• Non ci sono risultati.

BASSORILIEVO ATTRIBUTO A MICHELANGELO

Nel documento Digitized by (pagine 35-48)

Ildesideriod’internarminellacognizione delleverecauseche pro-vocaronolacatastrofedelconteUgolinomi haspintoatrattenermi lun-gamenteintorno allemedesime,inguisacheforsedisoverchiomisono allontanato dal bassorilievo e dalquadro,nelleprimepagine diquesto li-bercolomenzionati,ede'qualitornoaparlare.

Lasolatradizionea Michelangeloattribuisceilbassorilievointerracottaassaischiacciatoche rappresentailconteUgolinoinmezzoaipatimenti,cuinellatorredella famedee aversofferti,dopo che nesentìchiavar f uscio disotto.Ela sto-riadelprincipe delle belleartiaffattotace delbellissimolavoroche scendo adillustrare,degnosenzadubbiod'esserattribuitoasieccelsoartista:

perocchéchiunquenesial’autore,colBuonarrotirivaleggiadi merito edisapere.Ascanio CondivieGiorgio Vasari,ambeduepubblicaronola biografiadelloromaestro,luivivente;laondeèpossibileaveresso model-latoquesto bassorilievo negli annichesopravvisse, fino agliestremi giorni sempreintentoall’eserciziodelletreartisorellefigliedelgenio.E poco importainultima analisi sapereilnomedell'autoredicelebrateopere an-tiche,poichéquandolatradizionesimantienedigenerazionein genera-zione, unisonae conformenelgiudiziodelleoperedell’ingegno,ciò

costi-—

30

tuisceilmigliore e più sicuroargomento che maipossa farel’elogio delle opere medesime.InfattiilgrecoApollìno dellatribunad’ignotoscarpello

,

nonèmenostimato dellaVenerede'Medici scolpita dalCleomene d'Apollo-doro,cheintempiprossimiaqueidiFidianellaGreciafiori.IIprestigio de’nomitalvolta precipita de'giudizjostanticolmerito reale degli oggetti, inossequio e dilezionedicoloro de’qualivengono deltifattura.Del ce-lebreAmorino cheMichelangeloancorgiovinettoscolpi,spacciato come grecolavoro,ungransignoronediquei tempifoceacquisto,mediante considcrabilsommadidenaro;eallorquandoglifunota l’astuziadicui l’autoreviventesiera servito per farla credere antica,altamente spregian-dolapocomancò, che conlesue maniprofaneinminuti pezzi l’infrangesse.

Nel caso del bassorilievo in discorso iononoserò affermarecon sicu-rezza essere statomodellato dal Buonarroti;quantunque,ripeto,latradizione adessoIoriferisca,eciòanchesileggainpièdiunintaglioinramefatto nell’ultimo passato secolo,ilquale tuttora esiste,ocheunisco al presente opuscolo,acciocchéillettoreabbiacomoditidiesaminarlo a suopiacimento.

IlVasari d’altronde nella vita diPierinodaVincicidescriveunbassorilievo, rappresentante lo stesso soggetto, e quasi nello stessomodotrattato;sicché potrebbetalunonon senza ragioneassegnarlo al nipote delgranLionardo.

Siapure;ciòpocointeressa,bastando atuttasua lodecheper tre secoli alBuonarroti sia stato attribuito,c chegliartisticiveriintelligenti tuttora confessino trovarviilgenio,ilmeritoedilsapere rarissimi,chel’autore delMose'edi Lorenzode’Mediciduca<fUrbinoimprimevaallesue opere divine.Infinde’ conti, PierinodaVincifuscuoiarediMichelangelo, fece delleopereeccellentiin scultura,edaluisiattendevano cosedimaggiore conseguenza,allorchérepentinamortelo tolseaiviventinellaimmaturaetà dicinquelustriappena.

