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Procediamo preliminarmente all’appello dei presenti, a norma di Regolamento, a cura del Segretario Generale, a cui do la parola

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14 Maggio 2009 Apertura di seduta

Presidente

Buona sera. Iniziamo i lavori di questo Consiglio Comunale di giovedì 14 maggio 2009. Procediamo preliminarmente all’appello dei presenti, a norma di Regolamento, a cura del Segretario Generale, a cui do la parola. Prego.

Segretario Generale – Dott. Carbonara – Appello nominale Presidente

Sono quindi presenti 15 Consiglieri Comunali, sono assenti i Consiglieri Bussini, D’Auria, Gusmini Emanuele, Gusmini Ferruccio, Pirola Paolo, Zordan Giorgio. È raggiunto quindi il prescritto numero legale, la seduta è legalmente valida alle ore 19,09…

(intervento fuori microfono)

… prego, Consigliera.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Devo purtroppo segnalare a questo Consiglio ed ai cittadini un nuovo episodio in cui questa Amministrazione ha manifestato ancora una volta la propria indole antidemocratica, ed il fastidio per ogni critica al proprio operato. Mi riferisco all’interrogazione da me presentata e protocollata il 3 aprile, con la quale chiedevo di conoscere i costi di gestione e di distribuzione del Bilancio sociale 2007, contenuto in una pubblicazione inviata alla cittadinanza poco tempo fa e quindi già di per sé obsoleto, considerate le tempeste finanziarie ed economiche nel frattempo intervenute. Ebbene, questa interrogazione non è stata inserita nell’ordine del giorno odierno, perché come mi è stato comunicato via e-mail stamattina dall’Ufficio Segreteria, mancava l’usuale formula, sì, dico, “formula”, tra virgolette: si chiede l’iscrizione dell’interrogazione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio. A parte il fatto che tale formula non è prevista da nessun Regolamento, non posso che fare una sola riflessione, anzi due riflessioni, la prima è che l’interrogazione disturbava e si è preferito non affrontarla; la seconda, più grave, è che quando un regime ricorre a formalismi estremi e richiede formule sacramentali per la propria

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azione, allora questo regime, che nulla ha da invidiare alle corti bizantine, allora porta già in sé il germe della decadenza e della propria fine.

Spero che nella prossima interrogazione non debba concludere con un dantesco “Pape Satàn, pape Satàn aleppe”, per ottenere risposta da questa Amministrazione. Da ultimo non posso non rilevare che ancora una volta il Presidente del Consiglio si è dimostrato appiattito con le esigenze di questa Amministrazione, abdicando ai suoi doveri di equanimità nei confronti di tutti gli amministratori, di Maggioranza ma soprattutto di Minoranza. Grazie.

Presidente

Grazie. Ha chiesto di intervenire il Segretario. Prego.

Segretario Generale

Allora, dall’ottobre 2006, la disciplina della iscrizione all'ordine del giorno delle interrogazioni dei Consiglieri è stata sottoposta a questo semplice vaglio, richiesta di risposta verbale in seduta assembleare o meno. La semplice ed evidente non faticosa posizione di questa locuzione ha da sempre automaticamente fatto sì che fosse portata all’attenzione della Conferenza dei Capigruppo l’interrogazione, con fotocopie accessibili a tutti i Capigruppo e automatica iscrizione nell’inserimento dell’ordine del giorno dei lavori secondo la successione indicata dal Regolamento di funzionamento del Consiglio; ciò in attuazione di una precisa norma del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, ossia l’art. 69, ultimo comma, che testualmente recita: Se i Consiglieri proponenti non richiedono espressamente l’iscrizione dell’interrogazione o dell’interpellanza all'ordine del giorno del Consiglio Comunale si intende che per la stessa è richiesta risposta scritta…

Consigliera Siliprandi

… (intervento fuori microfono)… e dov’è la risposta scritta?

Presidente

Grazie signor Segretario…

Consigliera Siliprandi

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… (intervento fuori microfono)… dov’è la risposta scritta, Segretario? È lì l’errore…

(interventi fuori microfono)

… dov’è la risposta scritta? Datemi la risposta scritta…

Presidente

Procediamo quindi col punto n. 1 all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14 Maggio 2009

Punto n. 1)

COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO IN MERITO AD ATTIVAZIONE NUOVO UFFICIO PATRIMONIO -

Presidente

La parola all'Assessore Stucchi per la comunicazione. Prego Assessore.

Assessore Stucchi

Buona sera a tutti. L’esigenza di questa comunicazione è stata dettata dalle richieste di diversi Consiglieri Comunali, che appunto avendo avuto notizia del fatto che era stato costituito l’Ufficio Patrimonio e che nei giorni scorsi è stato consegnato l’esito di tutta la ricognizione del patrimonio comunale, mi hanno chiesto insomma in questi mesi, diverse volte, di fare un attimo il punto della situazione. In questo momento ritengo che sia, nonostante gli uffici sono già al lavoro e stanno già, hanno già preso in mano le pratiche sulle quali era necessario intervenire, magari diciamo nell’immediato, il ogni caso questa ricognizione, questa redazione di tutte le casistiche presenti nel nostro patrimonio è ancora abbastanza, cioè non è ancora completa. Per cui stasera darò lettura di alcune, diciamo leggerò alcune considerazioni che sono state fatte finora, riservandomi a breve di fornire informazioni più complete. L’obiettivo è anche quello di fornire chiarimenti in merito alla metodologia con la quale l’Ufficio Patrimonio intende lavorare.

Allora, la gestione attiva del patrimonio immobiliare comunale è uno degli obiettivi dell’Assessorato al Bilancio, che tra l’altro è stato ripreso recentemente a livello normativo anche dall’art. 58 della legge 133 del 2008, ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Comuni ed altri Enti locali, che prevede la redazione del Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari degli Enti territoriali, da allegare al Bilancio preventivo e approvare a cura del Consiglio. Per la valorizzazione del patrimonio comunale a fine 2007 è stato affidato con una procedura selettiva un appalto esterno per la ricognizione del patrimonio immobiliare, affinché venissero censite le proprietà comunali al Catasto della Conservatoria, tutte le convenzioni urbanistiche attuate e ancora da attuare, i contratti d’affitto, le concessioni, tutti i diritti reali attivi e passivi sugli immobili di proprietà comunale, le servitù, eccetera.

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(interventi in sottofondo) Presidente

Silenzio in aula! Prego Assessore.

Assessore Stucchi

I dati raccolti sono stati forniti su supporto informatico, in modo da poter essere travasati automaticamente nel nostro sistema informativo.

A onor del vero già nel 2001 era stato fatto un primo censimento del patrimonio immobiliare comunale e poi nel 2003 era stato fatto un altro censimento. Allora, diciamo, i due censimenti che erano stati, le due ricognizioni che erano state fatte in precedenza sono state ovviamente oggetto di verifica e sono state considerate incomplete, una perché alcuni terreni e alcune parti non erano censite e l’altra perché non era completa nel senso…

(interventi in sottofondo)

… nel senso che non erano stati censiti i diritti reali attivi e passivi sugli immobili, tutte le convenzioni urbanistiche attuate e da attuare, eccetera, per cui nel 2007 si è deciso di procedere con un lavoro più completo.

Il 30 aprile 2009 lo studio Zendra, che è stato incaricato del censimento, ha fornito il risultato del lavoro di ricognizione, per quale questa volta è previsto un collaudo da parte di un’apposita Commissione, per verificarne la qualità e la completezza. Nel frattempo il 2 febbraio 2009 è stato istituito nel settore economico-finanziario l’Ufficio Patrimonio, presso il quale si stanno centralizzando tutte le pratiche che in precedenza erano distribuite tra più uffici e senza una sintesi strategica, prima erano distribuite nei contratti, contabilità, Erp, lavori pubblici, eccetera. L’attività dell’Ufficio Patrimonio risulta determinante nell’ulteriore miglioramento della gestione economica del patrimonio immobiliare, provvedendo a regolamentare e a contrattualizzare ed aggiornare anche dal punto di vista economico i rapporti giuridici esistenti. Tra le altre cose ricordo che contro il Comune di Treviglio è stato avviato da un privato un procedimento di usucapione di un terreno.

