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Gli attori e le esigenze: quali prospettive per il riuso funzionale degli scarti

4. Sperimentazione: l’area mercatale di via Pugliano ad Ercolano (NA)

4.5 Gli attori e le esigenze: quali prospettive per il riuso funzionale degli scarti

La Convenzione Europea sul Paesaggio introduceva l’esigenza di riconoscere e tutelare la qualità dei specifici contesti come punti su cui fondare le strategie di governo delle trasformazioni del territorio. Le Raccomandazioni UNESCO del 2011, riconoscendo nella stratificazione dei sistemi insediativi la loro specifica qualità, aggiunge al tema della tutela anche quello dell’interpretazione dei vari ‘layer’ che costituiscono gli insediamenti urbani.

Ciò che emerge in entrambi i documenti è la necessità di un ‘landscape management’, ovvero una gestione coerente col principio dello sviluppo sostenibile, capace di comprendere le trasformazioni provocate da esigenze economiche, sociali o ambientali e di attuare provvedimenti tesi a garantire la cura costante di un paesaggio e la sua armoniosa evoluzione.

L’orizzonte verso cui si orienta l’esperienza è la creazione di un circuito di ricerca e formazione per la gestione del territorio, capace di innescare processi di “cura” attraverso la riscoperta del senso di appartenenza degli attori locali. Solo in questa prospettiva si può aspirare alla definizione di un approccio inclusivo che soddisfi i nuovi bisogni degli utenti e, al contempo, integri i valori fisici, economici e sociali espressi dalla complessità dei sistemi insediativi vulnerabili.

La fase di definizione delle nuove esigenze degli utenti del paesaggio storico urbano a vocazione produttiva è finalizzata all’identificazione delle nuove istanze di cambiamento dettate:

- dalla risposta alle nuove sfide locali e globali;

- dalle nuove prospettive di diritto e di responsabilità della comunità nella gestione dei luoghi urbani, che da user diventa prosumer, ovvero produttore oltre che fruitore dei luoghi, contribuendo ad azioni di co-creazione (Boeri et al. 2016; Izvercianu et al. 2014);

- dalla necessità di ristabilire e rinnovare le relazioni tra spazio fisico, comunità insediata e processi produttivi.

Questa fase coinvolge un sistema di conoscenza multilivello alle diverse scale: dall’edificio all’aggregato urbano, dal municipale all’inter-comunale, combinando la conoscenza degli esperti con le conoscenze locali in una prospettiva multisettoriale.

Sulla scia dell’approccio inclusivo delineato nel documento ministeriale (MIBACT, 2018), la sperimentazione ha attivato un processo di innovazione sociale con il coinvolgimento dei diversi attori in tutte le fasi dell’iter progettuale: le istituzioni (Regione e Comune) interessate ad investire sul patrimonio culturale dei sistemi insediativi con l’obiettivo di rivitalizzare anche il tessuto economico e sociale attraverso progetti di recupero; il sapere esperto rappresentato dall’Università e dagli enti di ricerca col fine di gestire la qualità del progetto e di mediare gli interessi dei vari stakeholders coinvolti; gli enti del Terzo Settore e i poli culturali presenti sul

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territorio per la creazione di una rete virtuosa capace di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale locale; la comunità interessata al miglioramento delle condizioni di vita e alla riattivazione dell’economia locale.

L’esperienza svolta con la partecipazione dell’ambito tecnico-istituzionale ha richiesto un approccio di tipo tradizionale: è stato necessario intervenire su singoli casi edilizi di rilevanza comunale prima di poter intervenire sulla dimensione più ampia del tessuto urbano. Diversamente, il coinvolgimento della comunità, tendenzialmente restìa a qualunque forma di trasformazione, ha richiesto un approccio inclusivo attraverso un sistema di interviste a testimoni locali privilegiati e successivamente ad ampia scala. Nelle dinamiche di inclusione i diversi attori hanno quindi richiesto differenti livelli di coinvolgimento rispetto alla caratterizzazione del sistema in cui essi interagivano (fisico, economico, e sociale). E’ stato necessario porre attenzione sugli usi pregressi degli spazi e sulle esigenze espresse ed inespresse con cui si è compiuto il percorso di conoscenza. La sperimentazione ha determinato l’individuazione di agenti di trasformazione che rappresentano le linee guida che governano il sistema. Tali forze spingono lo scenario presente verso soglie di trasformazione, oltre le quali avverrebbe una perdita delle caratteristiche di riconoscibilità del sito (Beauregard, 2015).

