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L’attività sanitaria

Nel documento Rapporto Annuale (pagine 44-48)

DISABILI TITOLARI DI RENDITA INAIL AL 31/12/2007

3.6 L’attività sanitaria

Il rapporto annuale dell’INAIL rappresenta il consuntivo istituzionale per informare il mondo politico, sociale ed economico regionale sull’attività dell’Istituto nella regione; in particolare si vuole rendere partecipe le Istituzioni degli obiettivi raggiunti così da poter essere propositivi nell’attivazione delle necessarie sinergie tra Enti, tese alla tutela globale della salute dei lavoratori nel rispetto dei principi costituzionali e normativi che regolano i rapporti tra aziende e maestranze.

La prevenzione in tutti i suoi aspetti formativi ed operativi rappresenta una sfida ed un impegno che l’Istituto ha inteso fare proprio, sia per l’innata vocazione all’ambito socio-assistenziale sia per le recenti decisioni politiche (polo assicurativo sociale) venute dalla relazione Cordoni frutto dell’intenso lavoro della Commissione Bicamerale deputata al riordino degli Enti previdenziali.

In questo senso la promozione di una cultura della sicurezza, sia per gli infortuni che per le malattie professionali, trova un forte e valido sostegno nelle professionalità sanitarie dell’Istituto che offrono competenza e disponibilità alla pianificazione e programmazione di interventi formativi e progetti operativi.

Le recenti convenzioni con l’Università del Molise hanno dato vita ad una collaborazione che ha visto partecipi i Dirigenti medici dell’INAIL nell’attività di docenza e di tutor per gli studenti del “Master di prevenzione in ambito Ostetrico-Ginecologico” promosso ed organizzato dalla Facoltà di Medicina dell’Università del Molise con la collaborazione della Cattedra di Medicina Legale.

Anche le associazioni di categoria (edilizia) hanno realizzato convenzioni con l’INAIL per la formazione dei Responsabili della Sicurezza e dei Datori di Lavoro attraverso un Master di approfondimento in cui l’area sanitaria è intervenuta sensibilizzando l’uditorio sugli interventi di emergenza (misure di primo soccorso) ma ancor più sulla necessità di una sorveglianza sanitaria mirata in riferimento alle mansioni degli operatori del settore.

L’ambito formativo è una sfida entusiasmante che diventerà sempre più il gold standard della funzione preventiva dell’INAIL a cui dovrebbe nel prossimo futuro associarsi l’esperienza tecnica dell’ISPSEL e dei servizi di prevenzione delle ASL tesa a favorire il percorso di eccellenza previsto dalla richiamata Commissione parlamentare.

Gli auspici degli anni scorsi per una revisione ed un ampliamento della tutela dei lavoratori nell’ambito delle malattie professionali si è tradotto in realtà con l’emanazione delle nuove Tabelle (D.M. 9.4.08 pubblicato sulla G.U. n.169 del 21.7.08)) in cui la presunzione legale di origine è stata riconosciuta a nuove patologie ed ad ulteriori lavorazioni. Particolare attenzione è stata rivolta alle oncopatie professionali,alle patologie osteoarticolari conseguenza della movimentazione manuali dei carichi e delle posture incongrueed alle ipoacusie per nuove lavorazioni entrate nel ciclo produttivo dal 1994 ad oggi. Un ulteriore elemento di rilievo e l’utilizzo del sistema internazionale di classificazione delle malattie emanato dalla OMS ( ICD-10) quale riferimento per l’elencazione e la catalogazione delle tecnopatie. La rivisitazione delle tabelle rappresenta da un lato il punto di arrivo di un lungo processo culturale che ha visto impegnato tutte le professionalità delI’INAIL con interscambi informativi che hanno prodotto il necessario aggiornamento eziologico e patogenetico e dall’altro il punto di partenza per migliorare la tutela globale del lavoratore

“aprendo” le tabelle ad un continuo aggiornamento che si adatti real-time ai cambiamenti occupazionali ed all’evoluzione dei cicli produttivi.

Tutto lo sforzo formativo, informativo e di rivisitazione dell’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali ha nella nostra regione prodotto dati interessanti sostanzialmente in linea con il trend nazionale ma anche con punte di eccellenza in particolare nel ramo Infortuni dove si è passati da 4131 casi nel 2006 a 3804 nel 2007

ovvero un decremento pari a circa l’8%; anche i casi mortali hanno trovato una diminuzione che dal 2004 nel corso degli anni arriva quasi a dimezzarsi. .

