LIBERATI (M5S) CONTESTA “LE VALUTA-ZIONI ATTRIBUITE AI PERITI DEL TRIBU-NALE DI TERNI”
Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati contesta “l'affermazione, che la stampa ha attribuito ai periti del Tribunale di Terni, secondo cui nelle polveri di Prisciano non ci sarebbe affatto cromo esavalente”. Per Liberati
“è vero proprio il contrario, come dimostra un recente studio Arpa Umbria, che ne attesta per-sino le percentuali sul cromo totale”.
Perugia, 30 giugno 2016 – “È del tutto destituita di fondamento l'affermazione, che la stampa ha attribuito (http://goo.gl/cyA67h (link is exter-nal)) ai periti del Tribunale di Terni, secondo cui nelle polveri di Prisciano non ci sarebbe affatto cromo esavalente. Purtroppo è vero proprio il contrario, come dimostra un recente studio Arpa Umbria, che ne attesta persino le percentuali sul cromo totale. Studio di cui si suggerisce sollecita presa visione agli esperti del Palazzo di Giusti-zia”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati.
Per Liberati “la perizia del Tribunale, così come riportata dagli organi di informazione, pare poi carente sotto il profilo della mancanza di riferi-menti alle emissioni di policlorobifenili (Pcb) di cui Thyssen Krupp è tra le principali sorgenti emissive non d'Italia, ma addirittura d'Europa, come indiscutibilmente riportano i registri E-Prtr (registro europeo delle emissioni e dei trasferi-menti inquinanti) e come peraltro indicano le stesse ampie contaminazioni alimentari della Conca. Inoltre, secondo la perizia, le polveri che ricadono sul quartiere di Terni 'sono fortemente influenzate dalle emissioni diffuse della Ilserv e, con ragionevole certezza ed elevata probabilità, sono riconducibili alla attività industriale della Ilserv'. La domanda sorge spontanea: è stata effettuata una caratterizzazione delle medesime polveri per addivenire a simili conclusioni? In assenza di caratterizzazione, parrebbe sbagliato e controproducente, anzitutto per i lavoratori delle Acciaierie e per i residenti, circoscrivere le
analisi alla Ilserv e al suo processo di scorifica-zione, pur imperfetto. Le polveri Ilserv rappre-sentano infatti componenti rilevanti, ma ancora minoritarie rispetto ai giganteschi volumi di in-quinanti sprigionati in primo luogo dalle emissio-ni diffuse e non contenute dei foremissio-ni fusori e delle altre decine di camini a gestione Thyssen Krupp”.
“Nella seconda decade di luglio – prosegue Libe-rati - il M5S consegnerà pubblicamente le prove che dimostrano la presenza di cromo esavalente nell'aria e nelle deposizioni al suolo, determinata proprio da sorgenti siderurgiche. Si auspica che sul cromo esavalente il Tribunale tenga debita-mente conto non certo di posizioni politiche, ma delle summenzionate analisi di parte pubblica, scientificamente validate”.
“UN PIANO REGIONALE PER LA VALORIZ-ZAZIONE DEI TEATRI STORICI” – RICCI (RP) ANNUNCIA LA PRESENTAZIONE DI UNA MOZIONE
Il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presi-dente) annuncia la presentazione di una mozione nella quale chiede alla Giunta di “elaborare un piano regionale per la valorizzazione dei teatri storici”. Per Ricci i teatri “devono essere visti come poli che rigenerano identità, socialità, crea-tività e sviluppo culturale e turistico”.
Perugia, 27 giugno 2016 – “Elaborare un piano regionale per la valorizzazione dei teatri storici che devono essere visti come poli che rigenerano identità, socialità, creatività e sviluppo culturale e turistico”. È quanto chiede alla Giunta il consi-gliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) annuncia la presentazione di una mozione.
“Alcuni teatri storici dell'Umbria – spiega Ricci - sono stati riqualificati dalla metà degli anni no-vanta, in particolare quelli con configurazione architettonica all'italiana con platea e palchi. Ma ci sono ancora strutture storico architettoniche, in città di particolare rilievo, che necessitano di attenzioni per la riqualificazione e valorizzazione.
La presenza di un teatro, soprattutto nei centri storici di piccole dimensioni, può rappresentare un polo catalizzatore di attività socio culturali e formative importante anche ai fini della promo-zione turistica. Elementi fondamentali per rire un tessuto sociale, culturale/educativo e crirea- crea-tivo”.
