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Attività di iniziativa regionale

EST ITALIA

3.3 Attività di iniziativa regionale

Quanto alle iniziative realizzate dalla Direzione regionale per il Friuli Venezia Giulia sin segnalano alcuni progetti.

Il “Progetto di sensibilizzazione alla cultura della sicurezza nell’artigianato e nella piccola e media impresa” è una attività di informazione e prima formazione per adulti che ha lo scopo di entrare nei luoghi di lavoro per fare incontrare ai lavoratori ed ai datori di lavoro delle medie, piccole e micro imprese, esperti del settore selezionati dalle loro stesse rappresentanze di categoria, arricchito da un contributo di una testimonianza di un affiliato Anmil. L’iniziativa, infatti, nasce in sede di Comitato paritetico per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro – Inail – parti sociali, con lo scopo di stimolare il tessuto produttivo stesso a farsi luogo di formazione, al di là degli adempimenti formativi di legge riguardanti i componenti dei servizi di prevenzione e protezione. Tutto ciò al fine di promuovere la comprensione e l’uso dei concetti basilari della valutazione dei rischi e delle conseguenze organizzative che ne derivano, sia in termini di partecipazione che di corresponsabilità. Nel corso del 2009 sono state coinvolte 19 piccole e medie imprese e 33 realtà artigiane, per un totale di 470 addetti raggiunti. Al termine di ciascun seminario sé stato somministrato un questionario per misurare la soddisfazione ottenuta dagli interventi e ottenere alcune informazione sulla percezione del fenomeno oggetto del corso.

Non è un caso che la presentazione di questo rapporto annuale 2009 avvenga proprio nell’ambito del convegno che l’EBIART (Ente bilaterale artigianato) ha organizzato per rendere pubblici i risultati di questa iniziativa sperimentale che è stata riproposta, con i dovuti correttivi, nel corso del 2010.

Il progetto “Studente informato cittadino sicuro” è stato l’altro punto cardine dell’attività svolta nell’anno. Frutto di un accordo tra la Regione autonoma Friuli Venezia

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Giulia e la Direzione regionale dell’Inail, l’iniziativa ha coinvolto 20 scuole con 598 studenti che hanno seguito 25 percorsi formativi per un totale di 1.000 ore, con testimonianze, visite nelle aziende e corsi di primo soccorso.

Preme sottolineare la peculiarità della proposta formativa complessa che prevede un

“itinerario” organizzato per moduli che iniziano con una fase di presa di coscienza dei discenti non solo del tema trattato e della sua valenza, ma anche dei limiti e delle potenzialità della particolare situazione dei destinatari in quanto adolescenti e studenti.

Per poi proseguire con la vera e propria formazione, sempre però integrata da momenti partecipativi di applicazione delle nozioni apprese in termini di analisi dei rischi e progettazione di metodi di prevenzione. Tutto ciò è ottenuto sia con la partecipazione dei formatori alla fase progettuale dei corsi sia con il coinvolgimento dell’Anmil attraverso suoi iscritti.

“Ocjo: la sicurezza un bene comune, costruiamola insieme” è invece il collaudato format comunicativo che unisce agli interventi tecnici delle Istituzioni e dei consulenti esperti in materia di salute e sicurezza sul lavoro uno sketch cabarettistico (con attori che tra l’altro sono stati imprenditori artigiani). Il format entra direttamente nei luoghi di lavoro e nelle scuole, per parlare di sicurezza e prevenzione in modo innovativo e coinvolgente, tale da incidere sui comportamenti effettivi e sulle responsabilità di tutti e promuovere, quindi, con grande successo di pubblico e risalto da parte dei media, la cultura della sicurezza ad ogni livello. Sono stati realizzati 10 spettacoli nelle scuole e in contesti più ampi, con il coinvolgimento delle Amministrazioni locali, delle Associazioni di categoria ed aperti anche alla cittadinanza.

Quando si parla di funzione prevenzionale dell’Inail in ambito regionale si deve intendere un processo svolto assieme e di concerto con le sedi territoriali provinciali e quindi i relativi uffici prevenzione lì collocati.

Alla luce dell’evidenza dei dati relativi agli infortuni che riguardano gli immigrati (qui riportati nel capitolo dedicato all’analisi dell’andamento infortunistico) la Sede di Pordenone ha promosso il progetto “Integrarsi a Pordenone”, la cui fase sperimentale avviata nel 2009 si è conclusa il 31 gennaio 2010, con la finalità di promuovere la diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro nei confronti dei lavoratori e dei datori di lavoro stranieri, attraverso l’ausilio di facilitatrici culturali messe a disposizione dal Comune di Pordenone ed operative presso la Sede Inail mediante le quali si è anche potuto dare alla stessa comunità straniera il modo di usufruire nel migliore dei modi del servizio offerto nell’ambito di un altro progetto dedicato alla tutela della genitorialità.

Nella provincia di Udine è continuato il progetto “Promozione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e in ambito scolastico” che la Sede Inail ha istituito in collaborazione con l’Azienda sanitaria 4 e l’Associazione industriali di Udine, nel cui ambito sono stati proposti diversi percorsi di informazione e formazione, tra i quali corsi antincendio, di primo soccorso e di sensibilizzazione sui pericoli delle sostanze stupefacenti.