Da una prima analisi della ricognizione del patrimonio immobiliare effettuata sono emerse alcune situazioni sulle quali sarà necessario intervenire e sulle quali l’Ufficio Patrimonio sta già intervenendo. Allora, innanzitutto delle concessioni o contratti di locazione su beni ad uso commerciale, con un canone di locazione molto più basso rispetto a

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quello di mercato, tra l’altro non sempre questi contratti di locazione sono stati stipulati a seguito di procedure ad evidenza pubblica.

Poi un’altra casistica che è stata trovata, che ci sono dei terreni agricoli occupati senza un regolare contratto di affitto, o col contratto d’affitto scaduto, alcuni dei quali, individuati in precedenza, sono già stati…

diciamo questa Amministrazione per questi è già intervenuta.

Poi ci sono diverse convenzioni urbanistiche con soggetti privati mai attuate, per le quali non è mai stato redatto un apposito di cessione di beni immobili, oggetto di tale convenzione e tra queste anche aree a standard. In alcuni casi non si è neppure certi dell’effettiva disponibilità da parte del Comune di Treviglio di queste aree, oggetto di convenzione. Stiamo parlando di convenzioni anche vecchissime, quindi… veramente vecchissime.

Poi nella banca-dati catastali ci sono numerose presenze di immobili in partita 1, per i quali non vi è corrispondenza nella banca-dati del Catasto urbano; la conseguenza è che questi immobili formalmente non hanno intestazioni catastali, anche se sono collegabili a proprietà del Comune di Treviglio. E tutta una serie di altri problemi, tra cui per esempio una parte delle rogge e dei canali comunali, che ormai sono caduti in disuso, oppure sono interrati da diversi anni e che a livello catastale non sono regolarizzati, quindi una situazione sulla quale stiamo già intervenendo e interverremo. E quindi l’Ufficio patrimonio avrà il compito di sistemare le situazioni non regolari, procedendo all’attuazione delle convenzioni urbanistiche mai attuate, alle sistemazioni catastali, stipulando nuovi contratti, nel rispetto dei principi di salvaguardia dell’interesse pubblico, mediante strumenti competitivi, ossia definire gli immobili non Erp, non edilizia residenziale pubblica, quindi commerciali, corrispettivi di locazione in linea con i prezzi di mercato, seguendo i criteri di valorizzazione del patrimonio immobiliare previsti dalla normativa, da sempre vigente, ed ulteriormente evidenziati nell’art. 58 del Decreto legge 112-2008, convertito con modificazioni nella legge del 6 agosto 2008, n. 133.

Altro aspetto, altro obiettivo, è quello di rinegoziare ove non siano state concordate ed inserite nella concessione originaria superfici o aree di proprietà comunale, con particolare attenzione alla rideterminazione del prezzo della concessione e/o della locazione. Aggiudicare le concessioni in diritto di superficie per il tramite di una gara ad evidenza pubblica, così come sancito nella normativa, diciamo, alla quale fa riferimento, per esempio il Decreto legge 163 del 2006, l’art. 12, comma 2, della legge 127 del ’97 e ancora l’art. 58 del 112-2008, convertito in legge 133 del 2008. Questa normativa si integra con i principi generali dell’ordinamento giuridico-contabile, garantendo in modo inequivocabili i principi di trasparenza ed adeguate forme di pubblicità, per acquisire e

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valutare concorrenti proposte di acquisto di concessione. Quindi questo è il modo in cui intendiamo procedere, sarà mia cura tenervi aggiornati sull’evoluzione, in ogni caso tutti i Consiglieri possono recarsi presso l’Ufficio Patrimonio, dal sig. Mino Melini, che si trova in piazza Cameroni, per avere dei chiarimenti su tutte le questioni per le quali sarà necessario. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. La parola al Sindaco, prego.

Sindaco

Una brevissima integrazione. Questa comunicazione, questa informativa al Consiglio Comunale, anche se non d’obbligo, secondo me, secondo noi è molto importante, perché potete, come Consiglieri Comunali, essere interpellati da parte dei cittadini, sui quali ovviamente l’apertura di questo ufficio e la regolarizzazione di tante situazioni può avere delle ripercussioni. Sarà nostra cura, abbiamo cominciato a informarvi con quanto siamo riusciti a riassumere in questo poco tempo, più in là sicuramente vi daremo dei macro-numeri, cioè ogni categoria stasera citata sarà ovviamente quantificata con più precisione e vi diremo anche, così, rispetto ai prezzi di mercato, quali sono i valori che andiamo ad avere per la comunità trevigliese e per l’Amministrazione Comunale quindi. Grazie.

Presidente

Grazie signor Sindaco. Procediamo col punto n. 2 all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14 Maggio 2009 Punto n. 2 )

ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE GATTI CONTRO LA PROPOSTA DI LEGGE N. 1.360 – CAMERA DEI DEPUTATI – DEL 23 GIUGNO 2008, PREVEDENTE L’ISTITUZIONE DELL’”ORDINE DEL TRICOLORE”, EX ART. 70.4 REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO - Presidente

La discussione avverrà ai sensi dell’art. 70, comma 4, del Regolamento.

La parola al proponente per l’illustrazione. Prego, Consigliere Gatti.

Consigliere Gatti

L’obiettivo dell’ordine del giorno consegnato, a tutti noto, è stato fatto proprio da Dario, che in veste di Segretario Nazionale P.D. l’ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica e della stampa nazionale. Ho potuto verificare quindi che alla data odierna l’impegno preso dal Presidente del Consiglio è stato mantenuto e la proposta di legge n. 1.360 è stata ritirata. Per questo motivo ritengo che non sia più necessario discutere dell’argomento e ritiro il mio ordine del giorno.

Presidente

Grazie Consigliere Gatti. Procediamo col punto n. 3 all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14 Maggio 2009 Punto n. 3 )

INTERPELLANZA CONSIGLIERE RIGANTI RIGUARDO A PRESENZA DI CROMO ESAVALENTE IN ACQUA POTABILE DI TREVIGLIO - Presidente

Il Consigliere Riganti ha depositato al Protocollo di questo Comune…

(intervento fuori microfono)

… sì, fammi finire di leggere, ha depositato al Protocollo del Comune la seguente interrogazione: Data la rilevanza dell’argomento per la salute dei cittadini, chiede:

1) che sia posto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la seguente mozione al Sindaco in merito alla presenza del cromo esavalente nell’acqua potabile di Treviglio;

2) la risposta scritta alla stessa interrogazione.

Premesso che l’esposizione di tutti i cittadini trevigliesi alla sostanza cancerogena dura da otto anni si chiede alla signora Sindaco:

1) che cosa ha fatto e cosa intende fare per risolvere definitivamente il problema del cromo esavalente presente nell’acqua potabile della nostra città;

2) cos’ha fatto e cosa intende fare per informare correttamente la popolazione.

La parola al signor Sindaco.

Sindaco

Era pronta e Pino l’ha tra le sue mani la risposta che avrebbe dovuto firmare l'Assessore Alice Tura, la quale mi ha fatto un messaggio dicendo, sono bloccata su un treno guasto, per cui firmerò io in nome dell'Assessore Tura e risponderò io.

Risposta a mozione-interrogazione presentata il 27-4-2009 in merito alla presenza di cromo esavalente nell’acqua potabile, ce l’ha in mano Consigliere Riganti? Gliela date? Puoi chiamare Pino? Perché almeno segue, perché sono dati un po' pesantini da ricordare…

(interventi in sottofondo)

… poi gliela firmo io al posto di Alice Tura, oppure aspettiamo che arrivi, se arriva.

(interventi in sottofondo)

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Ecco, la dia al Consigliere, che poi passo io a firmarla, io ce l’ho.

Con riferimento all’oggetto si ritiene corretto riportare solo i fatti, di cui peraltro si è già dato ampio riscontro mediante comunicazioni per posta elettronica e attraverso stampa, successivi all’ultima interrogazione consiliare in materia che risale allo scorso dicembre. Il 22 gennaio si è svolta presso la Regione Lombardia la Conferenza di servizi chiesta lo scorso novembre dal Comune di Treviglio, per rivedere i criteri della bonifica approvata nel 2004, per far fronte alla contaminazione verificatasi dopo l’incidente avvenuto presso la Castelcrom di Ciserano.

