CHIACCHIE-RONI (PD) SODDISFATTI PER LA CHIUSURA DELLA CRISI
I capigruppo regionali Silvano Rometti (Socialisti e riformisti) e Gianfranco Chiacchieroni (Pd) commentano positivamente la notizia del rientro all'interno dell'Esecutivo di Palazzo Donini del consigliere Luca Barberini (Pd) in qualità di as-sessore alla sanità. Per Rometti e Chiacchieroni si tratta di una assunzione di responsabilità ne-cessaria e attesa dagli umbri, “che ci chiedono di continuare a lavorare affinché l'Umbria mantenga elevati livelli di assistenza”.
Perugia, 29 giugno 2016 - “Si tratta di una as-sunzione di responsabilità necessaria e attesa dagli umbri, che ci chiedono di continuare a lavo-rare affinché l'Umbria mantenga livelli elevati nell'assistenza sanitaria. Si tratta di una questio-ne che forse avrebbe dovuto trovare una sua composizione già da qualche settimana, per evi-tare di penalizzare un comparto di vitale impor-tanza e l'intera azione amministrativa della Re-gione Umbria”. I capigruppo regionali Silvano Rometti (Socialisti e riformisti) e Gianfranco Chiacchieroni (Pd) commentano così, esprimendo la propria soddisfazione, per l'accordo che pre-vede il rientro all'interno dell'Esecutivo di Palazzo Donini del consigliere Luca Barberini (Pd) in qua-lità di assessore alla sanità.
Rometti e Chiacchieroni manifestano “apprezza-mento per la soluzione della crisi di Giunta aper-tasi con le dimissioni di Barberini da assessore” e auspicano “un rinnovato slancio dell'azione am-ministrativa della Regione, anche sulle basi del
documento programmatico condiviso del Partito democratico, affinché possano essere affrontate con forza e lungimiranza le sfide che ci attendo-no, dalla riduzione dei trasferimenti statali, al perdurare delle difficoltà economiche fino alle riforme istituzionale e alla prospettiva della ma-croregione”.
SALUTE - “IN UMBRIA 35% MINORI TRA 4 E 12 ANNI SOVRAPPESO O OBESI. BENE INI-ZIATIVA FEDERFARMA-UMBRA ED EURO-BIS” - CASCIARI (PD): “SI PORTI IN AULA PDL SU VALORIZZAZIONE DIETA MEDITER-RANEA”
Il consigliere regionale Carla Casciari (PD) è in-tervenuta stamani a Corciano alla presentazione progetto Eurobis-Federfarma che coinvolge 50 farmacie del territorio “per dare impulso alla divulgazione delle buone pratiche alimentari”. Per Casciari l'iniziativa rappresenta “un tassello im-portante a sostegno del piano regionale di pre-venzione per la promozione della dieta mediter-ranea che favorisce l'interazione sociale e si fon-da sul rispetto del territorio e della biodiversità”.
Perugia, 30 giugno 2016 - “In Umbria il 35 per cento della popolazione tra i 4 ed i 12 anni è sovrappeso (26%) o obesa (9%). La nostra re-gione, secondo i dati di 'Okkio alla salute', è quella che ha la più alta incidenza del centro-nord Italia. Si tratta di un dato che la politica deve tenere presente, attivando azioni volte a promuovere l'attività sportiva e la sana e corret-ta alimencorret-tazione. Non si può quindi che plaudire all'iniziativa, promossa da Federfarma Umbria e dal progetto Eurobis. Come Assemblea legislativa dovremo mettere in agenda quanto prima la proposta di legge regionale sulla valorizzazione della dieta mediterranea”. Così il consigliere re-gionale, Carla Casciari (Pd), intervenuta stamani alla conferenza stampa organizzata nella sede di Federfarma Umbria, a Corciano, per presentare il progetto che coinvolge 50 farmacie per dare im-pulso alla divulgazione delle buone pratiche. In particolare sono state mostrate le “Piramidi”, espositori che saranno installati nei cinquanta punti vendita regionali e che conterranno mate-riale informativo, legato a temi come l'attività sportiva e la corretta e sana alimentazione, che sarà illustrato da farmacisti che hanno effettuato un apposito corso in materia.
“Questa iniziativa è un tassello importante – ha detto Casciari – a sostegno del piano regionale di prevenzione per la promozione della dieta medi-terranea, che favorisce l'interazione sociale e si fonda sul rispetto del territorio e della biodiversi-tà, oltre che rappresentare un elemento culturale che nella storia ha rafforzato l'identità dei popoli.
Questo stile di vita ha inoltre un alto valore di tutela ambientale garantendo un equilibrio fra natura e uomo, per cui si configura come una dieta sostenibile per l'ambiente e la salute. Da un punto di vista nutrizionale – ha aggiunto - rappresenta un modello alimentare sano ed
equi-librato che concorre nella prevenzione di impor-tanti patologie”.
Entrando ancor più nell'argomento, Casciari ha spiegato che “l'indice di mediterraneità, calcolato in modo provvisorio dal Kidmed, dice che gli ado-lescenti umbri si attestano al 6.2. È un dato che li posiziona nella parte centrale della classifica, il cui valore massimo è sopra ad 8, ma che sta ad indicare che molto ancora deve essere fatto.
Proprio per questo motivo – ha sottolineato - l'iniziativa promossa da Eurobis e da Federfarma umbra nel territorio regionale ha un valore ine-stimabile in quanto si rivolge a 55mila bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni. Per questi moti-vi – ha concluso Casciari - inmoti-vito l'Assemblea legislativa a mettere in agenda l'esame della proposta di legge regionale depositata per la valorizzazione della dieta mediterranea”.
