Capitolo 2. Anversa, la Schelda e le sue risorse: le dinamiche evolutive del porto
2. Le sfide contemporanee del porto di Anversa
2.2. Porto e waterfront ricreativo: le chiavi del successo economico e sociale
Il Porto di Anversa è il motore dell’economia della città sin dal Medioevo e dà lavoro oggi a quasi 150.000 persone provvedendo a un fatturato di circa 18 miliardi di euro3. Essendo una delle principali fonti di impiego e una risorsa di valore aggiunto per la città, il porto ricopre senza dubbio un ruolo centrale nella società anversese.
Secondo il sito ufficiale del Porto di Anversa (www.portofantwerp.com), i fattori del secolare successo sono innumerevoli. Innanzitutto la posizione al centro del continente permette alle imbarcazioni di spingersi nell’entroterra fino a 80 kilometri, direttamente nel cuore dell’Europa. Ciò permette di conseguenza di ridurre il traffico stradale e rende i trasporti marittimi economici ed ecologici, aspetto tenuto sempre più in considerazione oggi dai produttori industriali. Il Porto di Anversa è infatti una scelta ecosostenibile: come si è visto, l’Autorità Portuale lavora in stretta connessione con Natuurpunt per proteggere flora e fauna, controllare le emissioni tossiche e sviluppare ove possibile energia verde.
Inoltre ogni tipo di merce può essere trasportata in modo sicuro ed efficiente da e verso l’entroterra europeo grazie ad un’eccellente rete di connessioni che comprende trasporto
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ferroviario, stradale e marittimo che permette alle navi di giungere puntualmente a destinazione.
Il Porto di Anversa offre poi un’ampia gamma di connessioni mondiali: per molte compagnie europee il porto è il collegamento verso altri continenti; al contrario, per le compagnie localizzate negli angoli più remoti della terra esso diventa la via d’accesso per l’Europa. Il porto offre infatti più di 500 destinazioni in tutto il mondo rivolte a qualsiasi tipo di merce. Grazie ai continui investimenti da parte delle compagnie private, il porto si presenta come una struttura fortemente all’avanguardia con aree e macchinari di stoccaggio moderni in grado di effettuare velocemente ed efficientemente le operazioni di carico e scarico merci. I magazzini sono completamente automatizzati e apposite gru si occupano dello spostamento dei container.
La velocità è, come già citato, una delle caratteristiche distintive del Porto di Anversa. Le più moderne tecnologie insieme all’esperienza e alla conoscenza dei lavoratori portuali
permettono spostamenti veloci dei container: ne risulta un porto dinamico e flessibile,
accessibile h 24, sette giorni su sette, festività comprese. Grazie ai progressivi ampliamenti, il porto offre una capienza tale da registrare più di cento milioni di tonnellate di merci all’anno. Velocità, capienza, efficienza, sostenibilità e multifunzionalità sono i fattori chiave di
successo del Porto di Anversa. La stretta interazione tra compagnie di trasbordo, logistiche ed industriali fornisce non solo il trasporto delle merci ma pure un’ampia gamma di servizi in supporto l’uno all’altro.
Al di là dei dati empirici che si registrano oggi e dei progetti portati o meno a termine, il contributo principale al rilancio della zona portuale è dato del progetto Stad aan de Stroom, che ha aumentato la consapevolezza pubblica delle condizioni dell’area portuale, soprattutto riguardo al grande spreco di potenzialità a essa legato (Van de Put, 2007).
I sei chilometri della zona portuale si estendono a soli cento metri di distanza dal centro storico; questa caratteristica peculiare è stata in passato uno dei motivi che hanno guidato lo svuotamento verso la periferia, e solo successivamente la zona è stata vista come un potenziale nuovo paesaggio urbano. Si tratta di uno spazio intermedio tra città e fiume che deve però essere riorganizzato e rinnovato dando in primo luogo un’attenzione particolare al significato simbolico che questa zona ha per la città. Essa è infatti parte della memoria e dell’immaginario collettivo e il risultato futuro che si vuole ottenere deve pertanto integrarsi all’immagine esistente e a quella passata.
“L’Isoletta”, chiamata così poiché completamente circondata da acqua è, insieme alla zona Sud, una delle aree portuali che si intende rilanciare affinché si crei questo nuovo forte legame tra porto e centro città (vedi figura 7). L’architetto e urbanista spagnolo Manuel de Sola Morales vince la gara internazionale lanciata per il rilancio urbanistico dell’Eilandje. I due moli che la compongono, il Bonapartedok e il Willemdok, sono i più antichi della città e ne costituiscono il nucleo centrale facendo oggi da cornice ad uno degli edifici icona di Anversa, il MAS Museum. Il Museum aan de Stroom, ovvero il Museo sul Fiume, celebra la storia e la tradizione portuale della città proprio nel luogo in cui tutto ebbe inizio.
Il Bonapartedok in particolare si profila oggi come un “molo-museo” in cui la storia è tenuta in vita grazie ad una tradizione navale accuratamente preservata. Ora che le principali attività commerciali ed industriali sono state rilocalizzate al di fuori del centro città, i vecchi moli vengono riproposti in chiave culturale e ricreativa. Oltre ad ospitare il MAS Museum e il Red
Star Line Museum, sono esposte infatti 12 gru storiche (la più antica risale al 1263) che
testimoniano la rapida evoluzione tecnologica del porto nel corso dei secoli, formando la più grande collezione al mondo di gru portuali storiche e diventando oggi parte integrante dello skyline della città.