Al fine di procedere alla discretizzazione delle condizioni di scarto e spreco conseguenti l’impatto delle pressioni perturbative, sono stati organizzati due tavoli di lavoro:

- il primo, per attivare un dialogo con la comunità, attraverso la distribuzione di questionari misti ad ampia scala, ha permesso di recepire gli stili di vita della popolazione e di coglierne la predisposizione alla partecipazione e all’interazione con gli altri attori;

- il secondo per promuovere il confronto con le istituzioni, ha permesso di esplicitare nuovi modelli gestionali per gli sprechi desunti.

Il processo innescato con i tavoli di lavoro apre all’elaborazione di scenari di riequilibrio dello spreco che tengono conto delle interconnessioni tra le persone ed i luoghi, le attività ed i territori (Healey, 2005).

Il confronto condotto con gli interlocutori privilegiati (istituzioni e comunità) ha permesso di individuare le esigenze espresse alla luce del quadro teorico desunto dagli indicatori:

- le istituzioni pongono come problema prioritario l’individuazione e il recupero de-gli “scarti urbani”, rappresentati dall’elevata quantità di edifici e di aree inutilizzati in stato di abbandono e di degrado. Questa situazione ha determinato da parte delle istituzioni la richiesta di elaborare una strategia di riuso a scala urbana. Le difficoltà emerse nel passaggio da una fase di concertazione ad una attuativa so-no state relative ad una mancata attribuzione dei compiti

143 all’interno del processo di coordinamento;

- la comunità e gli enti culturali locali individuano come problema prioritario quello della riduzione degli “scarti sociali”: l’alto tasso di disoccupazione e di criminalità influiscono negativamente sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla costruzione di un senso di identità e di appartenenza. Il progressivo allontanamento tra la comunità e la risorsa degli scavi archeologici, che per secoli avevano rappresentato occasione di scambio e di fermento culturale, ha determinato la sua progressiva estromissione dai processi di sviluppo locali, soprattutto da quelli culturali. Le difficoltà riscontrate inizialmente dal dialogo con la comunità sono state causate da una diffidenza e da una mancanza di fiducia sia nei confronti dei rappresentanti del sapere esperto, che rispetto alle finalità delle interviste e dei questionari distribuiti.

La successiva acquisizione di consapevolezza da parte della comunità dell’importanza del contributo nel processo decisionale, insieme ad una rinnovata fiducia nelle istituzioni, ha permesso di raccogliere informazioni da un campione di intervistati ampio ed eterogeneo.

Il questionario sottoposto ai cittadini (Tab.) è impostato su domande a risposta mista, raggruppate in categorie, al fine di desumere informazioni circa:

- caratteristiche dell’ intervistato, - componenti economiche, - componenti culturali, - componenti sociali, - componenti ambientali, - disponibilità a collaborare, - relazioni con il contesto.

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Tab.21 Esempio di questionario sottoposto ai cittadini Caratteristiche dell’ intervistato

Quanti anni ha?

□ 10-20 anni □ 20-30 anni □ 30-40 anni □ 40-50 anni □ più di 50 anni Da dove proviene?

1) Dove abita? (specificare quartiere se abita ad Ercolano) 2)

3) La sua abitazione è di proprietà o in affitto? 4)

5) Da quante persone è composto il suo nucleo familiare?

□ 1 □ 2 □ 3 □ più di 3 Qual è il suo livello di istruzione?

□ nessun titolo □ elementare □ media inferiore □ media superiore □ università

Se studia, dove?

□ Ercolano □ Fuori Ercolano Possiede competenze digitali? □ Sì □ No

Se sì, a che livello?