“Cantiere visitato cantiere informato” della Sede di Trieste è un progetto promosso in sinergia con il CO.CO.PRO (Comitato di coordinamento provinciale). e con la partecipazione della scuola edile Edilmaster e del Comitato paritetico territoriale per l’Edilizia (CPT), consta dell’organizzazione di corsi di formazione integrativa per i dipendenti previa verifica della loro necessità attraverso accessi di tecnici del CPT in cantieri dove operano ditte partecipanti al bando indetto dallo stesso CPT. In quest’ambito sono state effettuate 16 visite in due tornate per la verifica dei risultati

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derivanti dalle riunioni effettuate, con la somministrazione di 7 corsi che hanno coinvolto 89 allievi ai quali è stato consegnato un attestato di partecipazione.

Ma, sempre in relazione all’attività istituzionale sul territorio (a cui comunque si deve far riferimento quando si parla di prevenzione in Inail), è importante ricordare che l’Istituto ha da sempre avuto riguardo alla politica di riduzione del danno, anche attraverso i compiti assicurativi che rappresentano la sua ragion d’essere. Stiamo qui parlando dello strumento dell’oscillazione del tasso.

È con il d.lgs. 38 del 2000 però che il meccanismo premiale trova ulteriore e specifica funzione di stimolo al superamento delle soglie minime delle misure di prevenzione nelle aziende, attraverso l’articolo 24 delle modalità di applicazione di tariffa dei premi (oscillazione per prevenzione).

Nelle sottostanti tabelle si riporta il numero di domande pervenute da parte delle ditte presso le varie sedi negli ultimi 5 anni, dove si nota come vi sia un continuo aumento.

Tav. 41 – Domande di oscillazione del tasso ex art. 24 M.A.T. in rapporto al portafoglio. Anni 2005-2009

Presentate nel 2006 Variazione Ass. 31,30%

Per portafoglio aziende Portafoglio

Presentate nel 2007 Variazione Ass. 13,83%

Per portafoglio aziende Portafoglio

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Udine 27.638 448 1,62%

Tolmezzo 2.098 47 2,24%

Pordenone 15.526 338 2,18%

Regione 63.130 1103 1,75%

Presentate nel 2008 Variazione Ass. 30,01%

Per portafoglio aziende Portafoglio

Presentate nel 2009 Variazione Ass. 16,11%

Per portafoglio aziende Portafoglio

Nell’arco del 2009 quindi, si è continuato il lavoro di tessitura della trama di attività e collaborazioni nel campo della prevenzione e sicurezza in completa sintonia con le parti sociali del territorio con cui stiamo portando avanti quest’opera da molti anni.

Oltre ai principali progetti descritti, molte altre sono le iniziative Inail messe in campo dai

“monti al mare“ del territorio regionale: patrocini, interventi di tecnici e professionisti (legali, Contarp, medici, etc), convegni, attività formative e informative. Non è possibile, per motivi di sintesi e di agilità dell’opera, citarle tutte, ma il quadro evidente che emerge dirigendo il timone delle politiche prevenzionali a livello regionale è quello di un azione declinata in modo concreto, diffuso e giornaliero. Quasi sempre queste azioni hanno richiesto stanziamenti economici molto inferiori a quelli dei progetti di maggior rilievo, spesso, anzi, i costi sono stati nulli; ma ugualmente hanno, come conferma la diminuzione del trend infortunistico, inciso sensibilmente sulle realtà produttive del territorio e, sia concesso dirlo, sul linguaggio che ci deve accumunare quando parliamo di questi temi. Il complesso di queste azioni costanti, pregiate in qualità senza pesare sul budget dell’Istituto, ha consentito di perseguire gli obiettivi principi dell’azione dell’Inail: la sicurezza e la salute dei lavoratori all’interno di aziende che fanno della sicurezza sia un elemento etico ma anche di competitività. Una mission che non solo è conforme agli intenti delle norme dettate dal legislatore e dalle sedi istituzionali di riferimento

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nell’ambito del welfare, ma che è una vera propria vocazione di un Istituto assicurativo con più di cento anni di esperienza in materia di tutela del lavoro.

Concludendo la riflessione su quanto fatto ad oggi e sullo stato dell’arte della prevenzione targata Inail in Friuli Venezia Giulia si possono fare due osservazioni: la prima è che volendo perseguire l’obiettivo simbolo degli “infortuni zero” la strada ancora da percorrere non può conoscere soste; la seconda è che se vogliamo dar ascolto all’opinione per cui servirebbe un cambio di passo dell’intera società nell’affrontare problemi di tale ponderosità, non possiamo nasconderci che ogni attore, pubblico e privato, deve, nel proprio ambito, impegnarsi attivamente e con senso di responsabilità; e solamente questa attitudine, solamente con un simile agire corale possiamo colmare la non indifferente distanza per raggiungere la meta e definirci una regione e una nazione all’avanguardia in tema di sicurezza sul lavoro

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Parte quarta

Focus

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