• Non ci sono risultati.

I COLLABORATORI A QUALSIASI TITOLO DELL'ISTITUTO

I collaboratori a qualsiasi titolo dell'Istituto osservano le misure contenute nel P.T.P.C. e segnalano le situazioni di illecito.

Figura 1. – I soggetti Istituzionali coinvolti nella prevenzione della corruzione.

I SOGGETTI ISTITUZIONALI COINVOLTI NELLA

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

IL DIRETTORE GENERALE

O.I.V.

I REFERENTI PER LA PREVENZIONE DELLA

CORRUZIONE

TUTTI I DIPENDENTI DELL’AMMINISTRAZIONE

I COLLABORATORI A QUALSIAISI TITOLO DELL’AMMINISTRAZIONE IL RESPONSABILE

DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

IL RESPONSABILE

PER LA TRASPARENZA

L’UFFICIO PROCEDIEMNTI

DISCIPLINARI

OGGETTO, FINALITÀ ED AMBITO DI APPLICAZIONE DEL P.T.P.C. DELL'IRCCS CROB

Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione dell'IRCCS CROB disciplina l'attuazione del complesso degli interventi organizzativi disposti dall'Istituto per prevenire il rischio della corruzione e dell'illegalità, in applicazione della Legge 6 novembre 2012, n. 190/2012, recante

“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”, nel rispetto dei relativi decreti attuativi, in osservanza delle intese in sede di Conferenza unificata di cui all'art. 8, comma 1, del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, in aderenza al Piano Nazionale Anticorruzione, nonché alle circolari, alle linee guida, alle direttive, alle indicazioni, agli indirizzi ed alle delibere del Dipartimento della Funzione Pubblica, dell'Autorità Nazionale Anticorruzione e delle ulteriori pubbliche Autorità a vario titolo preposte all'azione di prevenzione del rischio di corruzione e dell'illegalità.

Il P.T.P.C. Recepisce dinamicamente le modifiche alla legge, i decreti attuativi, le intese, le circolari, le linee guida, le direttive, le indicazioni, gli indirizzi e le delibere di cui al periodo che precede, nonché le prescrizioni del Piano Nazionale Anticorruzione.

Il P.T.P.C. è imprescindibile atto di natura programmatica dell'IRCCS CROB, in quando le disposizioni di prevenzione della corruzione sono attuazione diretta del principio di imparzialità che deve regolare l'azione amministrativa, di cui all'art. 97 della Costituzione.

Il presente piano, al fine di articolare una strategia complessiva per la prevenzione ed il contrasto del rischio della corruzione e di illegalità nell'IRCCS CROB e di assicurarne la concreta attuazione con un'azione coordinata e sistemica:

1. Fornisce una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione, individuando quelli nell'ambito dei quali è più elevato il rischio medesimo;

2. Indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il rischio della corruzione;

3. Definisce le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di dirigenti e funzionari, nonché che le attività a rischio di corruzione devono essere svolte, ove possibile, dal personale specificamente selezionato e formato;

4. Definisce, per le attività individuate ai sensi del presente piano, meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione;

5. Stabilisce, con particolare riguardo alle attività individuate ai sensi del presente piano, obblighi di informazione nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del piano;

6. Definisce le procedure appropriate per monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;

7. Definisce procedure appropriate per monitorare i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione;

8. Individua specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge;

9. Disciplina le seguenti misure obbligatorie di prevenzione:

 Codici di comportamento.

 Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse.

 La formazione.

 Patti di integrità negli affidamenti.

 Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile.

In aggiunta alle anzidette misure obbligatorie di prevenzione, la cui applicazione discende obbligatoriamente dalla legge o da altre fonti normative, il presente P.T.P.C. introduce e sviluppa, per tutte le aree di rischio individuate ai sensi del P.T.P.C. medesimo, misure ulteriori, ritenute necessarie e utili a ridurre la probabilità che il rischio si verifichi, tenuto conto del particolare contesto di riferimento dell'Istituto e valutati i costi stimati, l'impatto sull'organizzazione ed il grado di efficacia che si attribuisce a ciascuna di esse.

Il presente P.T.P.C. si applica a tutti i dipendenti e collaboratori a qualsivoglia titolo dell'IRSCCS CROB.

Il P.T.P.C. rappresenta lo strumento attraverso il quale l'Istituto sistematizza e descrive un

“processo”, articolato in fasi tra loro collegate concettualmente e temporalmente, che è finalizzato a formulare una strategia di prevenzione del fenomeno. In esso si delinea un programma di attività derivante da una preliminare fase di analisi che, in sintesi, consiste nell'esaminare l'organizzazione, le sue regole e le sue prassi di funzionamento in termini di “possibile esposizione” al fenomeno corruttivo. Ciò deve avvenire ricostruendo il sistema dei processi organizzativi, con particolare

attenzione alla struttura dei controlli ed alle aree sensibili nel cui ambito possono, anche solo in via teorica, verificarsi episodi di corruzione.

Il P.T.P.C. quindi è un programma di attività, con indicazione delle aree di rischio e dei rischi specifici, delle misure da implementare per la prevenzione in relazione al livello di pericolosità dei rischi specifici, dei responsabili per l'applicazione di ciascuna misura e dei tempi. Il P.T.P.C. non è un documento di studio o di indagine, ma uno strumento per l'individuazione di misure concrete, da realizzare con certezza e da vigilare quanto ad effettiva applicazione e quanto ad efficacia preventiva della corruzione.

INQUADRAMENTO CONCETTUALE DEL RISCHIO