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ASPETTI GENERALI

Nel documento PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (pagine 38-47)

PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO

ASPETTI GENERALI

Studio associato INGEGNERIA ARCHITETTURA URBANISTICA

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ASPETTI GENERALI

A partire dall’enunciazione delle politiche per il governo del territorio, immediatamente discendenti dalla lettura dello stato del territorio e dalla interpretazione delle potenzialità, delle criticità, e quindi delle invarianti, si enunciano le Strategie per il Governo del Territorio, corrispondenti al “baricentro decisionale del piano”. Per chiarezza di trattazione le Strategie di Governo del Territorio sono così strutturate:

- Strategia A. Tutela primaria dei valori territoriali - Strategia B. Tutela dei valori storici e monumentali - Strategia C. Tutela generale del paesaggio urbano - Strategia D. Sviluppo di polarità urbane e di servizio - Strategia E. Iniziative per l’economia locale

- Strategia F. Iniziative per la mobilità locale - Strategia G. Equità ed efficacia del piano

Nelle pagine seguenti sono illustrati gli obiettivi che ciascuna Strategia per il Governo del Territorio dovrà raggiungere.

Per schematicità di trattazione, ciascuna strategia sarà di seguito sviluppata secondo la seguente articolazione:

- riferimento alle politiche generali, corrispondente all’enunciazione dei riferimenti agli enunciati espressi per le politiche di settore,

- obiettivi generali, ovverosia la declinazione delle finalità che l’azione strategica intende perseguire nel governo del territorio,

- caratteri generali dell’azione di piano, corrispondente alla prefigurazione dei possibili contenuti operativi che dovranno caratterizzare la strategia, individuando, se del caso, l’atto di governo chiamato a rendere operativa la strategia esaminata.

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STRATEGIA A

TUTELA PRIMARIA DEI VALORI TERRITORIALI

Riferimento alle politiche generali. La strategia A opera sugli obiettivi politici di tutela del territorio e di contenimento dello sviluppo insediativo, espressi per quanto attiene alle politiche per

- il settore della residenza, - per le attività primarie, - per le attività secondarie.

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Obiettivi generali. Noto l’obiettivo generale di tutela dei valori territoriali, il PGT deve:

- porre sotto tutela definitiva le aree in stato di naturalità del versante a lago, - porre sotto tutela definitiva le aree in stato di naturalità della piana di Vegonno, - porre sotto tutela definitiva le aree con copertura boscata del sistema collinare a

sud.

Caratteri generali dell’azione di piano. Il Piano di Governo del Territorio deve offrire una salda documentazione di conoscenza di base finalizzata a rendere noti ed evidenti:

- morfologia del paesaggio naturale,

- elementi strutturali del paesaggio alla scala dell’area vasta, - evoluzione storica del territorio.

Il Piano di Governo del Territorio, mediante il Piano delle Regole, deve escludere ogni previsione insediativa a carico dei brani territoriali del versante a lago, della piana di Vegonno e di ogni altra porzione territoriale avente carattere di elevata naturalità, limitando l’azione insediativa alle sole aree ove, puntualmente, esistono allo stato attuale attività diverse da quelle propriamente agricola.

Mediante il Piano dei Servizi il PGT dovrà individuare una rete di percorsi e di aree puntuali di sosta finalizzate a rendere maggiormente fruibili i brani territoriali interessati.

Mediante gli strumenti della programmazione integrata e della pianificazione attuativa, operanti in altre parti del territorio comunale, il PGT dovrà generare risorse atte alla riqualificazione e al miglioramento delle condizioni di naturalità del territorio tutelato.

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STRATEGIA B

TUTELA DEI VALORI STORICI E MONUMENTALI

Riferimento alle politiche generali. La strategia B opera sugli obiettivi politici di tutela del territorio e di contenimento dello sviluppo insediativo, espressi per quanto attiene alle politiche per

- il settore della residenza.