Ilmomentosceltodalloscultoreinquestolavoromisembraquello espressoda Dantecoiversi:

Posciachefummoalquartodivenuti, Gaddo misigiti»disteso ai piedi Dicendo; Padre mio che non miajuti?

Quivi mori:

Difattounsolo de’Gherardesca èrappresentato estinto,ilqualepuòessere appunto Gaddo; mentre unaltrodiloropurvinto daldigiuno è pressoad esalarl’ultimofiato.Ugolino spira fierezza e dolore,c bensiscorgein lui chepiù deltimoredellavicinamorteIoaccuoralapietàpe'figli,intanto cheglialtriduesene stannoassideratiemeditabondisullapropria sven-tura.Illuogooveilcaso seguì, è indicato da quella figura sedutainbasso cherappresentailfiumeArnopersonificato,ilquale induepartiPisa divide.

31

Superiormentesivedeunafiguraallegoricaalgeneredisupplizio

inflitto aiGherardesca,cioè laFame,nelmodocheladescriveOvidio, nu-da, secca,paurosa eanelantedicibo.Quelbracciocheellatiene stesocome indicanteun qualcheoggetto, è presumibilecheadditarvogliailpalazzo diresidenzadell’arcivescovo,da dovesipartil’atrocecomandamento che

iGherardescaspengeva.Non mitratterròa farriflessioniinquantoaipregi della poeticacomposizioneedallasquisitezza del disegno,essendochéognuno puòfarlorimirandol’annessastampa, chepotrà serviredistudio a quei gio-vaniiquali nelleartiimitatives’iniziano,ediqualisopra d’ognialtracosa abbisognano d’impararelamanieradelcomporrefilosofico;senzadiche leartibellesiriduconoafrivoleopuerilibambocciate,mancantidiscopoe diragione.

QUADRO

DIPINTO

A

OLIO

DAL COMM.

P.

BENVENUTI

Moltotempo primadivedereildipintodelBenvenutiavevogià vi-staunalitografiafattaaParigidi questosuobellissimolavoro,esotto allamedesimavilessi:

Inon piangeva,sidentroimpietrai;

lochesubitomifecericordare la tragica storiadell’eccidiode’ Gherarde-scadaDantenarrata.Fin d’allorami nacquesospettochequel versonon fosseesattamenteappropriabileaquellacomposizione,poichéde’quattro trafiglienipotirinchiusi nel carcereinsiemecolconteUgolino,due sono giàfreddicadaveried ammucchiatisullegambe delterzochestringe unginocchio delsedutogenitore;mentreilquartoglitendelebraccia

inattodichiedergliaitae soccorso.Ilsuddettoverso appartiene allaprima giornatadopo chefuchiusalaporta dellatorrefatale,elacomposizione ricordasicuramentelaquinta.Nellaquartamuore Gaddo, eglialtri peri-ronoinseguilo,comeDanteperboccadiUgolinohadetto:

Vid’ iocascarlitreaduno ad uno Fra*1quintodicHsesto:....

Ciò avvertiloespongo; cheilquadromi sembra benpensato innanzidimetter manoallavoro,poiché inognisuaparte è pienodiraziocinioedi giu-dizio.Scorgesicheildipintoremollissimo s'internò neltristocaso,avendo postoUgolinoinatteggiamentodignitoso e vibrante dagli occhi sguardid’ira feroce,per cuilasuafisonomiaesprimeledolorosepassioni,che all'infe-licevecchiol’animatormentavano. La scenanon potevarappresentarsipiù commoventeeluttuosadiquelche abbiafattol'esimioBenvenuti,che

32

innullasiègiovatodellacomposizionedelbassorilievosuperiormente il-lustrato.L’uomod’ingegnotrovasempredellerisorseperpiacere, inte-ressareevestirecolcaratteredinuovità,ancoquei soggettitrattatimolte volteda uominipreclarissimi,iqualicomeargomentivecchi e già esauriti son damediocriartistiorigettati,oservilmentecopiati.

