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SCHEMA A BLOCCHI DEL CICLO LAVORATIVO

7.6 Analisi SWOT

Sulla base dei dati emersi dall’indagine ed attraverso l’analisi SWOT del contesto analizzato è possibile delineare un quadro del grado di competitività del territorio e delle aziende oggetto di studio, utile ai fini della definizione di linee guida da adottare per una possibile strategia di marketing.

La metodologia si basa sullo studio dei punti di forza (strenghts) e di debolezza (weaknesses) della struttura economica rispetto a quelli che possono considerarsi i principali fattori di attrazione degli investimenti sul territorio.

Allo scopo sono stati definiti degli indicatori: 1. condizioni economiche generali; 2. caratteristiche territoriali;

3. livello delle infrastrutture;

4. caratteristiche delle strutture produttive; 5. reclutamento della manodopera;

6. contesto socio-culturale.

1. Condizioni economiche generali

Punti di forza Punti di debolezza

- Livello delle esportazioni in crescita;

- buon livello di costituzione di nuove aziende.

- basso livello di sviluppo economico;

- difficoltà a competere sui mercati nazionali ed esteri.

L’analisi di questo indicatore permette di evidenziare il clima economico nell’area considerata.

Un’area produttiva abbastanza dinamica è un elemento trainante per le imprese che già vi operano ed ha la capacità di attirarne delle altre in quanto stimola lo sviluppo dell’imprenditorialità locale.

come la maggior parte delle aziende sono di recente costituzione, condotte da giovani imprenditori o nelle quali questi vogliono prendere parte attiva nella conduzione delle imprese familiari.

Questo carattere imprenditoriale si riflette sul livello produttivo e delle esportazioni, si osserva infatti l’intenzione di ampliare le quote di mercato puntando in particolar modo sui mercati internazionali.

Dando uno sguardo ai punti di debolezza, si può dire che questi vanno attribuiti alle condizioni economiche generali della popolazione, caratterizzata da livelli di reddito inferiori alla media nazionale, sebbene superiori a quelli di altre province della Sicilia e del Mezzogiorno d’Italia.

Si tratta di imprese che solo da pochi anni hanno puntato la propria attenzione sui mercati esteri, per cui non ancora in grado di penetrare in modo significativo tali realtà.

Comparando quindi punti di forza e di debolezza è possibile attribuire a tale fattore un grado di competitività medio, grazie all’elevata dinamicità degli operatori del comparto.

2. Caratteristiche territoriali

Punti di forza Punti di debolezza

- mercato ortofrutticolo di Vittoria;

- zone di importanza storica, architettonica e culturale;

- presenza di zone balneari.

Con riferimento alle caratteristiche territoriali, le aree oggetto di studio occupano una posizione strategica che permette la collocazione ad un livello competitivo alto.

Un ruolo di primaria importanza è attribuito alla presenza del mercato ortofrutticolo di Vittoria, ossia il più grande mercato della Sicilia e del Sud Italia che permette il facile reperimento delle materie prime utilizzate per il processo produttivo.

Il territorio è inoltre caratterizzato dalla presenza di strutture serricole destinate alla produzione di ortaggi e di ampie superfici investite alla coltivazione di pieno campo, che andranno ad alimentare il mercato stesso.

Tutto ciò spinge la maggior parte degli imprenditori ad intrattenere rapporti diretti con i produttori di fiducia i quali riforniranno le aziende con produzioni agricole di ottima qualità.

Da non sottovalutare la funzione affidata al turismo, nel caso specifico occorre ricordare che alcuni siti delle due province sono state definite dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, che grazie alle peculiarità permette di far conoscere le produzioni locali anche attraverso la creazione del turismo enogastronomico.

In tale contesto svolgono un compito essenziale le manifestazioni conosciute a livello internazionale che promuovono altri prodotti del luogo quali Eurochocolate per il cioccolato modicano e Cheese Art relativamente al caciocavallo ragusano; tali eventi possono rappresentare la finestra per la presentazione di altri beni quali appunto le conserve sottolio, inserite anch’esse nel Cesto Barocco realizzato dalla provincia di Ragusa.

I punti di forza raggiunti non devono però rappresentare un freno per l’ulteriore sviluppo, è importante progredire migliorando le strutture di ricezione e ospitalità offerte ai fini di una ricaduta economica sul territorio.