□ Basso □ Medio □ Alto

Ritiene che il suo lavoro necessiti di particolari conoscenze tecniche? □ Sì □ No

Ritiene che l’uso della tecnologia possa portare vantaggi al suo lavoro? □ Sì □ No

Se sì, in che modo? (Canali social, Utilizzo di App, ecc.) Il suo lavoro prevede forme di confronto/collaborazione? □ Sì □ No

Se sì con chi?

□ Colleghi □ Istituzioni □ Associazioni □ Altro Se no, le piacerebbe?

□ Sì □ No

È soddisfatto per il lavoro svolto (in termini di guadagno, numero di ore lavorative, tipo di orario, relazioni di lavoro, stabilità del posto, distanza casa-lavoro, interesse per il lavoro)?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo

Componenti economiche

Ha un lavoro stabile? □ si □ no

Se si, che tipo di lavoro è?

□ attività commerciale □ attività artigianale □ libero professionista □ impiegato □ altro

Dove?

□ Ercolano □ Fuori Ercolano Da quanto tempo lavora?

□ 0-10 anni □ 10-20 anni □ 20-30 anni □ 30-40 anni □ 40-50 anni Quali altri tipi di lavori ha svolto?

145 Quante ore al giorno lavora?

□ 0-5 ore □ 5-10 ore □ più di 10 ore Quanto è il suo guadagno mensile?

□ da 0€ a 500€ □ da 500€ a 1000€ □ da 1000€ a 1500€ □ più di 1500€

Il suo guadagno è costante o ci sono i mesi in cui è maggiore? Se si, quali sono i mesi in cui lavora di più?

Ci sono mesi in cui non lavora? □ Sì □ No

Se si, quando non lavora svolge altri lavori? □ Sì □ No

Se si, quali?

Componenti culturali

Crede che le attività economiche presenti ad Ercolano abbiano valore culturale?

□ Sì □ No Ha fiducia nell’efficacia dei progetti (previsti e/o in corso) per valorizzare il patrimonio culturale di

Ercolano?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo Crede che la presenza di stranieri influenzi negativamente la comunità ercolanese? □ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo

Componenti sociali

Partecipa attivamente alla vita sociale di Ercolano?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo Partecipa attivamente alla vita politica di Ercolano?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo È iscritto ad una o più associazioni?

□ Sì □ No

Se sì, di cosa si occupano?

□ Iniziative sociali □ Iniziative culturali □ Tempo libero □ Altro Ha fiducia nei rapporti di collaborazione col vicinato?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo Ha fiducia nei rapporti di collaborazione tra cittadini e istituzioni (a livello locale)? □ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo C’è degrado sociale nella zona in cui si svolge la sua attività?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo Di che tipo?

□ Criminalità □ Violenza □ Furti □ Povertà □ Disoccupazione □ Altro

Componenti ambientali

È soddisfatto della qualità dell’ambiente in cui vive?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo

Crede che il suo lavoro influenzi negativamente le condizioni ambientali (produce inquinamento, crea problemi di smaltimento rifiuti, incrementa il livello di traffico urbano, ecc.)?

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Crede che il suo lavoro influenzi positivamente le condizioni ambientali (riduce la produzione di rifiuti, si muove a piedi, bici, trasporti pubblici)?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo Si sente sicuro nel luogo in cui vive?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo

Disponibilità a collaborare

È disposto ad investire per migliorare la qualità della vita nella zona in cui vive? □ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo Se sì, in che modo?

□ Investire tempo □ Investire denaro □ Investire le proprie competenze Quanto è il tempo libero che è disposto a donare?

□ 1h/settimana □ Meno di 3h/settimana □ 3h/settimana □ Più di 3h/settimana Quali attività svolge nel suo tempo libero che abbiano una ricaduta esterna?

□ Guida e Accoglienza turistica □ Couchsurfing/ AirBnB □Home Restaurant/Home Eating □HomeMade (teatro fatto in casa) □HomeAtelier □ “Ortozerozero”

Queste attività con chi le svolge?

□ Da solo □ Con la sua famiglia □ Con altri Se con altri, con chi?

Nel suo tempo libero quali sono i luoghi che frequenta? □ Associazioni □ Negozi □ Bar □ Piazze □ Giardini Si trovano ad Ercolano?