La Conferenza si è conclusa con l’impegno regionale di chiedere un incontro alla Direzione regionale alla sanità, per concordare e definire le procedure da adottarsi su un’area interessata da un inquinamento diffuso, anche se sotto controllo, per consentire l’uso della risorsa idrica in piena sicurezza. È uno stralcio dal verbale dalla Conferenza dei servizi.

La Regione ha comunque fatto presente che un’eventuale ulteriore azione di bonifica in assenza del verificarsi delle condizioni previste dal Decreto regionale, con cui era stato approvato il progetto di bonifica, era condizionato alla presentazione di un nuovo progetto da parte del privato e che tale azione non poteva essere richiesta dagli Enti, perché il provvedimento aveva una sua validità ed efficacia anche ai fini giuridici. Pertanto non veniva accolta dalla Regione la richiesta del Comune di riattivare il pozzo per la messa in sicurezza della falda, posto a nord di Treviglio, in quanto il cromo esavalente contenuto nell’acqua prelevata era sceso sotto i 25 microgrammi-litro, considerati come un obiettivo sufficiente dal progetto di bonifica approvato nel 2004, dalla Regione e dall’Amministrazione Comunale di allora.

Lo scorso 20 febbraio il Sindaco ha nuovamente sollecitato la Regione Lombardia, sede territoriale di Bergamo, ad accelerare i tempi per il rilascio dell’autorizzazione necessaria per la ristrutturazione dei pozzi esistenti. A seguito dell’acquisizione di uno studio americano, che evidenzia effetti cancerogeni in topi e ratti per ingestione di cromo esavalente, il Sindaco ha chiesto all’Asl di pronunciarsi nuovamente sull’argomento e di valutare se esistono i presupposti per autorizzare l’avvio di lavori di ristrutturazione dei pozzi mediante ordinanza Sindacale, allegato 1), è la mia richiesta specifica all’Asl.

L’Asl e l’Istituto superiore della sanità, hanno trasmesso le note allegate, allegato 2) e 3), che ribadiscono la conformità dell’acqua erogata dall’acquedotto ai parametri di legge, parametri che coincidono con quelli adottati a livello europeo e statunitense.

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Ciò premesso, lo dice l’Istituto superiore di sanità, ciò premesso poiché l’obiettivo dell’Amministrazione, come è stato ripetutamente detto, non è quello di ottenere un diverso valore numerico come limite di concentrazione, ma quello di migliorare concretamente la qualità dell’acqua fornita ai cittadini, si è continuato ad agire per accelerare l’avvio dei lavori di ristrutturazione dei pozzi.

In data 4 maggio la Giunta ha incontrato Cogeide per verificare se si era già attivata al fine di avviare i lavori subito dopo l’ottenimento dell’autorizzazione e riscontrata la criticità manifestata da Cogeide rispetto ad una prescrizione contenuta nella pronuncia di Via, il Sindaco ha chiesto un incontro chiarificatore con la sede territoriale di Bergamo.

La sede territoriale di Bergamo era da gennaio che, nonostante la presenza del Decreto di Via, non concedeva l’autorizzazione.

L’incontro, svoltosi l’11 maggio si è concluso con l’impegno di Cogeide a presentare entro giugno i progetti esecutivi per la ristrutturazione di almeno tre pozzi, la relativa autorizzazione regionale dovrebbe essere rilasciata entro luglio, e anche prima. Quando tutti i lavori di ristrutturazione saranno terminati Cogeide potrà chiedere alla Regione l’autorizzazione per realizzare due nuovi pozzi, questi erano già stati previsti nello studio d’impatto ambientale presentato lo scorso giugno, ma era stato poi consigliato di escluderli dalla domanda, in modo da non allungare ulteriormente i tempi per ottenere le autorizzazioni relative alla ristrutturazione dei pozzi esistenti.

Per quanto riguarda l’informazione al pubblico, si fa presente che sul sito web del Comune vengono pubblicamente riportati tutti i dati relativi all’analisi dell’acqua. Il 7 maggio si è tenuto il Consiglio Comunale aperto per la presentazione del rapporto sullo stato dell’ambiente, il cui testo è pubblicato anche sul portale comunale, sono stati emanati diversi comunicati stampa, è stata organizzata una mostra che si terrà dal 6 al 21 giugno prossimo presso l’ex Upim, per illustrare lo stato di qualità delle nostre acque e le relative azioni di tutela. La questione relativa alla concentrazione da cromo sarà uno degli argomenti trattati in modo specifico. Infine si fa presente che secondo i dati del 2009 la concentrazione di cromo esavalente nell’acqua è diminuita, probabilmente grazie alle intense piogge della scorsa primavera, pertanto il valore più alto si attesta sui 15 microgrammi per litro e non più sui 25.

Questa la nostra risposta, credo di aver mandato a tutti i Consiglieri, se avete aperto la mail, tutta la documentazione che è passata nelle mie mani in questi giorni, ed è stata tanta; faccio presente che la responsabilità dell’iscrizione all’ordine del giorno degli argomenti compete alla Conferenza dei Capigruppo, di cui è Presidente il Presidente e di cui fa parte la Consigliera Siliprandi. Ringrazio.

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Presidente

Grazie signor Sindaco. Consigliere Riganti, vuole la parola? Prego Consigliere Riganti.

Consigliere Riganti

Grazie. Ringrazio l'Assessore che ha scritto questa lettera e il Sindaco che mi ha risposto. Già nei giorni scorsi avevo visto e letto tutte le mail e tutto quanto il Sindaco ci ha trasmesso. Il problema è grave, soprattutto perché è da anni che si ripropone e io ho provato sulla mia pelle l’anno scorso cosa vuol dire cancerogeno e ne sto provando un altro in questo giorni. Perciò quando uno ha un tumore all’anno non è facile venir qui a parlare di questi argomenti, bisogna stare un momentino attenti e io sto attento perché quello che subisco io non lo subiscano i miei figli o altre persone. Perciò sono indirettamente interessato a questa questione e la seguirò e starò molto attento. Spero e confido nel Sindaco, nella sua attenzione verso la Cogeide, verso la Regione e verso tutti quegli Enti, Asl e quant’altri, che sono tenuti a considerare e valutare queste operazioni. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Procediamo col punto n. 4 all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14 Maggio 2009 Punto n. 4)

APPROVAZIONE VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2009 E AL BILANCIO PLURIENNALE 2009-2011 PER FINANZIAMENTO- ATTIVAZIONE INVESTIMENTO FOTOVOLTAICO -

Presidente

Per la Giunta la parola all’Assessore Stucchi. Prego, Assessore.

Assessore Stucchi

Buona sera. La variazione riguarda un progetto che vogliamo portare avanti, che è quello di tappezzare le scuole di Treviglio con pannelli fotovoltaici. Gli uffici hanno partecipato a dei bandi regionali, ad un bando regionale in particolare e ci è stato assegnato un contributo di 500.000 Euro. Con questi soldi, diciamo, questo contributo è stato assegnato per un progetto che riguardava la scuola materna Geromina, la scuola materna via Casnida, via Galilei, la scuola media Tommaso Grossi e la palestra Gatti. Per realizzare questo progetto fotovoltaico sulle scuole abbiamo previsto di finanziarlo con questi 500.000 Euro del bando regionale e con un indebitamento di 1.300.000 Euro.

Personalmente sono sempre abbastanza contraria a forme di indebitamento per il Comune, perché diciamo l’indebitamento pro capite che ci siamo trovati è già abbastanza consistente, però questa è una forma secondo me di buona gestione, perché per poter sfruttare quei 500.000 Euro di contributo noi avremmo potuto non indebitarci e finanziare questo progetto con delle società esterne che l’avrebbero costruito, però in questo caso diciamo noi avremmo semplicemente fatto entrare dei soldi che avrebbero pagato l’energia elettrica e quindi alla fine avremmo poi dovuto pagare un canone a queste società e quindi l’operazione per noi avrebbe avuto un risultato pari a zero, nel senso che il grasso se lo sarebbero tenuto queste società.