Inquantoall’estetica,sebbeneiononsiapittore,nondimenodirò senza verunapretensioneciòchepenso,sideldisegno quantodelcolore.

11disegnoparmi dottamentestudiato,leforme scelteesquisite,gl’ in-siemenaturaliinmodo, chenelle partinude sembravederedegliesseri reali.Ilcoloritorobusto,fresco, trasparenteeadattato,appagal’occhio;

oltre dicheilpossessodell'arteeilmaneggiofrancodelpennelloche

ilcom.Benvenuti haquiviimpiegato,fannoreputarequesta perunadelle molte sueeccellentioperecheabbia fatte nellamaggiorvigorìa dell'età.

La mia benscarsa intelligenzanon mihafattosegnalareverunamendanel prefatoquadro;equandoanchealcunaneavessiravvvisata,ciòlascio volentieri rilevareacoloroiqualisembranononaverallr’occhioche pervedereidifettide’sommiartisti, ed altralinguacheper anatomiz-zarli;profondendoinvecesmoderatissimeIodiintórnoacertedeboli pro-duzioni,chetuttogiornoesconoincopia dalle officine dellafollaartistica moderna,lacui volgaritàètale,danonfarladegnadiunpostoneppure nelvestibulo deltempiodellaGloria(27).

IT

O ?H

(1)UgolinoIIAgliodelconteGuelfode'Gberardescadiscendevadaunantica fa-miglia,traente,siccomealcuniopinano,lasuaoriginedaunostipitecomunecogl’ Ude-brandachidiSovana.Essapossedevavariecastellaedestesissimoterritoriopresso almare,cheoltrelaCecinabagnalefecondepianurediDonoratico,cuidaremoto tempoteneva a titolo difeudoimperiale.Lapiù anticamemoria chediessasiconservi iforseun (strumentodalqualeapparisce;cheWalfrodo diRatchausol'anno7Mfondò e doto l'AbbaziadiS. Pietroa Palazzuolo,ossiaaMonteverdi,nel distretto diPiombino, ilquale islrumentofupubblicatodalprofessorMacedoniinunSommanodidocumenti ri-guardantilafamiglia Gherardesca. Nellasecondametàdel secoloXIIIilmaggiorentedei contidiDonoraticoeraappunto Ugolinoli,principalissimo cittadinoinPisa,attese le moltericchezze, parentele,aderenzee talenti dicuiabbondava. Nonostantedovettepur soc-combereallefrodidiunpreteimbellee maligno.

Le campagneintorno aDonoratico son sempreproprietà dellacasaGberardesca;mailfeudale fortilizio6oggidìuna ma-cerie disassi,ugualmenteinfranti,comegiàfuronoschiacciate lebarbareleggi protettrici deifeudo

(3)Ilpalazzo attualmente possedutodaisignoriGberardescainFirenze,pressola Porla aPinti,intempi anoiremoti appartenevaallafamigliaOorentinaScali,cquindi alMagnifico Ottavianode'Medici.Contata o ConteainafigliadelprefatoOttaviano,edi FrancescaSalviatiziamaternadelgranducaCosimoI,loportòindotemaritandosial conteUgodellaGberardesca.Essa ebbe duefratelli, cioè,Alessandrocardinale earcivescovo diFirenze,ilquale assuntoalpontificatocambiòilnomeinLeoneXI,eBernardelto, cuiessendoinodio a' suoi parenti sovrani dellaToscana, abbandonòlapatriaper trasfe-rirsiaNapoli,oveacquistòilducato d’Ottajano,tuttoraconservatoda’suoi discendenti.

(3)Altricelebri artistihannotrattatoquesto sublimeepisodio dellaDivinaCommedia.

Perquantoè amianotiziaTingleseReynolds,ilcaralierLuigiSahatelli,ilDiolti,eil professorGiuseppeBezzuoli,sonoquelliche piùsisonodistintiinquestosìdifficiletema.

