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APPROVAZIONE REGOLAMENTO D’ISTITUZIONE E DISCPILINA DELLA COMMISSIONE MENSA -

Presidente

Chi lo illustra? Illustra il provvedimento l'Assessore Ciocca, a cui cedo la parola. Prego Assessore.

(intervento fuori microfono) Assessore Ciocca

Come sapete, la Commissione mensa opera da tempo nell’ambito della competenza che si è ritagliata, che è quella di controllo della qualità della refezione, del servizio di refezione scolastica e della sua organizzazione. La decisione di questa Amministrazione è stata quella di, in pratica, istituzionalizzare una Commissione che era sostanzialmente una Commissione di volontari, in particolare nel maggio dell’anno scorso la Commissione si è insediata utilizzando come criteri per la sua composizione più o quegli stessi che trovate oggi nell’art. 2 del Regolamento che va in approvazione stasera, Regolamento che ha avuto un iter di confronto e di condivisione iniziato con la presentazione di una bozza elaborata dagli uffici, facendo riferimento ad altri Regolamenti consimili e alle linee guida della Regione Lombardia per la ristorazione scolastica.

In particolare è stata analizzata a partire da ottobre, sono state raccolte le osservazioni, la Commissione ha analizzato un testo quasi definitivo a febbraio, che è stato rivisto dagli uffici, riapprovato dalla Commissione nel febbraio e poi ha terminato il suo iter il Regolamento con l’analisi della Terza Commissione il 21 aprile scorso. Ripeto, ha ufficializzato uno stato di fatto, quest’anno la Commissione ha ugualmente funzionato e adesso con questo Regolamento completa l’iter istituzionale.

La Commissione in pratica è formata da genitori, uno per plesso scolastico e quindi sono 11, si intende ovviamente per plesso scolastico l’insieme delle scuole materne, elementari e medie, della nostra città, statali, da 11 docenti, sempre uno per plesso, da tre Consiglieri Comunali, due di Maggioranza e uno di Minoranza, da un rappresentante della ditta che gestisce il servizio, cioè della Gemeaz e da un rappresentante dell’Amministrazione, in genere, è sempre stato

così e questo Regolamento lo sottolinea di nuovo, un referente dell’Ufficio Pubblica Istruzione o suo delegato.

Ecco, compare in questo Regolamento, che è abbastanza standard, la figura dell’assaggiatore, siccome può essere una figura un po' particolare, va spiegata. Una delle richieste di genitori è stata quella di controllare direttamente la qualità del cibo dato ai bambini e ai ragazzi, sono una serie di volontari che però compaiono in un elenco, che giustamente le scuole richiedono e a cui è consegnato e che richiede anche il gestore del servizio, cioè la Gemeaz. Hanno l’incarico di alternarsi nel presentarsi nei refettori e controllare come viene effettuato il servizio, secondo dei criteri che sono elencati in una scheda che voi trovate allegata al Regolamento stesso.

Prossimamente, visto che il Presidente storico di questa Commissione esce dal servizio, avendo terminato i figli che sono alunni di questi ordini di scuole, nella prossima seduta che è già convocata per la fine del mese all’ordine del giorno, giustappunto perché il Regolamento con questa sera conclude il suo iter, avverrà l’elezione del Presidente della Commissione, che è scelto obbligatoriamente tra i genitori. Per adesso il lavoro della Commissione si è svolto sostanzialmente sul discorso del menu, della qualità del cibo, e della qualità del servizio, è una Commissione che procede, ha sempre proceduto senza mai doversi contare e votare, quindi sicuramente con una certa dialettica interna, ma nel segno della concordia e dell’unanimità finale.

Alla Commissione sono stati forniti dall’ufficio i risultati delle novità introdotte, ultimamente sapete, dal 1° marzo è stato introdotto il prepagato, rimanendo il postpagato solo attraverso i Rid bancari e l’altro lavoro fatto è quello di interloquire sia con l’Asl che con la Gemeaz sulla qualità dei menu. I risultati dei sondaggi finora effettuati danno un buon okay al servizio reso dalla Gemeaz, caso mai il discorso è come sempre la nota dolente, è sulle tariffe e sul problema degli insoluti, a cui ho già fatto cenno. Però usciamo da questa… dall’ambito della votazione di stasera, era solo per illustrarvi il lavoro della Commissione. Grazie.