L’alternativa, secondo me, che invece è un’operazione per me di buona gestione, è quella di indebitarsi e di strutturare questi impianti in modo che il Comune abbia un flusso di cassa di 60.000 Euro all’anno netti, cioè ogni anno le entrate meno le uscite generano un flusso di cassa di 60.000 Euro netti, che vengono destinati direttamente ai servizi sociali.

Adesso vi illustra la Cristina Ciocca, che si occupa del controllo di gestione, che ha fatto questo studio per vedere quale fosse l’operazione

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migliore e che vi illustra quali sono le modalità con cui si arriva a strutturare questa variazione di Bilancio pluriennale. Grazie.

Dott.ssa Ciocca

Buona sera. Sono stata appunto invitata ad illustrare gli aspetti più tecnici di questo progetto, che viene finanziato in parte col contributo erogato dalla Regione Lombardia e in parte con l’assunzione di un mutuo, come anticipava l'Assessore Stucchi. Preciso subito che l’importo del contributo che ci ha assegnato la Regione corrisponde al tetto massimo erogabile previsto dal bando per l’assegnazione all’Ente richiedente, conseguentemente il progetto è stato, diciamo, dimensionato già all’origine con la finalità di ottenere appunto la massima assegnazione possibile.

Gli immobili coinvolti da questo tipo d’impianto sono i quattro che vedete a video e che sono stati scelti in base a un’analisi effettuata dagli uffici tecnici per quanto riguarda l’opportunità strutturale, perché l’installazione di questo tipo di impianti richiede anche determinate caratteristiche, sia strutturali-architettoniche, sia proprio di esposizione alla luce solare e quindi possibilmente orientati a sud, in modo da ottimizzare la produzione dell’impianto. Inoltre queste scuole sono state anche individuate sulla scorta di un’analisi di fabbisogno energetico e di costo sostenuto dall’Amministrazione dal punto di vista delle fatture di energia elettrica, che sono dati che adesso possiamo ottenere per ogni edificio, sia di proprietà comunale, sia ad uso comunale, grazie a un lavoro di censimento delle utenze, di analisi dei vari fabbisogni energetici, che riguardano sia l’energia elettrica, che il riscaldamento, che l’acqua, quindi possiamo fare questo tipo di lavori.

Queste utenze in particolare costano all’Ente mediamente 25.000 Euro all’anno per energia elettrica e hanno un totale di kw consumati pari a 128.000. Sulla scorta di questi dati gli uffici tecnici hanno proposto la creazione di quattro impianti, che non solo coprissero il fabbisogno energetico di questi immobili, ma che garantissero anche una quota di produzione superiore.

Questa opportunità viene offerta nell’ambito del conto energia, che è uno dei sistemi incentivanti che lo Stato ha attivato già dal 2005, poi rinnovato nel 2007, questo conto energia prevede sostanzialmente due tipi di contratti, uno che riguarda la creazione di un impianto che sia sufficiente all’alimentazione di una struttura e conseguentemente la struttura viene totalmente o parzialmente alimentata per i suoi bisogni energetici da questo impianto, in questo caso si ricorre a un tipo di convenzione definita scambio sul posto, dove sostanzialmente si accumula l’energia prodotta in corso d’anno e la riutilizza alla bisogna,

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sempre andando più o meno a pari. L’altra tipologia di convenzione sostanzialmente è una vendita che viene fatta dell’energia che non viene utilizzata per far funzionare l’immobile, in questo caso oltre a usare l’energia che serve nel momento di bisogno, l’energia che viene prodotta in eccesso viene rimessa nella rete nazionale e viene sostanzialmente venduta al GSE, che è il gestore per i servizi elettrici, che è la S.p.A. incaricata di queste attività.

In entrambi i casi è prevista una tariffa di incentivazione, adesso faccio vedere, ecco, una tariffa di incentivazione, per ogni kw prodotto, indipendentemente da quelli consumati o da quelli venduti, pari all’importo che vedete circolettato in blu, che è quello standard applicato per tutti gli Enti pubblici. Probabilmente nel nostro caso avremo una decurtazione del 2%, perché l’attivazione è più probabile che avvenga nel 2010 per questione proprio di tempi tecnici, piuttosto che nel 2009, comunque i conteggi e le proiezioni economiche e finanziarie sono già state fatte sull’importo decurtato dell’eventuale 2%.

Questa tariffa viene data, ripeto, per kw, per vent’anni dalla data di attivazione dell’impianto ed è una tariffa che resta invariata, non subisce decrementi o aumenti per via dell’Istat o altre voci, quindi è un dato certo, che viene versato con cadenza mensile, dopo ovviamente qualche mese dall’avvio degli impianti, direttamente dal GSE nelle casse comunali.

Dicevo, questo è, per chi non avesse familiarità con queste tipologie d’impianti, è come funziona sostanzialmente un impianto fotovoltaico, come vedete viene acquisita l’energia solare tramite dei pannelli modulari, nel nostro caso che verranno posizionati sul tetto, tramite un inverter viene convertita l’energia e resa fruibile e poi vengono posizionati due contatori, uno è come quello che abbiamo a casa, sostanzialmente, che misura i consumi, l’altro che generalmente è un contatore bidirezionale serve per misurare quanta energia produciamo e quindi immettiamo in rete e quanta energia invece preleviamo dalla rete, perché quella che preleviamo, se la preleviamo, chiaramente andiamo avanti a pagarla.

Appunto, queste sono due opzioni proposte. Dopo abbiamo fatto un’analisi che ha coinvolto sostanzialmente nove ipotesi, nove scenari possibili, incrociando i dati tecnici con quelli economici, con le due tipologie di opzioni proposte dal conto energia e considerando importi e durate diverse del finanziamento e l’opportunità tecnico-economica si è rivelata essere quella di realizzare l’impianto al massimo delle nostre capacità; questo significa che il totale degli impianti installati avrà una potenza di picco di oltre 300 kw e potrà produrre 330.000 kw annui, contro i 128 medi che noi consumiamo, liberando quindi 200.000 kw che noi possiamo immettere sulla rete e vendere.

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Per arrivare, ecco, questi erano numeri che stavo anticipando, come vedete la tariffa di vendita che ci verrà versata anche quella mensilmente o trimestralmente dalla GSE, è di 10 centesimi a kw, la tariffa applicata presumibilmente a decorrere dall’anno 2010 sarà di 0,42 su tutti i 336.000 kw prodotti e il costo totale dell’impianto, che il collega ing. Bani ha stimato in 6.200 Euro circa a kw di picco, è di 1.800.000 Euro, di cui 500.000 finanziati con contributo regionale.

Questa la movimentazione che avremo in Bilancio, dove avremo in parte straordinaria, in questo caso il primo anno di applicazione degli interessi del mutuo, che abbiamo, dopo aver fatto un’indagine di mercato, assestato la percentuale di tasso al 4,1%, quindi la rata annua sarà di circa 95.000 Euro per vent’anni, di cui si parte con 52.000 di interessi in parte corrente, abbiamo già considerato i costi di manutenzione ordinaria, che fortunatamente per questo tipo d’impianti sono tendenzialmente bassi e l’assicurazione all’impianto, in modo da coprire l’Ente dall’eventualità di mancata produzione per danno tecnico o quant’altro.

Da questi costi di parte ordinaria va detratto il minor costo che sosterremo proprio per pagare le bollette dell’energia elettrica, perché buona parte, non sappiamo adesso quantificarla, però si stima almeno la metà dell’energia consumata sarà autoprodotta e conseguentemente non la compreremo più dal distributore attuale, quindi la parte incidente sulla spesa corrente sarà di circa 60.000 Euro, cui va a sommarsi la quota capitale di pagamento del mutuo in parte straordinaria, per un totale di circa 100.000 Euro.

Da questi come vedete se noi calcoliamo la tariffa incentivante che acquisiremo per vent’anni sull’intera produzione, che è di circa 142.000 Euro, più i proventi di vendita energia che saranno almeno 20.000 all’anno in più, avremo un’entrata effettiva nelle casse comunali di 163.000 Euro e quindi ecco da dove deriva il saldo positivo per l’Ente annuo, di 60.000 Euro.

