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CAPITOLO 1 – Teoria dell’agenzia: origine, elementi, applicazioni

1.4 Atteggiamento nei confronti del rischio: cenni

Il rapporto intercorrente tra principale ed agente trova sviluppo e risoluzione attraverso meccanismi di governo e soluzioni contrattuali che tendono alla riduzione dei costi derivanti dalla relazione di agenzia, nonché alla massimizzazione delle utilità che contraddistinguono i soggetti coinvolti.

Come già premesso, gli strumenti forniti dalla teoria dell’utilità attesa consentono di interpretare ed analizzare l’atteggiamento degli individui di fronte alla scelta in condizioni di incertezza, attraverso l’introduzione delle funzioni di utilità. Sulla base di quanto formulato da Von Neumann e Morgenstern, infatti, gli individui, posti di fronte alla scelta di prospetti alternativi, optano per le soluzioni che massimizzano la loro utilità attesa, anziché orientarsi verso scelte che implicano il raggiungimento del maggior valore atteso.

Gli strumenti forniti dalla teoria formale della scelta in condizioni di incertezza offrono quindi la possibilità di interpretare analiticamente il comportamento degli individui in condizioni incerte: l’utilizzo della funzione di utilità diventa lo strumento attraverso il quale è possibile identificare la soluzione contrattuale che permette di massimizzare il benessere degli individui; a monte, la stessa struttura della funzione di utilità consente di descrivere l’approccio che gli individui manifestano nei confronti del rischio; l’introduzione della distribuzione delle probabilità con cui gli eventi possono verificarsi completa il quadro analitico di riferimento.

La funzione di utilità consente dunque di valutare in modo analitico gli effetti dei parametri ricompresi all’interno della formulazione contrattuale: la sua esplicitazione

consente di calcolare valori attesi e utilità attese7, nella considerazione dell’approccio al rischio degli individui, e permette di giungere ad identificare analiticamente le soluzioni che massimizzano l’utilità dei soggetti.

L’approccio al rischio costituisce perciò un’importante componente all’interno delle relazioni di agenzia, in quanto è in grado di incidere sulle scelte relative alle formulazioni contrattuali. Al fine di ricomprendere il rischio all’interno dei parametri del contratto, la funzione di utilità assurge al ruolo di strumento analitico descrittivo, in quanto il suo andamento esplicita l’atteggiamento manifestato, dai soggetti coinvolti nella relazione, nei confronti del rischio. Sulla base di questo elemento, gli individui si suddividono in:

• Soggetti avversi al rischio

• Soggetti neutrali rispetto al rischio

• Soggetti con propensione al rischio

ed in relazione alla loro collocazione nelle categorie, la loro funzione di utilità assume un andamento differente(Nicita, Scoppa, 2005; Katz, Rosen, 1996; Frank, 2003). I soggetti che manifestano avversione al rischio presentano una funzione di utilità concava, che aumenta a tassi decrescenti all’aumentare delle retribuzioni corrisposte; l’andamento della funzione esplicita il comportamento dei soggetti avversi al rischio, che tendono a preferire una situazione di retribuzione certa rispetto a prospettive di retribuzione legate all’incertezza (Nicita, Scoppa, 2005; Katz, Rosen, 1996).

Mentre l’atteggiamento di avversione al rischio è tipico degli agenti, la neutralità rispetto al rischio è la condizione che generalmente contraddistingue i principali all’interno della relazione di agenzia. La funzione di utilità che esprime la neutralità al rischio presenta andamento lineare; in questo caso, il soggetto manifesta indifferenza nella scelta, e orienta le proprie decisioni in relazione al maggiore valore atteso, a prescindere dal rischio che la situazione presenta.

7 Muovendo dalla consapevolezza che, in condizioni di incertezza, ad ogni evento è associato un determinato valore sulla base della funzione di utilità dell’individuo, e che al verificarsi degli eventi sono associate distribuzioni di probabilità, l’utilità attesa si definisce come la media ponderata delle utilità associate ad ogni possibile evento, corredate dal peso determinato dalle rispettive probabilità (Nicita, Scoppa, 2005). Il valore atteso relativo ad un determinato prospetto di probabilità è invece definito come la media ponderata dei valori attesi associati ad ogni evento, accompagnati, anche in questo caso, dalle relative probabilità.

La propensione al rischio implica la preferenza, da parte dell’individuo, verso situazioni di incertezza, laddove si prospetti la possibilità di ottenere retribuzioni più alte rispetto a quelle conseguibili attraverso un pagamento pari al valore atteso (Nicita, Scoppa, 2005). In questo caso, la funzione di utilità che esplicita la condizione di propensione al rischio è convessa (Frank, 2003).

La considerazione dell’approccio al rischio in condizioni di incertezza è doverosa all’interno del contesto delle relazioni di agenzia, sia per la sua ripercussione sulla struttura della funzione di utilità, sia per il legame che la letteratura riconosce tra l’approccio al rischio e il sistema di incentivi approntato al fine di allineare gli obiettivi di principale ed agente. Bloom e Milkovich (1998) forniscono per esempio un interessante contributo, approfondendo l’analisi relativa all’efficacia dei sistemi di incentivi, finalizzati al raggiungimento di obiettivi organizzativi, in presenza di condizioni di rischio, e formulando una serie di proposizioni che sintetizzano la relazione tra le variabili considerate; Shavell (1979) analizza il rapporto tra principale ed agente, nella considerazione dei riflessi che l’approccio al rischio ha sulla relazione esistente tra gli incentivi da erogare e alcuni parametri tipici della relazione di agenzia (sforzo profuso dall’agente; risultati), al variare delle condizioni di informazione del principale; Prendergast (2002) recupera gli spunti di analisi relativi al rapporto tra le condizioni di incertezza e gli incentivi, e soffermandosi sulle implicazioni rivestite da alcuni parametri all’interno della relazione di agenzia (delega delle responsabilità, monitoraggio dei risultati), sovverte la tradizionale attribuzione di segno negativo a tale rapporto, identificando l’esistenza di una relazione positiva tra i sistemi di incentivi approntati e le condizioni di incertezza, alle quali il rischio è connesso.

1.5 L’Asimmetria Informativa: Selezione Avversa e Azzardo