L’altra ambizione è la costruzione del Nieuw Zuid, letteralmente il Nuovo Sud (vedi sempre figura 7): si tratta di un nuovo quartiere residenziale appunto nella zona sud della città. Il progetto, ideato dell’azienda privata Triple Living nonché proprietaria dal 2010 di gran parte dei terreni in questione, prevede la realizzazione di un quartiere vivace affacciato sulla Schelda ed immerso nel verde, attorniato da servizi di ogni tipo quali negozi, scuole e ristorazione. Con più di 2000 appartamenti, una superficie fino a 70000 m2 di infrastrutture tra uffici, negozi, ristoranti, due scuole, una palestra e una grande parco, il progetto Nieuw Zuid è per la città di Anversa un’ottima occasione per rilanciare un’area a lungo abbandonata, fungendo inoltre da anticipatore della crescita demografica stimata per i prossimi quindici anni. Il sito ufficiale della città, www.antwerpen.be, lo definisce infatti “een privaat project
van publiek belang”, un progetto privato di importanza pubblica.
È possibile quindi affermare che, al di là della mole di merci che transitano nel porto, il waterfront si sta oggi in generale trasformando sempre più in uno dei principali centri di attività non solo economica, in grado di attirare ogni anno migliaia di visitatori.
Una volta che il progetto di rilancio strutturale dell’area portuale è avviato, una vasta gamma di eventi culturali, sportivi, turistici e ricreativi possono essere organizzati su entrambe le sponde del fiume per rafforzare l’unione tra il porto e la città. Tra questi, si può citare dal
1995 il festival culturale Zomer van Antwerpen (Estate di Anversa) e dal 2001 la Tall Ship
Races, ovvero la competizione delle venti più grandi barche a vela esistenti al mondo.
Da un paio di anni, la zona Linkeroever, ovvero la sponda sinistra, ospita alcuni tra i più importanti festival di musica elettronica. Nella vastissima area del Middenvijver, numerosi palchi suonano la musica dei migliori dj nazionali ed internazionali: stiamo parlando del
Summer Festival di luglio, e della sua versione autunnale, il Laundry Day di settembre.
Grazie a queste e molte altre iniziative, il waterfront si profila quindi sempre di più come luogo di svago per evadere dalla densità e dalla frenesia del centro.
Un altro importante contributo è stato dato, e viene dato tutt’oggi, dall’associazione
Antwerpen Averechts. Nata come organizzatrice di visite informali presso le parti meno
conosciute della città, questa associazione partecipa negli anni ’90 a grandi programmi cittadini come Stad aan de Stroom e Antwerpen ’93- Capitale Europea della Cultura (1993). Tra le varie passeggiate proposte, in particolare, quelle lungo la Schelda contribuiscono al rilancio della zona portuale (Van de Put, 2007).
Il porto si presta inoltre ad essere esplorato su due ruote: è possibile scegliere infatti tra quattro diversi itinerari che permettono di pedalare lungo la sponda del fiume, sia per un piacevole sightseeing, sia, come fanno in molti, quale percorso alternativo di spostamento verso scuola o lavoro. L’Autorità Portuale promuove infatti metodi di spostamento ecosostenibili attraverso la costruzione di nuove piste ciclabili lungo la Schelda, sicure e separate dal traffico stradale.
Per mostrare alle persone che oltre alle attività commerciali e industriali, il porto ha molto altro da offrire, è stata ideata la Port of Antwerp App che comprende una mappa interattiva di possibili percorsi da seguire, una “must-see list”, una serie di gite programmate e informazioni pratiche su parcheggi, trasporti pubblici e orari.
Concludendo, si può affermare che il valore che il Porto di Anversa ha per la città, sia a livello economico e sia per la tradizione che esso porta con sé, è fortemente percepito tanto dai cittadini quando dalle istituzioni.
La città vuole continuare a mantenerne l’insostituibile ruolo di motore dell’economia fiamminga: la combinazione unica di commercio, servizi e valori tradizionali deve essere preservata in modo duraturo per garantire opportunità di lavoro e benessere ai propri cittadini. La ricchezza del porto non è quindi soltanto quella che deriva dai suoi traffici commerciali, si tratta bensì di una ricchezza nuova che ha le proprie radici nel patrimonio ereditato e che a sua volta diventa il punto di partenza per lo sviluppo futuro. Ma è soprattutto la condivisione dei
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valori intrinseci al porto e la consapevolezza di ciò a formare la vera ricchezza di cui i residenti dispongono e che possono ora offrire anche al di fuori dei confini nazionali.
Figura 3. Mappa centro storico In evidenza l’Eilandje e la zona Sud (Elaborazione da google.it/maps) Figura 4. Il “molo- museo” In evidenza il Willemdok, il Bonapartedok, il
Museum aan de Stroom, il Red Star Line Museum, la
sede attuale della Antwerp Port Authority
(Havenhuis)
e il parco Spoor Noord. (Elaborazione da