3. Livello delle infrastrutture

Punti di forza Punti di debolezza

- progetti per la costruzione di reti autostradali, per la realizzazione dei porti di Ragusa e Pozzallo e per l’entrata in funzione dell’aeroporto di Comiso.

- carenza di strutture portuali e aeroportuali;

- carenza di strade e ferroviaria che ostacola i collegamenti con le principali strutture di commercializzazione.

Questo indicatore assume importanza in quanto indica “l’accessibilità ai mercati”. È opinione comune che un’efficiente rete di trasporto rende meno vincolanti le distanze geografiche e costituisce un punto di forza per la competitività delle aziende moderne che si vedono sempre più pressate da rapidi tempi di consegna “just in time” , dovendo quindi minimizzare i tempi e i costi del trasporto.

Alla carenza di infrastrutture si va ad aggiungere l’arretratezza di queste, basti pensare ai lunghi tempi di percorrenza per il raggiungimento dell’aeroporto di Catania a causa delle cattive condizioni stradali.

Nonostante la presenza dei punti di forza, questi non sono in grado di migliorare la situazione, in quanto si aspetta la realizzazione dei progetti da lungo tempo e in molti casi non si assiste all’inizio dei lavori. Si può quindi nettamente affermare che il livello si attesta su valori bassi.

4. Caratteristiche delle strutture produttive

Punti di forza Punti di debolezza

- maggiori conoscenze acquisite dagli imprenditori;

- qualità delle produzioni.

- basso livello tecnologico; - scarso sostegno da parte di Enti.

Con riferimento al paragrafo 7.2 “caratteristiche generali dell’azienda” si osserva che le aziende analizzate presentano per lo più un basso livello tecnologico.

Il che può essere ricondotto alle modeste dimensioni aziendali, alla conduzione familiare dell’azienda e al livello di consistenza patrimoniale dell’impresa stessa.

La maggior parte delle aziende svolge manualmente gran parte delle operazioni nella convinzione, seppur errata, che ciò influisca positivamente sulla qualità del prodotto. La piccolezza delle imprese che non consente di sostenere i costi per l’acquisto e la manutenzione di vere e proprie linee di lavorazione.

Un ulteriore freno è rappresentato dalla disponibilità finanziaria delle imprese che nascono in seno a tradizioni familiari, perciò non sempre a conoscenza degli aiuti

fruibili per l’affermazione della propria attività.

Dal paragrafo 7.5 “caratteri dei titolari delle imprese e orientamento verso la qualità” si evidenzia il mediocre grado delle innovazioni introdotte e quale sia la difficoltà nel reperimento delle notizie relative all’introduzione di queste.

Tuttavia il vero ostacolo è rappresentato dalla mancanza fisica di strutture di ricerca che comporta il ritardo nell’acquisizione di sistemi di innovazione tecnologica, basilari per l’affermazione e la competizione con le altre realtà economiche.

La situazione apparentemente negativa, tende ad essere contrastata dalla presa di coscienza dei soggetti economici di superare i propri limiti e lacune ricorrendo ai corsi di formazione professionale, così come risulta dal paragrafo prima citato.

Un altro fattore che gioca a favore del miglioramento delle condizioni attuali è la qualità dei prodotti, solo attraverso questa, gli imprenditori possono essere in grado di superare le carenze descritte. Differenziando i beni, migliorando le caratteristiche organolettiche che esaltano i sapori e offrendo prodotti che soddisfano le esigenze dei consumatori, le imprese possono ritagliarsi porzioni di mercato a livello nazionale e internazionale.

Questo parametro colloca il sistema su livello medio.

5. Entità e qualità della manodopera

Punti di forza Punti di debolezza

- facile reclutamento della manodopera;

- agevolazioni per l’inserimento del personale.

Le imprese campione si affidano alla manodopera locale, in quanto caratterizzata da una migliore conoscenza della realtà in cui operano, sia in riferimento ai processi produttivi, che alla manipolazione di materia prima. Nella maggior parte dei casi viene impiegata la manodopera familiare, è frequente l’impiego di salariati a tempo

indeterminato e solo raramente si ricorre a quelli a tempo determinato.

