• Non ci sono risultati.

Capitolo 2: Metodologia

5. L’analisi dei tre programmi

Dopo aver spiegato come funzionano gli espedienti del testo audiovisivo e le pratiche sociali da esso rappresentate, è arrivato il momento di scendere nei particolari di questa analisi. I tre programmi selezionati verranno in un primo momento analizzati singolarmente come se fossero dei testi a sé stanti, utilizzando le teorie precedentemente introdotte. Per quanto siano stati analizzati più episodi, sono stati selezionati imparzialmente24 degli episodi campione per “YOU Wa nani shi ni Nippon e?” e “Sekai! Nippon ikitai hito ōendan25”, mentre per “Terrace

House: Tōkyō 2019-2020” sono stati portati come esempio tutti gli episodi in cui compariva l’unico26 straniero del programma. Si è deciso di non concentrarsi su telegiornali o programmi

di news e politica, già presi come campione per altri studi, ma al contrario si è preferito prendere in esame dei semplici programmi di intrattenimento, che si suppone siano stati creati al solo scopo di sviluppare un prodotto interessante e fruibile al pubblico che ne rispetti i gusti. Si è deciso quindi di evitare altri programmi come “Cool Japan” e altri della NHK che hanno più una fama di essere programmi su emittenti di stampo nazionalista27 e su cui sono già stati fatti altri studi28.

Ogni episodio è stato preso singolarmente e scomposto in scene per essere analizzato. Si è quindi visto come in ognuna di esse si decidesse di rappresentare gli stranieri tenendo conto del format specifico di ogni programma, della scelta di dove posizionare la telecamera, delle musiche ed eventuali effetti sonori, della narrazione e in particolare delle conversazioni tra personaggi. Sono stati inoltre considerati due espedienti tipici della televisione giapponese e che sono raramente visti in altri paesi: la prima è quella della piccola finestra che mostra le reazioni delle persone in studio a un video preregistrato e la seconda dello “screen drop”

24 Si è quindi evitato di selezionare intenzionalmente episodi in cui emergeva un’immagine particolarmente

stereotipata degli stranieri e sono stati invece selezionati degli episodi in un determinato lasso di tempo, senza fare discriminazioni di contenuto.

25 Traducibile come “Mondo! La tifoseria delle persone che vogliono andare in Giappone” 26 In realtà si osserverà che più avanti nello stesso programma verranno introdotti altri stranieri. 27YOSHIMI, Television…, Cit., p.460

28HAMBLETON, Alexandra, Reinforcing identities? Non-Japanese residents, television and cultural nationalism in

41

(teroppu) che prevede l’aggiunta di scritte in sovraimpressione, effetti grafici e altro per enfatizzare quello che viene detto29.

Per quanto queste tecniche non siano state sempre impiegate, la presenza di presentatori/commentatori in studio, si è rivelata essere importante per la rappresentazione degli stranieri. Verrà quindi posta molta attenzione anche a quello che lo staff del programma fa e dice per influenzare in qualche modo l’opinione dello spettatore, e più in generale per guidare la narrazione dell’episodio in una determinata maniera.

Successivamente all’analisi delle singole scene si è passati a rielaborare il contenuto tenendo conto del contesto di tutto l’episodio, andando quindi a identificare eventuali pattern, non solo nelle rappresentazioni degli stranieri, ma anche nei metodi utilizzati dai singoli programmi per dare spessore al loro discorso. Piuttosto che andare a tenere conto di singoli momenti all’interno di ogni episodio, si è cercato di capire quale fosse il legame tra di essi per provare a vedere se ci fossero delle intenzioni ben precise dietro ogni metodo di rappresentazione. Per fare ciò è stato necessario analizzare anche gli episodi in relazione uno con l’altro, così da ottenere infine un quadro abbastanza chiaro di quella che è l’immagine che il programma vuole attribuire agli stranieri in generale.

Questi programmi hanno prima di tutto selezionato le persone che appaiono al loro interno, come hanno anche deciso cosa mandare in onda e cosa invece eleminare. La prima parte di quella che sarà l’immagine finale di questi individui, viene infatti determinata ancora prima che l’episodio sia disponibile al pubblico attraverso l’editing. Spesso non viene mostrato tutto ciò che fanno o dicono i gli stranieri, ma sono infatti evidenti i tagli di montaggio che fanno riflettere su cosa è stato tagliato dalla narrazione, e soprattutto chi è stato rimosso. Oltre che analizzare il programma si è deciso infatti di dedicare attenzione ai singoli individui selezionati per partecipare ai suddetti, tenendo conto di fattori come ad esempio la nazionalità oltre che ad aspetti più astratti come il carattere. Questo ha permesso di capire quali individui sono stati esclusi dalla selezione e quali invece rappresentano il volto dello straniero in Giappone. Elaborato questo prospetto, si è passati ad un’analisi incrociata dei tre programmi. Per capire se certe rappresentazioni degli stranieri siano tipiche di un solo programma, oppure siano invece condivise, si è cercato di confrontarle tenendo conto della diversa natura di ognuno di essi. Oltre che alle scelte di regia nell’editing degli episodi è importante avere presente quale sia lo scopo di ogni programma, e quale sia il modo in cui vuole vendere il suo prodotto al pubblico, che sia

29HAMBLETON, Alexandra, Reinforcing identities? Non-Japanese residents, television and cultural nationalism in

42

esso comico, serio o altro. Questo finisce inevitabilmente per incidere sulla rappresentazione dei suoi personaggi, che ad esempio verranno ridicolizzati se lo scopo è far ridere lo spettatore o gli si darà un valore più drammatico se l’obbiettivo è quello di far commuovere il pubblico.

43

Documenti correlati