Presidente

Grazie, Assessore, per l’illustrazione. Dichiaro aperta la discussione.

invito i Consiglieri a iscriversi per il dibattito. Ha chiesto la parola la Consigliera Siliprandi, può intervenire.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Assessore, sì, lei ha parlato di due aspetti che sono stati valutati dalla Commissione e che sono la qualità del cibo e il costo dei pasti; lei sa che sono estremamente critici i genitori sia sulla qualità del cibo sia sul costo dei pasti, sono talmente scontenti che più volte si sono rivolti a lei senza avere risposta e proprio perché credo che i cittadini debbano avere voce voglio leggere quello che le hanno inviato tempo fa, credo il 5 o il 4 marzo e non hanno mai avuto risposta. Il Comitato dei genitori della scuola materna Cerchio Magico e anche della scuola elementare De Amicis di Treviglio, nella riunione che si è tenuta il 28 gennaio 2008 con all’ordine del giorno aumento quota pasto, dopo attenta valutazione e discussione dei dati sulle rilevazioni del servizio mensa nei primi quattro mesi dell’anno scolastico 2008-2009, che provengono dai genitori assaggiatori, e di cui lei dovrebbe essere in possesso, risultano esistere ancora molti problemi irrisolti, che ormai si trascinano da qualche anno, che rendono, a nostro parere, a parere di questo Comitato, il servizio non all’altezza del prezzo che i genitori pagano attualmente.

È per questo motivo che il Comitato di cui sopra ha deciso all’unanimità dei presenti di inviarle la presente lettera, per manifestarle il dissenso nella decisione della Giunta Comunale di aumentare la quota pasto per la refezione scolastica, delle scuole statali dell’infanzia, primarie e medie, con delibera di Giunta n. 210, 24 novembre 2008.

Le sue spiegazioni al riguardo, date in Commissione mensa, sono servite solo a spiegare tecnicamente in che modo, a norma di legge, il Comune aumenta il costo del servizio, ma ha dimenticato di sottolineare che il Comune, che lei rappresenta, può anche decidere di non aumentare tale costo, non è un obbligo e quindi di non avvalersi di tale facoltà. In tempi di recessione, di crisi, di precarietà, come quelli che stanno vivendo molte famiglie in questo momento, l'Amministrazione Comunale può fare molto per venire incontro ai suoi cittadini, anche con tanti piccoli gesti. Quindi il Comitato con la presente vuole suggerire due cose, primo, annullare la delibera che aumenta la quota pasto di 20 centesimi per l’anno 2009-2010 e anche l’impegno a congelare ogni eventuale aumento futuro fino alla fine del mandato della presente Amministrazione Comunale. Ai genitori le due proposte piacciono per ovvi motivi e confidano che possano piacere anche a chi amministra per il bene dei cittadini.

Per quanto riguarda il funzionamento della Commissione mensa le richieste dei genitori sono le seguenti: 1) vogliamo più informazione e trasparenza, vogliamo i verbali delle sedute a disposizione di tutti i genitori che vogliono consultarli, per sapere cosa si decide, ogni documento che possa servire a capire meglio come funziona il servizio e quali sono i nostri diritti e doveri in merito. Deve essere affisso in

apposite bacheche in tutte le scuole interessate, soprattutto vogliamo dei report periodici che ci facciano capire in base alle relazioni degli assaggiatori come va il servizio; 2) vogliamo più attenzione al servizio e controlli periodici nelle scuole, da parte anche e soprattutto degli organi istituzionalmente preposti, esempio Asl; 3) vogliamo infine che le proposte dei nostri rappresentanti in Commissione siano prese in considerazione il più possibile, poiché essi rappresentano coloro che il servizio lo pagano. In attesa di un riscontro o di un confronto con lei circa la presente, il Comitato genitori, nella persona del Presidente, rappresentante, eccetera, le porgono cordiali saluti.

Ecco, non hanno mai avuto risposta, Assessore, lei non ha mai risposto e se devono andare da un Consigliere di Minoranza per chiedere, per favore, di interessarsi, vuol dire che un motivo ce l’hanno…

(intervento fuori microfono)

… credo che, certamente che c’è un protocollo, 5 marzo.

(intervento fuori microfono) Presidente

Grazie. Nessun altro è iscritto…

Consigliera Siliprandi

… (intervento fuori microfono)… non deve parlare con me, parli col Comitato…

Presidente

Grazie Consigliera.

Consigliera Siliprandi

… (intervento fuori microfono)… io faccio soltanto da veicolo.