□ Si □ No

Relazioni con il contesto

Crede che l’area in cui vive sia ben collegata? □ Sì □ No

Se no, cosa andrebbe migliorato?

□ Trasporto pubblico □ Percorsi carrabili □ Percorsi pedonali □ Accessibilità per disabili □Altro

Crede che nell’area in cui vive vadano potenziate alcune funzioni? □ Sì □ No

Se si, quali?

□ mercato del vintage □ attività commerciali (in generale) □ attrazioni artistico-culturali □ MAV □ bar e ristoranti □ altro

Crede che nell’area in cui vive vadano integrate alcune funzioni che oggi non sono presenti? □ Sì □ No

Se si, quali?

□ spazi verdi □ spazi associativi □ spazi espositivi □ laboratori

□ spazi per la formazione □ altro

Conosce edifici o spazi il cui uso attuale è diverso dalla sua funzione originaria? □ Sì □ No

147 Se si, quali?

L’uso è cambiato nel tempo per scelta dell’amministrazione comunale? □ Sì □ No

Se no, da parte di chi?

6) Secondo lei ci sono dei fattori che impediscono lo sviluppo dell’area? □ Sì □ No

Se si, quali?

□ mancanza di attenzione da parte delle istituzioni □ mancanza di fondi per progetti pubblici

□ degrado diffuso (sociale, culturale, economico e ambientale) □ altro 7) Avverte l’attenzione delle istituzioni per le problematiche dell’area in cui vive?

8) □ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo Quando pensa al futuro il suo giudizio è positivo?

□ Per niente □ Poco □ Abbastanza □ Molto □ Moltissimo Quale potrebbe essere uno slogan/parola chiave che sintetizzi l’identità di Ercolano?

Il campione di intervistati è costituito da 120 cittadini: - 19 campioni per la fascia d’età 10-20 anni;

- 28 campioni per la fascia d’età 20-30 anni; - 31 campioni per la fascia d’età 30-40 anni; - 14 campioni per la fascia d’età 40-50 anni; - 28 campioni per la fascia d’età oltre 50 anni;

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Tab.22 caratteristiche degli intervistati (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Tab.23 componenti economiche (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Tab.24 componenti culturali (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Tab.25 componenti sociali (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Tab.26 componenti ambientali (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Tab.27 disponibilità a collaborare (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Tab.28 relazioni con il contesto (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

155 Dai questionari è emerso che:

1) rispetto alle caratteristiche dell’intervistato:

-il 70 % dell’intero campione dispone la casa di proprietà;

-il 66 % dell’intero campione ha una composizione del nucleo familiare >3;

-il 32% dell’intero campione ha un livello di istruzione universitaria, questo è riscontrato nella fascia età della popolazione 20-30, il 27% dell’intero campione dispone invece della licenza media;

-il 68% dell’intero campione dispone di competenze digitali, di cui il 45% basso livello e 32% medio livello; la maggioranza delle competenze digitali a livello medio è riscontrabile nella fascia di età della popolazione 30-40;

2) rispetto alle componenti economiche:

-il 66% dell’intero campione dichiara che il proprio lavoro richiede una forma di confronto-collaborazione, la maggioranza di tale caratteristica è riscontrabile nella fascia di età della popolazione 30-40;

-il 49% dell’intero campione risulta abbastanza soddisfatto dell’impiego svolto, realmente riscontrato in maggioranza nelle fasce di età della popolazione 20-30, 30-40:

- il 55% dell’intero campione dichiara di non avere stabilità lavorativa, il dato ha rilievo nella fascia di età della popolazione 20-30;

-il 42% dell’intero campione esercita il lavoro di commerciante, maggioranza rilevata soprattutto nella fascia di età della popolazione 50+;

-il 45% dell’intero campione lavora dalle 5-10 ore giornaliere, il 32% dalle 0-5 ore, rilevato soprattutto nelle fasce di età della popolazione 20-30, 30-40;

-il 41% dell’intero campione ha un guadagno mensile di €0-500; il 41% dell’intero campione ha un guadagno mensile di € 500-1000;

3) rispetto alle componenti culturali:

