SEZIONE III ALTRE OPERAZIONI
ARTICOLO N.51 Vigilanza informativa
CAPO I
VIGILANZA SULLE BANCHE
ARTICOLO N.51 Vigilanza informativa.
1. Le banche inviano alla Banca d'Italia, con le modalità e nei termini da essa stabiliti, le segnalazioni periodiche nonché ogni altro dato e documento richiesto. Esse trasmettono anche i bilanci con le modalità e nei termini stabiliti dalla Banca d'Italia.
1-bis. Le banche comunicano alla Banca d'Italia:
a) la nomina e la mancata nomina del soggetto incaricato della revisione legale dei conti;
b) le dimissioni del soggetto incaricato della revisione legale dei conti;
c) la risoluzione consensuale del mandato;
d) la revoca dell'incarico di revisione legale dei conti, fornendo adeguate spiegazioni in ordine alle ragioni che l'hanno determinata (1).
1-ter. La Banca d'Italia stabilisce modalita' e termini per l'invio delle comunicazioni di cui al comma 1-bis (2) (3).
1-quater. La Banca d'Italia puo' chiedere informazioni al personale delle banche anche per il tramite di queste ultime (4).
1-quinquies. Le previsioni del comma 1 si applicano anche ai soggetti ai quali le banche abbiano esternalizzato funzioni aziendali essenziali o importanti e al loro personale (5).
(1) Comma inserito dall'articolo 39 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
(2) Comma inserito dall'articolo 39 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
(3) Vedi l'articolo 1, comma 1, del D.L. 14 marzo 2014, n. 25, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 maggio 2014, n. 75.
(4) Comma aggiunto dall'articolo 1, comma 17, del D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72. Vedi inoltre, l'articolo 2 del D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72.
(5) Comma aggiunto dall'articolo 1, comma 17, del D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72. Vedi inoltre, l'articolo 2 del D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72.
ARTICOLO N.52
Comunicazioni del collegio sindacale e dei soggetti incaricati della revisione legale dei conti (1) (2).
1. Il collegio sindacale informa senza indugio la Banca d'Italia di tutti gli atti o i fatti, di cui venga a conoscenza nell'esercizio dei propri compiti, che possano costituire una irregolarità nella gestione delle banche o una violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria. A tali fini lo statuto della banca, indipendentemente dal sistema di amministrazione e controllo adottato, assegna all'organo che svolge la funzione di controllo i relativi compiti e poteri (3) .
2. Il soggetto incaricato della revisione legale dei conti comunica senza indugio alla Banca d'Italia gli atti o i fatti, rilevati nello svolgimento dell'incarico, che possano costituire una grave violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria ovvero che possano
pregiudicare la continuità dell'impresa o comportare un giudizio negativo, un giudizio con rilievi o una dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio. Tale soggetto invia alla Banca d'Italia ogni altro dato o documento richiesto (3).
[ 2-bis. Lo statuto delle banche di credito cooperativo può prevedere che il controllo contabile sia affidato al collegio sindacale ] (4) .
3. I commi 1, primo periodo, e 2 si applicano anche ai soggetti che esercitano i compiti ivi previsti presso le società che controllano le banche o che sono da queste controllate ai sensi dell'articolo 23 (3).
4. La Banca d'Italia stabilisce modalità e termini per la trasmissione delle informazioni previste dai commi 1 e 2 .
4-bis. La Banca d'Italia trasmette alla BCE le informazioni ricevute ai sensi del presente articolo, nei casi e secondo le modalita' stabiliti dalle disposizioni del MVU (5).