Per Ricci “la Giunta dovrebbe elaborare, attivan-do uno specifico gruppo di lavoro e coinvolgenattivan-do anche l'Università di Perugia, un atlante storico architettonico dei teatri dell'Umbria con partico-lare attenzione a quelli nei centri storici. Per cia-scun teatro dovrebbero essere individuati tre parametri economici orientativi: costi di ristruttu-razione, costi di manutenzione annuali e costi per il programma di valorizzazione, attività cultu-rali e produzioni. Inoltre si potrebbe utilizzare il piano regionale teatri storici come strumento strategico a rete regionale per mettere insieme risorse pubbliche, quelle private come l'art bonus e fondazioni/associazioni; elaborare, attraverso concorsi per idee, meta progetti; attivare una cattura di risorse, con specifico piano di marke-ting operativo, nel quadro dei fondi dell'Unione Europea e del Governo italiano. Inoltre – conclu-de - si chieconclu-de di inserire la metodologia concet-tuale, definita dal piano regionale teatri storici, negli specifici testi unici in materia di valorizza-zione culturale e turistica”.
“MONTENEGRINI INTERNATI A CAMPELLO E COLFIORITO (1942-1943)” – DELEGAZIONE ISUC MERCOLEDÌ AD ANTIVARI (MONTE-NEGRO) PER PRESENTAZIONE LIBRO DI NARDELLI E KACZMAREK
Mercoledì pomeriggio una delegazione dell'Istitu-to per la sdell'Istitu-toria dell'Umbria contemporanea (Isuc)
sarà ad Antivari, in Montenegro, per la presen-tazione del volume di Dino Renato Nardelli e Gio-vanni Kaczmarek, “Montenegrini internati a Campello e Colfiorito (1942-1943)”, tradotto di recente in lingua montenegrina.
Perugia, 27 giugno 2016 – Mercoledì 29 giugno una delegazione dell'Istituto per la storia del-l'Umbria contemporanea (Isuc) sarà ad Antivari, in Montenegro, per la presentazione del volume di Dino Renato Nardelli e Giovanni Kaczmarek,
“Montenegrini internati a Campello e Colfiorito (1942-1943)”, tradotto di recente in lingua mon-tenegrina. L'iniziativa editoriale, curata dal Sub-nor Crne Gore, segna un punto di arrivo impor-tante della ormai decennale collaborazione tra l'Associazione di reduci della resistenza antifasci-sta d'oltre Adriatico e l'Isuc, che ha consentito ai ricercatori umbri di produrre sintesi significative nel panorama nazionale degli studi sul concen-trazionarismo fascista durante il secondo conflit-to mondiale.
Durante questi anni, grazie anche ai contributi documentali e di testimonianza della Sezione del Subnor di Bar (Antivari), è stata messa alla luce l'esistenza in Umbria di una decina tra campi di internamento per civili, campi di concentramento per prigionieri di guerra, campi di lavoro presso le miniere di lignite della regione. Un contributo di ricerca scientifica ma anche di memoria collet-tiva, che ha portato, nel 2011, alla realizzazione, presso l'ex campo di Pissignano, di un monu-mento che ricorda i montenegrini là transitati verso il campo di Colfiorito di Foligno e i soldati inglesi reclusi dopo la battaglia di Tobruk. Nel maggio 2014 inoltre, l'Ambasciatore del Monte-negro a Roma, Vojin Vlahovic, ha riconosciuto l'impegno scientifico e civile degli storici dell'Isuc verso il suo Paese, consegnando ufficialmente al presidente Mario Tosti la bandiera montenegrina.
Una memoria radicata nel presente e voltata verso il futuro, che vede l'Associazione “Amici del Montenegro” e la sua presidente Danijela Ðjur-đjevic collaborare attivamente con l'Isuc per tut-te le iniziative di tipo culturale che riguardano i montenegrini presenti in Umbria, prima come prigionieri poi come membri attivi nella lotta di liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
La delegazione dell'Isuc, composta dal direttore Alberto Sorbini, dallo storico Tommaso Rossi e da Dino Renato Nardelli, autore del libro, verrà rice-vuta in Municipio nella mattinata del 29 dal sin-daco di Bar. Nel pomeriggio la presentazione del libro presso la Reggia del Re Nikola a Bar. I lavori saranno aperti da Ðjuro Marković, presidente del Subnor di Bar; interverranno il generale Papiri Mijović, membro della presidenza e Lijubo Seku-lić, vicepresidente del Subnor nazionale di Po-dgorica. Concluderanno l'autore, Dino Renato Nardelli, e Tommaso Rossi. In giornata è prevista la visita a Virpazar, sul lago di Scutari, dove la delegazione sosterà ai piedi del monumento al 13 luglio, luogo simbolo della resistenza monte-negrina contro l'occupatore fascista.
Una missione di rappresentanza, ma soprattutto
di sostanza, quella che attende la delegazione italiana. Essa sarà infatti occasione per incontra-re alcuni dei testimoni rimasti della deportazione in Umbria del 1942-1943 e per lanciare una ulte-riore ricerca in programma: quella sulle politiche di comunicazione fascista durante l'occupazione attraverso i periodici di propaganda conservati presso la Biblioteca nazionale di Cettinjie.
REDDITO DI CITTADINANZA: APPROVATA