Obiettivi generali. Noto l’obiettivo generale di salvaguardia dei valori storici e monumentali, il PGT deve:

- esercitare una azione di tutela assoluta volta alla conservazione dei massimi valori storici, monumentali e artistici presenti nel territorio,

- esercitare una modulata azione di tutela volta alla tutela dei valori storici diffusi, - garantire la conservazione dei caratteri morfologici e tipologici delle parti minori

dei nuclei storici.

Caratteri generali dell’azione di piano. Il Piano di Governo del Territorio deve offrire una salda documentazione di conoscenza di base finalizzata a rendere noti ed evidenti:

- classificazione degli edifici storici, - morfologia del paesaggio urbano, - evoluzione storica del territorio.

Il Piano di Governo del Territorio, mediante il Piano delle Regole, deve istituire una disciplina di tutela vincolistica degli edifici e di ogni altra presenza territoriale che risultino espressione di elevati valori storici, monumentali, artistici.

Il Piano delle Regole dovrà altresì garantire una azione di tutela delle componenti minori del centro storico volta a preservare i caratteri tipologici e morfologici, tuttavia favorendo il recupero degli edifici, anche mediante innovazioni compatibili con i caratteri esistenti.

Mediante il Piano dei Servizi il PGT dovrà rafforzare il sistema dei percorsi di connessione tra i diversi nuclei e verso il territorio in stato di naturalità.

Mediante gli strumenti della programmazione integrata e della pianificazione attuativa il PGT dovrà produrre il miglioramento delle relazioni percettive tra i nuclei storici e il territorio circostante e dovrà determinare positive ricadute per il miglioramento dei servizi esistenti nei nuclei storici e per il miglioramento della qualità degli spazi pubblici.

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STRATEGIA C

TUTELA GENERALE DEL PAESAGGIO URBANO

Riferimento alle politiche generali. La strategia C opera sugli obiettivi politici di tutela del territorio e di contenimento dello sviluppo insediativo alle potenzialità interne all’area urbana, espressi per quanto attiene alle politiche per

- il settore della residenza.

Obiettivi generali. A partire dalla enunciazione dell’obiettivo generale della conservazione e dell’innalzamento dei valori, talvolta inespressi, del paesaggio urbano, il PGT deve:

- riconoscere le caratteristiche del sistema urbanizzato derivanti dalla presenza e dalla sequenza di tipi edilizi ricorrenti, di norma risultanti dalle diverse fasi storiche dello sviluppo,

- analizzare le peculiarità morfologiche del territorio, ovverosia i caratteri salienti che emergono nella percezione del paesaggio, in gran parte riconoscibili nel rapporto che intercorre tra tessuto edificato e spazio aperto,

- preservare le aree verdi interne al sistema urbano che risultano rilevanti per il fine di consentire la penetrazione dei valori del paesaggio naturale,

- riconoscere le potenzialità di sviluppo ancora esprimibili nel quadro del tessuto urbanizzato così come determinatosi nel tempo, sia mediante l’utilizzazione delle aree ancora libere, che mediante la possibilità di aumentare la densità delle aree con edificazione rada, e soprattutto mediante il recupero delle aree degradate o dismesse,

- limitare la dispersione delle aree urbane, contenendo le nuove potenzialità insediative ad alcune aree libere comprese nell’attuale margine del territorio costruito, in modo tale che la configurazione dell’area urbana abbia le minori sfrangiature verso il territorio naturale,

- attribuire diritti edificatori specifici tali da consentire lo sviluppo di insediamenti coerenti con i caratteri tipologici e morfologici che caratterizzano il territorio, a partire da una generale visione di equità del piano.

Caratteri generali dell’azione di piano. Il Piano di Governo del Territorio deve offrire una salda documentazione di conoscenza di base finalizzata a rendere noti ed evidenti:

- l’assetto tipologico del territorio urbanizzato, - l’assetto morfologico del territorio urbanizzato,

- i rapporti tra il paesaggio urbano e il territorio naturale,

- le aree interstiziali e di margine che ferme restando le sensibilità paesistiche, possono essere oggetto di trasformazioni a carattere insediativo,

Il Piano di Governo del Territorio, mediante il Piano delle Regole, deve attribuire i diritti edificatori capaci di determinare uno sviluppo equilibrato sotto il profilo tipologico e morfologico, fermi restando i presupposti di equità del piano; mediante il Piano delle Regole deve essere istituito un sistema normativo capace di orientare il progetto verso esiti coerenti con i caratteri salienti del paesaggio urbano, capace di valorizzare i caratteri tipologici ricorrenti e di migliorare la qualità dello spazio aperto.