Questa era una slide che avevamo preparato per verificare il rispetto dei limiti imposti sulla capacità di indebitamento degli Enti locali, che al momento sono pari al 15% e come, sulla spesa corrente, e quindi come potete vedere noi siamo assestati sull’8,44%, per cui questa è l’operazione. Se avete domande…

Presidente

Grazie dott.ssa. Assessore Tura, vuole aggiungere…

(intervento fuori microfono)

… prego.

(17)

Assessore Tura

Semplicemente per dire che probabilmente avremmo magari potuto…

(interventi fuori microfono) Presidente

Prego Assessore.

Assessore Tura

Semplicemente per annotare che se avessimo avuto l’informazione qualche giorno prima probabilmente avremmo potuto fare una deliberazione per l’assunzione di mutuo ancora più corposa, perché di fatto la Provincia di Bergamo ci ha riconosciuto un ulteriore contributo di 100.000 Euro, sempre per interventi legati al risparmio energetico. Il progetto complessivo presentato dal Comune di Treviglio, che tra l’altro si è classificato primo in graduatoria tra tutti i Comuni partecipanti, prevede comunque oltre all’installazione di due impianti fotovoltaici sulle scuole, sugli asili nido, anche la sostituzione delle lampade votive presso il cimitero, la sostituzione di due caldaie e interventi di rinaturalizzazione presso le aree del Cerreto, visto che anche questi interventi sono considerati interventi positivi rispetto al Bilancio delle emissioni di CO2, perché mentre i primi interventi diciamo consentono di risparmiare energia e quindi di ridurre le emissioni, gli interventi di rinaturalizzazione consentono di assorbire la CO2, per cui vengono comunque considerati favorevolmente. Quindi prossimamente magari torneremo ancora in un Consiglio per un altro tipo di finanziamento, per poter poi utilizzare appieno questo ulteriore contributo. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. La Giunta ha da aggiungere altro?

(intervento fuori microfono) Assessore Stucchi, prego.

Assessore Stucchi

Se avete chiarimenti, questo lavoro è stato fatto congiuntamente dal controllo di gestione insieme ai lavori pubblici che, diciamo, secondo me ha fatto un buon lavoro, per trovare la soluzione ottimale per il Comune e questo comunque, come diceva l'Assessore Tura, è il primo di una serie di progetti che sono volti un po' a tappezzare gli edifici comunali.

Grazie.

(18)

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione. E’ iscritto a parlare il Consigliere Manenti, ne ha facoltà.

Consigliere Manenti

Due domande prima dell’intervento. Se il costo dell’appalto, il preventivo dell’appalto, verrà fatto un concorso in ambito europeo al ribasso, perciò 1.800.000 Euro è il presuntivo e sulla base di questa diciamo partenza verrà fatto un appalto di natura europea, perché superiamo il milione di Euro, al ribasso, e la seconda domanda, che è più tecnica, qual è la superficie complessiva che occupano i pannelli fotovoltaici?

Presidente

Grazie Consigliere. Altri Consiglieri che vogliono intervenire nella discussione? E’ iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Prego, Consigliera.

Consigliera Siliprandi

Più che una domanda è una piccola chiosa a quello che ha detto l'Assessore al Bilancio, quando ci ha riferito che comunque questa Amministrazione si ritrova un forte indebitamento, dovuto alle Amministrazioni precedenti. Io vorrei però dire che se l’indebitamento c’è, e c’è…

(cambio cassetta)

… indebitamenti che ci siamo trovati, sono anche dovuti al vostro tipo, strano modo di amministrare, assegnare tutto agli esterni, compreso poi avvocati, consulenti, professori, dopo chiederemo probabilmente in futuro quali sono i costi e le cause perse, non dimentichiamo che qui abbiamo delle cause perse e questo vuol dire indebitare i cittadini. Io ritengo che di questo dovrebbe essere responsabile l’Amministrazione, dovrebbe pagare di tasca sua. Grazie.

(intervento fuori microfono) Presidente

Altri Consiglieri? Nessuno ha chiesto la parola, procediamo con la replica da parte della Giunta. Prego, Assessore.

(19)

Assessore Stucchi

Allora, sulle questioni più tecniche dei metri quadrati di copertura risponde Cristina, per quanto riguarda invece la procedura ad evidenza pubblica, rispettiamo la normativa, gli uffici rispetteranno la normativa e quindi se si supera un certo importo si farà il bando credo a livello, cioè, come…

Segretario Generale

… sì, ma al ribasso…

Assessore Stucchi

… sì, al ribasso, come previsto dalla normativa, niente di…

(interventi fuori microfono)

… e questa è la prima risposta. La seconda risposta è che in ogni caso questa Amministrazione si è indebitata solamente di 1.350.000 Euro solo ed esclusivamente per pagare un debito fuori Bilancio relativo ad una causa che risaliva al ’94 e inoltre le consulenze non si pagano con l’indebitamento. Grazie.

Presidente

Grazie. Dott.ssa Ciocca, doveva aggiungere qualcosa? Prego.

Dott.ssa Ciocca

Il calcolo da fare per le superfici, calcolando che va be’, è otto metri per ogni kw di picco, tra gli otto e i dieci metri quadri per produrre un kw di picco. Il progetto prevede un impianto di 306.000 kw di picco, distribuiti su quattro edifici diversi…

(interventi in sottofondo)

… sono sostanzialmente tutti i lati a sud di questi quattro edifici…

(interventi in sottofondo) Presidente

Grazie. Nessun altro è iscritto?

(intervento fuori microfono)

Sì, la replica dopo la replica della Giunta. Prego, Consigliere Manenti.

(intervento fuori microfono) Consigliere Manenti

(20)

Allora, sono sostanzialmente favorevole al ricorso all’energia fotovoltaica, mi complimento prima di tutto con la Regione Lombardia che con dei finanziamenti cospicui permette anche ai Comuni queste realizzazioni. Premetto che il mio voto sarà comunque favorevole, però ho invece moltissime perplessità in ordine diciamo al progetto, non possiamo neanche chiamarlo progetto, presentatoci questa sera.

Allora, le mie domande erano mirate, per due motivi, voi sapete che tutta l’evoluzione del fotovoltaico è in una situazione di trasformazione notevole negli ultimi due anni, il fotovoltaico in Italia è partito da due anni, siamo già diventati terzi consumatori in Europa, dopo Germania e Spagna, perciò c’è un’evoluzione tecnica in vigore che è enorme, evoluzione tecnica sia del tipo delle componenti che vengono utilizzate per l’energia fotovoltaica, perciò non si ricorre più al silicio ma si ricorre ad altre forme, ai film, una roba e l’altra, adesso non sto qua a spiegarvi tutto come funziona e ancora, la cosa che ci interessa di più, ha una grossissima diminuzione dei costi; noi abbiamo giustamente secondo me preventivato 6.000 Euro a kw circa, però sappiamo che l’orientamento è estremamente al ribasso, tanto è vero che su impianti di questo tipo siamo già a 4.500 Euro a kw, la previsione è che si arriverà facilmente a 4.000 Euro a kw. Perciò se fosse così, se a livello dell’appalto si raggiungessero i 4.500 Euro al kw, diciamo, il risparmio sarebbe notevole e il dover ricorrere a questo finanziamento, a questo mutuo in maniera non così massiccia.

Invece nutro grossissime perplessità sul tipo di realizzazione, cioè a mio modo di vedere trasformare le scuole in edifici produttori di energia elettrica mi rende alquanto perplesso; cioè è sicuramente educativo, è sicuramente condivisibile, se una scuola consuma 50 kw di corrente il creare un impianto da 50 kw sul tetto o sulle pareti mi trova sicuramente favorevole, fin quando non sarà dimostrato che questi impianti sono anch’essi in qualche modo inquinanti, però sono comunque favorevole.

Il pensare che le nostre scuole, che hanno un fabbisogno, mi dite, queste tre scuole, di 100 kw, noi le trasformiamo visivamente, le rendiamo degli oggetti lunari, dove gli mettiamo ben 2.500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, sono notoriamente bruttissimi, hanno un impatto che è pessimo, visivo pessimo, sulle nostre belle scuole mettere 2.500 metri quadri, vi dovete render conto che cos’è, è un’immensità, 2.500 metri quadri di pannelli solari su tre scuole, a mio modo di vedere mi induce a essere perplesso.

