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Assetto del territorio urbano

R_ PIAZZA:L’impatto del progetto è legato alla modifica della viabilità esistente, prevista già dalla fase di cantiere. La variazione dei tracciati viabilistici è effettuata già nelle prime fasi, e provoca una differente distribuzione dei flussi carrabili e pedonali rispetto allo stato attuale. L’accesso alle aree di arenile e spiaggia non è precluso dagli approntamenti di cantiere sebbene i tracciati di percorrenza risultino modificati.

L’interdizione impatta in particolar modo sulla circolazione pedonale, che risulta interdetta per periodi limitati, da porzioni dell’area.In fase esecutiva si approfondirà la possibilità di suddividere l’area di cantiere in porzioni di realizzazione sequenziali, al fine di permettere la connessione tra i parcheggi esistenti e l’arenile.

EDIFICIO: valgono le stesse considerazioni precedenti.

E_ PIAZZA:L'impatto delle opere previste sull'assetto del territorio urbano circostante è migliorativo. Il progetto della nuova piazza si pone come sistema di completamento del lungomare esistente e permette alla passeggiata di approdare su uno spazio caratterizzato dalla flessibilità di uso e adatto ad ospitare differenti funzioni urbane. S’inserisce all’interno dell’assetto urbanistico esistente come un episodio peculiare e differente dagli altri piazzali in quota del lungomare, ma collegato e in continuità ad essi.

La percorribilità adatta a differenti tipi di utenze e la possibilità di attraversarla trasversalmente e

longitudinalmente, la mettono in connessione sia con il sistema viabilistico che collega la città Policoro con la zona lido, che con il sistema dell’arenile, della pineta e dei parcheggi a ridosso di essa. La piazza diventa così un punto nodale del sistema degli spazi aperti di questa parte di territorio: in essa si sovrappongono i flussi pedonali, le funzioni ludico-attrattive, le manifestazioni e gli eventi che possono essere qui ospitate.

La differenza tra le aree della piazza centrale e quelle della cavea/gradonate di bordo, permette usi differenziati e contemporanei: le aree prevalentemente vegetali diventano il luogo dello stare e delle funzioni ricreative più minute. Dal punto di vista ecologico, l’introduzione di essenze presenti negli habitat costieri nei quali si colloca l’intervento, tendono ad aumentare il valore della biodiversità, seppure come tassello in ambito urbano.

EDIFICIO:valgono le stesse considerazioni precedenti.

7.6 Rumore

R_ PIAZZA:Eventuale aumento degli attuali livelli sonori, legato a specifiche operazioni di cantiere. A tal fine, nel progetto esecutivo si approfondirà l’utilizzo di accorgimenti e dispositivi volti alla limitazione dei rumori di cantiere.

EDIFICIO:valgono le stesse considerazioni precedenti

E_ PIAZZA:L’area oggetto d’intervento ricade nella Zona A - agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare rilevanza ambientale, individuata dalla Legge n. 447/1995 definita Legge Quadro sul Rumore, e stabilisce come limite diurno, dalle ore 06.00 alle ore 22.00, in 70 dB(A), e notturno dalle ore 22.00 alle ore 06.00, in 60dB(A).

Classificazione delle zone e limiti Limite

diurno

Limite notturno

Tutto il territorio nazionale 70 60

Zona A

D.M. 1444/68 (agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare rilevanza ambientale)

65 55

37 Zona B

D.M. 1444/68 (parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalla zona A)

60 50

Zona esclusivamente industriale 70 70

Di seguito sono riportate le tabelle allegate al DPCM del 14/11/1997 dove sono indicati i valori limite di emissione in cui si evince la corrispondenza con la Classe IV- Aree di intensa attività umana:

Nell’area oggetto di intervento le aree di bordo costituiscono delle vere e proprie barriere acustiche naturali, che, grazie alla differente densità di fogliame di alberi e arbusti inseriti da progetto, formano un ostacolo alla propagazione e trasferimento del suono.

EDIFICIO: sarà cura dei gestori delle attività previste nell’edificio, rispettare i livelli di rumorosità max di cui sopra.

7.7 Illuminazione

R_ PIAZZA:Nessun impatto significativo rilevabile.

EDIFICIO:Nessun impatto significativo rilevabile.

E_ PIAZZA:Il progetto adotta una regia luminosa differenziata a seconda delle diverse aree individuate dal progetto, garantendo una visibilità congrua al tipo di attività, in accordo i più stringenti e avanzati criteri di risparmio energetico e di contenimento dell'inquinamento luminoso, come da normativa vigente, pur tuttavia senza zone completamente buie.

Il progetto per la piazza centrale modifica il modello degli organi illuminanti, perché quelli esistenti non rispettano le norme sull’inquinamento luminoso e perché i pali, ancorché verniciati, sono comunque soggetti all’attacco della salsedine.

Pertanto per esigenze illuminotecniche e di resistenza alla salsedine, nonché per esigenze architettoniche si è scelto di utilizzare pali in lega di alluminio con organi illuminanti sempre in lega di alluminio a doppio braccio.

EDIFICIO:Il progetto adotta una regia luminosa differenziata a seconda delle diverse aree individuate dal progetto (locali a piano terra e relative pertinenze, terrazze), garantendo una visibilità congrua al tipo di attività, in accordo i più stringenti e avanzati criteri di risparmio energetico e di contenimento

dell'inquinamento luminoso, come da normativa vigente.,

38 8. CONSIDERAZIONI FINALI

Sulla base dei risultati ottenuti dall’analisi preliminare nonché dallevalutazioni di compatibilità ambientale e paesaggistica riportate nella presente relazione, si può concludere, a verifica della validitàdelle scelte progettuali, che non vi sono impatti rilevanti, e che comunque l’opera in progetto incide sul sistema ambientale, nel suo complesso, in termini positivi di riqualificazione di aree degradate sia sotto il profilo morfologico-paesaggistico che naturalistico-ambientale; introducendo notevoli miglioramenti d’impatto, di qualità percettiva e funzionale, nella strutturazione del lungomare del Lido di Policoro.

Il completamento della Piazza Centrale del lungomare in progetto, genera una serie di benefici per l’ambiente e per una migliore qualità della fruizione delle attività turistico-balneari del litorale tra Agri e Sinni; con diretti impatti positivi anche sotto gli aspetti socio-economici.

A tal proposito peraltro si evidenzia come l’intervento proposto si inserisce coerentemente nella pianificazione e programmazione urbanistica ed ambientale vigente, integrandosi pienamente nella strategia generale dello sviluppo sostenibile dell’arco costiero jonico.

39 24. Elaborazioni grafiche del progetto

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