Presidente

Nessun altro interviene? Consigliere Merisi, prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Questo è un Regolamento di istituzione e disciplina Commissione mensa, molto snello, abbastanza preciso, che va a sostituire un Regolamento un po' vecchio, un po' datato e forse un po' pletorico, ma d’altra parte quelli erano i tempi ed è giusto che sia così, è

giusto che le cose siano puntualizzate. Avevo però qualche sottolineatura da fare, ad esempio all’art. 4, sulle modalità di funzionamento, secondo capoverso. La Commissione io credo che possa essere convocata anche dal Sindaco, quindi dall’Amministrazione Comunale e dal gestore, non solo dal Presidente del, per questioni d’urgenza o su richiesta motivata, non solo dal Presidente. Poi, sempre, all’art. 7, la precisazione, è esclusa nei momenti di massima produttività e preparazione, per non intralciare il corretto svolgimento delle procedure, particolarmente a rischio sotto il profilo igienico-sanitario, va bene, però immagino che i visitatori, gli assaggiatori, così, insomma, i visitatori, meglio, componenti della Commissione, non vadano alle otto di mattina, quando effettivamente non si ha la possibilità di rendersi conto di quello che effettivamente succede in un centro cottura.

Quanto all’art. 8, durante il sopralluogo dovrà essere a disposizione l’attrezzatura necessaria per l’assaggio e il controllo dei cibi, termometro per rilevare la temperatura degli alimenti e bilancia per il controllo delle grammature, tale strumentazione deve essere utilizzata solo dal personale mensa, al fine di evitare potenziali rischi di tipo igienico-sanitario. Queste sono strumentazioni già in uso ai fini dell’autocontrollo, ai sensi del sistema HACCP ed è giusto che li usino solo loro, quindi l’assaggiatore non deve utilizzare nessuna attrezzatura. È da aggiungere anche, nella pagina seguente, nel caso invece di ragionevole sospetto di rischio sanitario, inquinamento degli alimenti, bisogna aggiungere anche o alterazione degli alimenti, della serie, quando uno arriva l’inquinamento lo possiamo controllare, lo possiamo verificare solo tramite laboratorio, microbiologico o chimico, ma l’alterazione, quindi, succede mai, eh, per carità, però direi che è giusto, sono convinto che è giusto sottolinearlo, l’alterazione, se io mi trovo un prosciutto cotto che vira verso il verde o due dita di muffa su una scatola di sugo aperto, allora in questo caso l’alterazione è molto visibile.

Direi anche che la ditta sia tenuta a fornire, oltre che i camici monouso, anche cuffiette e sovrascarpe, loro sono dentro con le cuffiette, sono dentro con gli zoccoli d’uso, zoccoli o comunque calzature ad uso esclusivo di quell’ambiente, se io entro da fuori, mettiamo che piova o che nevichi, evidentemente devo essere fornito di tutto quanto è necessario. E poi, sempre lì, sempre sulla stessa riga, è vietato l’assaggio dei cibi del centro cottura, ma io direi, è vietato l’assaggio dei cibi nella cucina del centro cottura, perché in questo modo, io mi faccio portar fuori dalla cucina qualche cosa, lo assaggio lì e posso verificare mezz’ora, un’ora dopo, quando arriva sul plesso scolastico, l’eventuale differenza.

I componenti della Commissione secondo me necessariamente devono partecipare a un incontro formativo, è opportuno, non lascerei, questa è la mia idea, la mia opinione, non lascerei tanto alla loro singola iniziativa, li farei proprio partecipi di un percorso, anche breve, bastano un paio d’ore, per carità, in modo tale che possano capire un po' meglio.

E l’ultima cosa, alla fine dell’art. 10, si devono astenere dalla visita in caso di malattie infettive o virali di qualunque tipo, direi di chiudere dopo malattie infettive, o mettiamo, in caso di malattie infettive inerenti le intossicazioni alimentari, perché sennò altrimenti uno anche col raffreddore o con l’epatite B portatore sano, che non c’entra niente con le intossicazioni alimentari, in questo modo dovrebbe dire, non vengo perché ho l’epatite B e potrebbe anche essere, come si dice, un dato sensibile. Per cui o tronchiamo dopo malattie infettive, o specifichiamo, malattie infettive inerenti le tossinfezioni alimentari.