Mi induce a essere perplesso anche di fronte a forme diverse e molto più evolute e molto più nuove e molto migliori di realizzazione o di produzione dell’energia fotovoltaica senza ricorrere ai tetti, cioè qui mi si dice, mettiamo i fotovoltaici sui tetti e sulle pareti e ce li teniamo vent’anni, sappiamo tutti che il fotovoltaico dura minimo 50 anni, dagli

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esperimenti fatti portano addirittura a una durata di 100 anni della produzione di energia fotovoltaica, il tetto non dura vent’anni, dura meno che meno 50, dura meno che meno 100, i tetti bisogna ricorrere con periodicità, le case vanno manutentate e le case andranno ancora più manutentate se sopra i tetti ci ritroviamo i pannelli fotovoltaici. Mi diceva prima l’amico Riganti, esempio per tutti, sono i pannelli di produzione dell’acqua calda, perciò l’altro sistema diciamo di pannelli, posti nei campi sportivi, che funzionano male, perché poco manutentati, perché sono in locali dove forse troppi ci mettono le mani, comunque non funzionano e sono lì da poco tempo.

Allora, a mio parere ben venga il progetto sul fotovoltaico, ben vengano le ulteriori proposte, perché il nostro futuro è di produrre energia e di non essere legati al petrolio, però seguendo progetti molto più innovativi, come potrebbe essere il creare il polo energetico scolastico, che poteva benissimo essere fatto nel Parco della Geromina, a fianco alla scuola, che non è piantumato, è là perfetto e preciso, mettendo i pannelli a terra, mettendo i pannelli a terra, direzionabili col sole e che sono quelli che ormai vengono normalmente eseguiti, non costano nulla di manutenzione e non hanno un impatto visivo così forte sul fabbricato.

Allora, io fra vent’anni non sarò qua, spero vivo sì, ma non sarò sicuramente qua, però penso che fra vent’anni questi pannelli produrranno energia elettrica, ma noi li dovremo togliere dai tetti delle scuole perché i tetti necessiteranno di grosse manutenzioni. Perciò sì al progetto, sì anche a questo progetto, ma una maggiore attenzione tecnica sulla localizzazione dei pannelli, cioè non li metterei sulle scuole, ma farei dei campus…

(interventi in sottofondo)

… dove posizionarli, dei campus diciamo appositi dove posizionare i pannelli e 2.500 metri quadrati posizionati su pannelli, andate a Isso, c’è un’azienda nostra che è diciamo leader…

(interventi in sottofondo)

… leader nel settore, sta diventando una dei leader, e li vediamo, che non sono impattanti, messi sulla terra, seguono il sole, si direzionano, ha una produzione di molto maggiore e non hanno necessità di grandissima manutenzione. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere.

(interventi in sottofondo)

Nessun altro Consigliere per replica?

(intervento fuori microfono)

(22)

Poi dopo la dichiarazione di voto. Quindi la parola all'Assessore Ciocca e poi proseguiamo, Consigliere Brambilla, prego, si è iscritto.

Consigliere Brambilla

Grazie, Presidente. Intanto devo fare i complimenti all’estensore, la dott.ssa Ciocca per la chiarezza e anche per l’impostazione data alla sua relazione e quindi la mia sensazione, del tutto soggettiva, è che mi sembra che il controllo di gestione sia in buone mani, è un complimento che le faccio. Per quanto riguarda invece questa iniziativa, che io condivido pienamente, anche perché è una cosa totalmente innovativa per Treviglio, non sapevo dell’esistenza di altre cose che citava prima Manenti per quanto riguarda il campus sportivo, non so dove e che ovviamente tende a, come si può dire, utilizzare in modo positivo il contributo della Regione e anche mi pare quello della Provincia, attraverso una innovazione assolutamente importante, che è quella del fotovoltaico, cioè della produzione di energia in modo diciamo sganciato dal petrolio, come si diceva prima.

Devo dire anche che l’intervento dell’avv. Manenti mi ha lasciato qualche perplessità, intanto perché mi sembrava la sua una relazione tecnica che fosse magari da fare prima dell’intervento politico chiamiamolo, nel senso che dovrebbe dare ai relatori la possibilità di, come si può dire, precisare meglio, sia da un punto di vista estetico e sia da un punto di vista operativo-gestionale, se le sue obiezioni sono tali da ripensare addirittura il tipo di progetto, perché da una parte mi dice che c’è una visione favorevole e quindi il voto favorevole all’iniziativa, dall’altra poi mi dice, però il progetto dovrebbe essere cambiato.

Ora, io su questa cosa qui vorrei capire bene, perché se è un progetto pilota, che ha comunque già un certo tipo di iter avanzato e che deve assolutamente essere, se non ho capito male, come si può dire, perfezionato, concluso entro una certa data, perché diversamente c’è il rischio di perdere il contributo, credo che sia difficile modificare l’impostazione e allora consideriamolo un po' un progetto pilota, cioè preferirei vedere la cosa da questo punto di vista, perché essendo una cosa nuova, essendo comunque una cosa positiva, essendo addirittura positiva da un punto di vista anche economico-finanziario, perché dà addirittura dell’utile, prima chiamato entrata di cassa, ma io preferisco chiamarlo utile, che è un modo più concreto.

Ecco, per cui, assieme al mio parere favorevole, ovviamente e anche al voto, vorrei che i relatori, specialmente chi tecnicamente lo può fare, precisasse meglio queste perplessità che ha avanzato l’avv. Manenti e

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nello stesso tempo vedere in prospettiva come può essere impostato questo modo di operare, che sicuramente deve avere una sua progressione, una sua evoluzione, in quanto se oltretutto a risparmiare, se oltretutto a fare in modo di non essere più dipendenti o meno dipendenti per la produzione di energia dal petrolio, favorire l’ambiente anche da un punto di vista di un minor inquinamento, mi pare che sia la strada giusta.

Ecco, poi invece per quanto riguarda il modo di progettarlo, i costi, perché mi pare che il campus comunque debba prevedere degli allacciamenti, degli impianti, eccetera, io non lo so, non sono un tecnico, ecco, però vorrei che questa cosa potesse essere un momentino approfondita, proprio per rendere più capibile, specialmente ai non addetti ai lavori, tutta l’impostazione. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare…

(interventi fuori microfono)

... facciamo tutti gli interventi. È iscritto…

(interventi fuori microfono)

… prego Assessore.

(intervento fuori microfono) Assessore Stucchi

… nel bando c’è scritto, uno, finalità, tra il presente bando non sono ammissibili al contributo gli impianti fotovoltaici installati sul terreno, questo qua è il bando a cui abbiamo partecipato e quindi il bando della Regione non consentiva l’installazione di impianti fotovoltaici installati sul terreno…

(interventi fuori microfono) Presidente

Grazie Assessore. È iscritto a parlare il Consigliere Riganti, prego, ha la parola.

(interventi fuori microfono) Consigliere Riganti

Va bene che il bando dice questo, d’accordo, però una domanda che faccio è, e mi riallaccio al discorso di Eugenio, probabilmente Eugenio se n’è dimenticato di dirlo…

(interventi in sottofondo)

(24)

… ma questi tetti hanno una portata di kg? Io più o meno so quanto portano e hanno un carico incidentale che è dovuto alla neve, eccetera.

Quest’ultimo inverno e l’inverno dell’82 sono stati inverni particolari, probabilmente per altri vent’anni non ne avremo, però mettiamo che ogni dieci anni ci sia un caso del genere, che incidenza abbiamo di portata di questi tetti? Cioè, il peso proprio del tetto quant’è? E poi l’accessibilità a questi tetti per, come diceva sempre Eugenio, la manutenzione, c’è un problema di sicurezza? Bisogna andare su questi tetti e sulle facciate, se sono posti sulle facciate. Grazie.

Presidente

Grazie. Consigliere Bonfichi, è iscritta a parlare, ne ha facoltà.