Il Piano delle Regole deve altresì migliorare i valori del verde urbano, sia mediante la preservazione di talune aree libere interstiziali o di margine, sia mediante indirizzi normativi capaci di favorire soluzioni progettuali orientate alla continuità delle aree verdi. Mediante il Piano delle Regole devono essere messe a punto specifiche disposizioni capaci di attuare il principio di tutela dei valori storici diffusi nel territorio, capaci di innalzare al tempo stesso il grado di competitività delle aree

Maurizio Mazzucchelli architetto Alberto Mazzucchelli

ingegnere Roberto Pozzi architetto

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urbane storiche rispetto allo stato attuale, così da generare opportunità di reinsediamento delle attività umane nel patrimonio edilizio dismesso.

Mediante il Piano dei Servizi, il PGT dovrà garantire il completamento della dotazione minima necessaria per consentire il corretto esercizio delle funzioni urbane, migliorando in particolare la dotazione di aree di sosta nelle zone del paese dove queste risultano carenti. Il Piano dei Servizi dovrà altresì dettare la correlazione delle trasformazioni urbane più rilevanti con l’esigenza di costruzione del sistema dei servizi, mediante il completamento della dotazione esistente, mediante il miglioramento delle connessioni, mediante le relazioni con il verde territoriale.

Mediante gli strumenti della programmazione integrata e della pianificazione attuativa il PGT dovrà garantire che anche i processi di trasformazione più significativi determinino il conseguimento di esiti tipologici e morfologici compatibili con i valori espressi dal territorio, pur considerate l’eccellenza e l’eccezionalità di tali trasformazioni. Per mezzo degli strumenti di programmazione integrata, in particolare, dovranno essere messe in atto le necessarie azioni di correlazione con il sistema dei servizi e di definizione dei rapporti con il tessuto edilizio esistente e con il territorio in stato di naturalità.

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STRATEGIA D

SVILUPPO DI POLARITÀ URBANE E DI SERVIZIO

Riferimento alle politiche generali. La strategia D opera sugli obiettivi politici di sviluppo e riqualificazione delle potenzialità interne all’area urbana, espressi per quanto attiene alle politiche per

- il settore della residenza, - le attività terziarie, - i servizi.

Obiettivi generali. A partire dalla enunciazione dell’obiettivo generale dell’innalzamento dell’urbanità del territorio, il PGT deve:

- individuare le potenziali polarità territoriali (aree dove concentrare insediamenti e servizi rilevanti per l’intero comune), capaci di innalzare le opportunità offerte ai cittadini nel rispetto delle singole identità locali riconoscibili in funzione dell’evoluzione storica e dei caratteri del paesaggio urbano,

- individuare, sulla base della forza e della debolezza del sistema delle funzioni urbane, i caratteri funzionali essenziali che dovranno avere le nuove polarità urbane,

- definire i caratteri morfologici e tipologici dei nuovi poli urbani, perché possano esprimere buona qualità architettonica in equilibrio con i caratteri del sistema urbano esistente.

Caratteri generali dell’azione di piano. Il Piano di Governo del Territorio deve offrire una salda documentazione di conoscenza di base finalizzata a rendere noti ed evidenti:

- la struttura del paesaggio urbano, - la struttura del sistema insediativo,

- il sistema dei servizi e delle connessioni urbane, su cui dovranno innestarsi le nuove polarità urbane.

Il Piano di Governo del Territorio, mediante il Piano delle Regole, deve definire le condizioni al contorno affinché possano avvenire le trasformazioni necessarie per l’attuazione delle nuove polarità mediante Programmi Integrati di Intervento:

dovranno essere indicati adeguati mix funzionali capaci di generare la ricaduta degli effetti di riqualificazione su vaste aree urbane.

