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Associazioni italiane per la tutela dei diritti del malato mentale e prodromi ai progetti di collaborazione scientifica con la Cina

Durante il mio periodo di ricerca sul campo ho avuto modo di entrare in contatto con alcune delle associazioni attive sul territorio italiano che sono impegnate nella applicazione dello spirito del movimento

antipsichiatrico e delle norme previste dall’ordinamento dello Stato italiano in materia di rinnovamento del servizio medico dedicato alla malattia

mentale.

Nel primo dei casi che andrò a descrivere ho potuto l’operato

dell’Associazione Le Parole Ritrovate e dell’Associazione Fare Assieme di Trento, nate in seno alla gestione dei centri di presa in cura dei pazienti e di reinserimento degli stessi nel tessuto sociale in seguito alla

somministrazione e al termine delle terapie. Dal giorno 21 giugno al giorno 101

7 luglio 2010 ho potuto seguire in qualità di osservatore esterno e di interprete il corso di aggiornamento dedicato al personale medico, ai pazienti e ai parenti dei pazienti provenienti da differenti realtà medico/sanitarie del distretto Haidian di Pechino.

Nel secondo caso presenterò l’Associazione Solidarietà e Servizio Onlus Ong di Viterbo. Con tale associazione non ho intrattenuto rapporti diretti ma ritengo necessario farne menzione in quanto responsabile di uno dei progetti più importanti di istituzione di una struttura nel contesto della realtà urbana di Pechino. In entrambi i casi le associazioni si sono

interfacciate con il personale amministrativo e sanitario dell’Ospedale Universitario Numero 6 di Pechino che gestisce l’offerta e l’assistenza sanitarie nel distretto Haidian, dove ho svolto nella sua interezza la seconda parte della mia ricerca sul campo.

4.2.1 Trento: l’Associazione Le Parole Ritrovate e l’Associazione Fare Assieme

L’Associazione Le Parole Ritrovate è stata istituita nel 1993 a Trento allo scopo di coinvolgere familiari, pazienti operatori sanitari e medici che sono interessati a vario titolo nella gestione delle strutture del sistema medico ospedaliero della città. Lo spirito dell’associazione è stato quello di istituire una gestione di tipo orizzontale per quanto riguarda ogni aspetto della presa in cura del paziente e del suo successivo reintegro nel tessuto sociale. Le modalità di interazione proposte hanno fatto sì che altri esponenti del mondo medico/psichiatrico di altre realtà italiane si siano consorziati nella costituzione di sedi regionali dell’associazione. Dal 1993 al 2007 si sono costituite altre sedi associative in Lombardia, veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio,

Campania Sicilia e Sardegna (Associazione Le Parole Ritrovate 2010).

La diffusione dell’associazione su scala nazionale e l’impegno dei membri nella diffusione del discorso antipsichiatrico e di collaborazione tra i vari attori sociali che sono coinvolti nel contesto della cura della malattia mentale ha portato a risultati concreti e tangibili. Nella cittadina di Trento l’Associazione Parole Ritrovate è riuscita a istituire una rete di

collaborazione definita come Fare Assieme. Tale organizzazione dal 1999 gestisce la presa in cura del paziente all’interno dell’offerta terapeutica prodotta dal DSM cittadino garantendone ove possibile la domiciliazione come alternativa al ricovero. Il coinvolgimento sia degli utenti del servizio sanitario sia del nucleo familiare e del contesto sociale nel quale

l’individuo è inserito ha portato alla costituzione della figura dell’Utente o Familiare Esperto (UFE). La figura dell’UFE si rivela di grande utilità nel contesto della gestione dell’erogazione dei servizi di cura psichiatrica soprattutto per quanto riguarda l’aspetto sociale e di supporto al paziente e ai familiari dello stesso. È importante ricordare che la figura dell’UFE, nel contesto trentino, è riconosciuta come un ruolo professionalmente

riconosciuto e retribuito all’interno dell’organizzazione dell’Azienda Sanitaria Locale di Trento (Fare Assieme 2014).

Per quanto riguarda uno dei progetti gestiti a livello nazionale dall’Associazione le Parole Ritrovate nel contesto di questo lavoro è opportuno menzionare l’operazione “Treno Speciale per Pechino” che ha avuto luogo nell’estate dell’anno 2007. Un totale di 208 membri

dell’associazione, trai quali erano presenti utenti del servizio psichiatrico, operatori sanitari, personale medico, familiari e simpatizzanti, hanno intrapreso un viaggio in treno e autobus partendo da Venezia l’8 agosto 2014 e arrivando a Pechino il 24 agosto 2007, attraversando le tappe intermedie di Budapest, Mosca, Irkutsk, Ulan Bator, Erliang e Datong. Lo scopo principale di questa attività è stato quello di dimostrare come sia possibile ridiscutere le dinamiche di presa in cura del paziente affetto da

disturbi mentali e come questi non rappresenti un elemento della società naturalmente pericoloso e dannoso (Le Parole Ritrovate 2010). La

realizzazione di tale progetto è stata di particolare importanza nel contesto dell’inizio della collaborazione scientifica tra la ASL di Trento, nella figura deldirettore dell’Unità Operativa Psichiatria 2: Distretto Centro Nord (Trento e Valle dei Laghi) Renzo De Stefani e il personale medico dell’Ospedale Universitario Numero 6 di Pechino (Orlandi 2012).

4.2.2 Viterbo: l’Associazione Solidarietà e Servizio Onlus Ong

L’Associazione Solidarietà e Servizio Onlus Ong di Viterbo è attiva nella sua costituzione contemporanea dal 1989 e si è costituita come Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale nel 2003. Nel 2007 ha ricevuto la definizione di Organizzazione Non Governativa da parte del Ministero degli Affari Esteri dello Stato Italiano. Questa associazione è stata istituita dalla congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, fondata nel 1881 dal presbitero italiano dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Benedetto Menni (1841-1914). Tale congregazione è stata istituita allo scopo di garantire cure e sostegno a infermi e malati, con una particolare attenzione alla condizione dei malati di mente (Orlandi 2012). Tra i principi che regolamentano l’attività dell’associazione è menzionato l’impegno a sostenere la diffusione, la difesa e il

riconoscimento dei diritti umani attraverso opere di promozione delle risorse umane già presenti nei territori nei quali opera (Associazione ‘Solidarietà e Servizio’ 2014).

Nel contesto cinese l’associazione è attiva dal 2004 e ha promosso progetti sperimentali di presa in cura dei pazienti affetti da malattie

mentali. Nel biennio 2010-2012 ha portato a termine il progetto Community Based Psychiatry: Promoting the Integration of Mental Health Care into

Primary Health Services in Three Districts Of China, con fondi stanziati dall’Unione Europea. I distretti che hanno beneficiato dell’attività

dell’associazione sono stati: il distretto Haidian della municipalità di Pechino; il distretto Nanguan della municipalità di Changchun nella

provincia di Jilin; il distretto Hunnan della municipalità di Shenyang nella provincia di Liaoning. (Orlandi 2012, Associazione ‘Solidarietà e Servizio’ 2014).

Nella prossima sezione di questo capitolo fornirò una descrizione delle caratteristiche dei centri di prevenzione, terapia, presa in cura e riabilitazione dei pazienti affetti da malattie mentali che ho potuto visitare durante la mia permanenza a Pechino. Tali strutture sono state istituite grazie alla collaborazione tra le associazioni di Trento e Viterbo e le autorità e il personale medico dell’Ospedale Universitario Numero 6 del distretto Haidian della municipalità di Pechino.

4.3 Strutture sperimentali di prevenzione, servizio alla comunità e

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