 42,12%

(=15,546 Ma), mostra valori più bassi nell’intervallo inferiore fino a 16,694 Ma.

Il Cluster 2 B con abbondanza compresa tra 0 e 28,19% (=16,436 Ma), mostra una curva avente oscillazioni a bassa frequenza a cui si sovraimpongono quelle a più alta frequenza, con intervallo di massimo compreso tra 16,695 e 15,916 Ma.

Il Cluster 2 C ha abbondanza compresa tra 3,53 (=15,615 Ma) e 45,51% (17,536 Ma).

Il Cluster 2 D presenta abbondanza compresa tra 1,34 (=14,710 Ma) e 51,44%

(=17,509 Ma), con valori più alti nell’intervallo inferiore fino a 16,695 Ma. La sua curva ha chiare oscillazioni ad alta frequenza e è covariante con quella dei Taxa del Mixed Layer e speculare con quella dei Taxa Resistenti alla Dissoluzione, dell’Indice di Frammentazione e della PC1.

In Appendice 4, Tab X sono riportati i valori del coefficiente di Pearson (triangolo inferiore) e relativi t135 (triangolo superiore) generati dall’analisi della correlazione semplice lineare di coppie di variabili (taxa o indici vs. età) costituenti la matrice originale di dati.

In particolare, nel triangolo inferiore sono evidenziati in rosso e in blu i valori di r rispettivamente ≥ 0,1678 e ≤ -0,1678 (dove 0,1678 è │r│critico), che indicano rispettivamente correlazioni lineari positive e negative statisticamente significative tra le coppie di variabili confrontate. Nel triangolo superiore sono evidenziate in rosso t135≤ 0,05 corrispondenti a correlazioni tra coppie di variabili le cui probabilità che siano indipendenti è statisticamente piccola tanto da rigettare l’ipotesi H0: ρ=0.

I coefficienti di correlazione lineare hanno avvalorato l’esistenza di una correlazione statisticamente significativa tra le coppie di taxa le cui curve di abbondanza hanno evidenziato trend speculari/similari. In particolare, il trend speculare tra le curve di Globigerinoides/ Paragloborotalia, Globigerinoides/ Globorotalia, Globoturborotalita/

Paragloborotalia, Globoturborotalita/ Globorotalia, Trilobatus/ Paragloborotalia, Trilobatus / Globorotalia, G. parawoodi / G. subquadratus, T. trilobus / P. siakensis è confermato da un

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coefficiente di Pearson negativo pari a 0.48, 0.34, 0.50, 0.53, 0.51, 0.24, 0.19, 0.49 (valore assoluto), rispettivamente, mentre i trend covarianti tra le curve di Globigerinoides / Globoturborotalita, Globigerinoides / Trilobatus, Globoturborotalita / Trilobatus, G.

parawoodi / T. trilobus s.l., G. parawoodi / G. woodi, G. parawoodi / G. druryi, G. woodi / G. druryi, T. munda / t. angustiumbilicata, G. archeomenardii+ G. praemenardii / G.

dehiscens, G. archeomenardii+ G. praemenardii / G. praescitula, G. archeomenardii+

praemenardii / Globorotaloides è confermato da un coefficiete di Pearson positivo statisticamente significativo rispettivamente pari a 0.41, 0.37, 0.31, 0.30, 0.70, 0.46, 0.34, 0.26, 0.41, 0.52, 0.32 (valore assoluto).

Le curve speculari/similari individuate tra le coppie di indici paleoclimatico-oceanografici o di indici di preservazione o diversità e tra questi indici e i taxa sono anch’esse confermate da un coefficiente di correlazione lineare statisticamente significativo. In particolare, il trend speculare tra Taxa del Mixed Layer / Taxa Resistenti a dissoluzione, Dominanza / Shannon Index, Paleotemperatura / Paleoproduttività, Taxa del Mixed Layer / Taxa del Termoclino, Taxa del Mixed Layer / Dominanza, Taxa del Mixed Layer/ P. siakensis, sono avvalorati da un coefficiente di Pearson negativo rispettivamente pari a 0.67, 0.94, 0.48, 0.75, 0.74 (valore assoluto) mentre i trend covarianti tra le curve Indice di Frammentazione / Dominanza, Indice di Frammentazione / Taxa Resistenti a dissoluzione, Taxa del Mixed Layer / Shannon Index sono confermati da un coefficiente di Pearson rispettivamente pari a 0.35, 0.47 e 0.69 (valore assoluto).

Inoltre i trend covarianti/speculari tra le curve dei proxy paleoclimatici-oceanografici o di diversità o di preservazione e quelle dei Cluster e della PC1 sono anch’esse avvalorate da un coefficiente di Pearson statisticamente significativo. In particolare il trend covariante tra PC1 / Indice di Frammentazione, PC1 / Taxa Resistenti a dissoluzione, PC1 / Dominanza, PC1 / Taxa del Termoclino, Cluster 1 / PC1, Cluster 1 / Taxa del Termoclino, Cluster 1 / Indice di Frammentazione, Cluster 1 / Taxa Resistenti a dissoluzione, Cluster 1 / Dominanza, Cluster 1 / P. siakensis, Cluster 2 D / Taxa del Mixed Layer viene confermato da un coefficiente di Pearson rispettivamente pari a 0.37, 0.39, 0.92, 0.95, 0.90, 0.95, 0.27, 0.46, 0.84, 0.93, 0.74 (valore assoluto) mentre il trend speculare di Cluster 2 D / Indice di Frammentazione, Cluster 2 D / Taxa Resistenti a dissoluzione e Cluster 2 D e / PC1 son avvalorati da coefficiente di correlazione lineare rispettivamente pari a 0.58, 0.76, 0.69.

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Inoltre il coefficiente di Pearson mette in evidenza l’assenza di correlazione lineare statisticamente significativa tra le curve di Cluster 1 / Paleotemperatura, Cluster 1 / Paleoproduttività, Cluster 2 D / Paleotemperatura, Cluster 2 D / Paleoproduttività, presentando valori rispettivamente pari a 0.11, 0.17, 0.01, 0.11.

Infine il coefficiente di correlazione lineare tra i cluster e i singoli taxa loro costituenti presenta valori statisticamente significativi.

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