Sfortunatamentenon ho veduto alcunodiquestilavori,e soloioposso dirneciòcheho potutorilevareo daincisionio da qualcherelazione.

DelquadrodiReynolds conosco unastampaa fumo.Ilmomentosceltodal dipintore è quello in cuicademortoGaddo;

Anselroucciosistringeaunbraccio diUgolino,chestralunaloeimpietritodaldolore non dà ascolta Unodeigiovani sostieneilmorente,l'altro collescarnemanisicoproin parteilvolto;c lasuaboccaesprimeunpianto convulso.

IlSabatelli scelseI*istante incuimorti efiglienipoti,ilmiseroUgolinogiàciecobrancola sopraifreddicadaveri.

Hovedutaun' incisioneassaibelladel Beltellini, incuiètradottaquestascenapatetica eterribile.

IlDiotti,ilquadrodelqualestaoraincidendo CesareFcrreri,professore d* intaglioaPavia,secondoquelloebeho uditodire,hasceltolo stessomomentodel Reynolds:mannllaavendo veduto,nullapossodire.

IlprofessorBezzuoliinun qua-drooggipossedutodalprofessoreOrazioGreenough,scultoreamericano,preferìquella tremendaoraincuil'infelicefamigliasbigottitae digiunasentechiavarFuscio,mentre aspettailconsociocibo.Nonho veduto questodipinto,chemidicono, digrandeeffetto.In esso vedrsiundo’figlidiUgolino porgerl’orecchioallaserratura della porta delcarcere permeglio udireseveramente conficcavanol'uscioabasso.Stralunatoè in volto,e colle

5

3*

chiomeirtesulla fronte.Ugolinorittoinpiedi£in alto difremere ferocemente presagodella funesta sortecheaspetta luieisuoi cari,cnon bada ad Anselmuccio, chepiangendo e sbigottito glistringeunbraccioeglidomanda:

:tu guantisi,padre, che haiT

Unodc’figliincatenalo £ prosteso alsuolonelmassimospavento.Chimifecequesta re-lazionea vocenonsirammentava benedellaposizione dell'altro infelicechiusonella fa-taiMuda.

(4)Unarecente biografia delconte Ugolino £statapubblicatainPisapercuradi FerdinandoGrassini,segnatacolle lettere inizialiG”°R.,versolalinedellaqualesilegge:

Difensorenonsmorfioso dellamianatale città (Pisa) risolutoa fartuttoperessa, eccettualo peròtempreilsacrifizio dellaremò,e del criterio;senza la turpe abitudinea adu-larelepersone e trapassate ementi

,

inqualunquerangoeordine socialeellefossero,o sienoposte,spero di onereadempiutoaldovere di libero,nonappassionato scrittoreancoin questobiograficolavoro.Talprotestadovrebbeognunotenerlafittanellamenteallorcb£

prendea scrivere dei fastiodeltristidegliuomini;mal'autoresembra che nonl’avesse ancorairoaginalaquando adettaresiposequelbiograficolavoro.Altrimentiimoitiplici e supposti delitti attribuiti al conte diDonnraliconongliavrebbe ostentatamenteripetuti, perditi assurdi,infondatiecalunniosi;perlaqualcosailsacrifizio dellaveritàedel criterio non è un dubbio,maunarealtà,ponendoaconfrontoquella biografiaconleautorità di scrittoridibenaltropeso,dameinvocatia difesa diun personaggio checomunqueoccupa unposto luminosonelle storie delsecoloXIII.

Talvolta però avvienechesottoilvelame dellecose antiche,sicerca copertamentesfogare passioni di più recente data!

