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L'inventario di Base delle Emissioni (IBE) è parte integrante del PAES. Esso serve a quantificare il valore di CO2, espresso come tonnellate/anno, emesso sul territorio comunale nell'anno scelto come riferimento. Tale approccio consente di individuare i settori responsabili delle maggiori emissioni di CO2 e, quindi, indirizzare in essi le azioni di efficientamento.

L'anno di riferimento scelto dall'UE è il 1990, con l'obiettivo di ridurre rispetto a tale data, nel 2020, il 20% delle emissioni di CO2. Il comune di Caorle, come il resto dei comuni della provincia di Venezia, ha preso come riferimento l'anno 2005, poiché è l'anno dell'introduzione del mercato Emission Trading Scheme (ETS) e perchè vi è maggiore facilità nel reperimento dei dati rispetto al 1990.

Le emissioni considerate possono essere di due tipi:

- emissioni dirette: prodotte dalla combustione diretta di vettori energetici (carburanti) negli edifici, attrezzature, impianti e nel settore dei trasporti;

- emissioni indirette: quelle legate alla produzione di elettricità, consumata nel territorio.

Per il comune di Caorle sono state considerate solo le emissioni relative ai settori nei quali l'amministrazione può agire direttamente o indirettamente. In questo senso sono escluse le emissioni d'impianti industriali soggetti a ETS e quelle relative al traffico da attraversamento (autostrade, superstrade, strade extraurbane statali e provinciali).

Per il calcolo delle emissioni di CO2 sono utilizzati i dati dei consumi di vettori energetici quali gas metano, GPL, olio (...) e dell'energia elettrica, trasformati con opportuni fattori di conversione.

Le linee guida per la stesura del PAES indicano che sono possibili due differenti approcci, quello standard, basato sulla linea guida IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), e quello fondato sull'analisi del ciclo di vita (LCA).

I fattori di conversione standard sono creati sulla base del contenuto di carbonio presente in ciascun combustibile. Questo approccio segue i principi dell'IPCC 2006 e definisce la CO2 come il gas a effetto serra più influente, mentre non calcola le emissioni di CH4 e N2O. Sono considerate nulle le emissioni dovute all'elettricità verde certificata e quelle relative all'uso sostenibile della biomassa e dei biocombustibili.

I fattori di emissione LCA, invece, considerano le emissioni prodotte lungo tutta la catena produttiva del vettore energetico e non solo la sua combustione finale.

Nei piani d'azione dei comuni della provincia di Venezia si è scelto di utilizzare i fattori di emissione standard in quanto risulta più agevole il recupero dei dati e la conversione dei consumi in tonnellate di CO2.

Alcuni dei fattori utilizzati sono visibili nella tabella sottostante, mentre la lista completata è riportata nell'Allegato 1.

Tabella 5.1: fattori di emissione standard di CO2 per i più tipici combustibili (Bertoldi, Cayuela, Monni, & Raveschoot, 2010)

Vettore Fattore di emissione standard [tCO2/MWh]

Benzina per motori 0,249

Gas naturale 0,202

Gasolio/olio diesel 0,267

Capitolo 5 Inventario di Base delle Emissioni

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I fattori di emissione per l'energia elettrica sono definiti in modo specifico per ciascun paese europeo come visibile in Tabella 5.2.

Tabella 5.2: Fattore di emissione nazionale ed europeo per il consumo di elettricità (Bertoldi, Bornàs Cayuela, Monni, & Piers de Raveschoot, 2010)

Paese Fattori di emissione standard [tCO2/MWhe]

Italia 0,483

UE-27 0,460

I consumi energetici indagati in questo studio riguardano i seguenti settori:

1. Consumo energetico finale in edifici, attrezzature/impianti e industrie

a) Consumo energetico finale in edifici, attrezzature/impianti comunali

In questo ambito vengono identificati tutti gli edifici d'interesse, individuate le tipologie di vettori energetici utilizzati e i relativi consumi. Tale operazione necessita di figure di riferimento (nel caso specifico del comune di Caorle, l'ufficio manutenzioni) che consentano di ottenere i dati dei consumi consultando le bollette o altre banche dati. Le informazioni devono quindi essere raccolte in un'apposita banca dati per poter essere implementate nelle campagne di indagine successive.

Questo processo consente di fare chiarezza sul patrimonio immobiliare comunale, sul suo stato, livello di manutenzione, e sulle forniture di energia e calore.

b) Illuminazione pubblica comunale

I dati relativi all'illuminazione pubblica comunale devono essere raccolti dalla pubblica amministrazione. Il processo consente di valutare la condizione del sistema d'illuminazione pubblica, i relativi consumi, costi e le possibili iniziative di efficientamento energetico.

c) Settore terziario e residenziale

Questo settore include le emissioni legate all'energia elettrica e termica di edifici, attrezzature e impianti non comunali ed edifici residenziali. Sono escluse le industrie.

Poiché non è sempre possibile ottenere i dati in modo diretto si può fare richiesta ai fornitori di energia e ai gestori della rete che, tuttavia, per motivi di riservatezza e privacy, spesso non sono disposti a fornire le informazioni necessarie.

In questi casi si fa riferimento a strutture sovracomunali quali provincie, regioni o ministeri per ottenere il maggior numero di dati possibili (spesso forniti in modo aggregato per settore produttivo o area comunale).

2. Consumo finale di energia nei trasporti

Per quanto riguarda il settore dei trasporti sono stati considerati sia il trasporto urbano di competenza locale, sia le forme di trasporto su strade che non sono di competenza locale.

Si considerano le emissioni legate direttamente alla pubblica amministrazione, cioè il parco auto comunale, per il quale il Comune possiede le informazioni relative al numero di km percorsi annualmente e al tipo di vettore energetico consumato. Inoltre, si considerano le forme di trasporto pubblico quali autobus o altri mezzi su strade e ferrovie, e il trasporto privato. Quest'ultimo è quello più difficile da determinare ed è stato stimato prendendo contatto con le agenzie dei trasporti stradali.

3. Produzione energetica

All'interno dell'IBE sono state calcolate le forme di produzione locale di energia e calore, in particolare gli impianti fotovoltaici e a biogas.

Capitolo 5 Inventario di Base delle Emissioni