(1) Rubrica sostituita dall'articolo 11 del D.Lgs. 4 agosto 1999, n. 342 e dall'articolo 39 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
(2) Articolo sostituito dall'articolo 211 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
(3) Comma modificato dall'articolo 9.14 del D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, nel testo introdotto dall'articolo 2 del D.Lgs. 6 febbraio 2004, n. 37. Vedi la disciplina transitoria di cui all'articolo 6 del medesimo D.Lgs. 37/2004. Comma modificato dall' articolo 39 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
(4) Comma aggiunto dall'articolo 9.14 del D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, nel testo introdotto dall'articolo 2 del D.Lgs. 6 febbraio 2004, n. 37. Vedi la disciplina transitoria di cui
all'articolo 6 del medesimo D.Lgs. 37/2004. Successivamente il presente comma e stato abrogato dall'articolo 39 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e a norma dell'articolo 43, comma 1, lettera h), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, il presente comma è abrogato, ma
continua ad essere applicato fino alla data di entrata in vigore dei regolamenti del Ministro dell'economia e delle finanze emanati ai sensi del D.Lgs. 39/2010 medesimo.
(5) Comma aggiunto dall'articolo 1, comma 12, del Dlgs. 14 novembre 2016 n. 223.
ARTICOLO N.52 bis
Sistemi interni di segnalazione delle violazioni (1).
1. Le banche e le relative capogruppo adottano procedure specifiche per la segnalazione al proprio interno da parte del personale di atti o fatti che possano costituire una violazione delle norme disciplinanti l'attivita' bancaria.
2. Le procedure di cui al comma 1 sono idonee a:
a) garantire la riservatezza dei dati personali del segnalante e del presunto responsabile della violazione, ferme restando le regole che disciplinano le indagini o i procedimenti avviati dall'autorita' giudiziaria in relazione ai fatti oggetto della segnalazione;
b) tutelare adeguatamente il soggetto segnalante contro condotte ritorsive, discriminatorie o comunque sleali conseguenti la segnalazione;
c) assicurare per la segnalazione un canale specifico, indipendente e autonomo.
3. La presentazione di una segnalazione non costituisce di per se' violazione degli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro.
4. La disposizione di cui all'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n.
196, non trova applicazione con riguardo all'identita' del segnalante, che puo' essere rivelata solo con il suo consenso o quando la conoscenza sia indispensabile per la difesa del
segnalato.
5. La Banca d'Italia emana disposizioni attuative del presente articolo.
(1) Articolo aggiunto dall'articolo 1, comma 18, del D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72. Vedi inoltre, l'articolo 2 del D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72.
ARTICOLO N.52 ter
Segnalazione di violazioni alla Banca d'Italia (1).
1. La Banca d'Italia riceve, da parte del personale delle banche e delle relative capogruppo, segnalazioni che si riferiscono a violazioni riguardanti norme del titolo II e III, nonche' atti dell'Unione europea direttamente applicabili nelle stesse materie.
2. La Banca d'Italia tiene conto dei criteri di cui all'articolo 52-bis, comma 2, lettere a) e b), e puo' stabilire condizioni, limiti e procedure per la ricezione delle segnalazioni.
3. La Banca d'Italia si avvale delle informazioni contenute nelle segnalazioni, ove rilevanti, esclusivamente nell'esercizio delle funzioni di vigilanza e per il perseguimento delle finalita' previste dall'articolo 5.
4. Nel caso di accesso ai sensi degli articoli 22, e seguenti, della legge 7 agosto 1990, n.
241, l'ostensione del documento e' effettuata con modalita' che salvaguardino comunque la riservatezza del segnalante. Si applica l'articolo 52-bis, commi 3 e 4.
4-bis. La Banca d'Italia inoltra alla BCE le segnalazioni ricevute, quando esse riguardano soggetti significativi o violazioni di regolamenti o decisioni della BCE. La Banca d'Italia puo' ricevere dalla BCE le segnalazioni relative a soggetti meno significativi. Nei casi previsti dal presente comma, la Banca d'Italia e la BCE scambiano informazioni nei modi e per le finalita' stabiliti dalle disposizioni del MVU (2).
(1) Articolo aggiunto dall'articolo 1, comma 18, del D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72. Vedi inoltre, l'articolo 2 del D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72.
(2) Comma aggiunto dall'articolo 1, comma 12, del Dlgs. 14 novembre 2016 n. 223.
ARTICOLO N.53