I

(5)Ilcelebro P. Ugbelli nella ItaliaSacra

,(Seriedegliarcivescovipisani,tom.3.

pag.444J,cosidipingel’arcivescovo RuggerodegliUbaldini:

Tiruliqueefferati,et inejcorabilisanimi .... Quei

n

meritoDantesJJighsrius insuadivinacommaediain ultriees inferniflammatdetratti,crudelitquefacinoruhitcarminibus mcminil.

Ilocreduto neces-sario riportare le (estuali parole diuuoscrittorebenricevuto dalla Chiesa,acciocchéalcuni epitelidameusaliperqualificaremesserl'arcivescovoRuggerotrovinoun sostegno inre-cusabileper partedichi fu anzi facilescusarelecolpe eidelittidel clero.

(6)Nel tomo2° delleMemoriedipiùillustriuominipisani sipuò vedereallapag.205 e segg.l'ElogiodiUgolinoVisconti, scrittodalMacaoni,estampatoioPisa nel1791.

(7)QuestoBoonaccorsoera de’Lanfranchi, e per conseguenzaghibellinoaccanito,e di famigliaemula e nemicadelGbcrardcsca.Eraessoaun tempo canonicodiPisa cpievano di S.Cacciano,comesirilevadaunacarta dei di18marzo 1295, qualsiconservanell' Ar-chivio dei signoriRondonidiPisa.

(8)Nonosereicontutta sicurezzaasserire;cheBuonuccorsoGiuliettaluogotenente dell'arcivescovo sia lo stessoBuonaccorso Lanfranchidisopra rammentato;maperalcuni ridessiche sarebbe qui troppo lungoesternare, inclino crederloilsoggettomedesimo. Giubata puòessereun pronome usatoinluogodelcognome,loch£ comunementepratica vasi negli andatitempi,nonesclusiipiùdiligenti storiciecronisti.

(9)Allorquando accaddelacatastrofedei Oberarti esca.Dante aveva 23 annidi età,es-sendo natonel1265, e GiovanniVillani 11,ilquale vennealmondonel1277; perocché am-bedue sebbengiovaninesono contemporanei,ondemegliodiqualunquealtro posteriore scrittorene dovetteroessere informati.

as-ilo)Lacelebre dìsputa insorta traiduepreclarissimi professoriali’Università di Pisa, ilio.Carmignnni edio. Rosisi, io seguito delleparolediG.B. Niccoliniriportate nel testo, divisero le opinioni di molti letterati italiani,or sono pochi annidecorsi.Alcuni concorsero ad interpretareilnoto versonelsensointeso dal cav.Carmignaoi,cioè,die Ugolinosicibasse dellecarni dei propri figli; altri col cav. Rosinisostenneroilcontrario parere.Tradiquesti avvil'illustreV.Monti, inunalettera delqualedirettaa D.Veleriani,edinseritaacU'Antolofia toro.XXI,è rimarchevole c convincente questo brano:

«Sellanarrazionediquelterribile

< fatto,qualesièl'intenzione de)poeta?Sicuramentequella di destarlacrime e

compas-<sione.Oraemepareebelo spettacolo d'un padre ebe divoraisuoifiglispengatuttod’un

«tratto c negliocchiilpianto, enelcuorelacompassione; pare che Ugolino misipresenti

*nonpiùcomeuomodialtoanimonellasventura,ma comefieradi tuttabrutale natura:

alapietà coarertesi in raccapriccio;el’effettotragicoè tuttoperduto.Ciò èpoco.Esce fumi

« di tuttiitermini del vcrisimilcchenn padrealricordo diquelbestialesuofattoaggiunga eanchel'orrorediraccontarlo:perciocchéquelleparolenon sonoinboccadiHautema

«diUgolino.Ed unpadre chenarri di esser trascorsoaduneccessosiorrendo, el’accenni

*senzaporviunaparola, clicnefaccia inqualchemodoscusa,senzasillaba,ebene

dimi-<nuiscal’orrore, costuinon merita più nèstilla dipianto,nèfavilla dicommiserazione.Si

