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Le aziende analizzate

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 145-151)

CAPITOLO 5 – LA QUALITA’ DELLA COMUNICAZIONE SULLA

5.1.1 Le aziende analizzate

• l’allineamento della comunicazione sulla corporate governance predisposta dalle imprese locali di pubblica utilità alle regolamentazioni e alle raccomandazioni attualmente vigenti e rivolte indistintamente a tutte le imprese quotate;

• la presenza, nell’ambito degli aspetti discrezionali previsti dalle citate regolamentazioni, di specifici interventi operati dalle imprese in oggetto al fine di descrivere chiaramente le proprie peculiarità in materia di corporate governance, in primo luogo riconducibili al rapporto in essere con l’azionista pubblico.

In particolare, la ricerca si prefigge di approfondire se l’atteggiamento assunto dalle imprese in oggetto nella diffusione delle informazioni sia effettivamente orientato alle logiche della trasparenza e della correttezza, ovvero rappresenti un mero adempimento delle previsioni regolamentative, con evidenti connotazioni di opacità e/o di reticenza comunicazionale.

Per maggiore completezza dell’analisi, si è inoltre optato per estendere i riferimenti conoscitivi oltre la lettura critica della relazione sulla corporate governance. Sebbene sia, infatti, comunemente condiviso – dalla dottrina economico-aziendale e dagli enti nazionali di regolamentazione dei mercati dei capitali – che la relazione in materia rappresenta il principale documento con il quale le imprese possono diffondere l’informativa sulla corporate governance, si ritiene utile non limitare la ricerca esclusivamente a tale documento. In particolare, appare importante osservare la comunicazione sulla corporate governance predisposta dalle imprese nel suo insieme, sotto il profilo di tutte le possibili informazioni che l’impresa impiega per garantire ai propri interlocutori il pieno apprezzamento delle modalità di attuazione della corporate governance.

L’indagine è stata condotta mediante il ricorso ai siti internet aziendali, dato il ruolo attribuibile a siffatto canale di diffusione delle informazioni per la realizzazione di comunicazioni trasparenti e facilmente accessibili per tutti i pubblici interessati. Tale scelta risulta peraltro avvalorata anche dai recenti orientamenti in

autodisciplina, prassi internazionale e nazionale. In effetti, si assiste ormai da tempo ad una concorde affermazione dell’importanza attribuibile, specialmente per le società quotate, all’uso delle nuove tecnologie comunicative, ed in particolare del canale internet, per garantire la trasmissione delle informazioni rilevanti.

Il sito internet delle imprese quotate dovrebbe infatti presentare un’ampia disponibilità di informazioni, potenzialmente aggiornabili in ogni momento e facilmente fruibili per qualsiasi interlocutore. La raccolta di tutte le principali informazioni sulla corporate governance nell’ambito di una specifica sezione (investor relation o stakeholder relation) agevola inoltre il collegamento tra i diversi contenuti, consentendo un più ampio apprezzamento delle condizioni di:

completezza, chiarezza e trasparenza informativa.

L’indagine si compone pertanto di due fasi, che in linea generale possono considerarsi autonome per quanto riguarda la metodologia di lavoro, ma che di fatto risultano strettamente integrate per il corretto apprezzamento dell’efficacia della comunicazione sulla corporate governance.

La prima fase della ricerca è finalizzata ad assumere e valutare l’intera informativa sulla corporate governance di cui gli interlocutori sociali possono agevolmente disporre. In questa fase la ricerca si concentra sull’osservazione dei siti web aziendali ed è finalizzata a verificare la varietà, la numerosità e il grado di organizzazione delle informazioni pubblicate on line dalle imprese, nonché l’attitudine di queste ultime ad utilizzare proficuamente le potenzialità offerte dal canale Internet per interagire con gli stakeholder.

La seconda fase dello studio si concentra sul principale documento teso a fornire una esauriente rappresentazione delle strutture e dei processi di governo e di controllo: la relazione sulla corporate governance.

La relazione sulla corporate governance è analizzata dettagliatamente ed a livello comparato, per verificare la qualità dei modelli di comunicazione adottati dalle singole imprese ed i relativi punti di forza e di debolezza in termini generali e rispetto alle altre società privatizzate che hanno optato per la quotazione. In questa

parte della ricerca si tiene conto dei contenuti effettivi della relazione sulla corporate governance, valutando criticamente l’atteggiamento informativo-comunicazionale delle aziende rispetto alle informazioni minimali richieste e, soprattutto, rispetto alle attese conoscitive che contraddistinguono i destinatari dei messaggi.