Consigliera Bonfichi

Grazie. Volevo un semplice chiarimento, nel testo della delibera si fa riferimento al bando, in attuazione alla delibera della Giunta Regionale e credo che il bando, come tutti i bandi regionali, stabiliscano dei criteri in base ai quali assegnare poi i punteggi per approvare i progetti. Per cui io chiedevo di capire se era proprio già specificato nel bando il criterio per il quale dovessero essere sulle scuole pubbliche e paritarie e sui tetti sostanzialmente.

Poi per quanto riguarda gli aspetti più tecnici dell’operazione, in termini di tenute strutturali, e cose di questo genere, non è competenza di un Consiglio Comunale quello di entrare nel merito, di chiarirli, io credo che abbiamo tecnici sufficientemente competenti e capaci per poter fare tutte le valutazioni oggettive del caso, in modo da poter prendere delle soluzioni ottimali.

(interventi in sottofondo)

Questa competenza, questa consapevolezza della competenza dei tecnici, mi deriva anche dal fatto di sapere che a questo bando hanno partecipato moltissime aziende e di fatto il contributo regionale si è esaurito nelle prime sei ore dall’apertura del bando. Per cui, credo, ringrazio in particolare gli uffici, se così è, perché effettivamente sono stati bravi a preparare il progetto e a cogliere l’occasione e a presentare il tutto in tempo utile, visto che i finanziamenti si sono esauriti nell’arco delle prime sei ore dall’apertura del bando. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. È iscritto a parlare il Consigliere Scarpellino, ne ha facoltà.

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Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. Anch’io mi associo a quanto dichiarato dalla collega Bonfichi, credo che l’oggetto di questa delibera sia puramente finanziario e quindi è su questo che ci dovremmo concentrare, è indubbio che la presentazione dell’Assessore e degli uffici competenti evidenziano la convenienza appunto di questa deliberazione, non solo ai fini puramente economici, ma anche ai fini, come dire, ambientali. Per cui anticipo il voto favorevole del gruppo che rappresento, anch’io ritengo che poi quello che riguarda eventuali problematiche conseguenti, cioè un’ovvia attenzione a quelle che sono soprattutto le norme di sicurezza sulla manutenzione dei nostri edifici pubblici, sia la giusta attenzione anche all’impatto ambientale, sarà compito dei nostri uffici tecnici, per cui io non mi addentrerei in questi argomenti. Grazie.

Presidente

Grazie. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Be’, premetto che la Lega Nord, così attenta all’ambiente e così preoccupata per la situazione estremamente critica ambientale di Treviglio, non può che essere favorevole e quindi voterà ovviamente sì, però devo anche fare dei distinguo e una piccola critica.

Innanzitutto io credo che l'Assessore non abbia capito quello che voleva dire l’avv. Manenti, o colto l’esatto contrario, cioè l’avv. Manenti diceva, non rivestiamo tutte le facciate delle scuole, perché diventa una sorta di strana, ma soltanto i tetti…

(intervento fuori microfono)

… neanche i tetti? E dove allora?

(interventi fuori microfono)

Ah, no, un momento, io ho capito, i tetti…

(interventi fuori microfono)

… un momento, allora, i 500.000 Euro erogati dalla Regione possono benissimo, penso, essere usati per i tetti delle scuole, il restante, che corrisponde a 1.300.000 di cui si fa pure il mutuo, si può spalmare, questa è un’idea mia, molto, come dire, molto spontanea e molto… mi è venuta in mente adesso, ma credo che si potrebbe anche pensare di spalmarla sulle case dei privati, dando degli incentivi, comunque usando i tetti, perché quello che mi sembra di aver capito e io condivido, è che vedere una bruttura del genere, soprattutto lei Assessore ha ribadito il fatto che il bando non consente la… soltanto il tetto, giusto? E allora perché non spalmarlo sui tetti vari e non soltanto sulle scuole? Si trova la formula…

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(interventi in sottofondo)

… io penso che si trovi la formula e i privati sarebbero estremamente, credo, sarebbero estremamente favorevoli, quindi io credo di aver capito questo.

Comunque la piccola critica, la critica che faccio è che comunque si poteva far prima, non solo adesso, si poteva far prima e forse si potrebbe adesso utilizzare un metodo o un progetto più innovativo.

Grazie.

Presidente

Grazie. Nessun altro è iscritto per replica. Assessore Tura, voleva intervenire? Consigliere Mangano, do la parola prima a lei però…

(interventi in sottofondo)

… prego.

(interventi fuori microfono) Consigliere Mangano

Allora, io sull’argomento, premetto che sono favorevole e pensavo che questa Amministrazione, che era molto sensibile sul problema ambientale e sulle fonti di energia rinnovabili in questi tre anni, anziché aspettare all’ultimo minuto, perché c’è un bando della Regione, e quindi abbiamo fatto le corse, quindi ringraziamo i tecnici per averlo fatto e di averlo acchiappato per la coda, insieme agli altri, perché come tanti altri tecnici di Comuni hanno fatto la stessa cosa, se in sei ore le risorse sono state tutte impegnate, è perché chiaramente anche altri Comuni hanno fatto la stessa cosa.

Io pensavo che, d’accordo col fotovoltaico, sarebbe stato opportuno che in questi tre anni noi ci fossimo portati avanti, per far sì che per quanto riguarda anche l’energia pubblica, cioè l’illuminazione pubblica, potesse essere oggetto e quindi tutti gli uffici pubblici, di un progetto organico che si interessasse a essere alimentato con queste fonti di energia alternativa. Anche perché, non sono un tecnico e quindi non entro nel merito, però leggendo sui giornali si vede che in questi ultimi anni c’è stata un’evoluzione tecnica su questo, in questo settore, e molto probabilmente anche quello che adesso mi rappresentava il Consigliere Riganti, noi stiamo installando dei pannelli fotovoltaici che in questo momento potranno essere superati o già sono superati da altri accorgimenti tecnici. Fermo restando che il bando prevede che devono essere collocati sui tetti delle scuole, con tutte le problematiche che ci troveremo di manutenzione, io invito questa Amministrazione a portare avanti questa sperimentazione, ma anche un approfondimento, per far

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sì che anche il nostro Comune possa essere anche autore di iniziative alternative di energie e quindi anche di fonti rinnovabili.

Per cui noi daremo un voto favorevole, perché siamo favorevoli a questa iniziativa sul fotovoltaico, non escluderei la possibilità di vedere se ci possano essere delle aree già prestabilite nel nostro territorio per essere destinate all’applicazione di un fotovoltaico che non sia invece inserito direttamente sugli edifici pubblici, che effettivamente dal punto di vista visivo qualche problema lo provocheranno. Grazie.

Presidente

Grazie. Altri Consiglieri per replica? Nessuno? La parola allora all'Assessore Tura, prego.

Assessore Tura

Grazie. Io sono rimasta molto sorpresa, francamente, dall’intervento del Consigliere Manenti e poi da alcuni che in qualche modo hanno un po' ripreso queste tematiche, perché devo dire che tutta la normativa italiana e anche regionale va proprio nel senso di privilegiare l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e non su terreno, perché…

(intervento fuori microfono)

… di quello che facciamo noi, perché forse c’è un equivoco quando ha parlato l'Assessore Stucchi, quando ha usato il termine tappezzare, non intendeva tappezzare le facciate, intendeva tappezzare per dire che verrà fatta una collocazione molto estensiva, ma di fatto tutti gli impianti programmati sono tutti impianti che verranno collocati sui tetti, perché questo è appunto il requisito principale che aveva il bando regionale, perché questo è l’orientamento che la normativa nazionale e regionale privilegia. Tanto è vero che per esempio anche il conto energia prevede dei contributi differenziati a seconda che gli impianti siano integrati sui tetti, semplicemente adagiati e quindi parzialmente integrati, oppure l’incentivo più basso è quando l’impianto è collocato a terra.

