Capitolo 3. Re-branding Anversa
3. City marketing Antwerpen
3.2. Antwerpen “città creativa” e “città della conoscenza”
I cinque manifesti scelti per la campagna Atypisch Antwerpen mirano a sottolineare l’aspetto unico, o meglio atipico, di quelle che da sempre sono le carte vincenti della città. In altre parole, si cerca di rendere esplicito, questa volta soprattutto al pubblico internazionale, come la città, nonostante le sue modeste dimensioni, possa vantare caratteristiche distintive davvero uniche.
Anversa è innanzitutto “una città studentesca che brulica nel weekend” (Een studentenstad die
ook bruist in het weekend). Più che mettere l’accento sull’ampia offerta formativa di cui la
città dispone, il manifesto vuole evidenziare come gli studenti, in quanto residenti più o meno temporanei, siano tutelati anche al di fuori della vita universitaria. Hier wónen studenten- of
anders gezegd: hier studeren de inwoners (qui abitano studenti- oppure detto con altre parole:
qui studiano gli abitanti); così recita il manifesto per mostrare come l’effervescente quartiere universitario (Universiteitsbuurt) del centro città e i numerosi campus sparsi in città e in
periferia, si inseriscono perfettamente nell’assetto urbano, facendo sì che la vita universitaria e la vita di tutti i giorni si intersechino perfettamente l’una con l’altra.
Inoltre, la campagna vuole ricordare al mondo che Anversa è città studentesca con più di 44.000 studenti, tanti quanti la vicina Leuven. L’offerta formativa della giovane e moderna
Universiteit Antwerpen viene completata dalle numerose Hogescholen, ossia scuole di
formazione superiore, simili alle università, e ciò permette di ospitare studenti di qualsiasi disciplina.
Oltre ai corsi di studio classici, la città può vantare il prestigio dell’Accademia Reale delle Belle Arti (Koninklijke Academie voor Schone Kunsten) che a fianco dei corsi di formazione artistica e teatrale, vanta come fiore all’occhiello il Dipartimento di Moda, nonché una delle scuole di moda più influenti al mondo. Da qui provengono quelli che sono stati definiti de zes
van Antwerpen, i sei di Anversa, ovvero gli stilisti belga di fama internazionale che hanno
contribuito ad attirare l’attenzione mondiale sulla moda fiamminga; stiamo parlando di Dirk Bikkembergs, Ann Demeulemeester, Walter van Beirendonck, Dries van Noten, Dirk van Saene e Marina Yee. Oggi l’accademia è frequentata da studenti provenienti da tutti il mondo e che, una volta laureati, riescono a raggiungere posizioni di tutto rispetto all’interno delle più famose case di moda. Molti altri studenti trovano invece nella città stessa l’ambiente creativo ideale per poter avviare il proprio marchio, grazie al sostegno che ricevono da parte della città e dal Flanders Fashion Institute che accompagna i giovani imprenditori e promuove la moda belga nel suo complesso. Per questo motivo Anversa è “una città che non solo segue la moda, ma anche la crea” (Een stad die de mode niet zomaar volgt, maar ook creëert).
L’attività pioneristica condotta poi nel campo della ricerca scientifica dal Tropisch Istituut, posiziona l’istituto in prima linea per la ricerca contro malattie come ebola, malaria e aids. Inoltre studenti da ogni dove si trasferiscono nella città per frequentare la prestigiosa Accademia Marittima di Anversa (Hogere Zeevaartschool), come pure per trascorrere un periodo di studi all’estero: grazie alla sua ampia offerta formativa, Anversa è importante meta Erasmus per studenti provenienti da tutta Europa, e non solo.
Anche nel settore del business i giovani imprenditori sembrano trovare un terreno fertile: nel più antico grattacielo d’Europa, il Boerentoren, essi hanno modo di lanciare i propri progetti ricevendo il giusto supporto che necessitano. Iniziative come StartUpVillage e City of Things aiutano gli starter che si trovano nella fase embrionale del proprio progetto imprenditoriale a crescere man mano: la città è infatti il luogo ideale in cui instaurare rapporti di co-working tra principianti e professionisti. Grazie allo scambio di talenti e competenze tra imprenditori, investitori e istituti scolastici, i giovani imprenditori sono in grado poi di approdare anche
all’estero, soprattutto grazie alla relazione che Anversa ha con altre città startup come Amsterdam, Londra e Berlino. Al giorno d’oggi, Anversa può contare più di 17.000 imprenditori che potremmo definire creativi, da disegnatori di moda a designer grafici.