“CARENZA DI PERSONALE, DISOMOGENEI-TÀ DEI SERVIZI E ASSENZA DI UN PIANO PER LA DEMENZA” - LE ISTANZE DEI GE-RIATRI NELL'AUDIZIONE IN TERZA COM-MISSIONE
La Commissione Sanità e Servizi sociali dell'As-semblea legislativa, presieduta da Attilio Solinas, ha effettuato un'audizione sulle problematiche della geriatria in Umbria, alla quale hanno preso parte numerosi medici e dirigenti delle strutture sanitarie. Mancano ambulatori geriatrici, disomo-geneità dei servizi sul territorio, cronica carenza di personale e assenza di un Piano per la demen-za: queste sono alcune delle istanze emerse.
Perugia, 30 giugno 2016 - “L'Umbria è una delle regioni italiane con il più elevato indice di vec-chiaia: ci sono 221mila ultra 65enni su 891mila residenti. Il numero di accessi di anziani in re-parti dove, nella maggior parte dei casi, non do-vrebbero stare, come Pronto soccorso e emer-genza-urgenza, è cresciuto nell'ultimo triennio del 6 per cento. I geriatri vogliono collaborare a programmi di prevenzione, cura e assistenza dell'anziano fragile, che non deve essere gestito come una 'patata bollente', da spedire 'da un'al-tra parte ma non qui'. Scontiamo la scarsezza di ambulatori geriatrici, la disomogeneità dei servizi sul territorio, la cronica carenza di personale e l'assenza di un Piano per la demenza”: sono al-cune delle istanze emerse ieri nel corso dell'audi-zione della Commissione Sanità e Sociale dell'As-semblea legislativa, presieduta da Attilio Solinas.
Vi hanno preso parte Patrizia Mecocci, direttore della geriatria dell'azienda ospedaliera di Perugia, Maurizio Luchetti, presidente umbro della Società italiana geriatria ospedale e territorio (Sigot), Stefano Federici, direttore del distretto di Terni, Serena Amici, neurologo della Usl Umbria 1, Rita Morucci, direttore generale del presidio “Seppilli”
dell'azienda Usl1, Riccardo Monti, coordinatore assistenza infermieristica dell'ospedale di Terni, Annamaria Spinelli, geriatra dell'ospedale di Spo-leto, Walter Orlandi, direttore generale della sa-nità umbra, Emilio Duca, direttore dell'azienda
ospedaliera di Perugia, Maurizio Dal Maso, diret-tore dell'azienda ospedaliera di Terni, Pietro Man-zi, dirigente sanitario Usl2, Luca Pelini in rappre-sentanza delle cooperative Asad e Actl, oltre ai consiglieri De Vincenzi e Ricci (Rp), Rometti (SeR), Squarta (FDI), Chiacchieroni e Guasticchi (Pd).
“Necessaria una check list di chi fa cosa, come e dove lo fa – hanno detto i geriatri – e serve un approccio multidisciplinare per la cura degli an-ziani, che non riguarda solo il fisico ma anche l'approccio psicologico, quindi occorre una colla-borazione stretta con il medico di medicina gene-rale, con lo psicologo per individuare le fragilità, con l'ortogeriatra per i numerosi casi di frattura delle ossa, con il dietista per un'alimentazione che prevenga ulteriori problemi”.
I direttori Duca e Orlandi hanno riconosciuto che
“il modello delle cure primarie è inadeguato al cambiamento dei bisogni di salute con il forte incremento dell'accesso di anziani e non garanti-sce la continuità delle cure. Non ci sono risorse per la geriatria di territorio. Si deve ricalibrare e diversificare in base ai nuovi bisogni”.
I direttori Manzi e De Maso hanno evidenziato ulteriori difficoltà relativamente ai contratti col-lettivi di lavoro: “si tratta di modelli estrema-mente rigidi – hanno detto - che non prevedono flessibilità. Il Prina (Piano regionale integrato per la non autosufficienza) prevede un'attività inte-grata sanitaria e sociale, con quest'ultima in capo ai Comuni che però non hanno più risorse. Quin-di le aziende sanitarie dovranno probabilmente farsene carico, magari anche esponendosi a os-servazioni della Corte dei Conti, dato che non si può penalizzare una utenza che ha nuove urgen-ze, com'è stato oggi ben evidenziato”.
Il presidente della Commissione regionale, Attilio Solinas, ha detto che “da quanto è emerso, è cruciale per il futuro investire nelle professionali-tà e nei servizi di geriatria, sia negli ospedali che nei territori, perché l'assistenza al paziente an-ziano fragile ha bisogno di un approccio speciali-stico specifico, sempre in un'ottica di multidisci-plinarietà, vista l'elevatissima domanda di cure in questo ambito di popolazione. Non ha più senso – secondo Solinas – mantenere in piedi reparti 'generalisti' senza competenze specifiche nel trattare l'estrema complessità della persona an-ziana, che richiede spesso più terapie per diversi stati patologici. Fondamentale è la prevenzione attraverso politiche di invecchiamento attivo e l'applicazione dei Pdta (percorsi diagnostici tera-peutici assistenziali) e di linee guida scientifiche per la demenza, patologia sempre più frequente anche nella nostra regione”.
link foto ACS https://goo.gl/aWSJcI (link is ex-ternal)
COMMISSIONE ANTIMAFIA: “CHIEDERÒ