Anche in Regione, addirittura l’ultimo D.Lgs., il 118 dell’anno scorso, prevede espressamente che non sia nemmeno necessaria la dichiarazione di inizio attività, piuttosto che altre autorizzazioni, quando l’impianto fotovoltaico, a prescindere dalla potenza, è praticamente adagiato sul tetto e mantiene la medesima inclinazione della falda, mentre appunto gli impianti a terra sono bisognosi comunque di specifiche autorizzazioni e in Regione Lombardia addirittura impianti che superano i 20 kw, quindi non impianti enormi, ma soprattutto i 20 kw a terra hanno bisogno comunque di una verifica di assoggettabilità alla procedura di Via, addirittura. Quindi veramente sono impianti che

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sono visti in maniera sfavorevole, per cui hanno complicazioni procedurali e verifiche normative molto più complesse.

Chiaramente questo tipo di gap, come dire, autorizzativo, riesce comunque a essere superato nelle regioni meridionali, dove ci sono molte aree comunque che non hanno una grande valorizzazione in termini economici, per cui è chiaro che in queste regioni comunque può avere un senso e un vantaggio fare impianti a terra. Per di più in queste regioni anche il minor contributo del conto energia è più che compensato dalla maggior produzione di energia, perché chiaramente il grado di insolazione è molto più alto, ma in regioni come la Lombardia, dove comunque il territorio è una risorsa scarsa e preziosa, sarebbe veramente sprecato e non credo che esteticamente avremmo nessun tipo di vantaggio se dovessimo appunto riempire i nostri territorio con degli impianti fotovoltaici. Per cui, come del resto anche il bando stesso ha dimostrato, tutto va nel senso di privilegiare l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti e non sui terreni.

Da un punto di vista invece della tecnologia, il bando regionale non pone, come dire, vincoli di carattere tecnologico, per cui quando poi gli uffici provvederanno a fare la gara, potranno comunque aprire a diverse soluzioni tecnologiche. È anche vero che, so che la Regione Lombardia ha finanziato un grosso impianto sperimentale per la produzione di impianti fotovoltaici mediante film sottile, ma questo impianto è ancora, come dire, un po' una chimera, perché di fatto i tempi di, come dire, di consegna, sono stati comunque prorogati e ci sono delle difficoltà per consegnare i prodotti che erano stati anticipati. Quindi molte altre tecnologie di fatto sono ancora a livello un po' sperimentale, perlomeno per quanto riguarda il nostro ambito territoriale, poi magari all’estero ci sono anche produzioni sperimentali, ma in effetto quello che è, come dire, così, più conclamato, non è ancora pane quotidiano. E comunque ripeto, il bando che possono fare gli uffici potrà essere aperto a tutte le possibilità. È anche vero che però il bando pone un’ulteriore condizione molto restrittiva, ed è quella comunque di completare i lavori entro dieci mesi da quando è stata comunicata l’assegnazione del contributo, per cui non si ha tempo di aspettare che ci sia qualche proposta ulteriore, innovativa e così via, quindi i tempi sono molto stretti.

Per quanto riguarda poi anche il discorso di altri interventi precedenti, io ricordo che anche questa estate è stata fatta, quando è stato rifatto il tetto della scuola Mozzi, anche qua è stato messo un impianto fotovoltaico, quindi non è vero che non è stato fatto niente prima, chiaramente sapendo che comunque c’erano delle intenzioni di finanziamento abbiamo voluto aspettare per cogliere l’occasione, perché 500.000 Euro non sono una sciocchezza, per cui chiaramente

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era opportuno fare interventi quando poi ci si poteva anche avvalere di questi contributi.

Non è vero che stiamo muovendoci soltanto sul fotovoltaico, perché come dicevo prima abbiamo appena preso un contributo ulteriore di 100.000 Euro per un progetto complessivo finalizzato alla riduzione della CO2, progetto che appunto comprendeva e come dicevo prima il Comune di Treviglio è il primo in graduatoria di tutti quelli esaminati, comprendeva anche la sostituzione delle lampade votive mediante lampade a led, comprendeva il cambio caldaia, comprendeva anche interventi di forestazione e comprendeva anche ulteriori due pannelli fotovoltaici.

Non solo, penso che nelle prossime settimane verrà distribuito un opuscolo che è stato predisposto mediante un contributo che gli uffici hanno comunque ottenuto dalla Fondazione Cariplo e questo contributo ha permesso di fare un audit energetico su tutti gli edifici comunali, individuando quelli che saranno gli edifici da mettere in atto, come dire, così con priorità, perché consentono di ottenere migliori risparmi energetici.

Per cui direi che l’azione è un’azione a 360 gradi, però chiaramente graduata perché si cerca anche di cogliere le opportunità di finanziamento che derivano da altri Enti, perché appunto non ci si vuole comunque indebitare più del necessario, visto che comunque dobbiamo anche dar conto di una gestione poi finanziaria.

So che gli uffici hanno predisposto anche un altro bando per quanto riguarda gli impianti di illuminazione, l’istruttoria però non è stata ancora chiusa, non è stata ancora approvata, per cui non sappiamo l’esito di questa domanda, però l’avevano presentata per quanto riguarda gli impianti di illuminazione del Bollone.

Presidente

Grazie Assessore.

(intervento fuori microfono)

Poi per dichiarazione di voto. Assessore Quadri, voleva aggiungere qualcosa di chiarimento?

(intervento fuori microfono)

Se ritiene, no, va bene. Allora dichiaro chiusa la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. È iscritto a parlare il Consigliere Manenti, ne ha facoltà.

Consigliere Manenti

Forse sono stati un po' travisato, vedo di dare l’interpretazione autentica del mio pensiero. Allora, mi fa specie prima di tutto che sia

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assente, assolutamente assente l’Ufficio Lavori Pubblici, c’è l'Assessore, però il tecnico dell’Ufficio Lavori Pubblici quanto meno per darci un’infarinatura di che cosa succede dal punto di vista pratico…

(interventi in sottofondo)

… forse non interessa a Scarpellino, ma al sottoscritto il capire dove mettiamo esattamente 3.060 metri quadrati di pannelli fotovoltaici su quattro scuole di Treviglio mi piacerebbe capirlo, sto ai vostri dati, sono 306 kw per dieci metri quadrati per produrre un kw di corrente, sono 3.000, dagli otto ai dieci, c’è la componentistica, guarda andiamo, sono… forse Assessore Tura, lei non ha l’idea di cosa siano 3.000 metri quadrati…

(interventi in sottofondo)

… sulla scuola Mozzi ghe ne 40 de meter, però va bene, sono 3.000 metri quadrati…

(intervento fuori microfono)

… allora quello che chiedo al Sindaco, al di fuori delle tante parole, è quando ci sono i progetti, visto che l’argomento è così interessante e dove tutti siamo convinti, siamo tutti favorevoli, che ci porti qualcuno che ci sappia spiegare effettivamente cosa si realizza.

Allora, il senso del mio pensiero era questo, nelle scuole servono 101 kw, perché utilizziamo i plessi scolastici per produrre energia elettrica, che non serve nelle scuole? Allora, se nelle scuole servivano 101 kw produciamo nelle scuole 101 kw, non produciamo 300 nelle scuole, utilizzando tetti che magari non sono idonei, magari hanno strutture vecchie, perché andiamo a inquinare visivamente, ci saranno anche i nostri figli nelle scuole e io gli metto questo peso? Diamo una risposta a Riganti, le altre sono tutte parole, diamo una risposta a Riganti. Io in dieci mesi devo realizzarli, non so se hanno una struttura portante, pesano, non pesano come una bottiglia d’acqua, pesano i pannelli solari, fotovoltaici.

Allora, 3.000 metri quadri, io le chiedo Assessore, tante parole, mi dica lei il peso che hanno questi qua, lei me lo dica il peso, hanno una struttura portante i nostri immobili per 3.000 metri quadrati? Questa è la risposta che mi deve, le altre sono ciance…

(intervento fuori microfono)

… non servono a nessuno e lei non replichi, perché ha già parlato.

Allora io dico, nelle scuole ci sono, dobbiamo produrre 100 kw, produciamo 100 kw, gli altri non facciamone altri 300 di kw, ma andiamo a produrne 500 di kw, 1.000 kw, ma troviamo il sistema, troviamo il sistema che diceva la dott.ssa Siliprandi, potrebbe essere buona quella che diamo i contributi alla gente per fare i pannelli fotovoltaici, spalmiamoli su altri fabbricati, mettiamoli in terra, perché non in terra?

Ma li mettono in tutto il mondo in terra!

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