Un altro settore d’eccellenza che la città può vantare è quello dei diamanti. Giusto per fornire alcuni dati empirici sulla portata di tale settore, il Bestuursakkoord 2007/2012 riporta che l’80% dei diamanti grezzi e la metà dei diamanti lavorati nel mondo sono commercializzati proprio ad Anversa. Inoltre, il settore dei diamanti occupa l’8% del prodotto nazionale lordo belga, procurando un fatturato annuo di 39 miliardi di euro e dando occupazione a circa 30.000 persone.
Questo maestoso business ha la propria sede nel Diamantwijk (quartiere dei diamanti), ovvero uno dei più innovativi centri al mondo in questo settore. Nel quartiere, tradizionalmente abitato da una forte comunità ebrea da secoli legata a questo commercio, è presente una gamma diversificata di nazionalità operanti nel settore. Numerosissimi commercianti, gioiellieri e lavoratori specializzati nel taglio dei diamanti popolano il Diamond Square Mile, la via principale del quartiere, nella quale in circa un chilometro quadrato si contano più di 1.700 imprese, 4.500 commercianti e quattro saloni da esposizione. I marchi “Cut in Antwerpen“ e “Hearts and Arrows” sono riconosciuti a livello internazionale come la garanzia della professionalità e della competenza dei professionisti del taglio dei diamanti di Anversa. Della gestione dell’intero business dei diamanti in Belgio si occupa l’Antwerp
World Diamond Centre (AWDC), nella cui sede centrale, localizzata proprio nel distretto dei
diamanti, è presente il Diamond Office, ovvero l’ufficio doganale che ha l’importante compito di monitorare il costante flusso in entrata e in uscita del commercio dei diamanti e che, grazie alla sue efficienza, è diventato un modello per molti altri centri nel mondo.
Il settore non si limita però solo alla lavorazione e al commercio: orafi e gioiellieri collaborano nei loro atelier con i professionisti del taglio dei diamanti nella creazione di gioielli unici, che possano vantare il titolo di Antwerp’s Most Brilliant, ovvero l’etichetta di qualità creata dalla città di Anversa e dall’AWDC.
L’aspetto “atipico” del settore dei diamanti della città di Anversa sta nel poter affiancare alle 4c che determinano il valore del diamante (carat, cut, colour, clarity, ovvero caratura, taglio, colore, purezza), una quinta c, quella di confidence, termine che riassume in sé fiducia, garanzia e sicurezza.
La volontà di rendere visibile il carattere di Anversa quale culla di talenti creativi prende forma attraverso una serie di eventi organizzati dalla città stessa. Born in Antwerp - Harbour
of Creativity è un insieme di iniziative organizzate nel 2016 per diffondere anche nello spazio
pubblico la consapevolezza di quanto la creatività intrinseca alla città sia ricca, varia e attrattiva. Il programma è composto da una serie di eventi, congressi, esposizioni e fiere che hanno luogo in vari punti della città; lo SHOW2016, la sfilata di fine anno della sezione moda dell’Artesis Plantijn Hogeschool, è tra gli eventi più attesi. In questa occasione, gli studenti della scuola hanno modo di far sfilare sulla passerella le proprie creazioni che sono valutate da una giuria internazionale di esperti di moda. Born in Antwerp rappresenta quell’insieme di idee innovative nate nella città e di collaborazioni presenti e future con i vari partner creativi della città. I curatori dell’evento sono infatti cinque figure chiave di vari settori, dalla moda, al design, al mondo imprenditoriale. Nel sito ufficiale della città, www.antwerpen.be, essa si dichiara “fiera dei propri artisti, stilisti, designer, architetti, scrittori, ideatori, musicisti, produttori, pubblicitari,… nel tentativo di unirli durante progetto Born in Antwerp”.
Un’altro evento interessante è D.A.T.E., acronimo di Discover Antwerp Through Experience. Si tratta di un’iniziativa organizzata periodicamente con lo scopo di investigare come imprenditori creativi internazionali possano contribuire a “dare forma” alla città. Un gruppo di professionisti internazionali di qualsiasi disciplina creativa (incluso moda, cucina, musica, arte, falegnameria, danza, disegno grafico, programmazione) viene selezionato per trascorrere una settimana all’insegna della cultura locale, attraverso tour e workshop. Alla fine della settimana, i partecipanti prendono parte ad una conferenza in cui discutono, insieme alle figure creative locali che li hanno accompagnati durante questo percorso, sulle diverse prospettive creative ed imprenditoriali che possano consolidare possibili collaborazioni.