Questa breve introduzione rende più chiari i dati sulle malattie professionali della Regione Molise:

• nel 2007 sono state denunciate 124 M.P.

• 118 casi appartengono al settore dell’industria di cui 66 a Campobasso e 52 ad Isernia

• 6 casi appartengono al settore dell’agricoltura di cui 4 a Campobasso e 2 a Isernia Volendo entrare nello specifico dei dati statistici in riferimento ai settori di attività economica ed in riferimento agli anni precedenti (2002-2006) si ricava quanto segue: vi è stato un decremento delle istanze di M.P. nel territorio regionale con eguale distribuzione nelle due province; in particolare si è passati da circa 150 domande (2006) a 118 domande nel 2007. I settori maggiormente interessati alle istanze di riconoscimento di M.P. sono quello dell’industria ed in particolare industria manifatturiera, a seguire il terziario, l’edilizia ed i trasporti. Il calo di richieste scaturisce non dalla mancata sensibilità al problema dei sanitari e degli Enti di patrocinio ma dalla crisi economica che attanaglia la regione con cessazioni di operatività aziendali in tutto il territorio ed in particolare nel settore agro-alimentare che rappresenta una specifica risorsa produttiva del territorio.

Infatti sia il dato infortunistico che quello delle tecnopatie ha subito un evidente decremento in questo specifico ambito industriale per una evidente diminuzione occupazionale.

Resta un dato costante rispetto alle medie nazionali ovvero una scarsa richiesta di riconoscimenti di malattie professionali, dato sicuramente più evidente nel settore agricolo.

Ne consegue la necessità di una maggiore e migliore informazione e formazione di tutti gli operatori sanitari e tecnici nel riconoscimento delle possibili e probabili tecnopatie così da indirizzare il lavoratore verso le giuste richieste indennitarie e di tutela.

La problematica relativa alle “nuove” possibili tecnopatie rimane un obiettivo nel percorso di eccellenza che l’Istituto vuole perseguire in sinergia con gli altri Enti deputati a migliorare gli ambienti, le attività e l’organizzazione del mondo del lavoro.

Un importante tassello alla promozione di queste collaborazioni è venuto dall’organizzazione di un Corso di aggiornamento presso l’Ordine dei Medici di Campobasso con la partecipazione dell’ASL e dell’Università del Molise: sono intervenuti numerosi medici di base, medici del lavoro e della prevenzione con i quali è stato possibile interloquire per una necessaria sensibilizzazione verso il problema delle “malattie professionali perdute” (relazione Smuraglia).

La flessibilità nel mondo del lavoro è però un elemento di contrasto al processo formativo poiché se da un lato le necessità di economia produttiva richiedono versatilità occupazionale dall’altro la formazione diviene ovviamente estemporanea e limitata con evidente aumento del rischio di infortuni e malattie legati alla scarsa informazione dei lavoratori. Tali considerazioni sono suffragate dai dati regionali, in linea anche con quelli nazionali, di una maggiore incidenza di infortuni nei nuovi assunti e/o nei lavori interinali ed a termine.

In tal senso la constatazione statistica non può però trasformarsi in supina rassegnazione ma deve stimolare gli operatori a nuove strategie. In questo solco ben si collocano i progetti di collaborazione dell’INAIL con il mondo della scuola attraverso sostegni formativi per favorire la cultura della prevenzione.

L’INAIL Molise si propone in futuro questo impegno con percorsi di informazione che coinvolgano gli studenti (futuri lavoratori) attraverso una migliore conoscenza dell’Istituto ma ancor più con la partecipazione attiva delle competenze professionali alla formazione dei giovani perché siano pronti ad un ingresso nel mondo del lavoro consapevoli dei diritti dei doveri degli adempimenti per una migliore tutela della salute

I mutamenti delle dinamiche del lavoro e delle regole di ingaggio necessitano di un adeguamento informativo continuo e costante che deve essere patrimonio di tutti i cittadini lavoratori attuali e futuri per poter esercitare una reale prevenzione dei rischi.

Lo sforzo dell’INAIL è quello di tentare di ristabilire un equilibrio tra la salute dell’individuo e la sua necessità di lavorare secondo le garanzie della nostra Carta Costituzionale!

I professionisti sanitari dell‘INAIL Molise mettono a disposizione le loro competenze ed esperienze con partecipe affiliazione ai bisogni dell’utenza interna ed esterna per il perseguimento di questo virtuoso obiettivo.

Nel documento Rapporto Annuale (pagine 44-48)

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