Mediante il Piano dei Servizi il PGT deve definire i nuovi servizi da localizzare in corrispondenza dei poli integrati urbani, capaci di generare sinergie nella ricaduta in termini di generali opportunità per i cittadini. Compete al Piano dei Servizi definire con puntualità le specifiche previsioni che dovranno interagire con gli strumenti della programmazione integrata, anche in ambiti territoriali diversi.

Mediante gli strumenti della programmazione integrata e della pianificazione attuativa il PGT deve puntare su nuovi e circostanziati insediamenti nei quali coesistano le funzioni urbane più qualificanti, integrando la generale destinazione d’uso residenziale con funzioni commerciali, terziarie, e con servizi di interesse pubblico o generale.

L’obiettivo primario della programmazione integrata, e quindi la condizione essenziale perché tali procedimenti possano essere attuati, deve consistere nell’attuazione prioritaria dei servizi necessari per il soddisfacimento del fabbisogno locale e nello sviluppo delle migliori relazioni possibili tra sistema urbano – servizi – verde territoriale.

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STRATEGIA E

INIZIATIVE PER LECONOMIA LOCALE

Riferimento alle politiche generali. La strategia E opera sugli obiettivi politici di sviluppo e riqualificazione delle potenzialità interne all’area urbana, espressi per quanto attiene alle politiche per

- le attività primarie, - le attività secondarie, - le attività terziarie.

Obiettivi generali. A partire dalla enunciazione dell’obiettivo generale di tutela e sviluppo sostenibile delle attività economiche del territorio, il PGT deve:

- individuare le attività economiche esistenti, distinguendo per settore, analizzando in particolare il rapporto tra queste e il sistema urbano o naturale,

- esaminare il rapporto esistente con le infrastrutture esistenti o previste, al fine di escludere negatività sul sistema urbano derivanti dallo sviluppo delle attività economiche,

- esaminare e interpretare la struttura del sistema commerciale esistente, al fine di comprenderne potenzialità e criticità,

- garantire la conservazione delle attività economiche esistenti, minimizzando le negatività indotte dal rapporto di vicinanza con altre funzioni urbane,

Caratteri generali dell’azione di piano. Il Piano di Governo del Territorio deve offrire una salda documentazione di conoscenza di base finalizzata a rendere noti i seguenti elementi:

- le attività economiche esistenti,

- il rapporto tra attività economiche e sistema urbano,

- il rapporto tra attività economiche e sistema della naturalità.

Il Piano di Governo del Territorio, mediante il Piano delle Regole, deve garantire la coerenza tra i caratteri peculiari del paesaggio naturale e le attività economiche del settore primario (agricoltura e zootecnia), consentendone sempre l’esercizio preservando tuttavia il territorio dal rischio che le nuove edificazioni per uso agricolo possano avere effetti di negativa alterazione del paesaggio; il Piano delle Regole deve altresì stabilire le regole che consentono lo svolgimento delle attività economiche primarie tuttavia preservando i segni e le permanenze del paesaggio storico.

Spetta al Piano delle Regole l’identificazione degli ambiti monofunzionali vocati all’esercizio delle attività produttive secondarie (industria e artigianato), la cui localizzazione sia tale da minimizzare le interferenze con gli insediamenti residenziali:

dovranno essere garantiti adeguati standard di miglioramento e sviluppo degli insediamenti, a sostegno delle attività esistenti con facoltà di impianto di nuove attività.

Il Piano delle Regole deve favorire il mantenimento e lo sviluppo delle attività del settore terziario (commercio, attività direzionali, ricettività alberghiera), giudicate trainanti per garantire un adeguato livello di urbanità del territorio, consentendo anche la localizzazione di alcune attività specializzate, ben circostanziate, capaci di costituire un traino per l’economia del settore.

Il Piano delle Regole deve inoltre consentire una equilibrata coesistenza ed interazione tra attività produttive secondarie e terziarie.