Dal punto di vista della metodologia impiegata, la ricerca si è basata sullo sviluppo delle seguenti fasi di lavoro:

1. scelta del criterio di identificazione di un adeguato gruppo di aziende, rispetto al quale procedere alla verifica delle condizioni di trasparenza e di efficacia della comunicazione sulla corporate governance;

2. verifica della significatività del numero di aziende selezionate in base al criterio preindividuato;

3. esplicitazione delle variabili rilevanti in base alle quali svolgere la ricerca;

4. analisi dei siti web delle aziende oggetto di studio;

5. raccolta e lettura delle relazioni sulla corporate governance;

6. esame complessivo dei risultati e predisposizione della presente sintesi valutativa.

Pare opportuno segnalare che, nella scelta del gruppo di aziende da sottoporre ad indagine, si è optato per l’esclusivo riferimento alla realtà italiana, per i seguenti motivi: il diverso percorso evolutivo subito dalle public utilities nei vari paesi; la tuttora limitata diffusione della relazione sulla corporate governance a livello internazionale (per ora raccomandata solo in Italia e in Spagna, nonché suggerita in Canada); la significatività, ai fini delle caratteristiche dell’analisi, del numero di aziende definito in base al criterio di identificazione selezionato.

5.1.1 Le aziende analizzate

Ai fini dell’indagine empirica, come sottolineato nel paragrafo precedente, sono

valori italiana, con un aggiornamento finale al dicembre 2007. Al riguardo, i criteri identificativi si sono fondati su: la provenienza da un processo di privatizzazione di imprese municipalizzate e la classificazione negli elenchi di Borsa Italiana Spa nel settore dei “servizi di pubblica utilità”. Le imprese che a dicembre del 2007 possedevano le menzionate caratteristiche erano dieci.

Tabella 5.1. Le società analizzate.

Società Enti locali azionisti Settore di appartenenza

Acea Spa Roma Multiutility

Acegas-APS Spa Trieste, Padova Multiutility

Acsm Spa Como, Milano Multiutility

Aem Spa Milano Multiutility

Ascopiave Spa Comuni del Veneto e Friuli Venezia Giulia Gas, Energia elettrica

Asm Spa Brescia, Bergamo Multiutility

Enia Spa Reggio Emilia, Parma, Piacenza Multiutility

Hera Spa Comuni dell’Emilia Romagna Multiutility

Iride Spa Torino, Genova Multiutility

Mediterranea delle Acque Spa Genova Idrico

Sul finire del 2007 è stata costituita A2A Spa mediante la fusione di Asm Spa e di Aem Spa. Per effetto di tale operazione societaria, i siti internet delle due singole aziende sono stati fatti confluire in un unico sito internet, che ne ha accolto gli archivi documentali e le principali caratteristiche. Al momento non risulta però disponibile una relazione di corporate governance di A2A Spa, che dovrebbe essere pubblicata nel primo semestre del 2008.

Ai fini della presente ricerca si è pertanto optato per considerare la due aziende separate, atteso che l’analisi della comunicazione sulla corporate governance è stata

periodo nel quale le imprese erano ancora distinte. Inoltre, il sito di A2A Spa, tutt’ora in fase di sviluppo, si caratterizza al momento per la separazione degli archivi documentali di Asm Spa e Aem Spa, il che ha permesso di analizzare le due realtà separatamente anche da questo punto di vista1.

L’interesse per le società quotate deriva, oltre dalla numerosità e dalla varietà delle attese riconducibili al loro funzionamento, anche dal fatto che per tali imprese la comunicazione sulla corporate governance risulta regolamentata nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana Spa. Assume, pertanto, significato la verifica del comportamento adottato dagli organi di corporate governance di tali realtà nell’adempimento alle prescrizioni regolamentative che, come già affermato, si basano sul principio “comply or explain”.

In particolare, le scelte di conformità alle raccomandazioni possono talora ritenersi sintomatiche della fase di sviluppo effettivamente realizzata a seguito della privatizzazione, nonché dell’interesse a relazionarsi positivamente con il mercato borsistico.

Sebbene l’attenzione sia rivolta alle imprese quotate, i risultati della ricerca potrebbero interessare tutte le imprese locali di pubblica utilità, soprattutto quelle che, pur non rivolgendosi già al mercato dei capitali, stanno affrontando percorsi di crescita dimensionale che nel medio termine potrebbero indurle alla quotazione.

Inoltre i comportamenti adottati dalle imprese quotate frequentemente possono rappresentare un punto di riferimento per le imprese non quotate.

1 Sarebbe interessante sviluppare nel corso del 2008 una ricerca sull’evoluzione della comunicazione sulla corporate governance di A2A Spa, anche al fine di comprendere se la fusione e la conseguente crescita dimensionale hanno stimolato atteggiamenti trasparenti al riguardo. Inoltre A2A Spa ha optato, in sede di fusione, per il modello dualistico verticale.

Sarebbe utile comprendere se tale scelta si configuri effettivamente, come proposto in precedenza, quale efficace soluzione alle problematiche connesse al rapporto tra ente locale ed impresa.

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 145-151)