-il 54% dell’intero campione ritiene che le attività economiche ad Ercolano non abbiano valore culturale;

-il 44% dell’intero campione ha poca fiducia nei progetti di valorizzazione del patrimonio culturale di Ercolano;

4) rispetto alle componenti sociali:

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-il 35% dell’intero campione ha poca fiducia nei rapporti di collaborazione tra cittadini e istituzioni (a livello locale);

5) rispetto alle componenti ambientali:

-il 54% dell’intero campione è poco soddisfatto della qualità dell’ambiente;

-il 34% dell’intero campione crede che vadano potenziate attrazioni artistico/culturali; il 23% crede nel potenziamento del MAV;

6) rispetto alla disponibilità a collaborare:

-il 45% dell’intero campione si ritiene abbastanza disponibile a collaborare nel processo di miglioramento della qualità della vita; maggioranza rilevata soprattutto nelle fasce di età della popolazione 20-30, 30-40;

-il 43% dell’intero campione investirebbe tempo nel processo di miglioramento della qualità della vita, maggioranza nella fascia d’età della popolazione 30-40; il 39% investirebbe le proprie competenze rilevato in maggioranza nelle fasce 20-30;

-il 43% dell’intero campione donerebbe <3 ore settimanali nel processo di miglioramento della qualità della vita, nel dettaglio la fascia di età 50+ sarebbe disposta a donare >3 ore settimanali;

7) rispetto alle relazioni con il contesto:

-il 29% dell’intero campione crede che vadano integrati spazi verdi; il 26% crede nell’integrazione di spazi associativi;

-il 46% dell’intero campione esprime un grado basso di giudizio positivo per il futuro. Il confronto con le istituzioni è avvenuto tramite interviste con i principali attori (già attivi o potenziali) dei processi di trasformazione del territorio:

- MAV (Museo Archeologico Virtuale), - Proloco Hercolanuem,

- Forum dei Giovani,

- Funzionari dell’Amministrazione Comunale, - Accademia Ercolanese,

- Fondazione Ville Vesuviane,

- Esponenti di associazioni (“Ercolano Viva” e “Ercolano Pulita”), - Cooperativa Mercato Di Resina,

- Hercolaneum Conservation Project, - Radio Siani.

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Fig.34 Interviste (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Fig.35 Interviste (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Dall’analisi delle interviste è stato possibile ricavare la tabella di frequenza (Fig.) che mette in evidenza quali sono le affermazioni che ricorrono maggiormente tra gli stakeholders.

Fig.36 Tabella di frequenza (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

160 Dalle interviste si evince:

- che tutti gli intervistati sono disposti a collaborare con altri enti del territorio (soltanto l’ “Accademia Ercolanese” preferisce la collaborazione con enti fuori dai confini di Ercolano); - che le azioni condotte dagli intervistati si rivolgono ad un’utenza molto varia, mentre soltanto “l’Accademia Ercolanese” si rivolge ad un pubblico selezionato;

- che le attività legate alla promozione e alla valorizzazione delle risorse del territorio hanno un buon riscontro in termini di partecipazione;

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Fig.37 tabella di frequenza (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Fig.38 tabella di frequenza (elaborazione dati sviluppata in collaborazione con Elodia De Filippo, Filomena Ragone, Sabrina Sacco, Valentina Savino).

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Le domande successive si riferiscono al rapporto con i principali elementi che connotano la città in vista di una futura rinascita della città:

- gli scavi sono considerati come un polo attrattivo ma anche come limen a causa della loro chiusura fisica rispetto alla città;

- Via Pugliano è considerata una zona degradata ma con un alto potenziale economico e turistico;

- Ercolano nell’immaginario collettivo continua ad essere associata alla magnificenza del periodo borbonico e l’area archeologica viene riconosciuta come driver per innescare azioni di recupero del sistema insediativo,

- gli evidenti problemi che affliggono il tessuto sociale e l’individualismo degli attori che agiscono sul territorio sono i principali ostacoli allo sviluppo della città,

- turismo e cultura sono considerati driver fondamentali per il futuro dell’economia ercolanese.

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4.6 Criteri di compatibilità al riuso per il sistema fisico: adattabilità del layout,