Il Piano dei Servizi deve valutare il livello di dotazione dei servizi localizzati in corrispondenza delle aree destinate alle attività economiche, in particolare per quanto attiene ai parcheggi, fondamentali per la corretta funzionalità degli insediamenti. Il Piano dei Servizi deve rivolgere una particolare attenzione al rapporto intercorrente tra

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attività economiche del settore terziario (commercio) e sistema dei servizi, in coerenza con il principio già enunciato di mutuo rapporto tra le funzioni per il raggiungimento di un sufficiente livello di opportunità offerte ai cittadini.

Le principali trasformazioni degli insediamenti destinati alle attività economiche (nuovi insediamenti, delocalizzazioni di insediamenti esistenti, sistemi commerciali significativi) dovranno essere attuate mediante gli strumenti della programmazione integrata e della pianificazione attuativa, perché sia garantita la corretta interazione tra insediamenti, infrastrutture e servizi.

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STRATEGIA F

INIZIATIVE PER LA MOBILITÀ LOCALE

Riferimento alle politiche generali. La strategia F opera sugli obiettivi politici di miglioramento della funzionalità dell’area urbana, espressi per quanto attiene alle politiche per

- i servizi, - la mobilità.

Obiettivi generali. A partire dalla enunciazione dell’obiettivo generale del miglioramento della funzionalità urbana, il PGT deve:

- esaminare il sistema stradale urbano esistente, onde riconoscerne le caratteristiche, le potenzialità e le criticità,

- riconoscere l’esistenza di un ordinamento gerarchico tra le strade esistenti, in funzione del quale fondare le scelte di miglioramento e completamento del sistema, distinguendo il significato e il ruolo di ciascun tracciato stradale esistente, - riconoscere il fondamentale ruolo delle strade per la definizione dei caratteri del

paesaggio urbano, ovverosia il significato di strada quale spazio pubblico, orientando le trasformazioni del territorio in modo tale da valorizzare i rapporti morfologici tra lo spazio pubblico e il tessuto edificato,

Caratteri generali dell’azione di piano. Il Piano di Governo del Territorio deve offrire una salda documentazione di conoscenza di base finalizzata a rendere noti ed evidenti:

- i caratteri della rete stradale esistente,

- il significato morfologico delle strade rispetto alla formazione del paesaggio urbano,

- i deficit funzionali del sistema imputabili a cause strettamente locali.

Il Piano di Governo del Territorio, mediante il Piano delle Regole, deve classificare le strade in funzione del loro ruolo e significato urbano, e in conseguenza di ciò istituire una specifica normativa in materia di distanze finalizzata a rendere organico il rapporto morfologico tra strade e costruzioni, perché lo spazio pubblico possa essere valorizzato, perché le strade (in particolare nelle aree periferiche) non siano considerate “spazi di risulta” tra le aree edificate. Il Piano delle Regole deve altresì localizzare alcuni correttivi ed integrazioni della rete stradale esistente al fine di migliorare la funzionalità urbana, le connessioni interne, l’accessibilità delle aree con più elevata presenza di funzioni in grado di attrarre cittadini. I correttivi della rete stradale devono essere correlati con la costruzione del sistema dei servizi.

Al Piano dei Servizi spetta di localizzare le nuove previsioni coerentemente con la rete stradale esistente e prevista, così da garantire adeguata accessibilità. Taluni percorsi potranno poi assumere un particolare significato di connessione tra il sistema dei servizi urbani e il verde territoriale; conseguentemente le modalità operative del piano devono prevedere la correlazione, in fase di attuazione, tra le principali trasformazioni urbane e la realizzazione delle previsioni infrastrutturali. Spetta inoltre al Piano dei Servizi il compito di definire una rete di percorsi ciclopedonali capace di interconnettere i luoghi urbani di maggiore interesse e la ciclopedonale circumlacuale.

Le medesime strategie descritte per il Piano dei Servizi devono poi essere assunte alla base dei processi di programmazione integrata, con il principale obiettivo di determinare il miglioramento della rete stradale e quindi delle connessioni interne al tessuto urbanizzato, anche mediante lo sviluppo di connessioni ciclopedonali.

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