Generalmente è costituita da soggetti giovani che acquisiscono la specializzazione lavorativa in azienda stessa.

Un aspetto positivo per lo sviluppo dell’imprenditoria si può ricercare nelle agevolazioni e sgravi ai contributi erogati, promosso nel Sud Italia, infatti molte volte si ricorre ai contratti di formazione della durata di tre anni, i quali permettono l’espansione delle imprese sfruttando i vantaggi determinati dall’abbassamento dei costi per il personale.

Con riferimento alla manodopera il livello si può considerare elevato.

6. Caratteristiche socio-culturali.

Punti di forza Punti di debolezza

- esigenza di ottenere certificazioni di qualità e riconoscimenti.

- mancanza di associazionismo.

Da quanto emerso dall’indagine e in particolare dal punto 4 di detta analisi, un fattore che limita l’ulteriore sviluppo del comparto è rappresentato dallo scetticismo manifestato da gran parte degli imprenditori ad ogni forma di cooperazione necessaria per la formazione di grandi realtà aziendali, ben solide, in grado di sostenere i costi di produzione e risultare competitivi sul mercato.

Per contro le piccole imprese permettono di differenziare i propri prodotti che non avranno caratteristiche standard, favorendo il soddisfacimento delle esigenze dei consumatori che si trovano a scegliere e ad apprezzare all’interno della stessa tipologia. Ciò attribuisce al prodotto il carattere dell’artigianalità, oggi giorno sempre più ricercato perché percepito come segno di sicurezza e qualità dell’alimento.

Un punto di forza è rappresentato dall’esigenza degli imprenditori all’ottenimento di certificazioni di qualità, perché convinti che questi migliorano l’immagine aziendale garantendo la vendita del prodotto. La quasi totalità non mostra invece interesse verso i

marchi.

Tutti puntano la propria attenzione sulla sicurezza del prodotto, effettuando analisi chimiche e microbiologiche nelle diverse fasi.

Analizzando gli aspetti si può quindi attribuire un livello di competitività e sviluppo medio, perché un progetto di marketing non è fatto solo di investimenti, ma si basa sulla cooperazione fra le imprese appartenenti al contesto locale ed esterno.

Risultati dell’analisi

Nonostante i risultati dell’indagine sembrerebbero porre le province di Ragusa e Siracusa lontane dalle realtà del resto d’Italia, presentano delle potenzialità che se ben sfruttate e valorizzate possono consentire all’economa di competere.

Si può infatti osservare che si opera in un contesto per molti aspetti ostile, come per esempio la carenza di infrastrutture e di collegamenti stradali, cui si oppone un elevato dinamismo imprenditoriale. Lo sviluppo di un polo attivo nella trasformazione e commercializzazione viene favorito dall’abbondante offerta agricola derivante dal mercato ortofrutticolo di Vittoria e delle produzioni serricole e di pieno campo. Le potenzialità del settore turistico, caratterizzato dall’elevato patrimonio architettonico, storico, culturale e paesaggistico, possono promuovere di un turismo enogastronomico, che permette di far conoscere le produzioni locali facendole affermare anche sui mercati più lontani.

La facilità di reclutamento della manodopera accompagnata dagli incentivi sull’occupazione, contribuiscono all’espansione dell’impresa e al miglioramento dell’economia locale.

Le sempre conoscenze acquisite dai soggetti economici e il loro interesse verso la qualità, potrebbero rappresentare un elemento trainante nel superamento dello scetticismo esistente, basso livello tecnologico, nel ritardo circa l’acquisizione delle innovazioni da introdurre.

Dall’analisi si evince che lo sviluppo del settore industriale agroalimentare è soggetto ad alcuni vincoli:

sostegno agli imprenditori nell’adozione di nuove tecnologie;

- carenza di infrastrutture che penalizza le imprese riguardo l’accessibiltà ai mercati più lontani;

- situazione sociale difficile caratterizzata da un forte legame con le tradizioni del passato e basso interesse alle forme di associazionismo.

È possibile quindi affermare che un adeguato livello di sviluppo deve avere come obiettivi il potenziamento delle imprese e delle infrastrutture ed una maggiore offerta di servizi alle imprese.

8. MARKETING, PACKAGING, SHELF LIFE DELLE CONSERVE