Io le ho scritte tutte queste note, se vogliamo sono qui. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere Merisi. Ma eventualmente questi emendamenti li formalizza o sono sue considerazioni?

(interventi in sottofondo) Consigliere Merisi

Possono essere letti come emendamenti. Se la Giunta, se questa sera può farli propri, per carità, io il testo invece di scrivere emendamento lo consegno come riassunto, ecco…

(interventi in sottofondo)

Presidente

Va bene. Grazie.

(interventi in sottofondo)

Vi invito a iscrivervi al dibattito…

Sindaco

… (intervento fuori microfono)… Cerchio Magico che cosa è?

Presidente

… nessun Consigliere è iscritto? Procediamo con la replica da parte dell'Assessore. Assessore, lei ha la parola…

(intervento fuori microfono)

… sì, prego, Consigliere Manenti…

Consigliere Manenti

… (intervento fuori microfono)…

Presidente

Assessore, prego.

Assessore Ciocca

Allora, andiamo in ordine. Il Consigliere Merisi ha fatto delle osservazioni che sono delle precisazioni del tutto condivisibili, ho un dubbio sul fatto della convocazione della Commissione da parte non del Presidente, cioè è chiaro che quando c’è una situazione di particolare urgenza o una necessità informativa, credo che nulla osti al fatto che il Sindaco o l'Assessore chiedano una riunione straordinaria, ma una delle caratteristiche che io ho notato in questa Commissione è una forma di custodia quasi gelosa della propria indipendenza, cioè c’è un alto livello di preoccupazione, a volte decisamente non ben riposto da parte dei genitori, perché i dati delle rilevazioni che fa l’ufficio parlano da soli e dicono che il servizio è, per la grande maggioranza, reputato un buon servizio, i problemi caso mai sono quelli dei costi, ma è un’altra partita, ecco, non vorrei che venisse letta come una, diciamo…

(intervento fuori microfono)

… ecco, interferenza, con l’autonomia di una Commissione, che questa Amministrazione ha voluto istituzionalizzare, per dare il riconoscimento al lavoro di anni di volontariato, fatto non da questi genitori ma dai loro predecessori e che si è conclusa con l’approvazione di questo Regolamento.

Quanto poi all’ultima osservazione, questa in merito alle malattie, ci siamo posti il problema, perché dire malattie infettive normalmente uno pensa a morbillo, scarlattina e cose, ma secondo me se uno ha una malattia anche di altro tipo forse non è il caso che, adesso io non sono medico, quindi non vorrei dire una stupidaggine, non è il caso che con una forma di forte influenza si vada a fare l’assaggiatore nel centro cottura, dove ci sono delle regole rigidissime di rispetto delle norme igieniche. Poi la formulazione definitiva la si può trovare, qui di medici e di esperti del settore ne abbiamo due o tre, vedete voi qual è quella migliore, a me sembrava che questa fosse una. In quanto alla preparazione degli assaggiatori, noi anche quest’anno abbiamo fatto un incontro con l’Asl, non ha potuto farlo a dicembre, abbiamo dovuto farlo

credo a fine gennaio, primi febbraio, con una lezione in cui vengono illustrati i principi delle norme dietetiche, i principi d’igiene, poi vengono addestrati i genitori a misurare la quantità, perché l’ansia dei genitori nei confronti della mensa è che il bambino non mangi, per cui sarebbero disposti anche a considerare, considerano sempre poco o insufficienti le razioni quando sono calibrate, allora c’è tutta una… c’è una presentazione di Powerpoint in cui le quantità sono riferite a degli oggetti, in modo che anche visibilmente, senza star lì a pesare, il genitore possa valutare se la razione data è sufficiente o meno.

Comunque il corso c’è, perché è messo opportuno? Perché non tutti i genitori, cioè non vogliono che poi chi non ha frequentato il corso, perché quel giorno non poteva, per motivi di lavoro, poi non fosse riconosciuto come assaggiatore e quindi perdesse questo diritto, però se vogliamo trasformarlo in devono, va bene, non succede niente.

Questo per quanto riguarda le osservazioni fatte.

Per quanto riguarda la comunicazione letta dalla Consigliera Siliprandi, io la conosco, è l’iniziativa di una serie di genitori, se volete contare i numeri, sono questi che hanno sottoscritto, non è una iniziativa della Commissione mensa, è una iniziativa proposta da un gruppo di genitori, e riproposta in fotocopia tal quale da un altro gruppo di genitori, uno di una decina e l’altro di sei, su un totale di utenti che mi pare che vada oltre 1.700, adesso non ricordo bene i numeri. Questo non vuol dire nulla, perché se le osservazioni sono pertinenti, che le faccia una persona o che le facciano 5.000 persone è uguale. Il problema qual è?

