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AREE DI RISCHIO INDIVIDUATE DALL'IRCCS CROB

L’attività di c.d. mappatura del rischio è stata finalizzata ad indicare gli interventi organizzativi volti a prevenire il rischio medesimo, a definire procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti chiamati ad operare nei settori particolarmente esposti al rischio della corruzione, a prevedere, negli stessi settori, il criterio della rotazione degli addetti, nonché a prevedere che le attività a rischio di corruzione dovessero essere svolte da personale specificamente selezionato e formato.

La valutazione del rischio di corruzione è stata prioritariamente effettuata sulla base di criteri oggettivi, scientifici e predeterminati, in base ai seguenti indicatori, in quanto ritenuti, in via astratta e potenziale, fattori di rischio:

a) importanza degli interessi, anche di natura non meramente patrimoniale, coinvolti;

b) grado di discrezionalità delle decisioni;

c) interazione pubblico/privato;

d) difficoltà dei meccanismi di controllo interno;

e) complessità della relativa normativa;

f) difficoltà dei meccanismi interni di trasparenza;

g) contesto ambientale di riferimento.

Ai fini della valutazione del diverso livello di esposizione delle proprie articolazioni al rischio di corruzione e della conseguente individuazione delle attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio medesimo, in applicazione del principio di proporzionalità, si considerano l’intensità e l’estensione del rischio insito nelle diverse attività riconducibili all’Istituto, con la formulazione di un giudizio diagnostico sintetico (Basso – Medio – Alto), indicativo del relativo c.d. grado di

rischio. In applicazione dei principi dinanzi fissati, si è determinato che – in aggiunta alle attività ad elevato rischio di corruzione di cui all’art. 1 c. 16 della L. n. 190/2012 – le attività dell’IRCCS CROB nell'ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione, in cui il rischio medesimo si configura con grado di intensità ALTO, sono individuate nelle seguenti:

Aree di attività ad alto grado di rischio

RISCHIO AREA DI ATTIVITÀ

ALTO Area di attività della Direzione Strategica (Direttore Generale, Direttore Sanitario, Direttore Amministrativo).

ALTO Area di attività della Gestione Economica Finanziaria.

ALTO Area di attività degli Affari Generali.

ALTO Area di attività dell’Acquisizione di Beni e Servizi.

ALTO Area di attività della Gestione delle Risorse Umane.

ALTO Area di attività della Gestione del Patrimonio Ospedaliero.

ALTO Area di attività della Gestione dei Sistemi Informatici.

ALTO Area di attività della Farmacia Ospedaliera.

SANITÀ ALTO Area Contratti pubblici.

ALTO Area di attività di Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio.

ALTO Area di attività di Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni.

ALTO Area di attività Libero professionale.

ALTO Liste di attesa.

ALTO Farmaceutica, dispositivi e altre tecnologie.

ALTO Attività conseguenti al decesso in ambito intraospedaliero.

Il presente P.T.P.C. dell’IRCCS CROB recepisce le aree di rischio che l'esperienza internazionale e nazionale mostrano come ricorrenti (rispetto alle quali potenzialmente tutte le pubbliche amministrazioni sono esposte) e che la L. n. 190/2012 individua espressamente come tali, vale a dire le aree che sono elencate nell’art. 1, comma 16, che si riferiscono ai procedimenti di:

a) autorizzazione o concessione;

b) scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al d.lgs. n. 163 del 2006;

c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché

d) concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all'articolo 24 del decreto legislativo n. 150/2009.

I suddetti procedimenti corrispondono alle seguenti aree di rischio:

 processi finalizzati all’acquisizione e alla progressione del personale;

 processi finalizzati all’affidamento di lavori, servizi e forniture nonché all’affidamento di ogni altro tipo di commessa o vantaggio pubblici disciplinato dal d.lgs. n. 163/2006;

 processi finalizzati all’adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario;

 processi finalizzati all’adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario.

Le suindicate aree di rischio – comuni ed obbligatorie a tutte le pubbliche amministrazioni ed, in quanto tali, in considerazione della loro massima rischiosità, recepite nel presente P.T.P.C. – si articolano, a loro volta, nelle seguenti sottoaree:

A) Area: acquisizione e progressione del personale 1. Reclutamento

2. Progressioni di carriera

3. Conferimento di incarichi di collaborazione B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture 1. Definizione dell’oggetto dell’affidamento

2. Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento 3. Requisiti di qualificazione

4. Requisiti di aggiudicazione 5. Valutazione delle offerte

6. Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte 7. Procedure negoziate

8. Affidamenti diretti 9. Revoca del bando

10. Redazione del cronoprogramma

11.Varianti in corso di esecuzione del contratto 12. Subappalto

13. Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto

C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato

3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale

5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an

6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an e nel contenuto

D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato

3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale

5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an

6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an e nel contenuto.

Queste aree di rischio sono singolarmente analizzate ed indicate nel presente P.T.P.C. ed adattate alla specifica realtà organizzativa dell’IRCCS CROB di Rionero In Vulture. Le stesse – che costituiscono un contenuto minimale obbligatorio per legge – non esauriscono, tuttavia, la individuazione delle aree di rischio dell’Azienda. Il presente P.T.C.P. include, infatti, ulteriori aree di rischio, che rispecchiano le specificità funzionali e di contesto e che scaturiscono dal processo di valutazione del rischio.

L’individuazione delle aree di rischio, a parte quelle obbligatorie e comuni a tutte le pubbliche amministrazioni, scaturisce dal processo di gestione del rischio. Per i contenuti e le indicazioni sulla gestione del rischio si sono tenuti presenti i Principi e linee guida “Gestione del rischio” UNI ISO 31000 2010 (edizione italiana della norma internazionale ISO 31000), qui riconsiderati anche con un intento di semplificazione.