Che il famoso aumento contestato dello 0,20, eccetera, è l’adeguamento Istat, che è stato fatto dalla Giunta prima del Bilancio, perché le norme dicono che gli adeguamenti tariffari vanno fatti prima della predisposizione del Bilancio di previsione. Io non credo che il problema sia lo 0,20 applicato alle diverse fasce, ma che il problema sia un altro, comparativamente rispetto ad altri paesi che producono i pasti in altro modo, i costi della mensa di Treviglio sono percepiti come alti, ricordiamoci però che questo viene da una convenzione del 2006, che è stata firmata dall’Amministrazione Zordan, con la Cusin Ristorazione, e che consentirà di avere al Comune di Treviglio, con una convenzione che dura 15 anni, alla fine, l’acquisizione del centro cottura che sorge nella zona del P.I.P. 2.

Secondo le norme di questa convenzione, il problema non è tanto l’adeguamento tariffario dell’Istat, possiamo anche non applicarlo, certo che non si può andare retroattivamente, d’altronde noi abbiamo dovuto a un certo punto, se vi ricordate, all’inizio di questa Amministrazione, adeguare l’Istat non applicata per tanti anni, ricevendo le castagne sulla testa, rispetto a cose che potevano essere gestite magari in maniera più morbida, precedentemente. Il problema è che la convenzione prevede

che a partire dall’anno secondo sia applicato al prezzo del pasto un aumento fisso di 1,08 Euro, questo perché ogni anno a partire dal 2009, che è l’anno secondo, l’anno primo della convenzione è il 2008, c’è un aumento fisso del 2,5%, che è previsto dalla convenzione.

Si può cambiare convenzione?

Consigliera Siliprandi (intervento fuori microfono) Assessore Ciocca

Se mi permette di finire! Se mi permette di finire! I genitori percepiscono questi aumenti come delle pesantezze, però devo dire che l’intervento a favore di questo servizio dell’Amministrazione Comunale è piuttosto pesante, noi abbiamo delle fasce ISEE, che ovviamente nel momento in cui viene aggiornato l’Istat vengono aggiornate loro stesse, che comportano il fatto che ci siano utenti che pagano, a fronte di un costo del pasto di 5,33, ci sono utenti di prima fascia che pagano 1,55, di seconda fascia che pagano 2,75, e via via fino al massimo di 4,70. Ma il Comune di Treviglio paga comunque la differenza tra 4,70 e 5,33, anche per gli utenti di fascia alta, tanto che nel Bilancio di previsione del nostro Comune 2009 è prevista una spesa di 450.000 Euro considerando solo, ed è una stima rosea, 50.000 Euro di insoluti.

Io credo che al di là delle prese di posizione sullo 0,20, che nel complesso sono un’osservazione di parte, tra l’altro non condivisa neanche dalla Commissione, la Consigliera non lo sa perché chi ha portato questo materiale, e questo materiale è stato discusso e le risposte sono state date, solo che se le risposte non piacciono non vengono registrate e quindi si ricomincia daccapo. Stavo dicendo, c’è stato un dibattito via mail tra il Presidente della Commissione, diciamo, il latore di questo ordine del giorno, che è stato riprodotto solo in un’altra realtà. Voglio dire che le proteste possono sempre esserci, ci si può spiegare, ma non si può negare che il Comune di Treviglio sul servizio mensa interviene a favore dei cittadini e interviene pesantemente. Gli insoluti sono un grosso problema e l’introduzione del prepagato ci consente non certo di eliminarli, chi non pagava prima non paga neanche adesso, però la percezione della situazione e quindi la possibilità di intervenire con i richiami, che sono i previsti dalla convenzione, con i solleciti di pagamento, avviene molto prima.

Ecco, non saprei cos’altro aggiungere, se non che un confronto fatto anche con servizi diciamo forniti da Comuni del circondario, a parità di qualità, non sono poi molto distanti. Noi abbiamo questo, un servizio

Ecco, non saprei cos’altro aggiungere, se non che un confronto fatto anche con servizi diciamo forniti da Comuni del circondario, a parità di qualità, non sono poi molto distanti. Noi abbiamo questo, un servizio

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