< faancorainnanzi al pensiero un'altraconsiderazione,che amesembradimoltopeso.Il

*Buti raccontachedopootto giornifu apertalacarcerediqueicinqueinfelici,evisi

tro-<varanotuttimorti.Se Ugolinosifossefieramentepasciuto dellacarnede'suoi figliuoli,

«primieramentenonsisarebbetrovatomorto ancoresso:insecondoluogo sarebbero

ap-« parsi nellemembrasmozzicatedeisuoifiglivisibilisegni diquelsuobestialenutrimento:

«eunsimilfallononsarebbesi dalla storia taciuto.Nel suosileuzioadunque su questo

«punto,chimai può creder Dantesipoverodi giudiziodaInventarsi tutto disuocapoun tallattocontanto discapito d'interesseedicompassione Tersoilprotagonista ditanta

«tragedia? » (11)

Latorre detta laMudaerasituata sulla piazza degliAnziani oraappellata do'Co-raiieri,idicui avanzisonoincorporati nelpalazzo ov’èl’Orologio dal lato sinistro.Essa ap-partenevaaiGualandi efu ridollaa carceredi stato,allorquandofattoprigionieroilconte Ugolino,temendo Ruggero chepotesseevaderedalle carceri ordinarie, prescrisseche ripa-rata dettatorre, ivifossetrasferitocomeinluogodimaggiorsicurezza, e nellaqualepoi finicrudelmenteisuoi giorni.

(12)IInumerode' pisanifalliprigionieri da’genovesisinellabattaglia dellaMcloria chenegliantecedentifollid'arme,ascesecircaaii.OOO,spettanti allepiù cospicue fa-migliediRisa,traiquali vi fuilcontelavilo figliodelconteUgolino Ghcrardcsea.Di essi appena 1,000(ornarouoinpatria,allorchédopo15annidi cattivitàfuGnalniculefatta pacetraPisacGenova, essendogli altrimancali o perstentooper crepacuore.Ènotala derisoria frase di cui gliemulidei pisanisiservivanoper denotareilnumero grandedei pri-gionieri,cioè;chi vuol vederPira vadaa Genova.

(13)11TirabosehinellaStoria della letteratura italiana(t.V,1.III.)ci avvisa;cheil com-mento volgareallaD. C. impressoinVenezianelli77 daVendettada Spiracomeoperadì Benvenuto Rambaldi da Imola, appartiene invece a IacopodeliaLana, che èquellodamein questo luogocitato.L’ infaticabile L.A. Muratoriresepubblicoilverocommentolatino dei-1Imolese,qualsitrova nelle bibliotecheLaurensianaed Estense

;

lochesipuòriscontrare nellesueAntichità delmedioevo.IIdellaLanaeBenvenutovisserocontemporaneamente; e perciò alluno oallaltrochespettiilcommentodacuihotrattoquestanarrazione,parrai meritare ugualfede.

36

(li)Ilcst.FU.dalBorgo seguitandoUCronica Marangoni racconU:che Ugolino,figli e nipotifuronopoetisotterranelchiostro de'FratiMinoridiS.FrancescodiPisa.In pro-gresso ditempotuttequeir ossafuronolevatedaquel Deposito, ecomereliquie diMartiridel Guelfismo, trasportatet'naltra sepoltura inFireme, pazzamentecreduta didecenza maggiore, daunfrateGuardianodi quel concento.Fattadantc diligente ricerca,sinegli antichi se-poltuari della chiesa di S.CrocediFirenze,comesullelapide esistenti nellamedesima, non

(li)Ilcst.FU.dalBorgo seguitandoUCronica Marangoni racconU:che Ugolino,figli e nipotifuronopoetisotterranelchiostro de'FratiMinoridiS.FrancescodiPisa.In pro-gresso ditempotuttequeir ossafuronolevatedaquel Deposito, ecomereliquie diMartiridel Guelfismo, trasportatet'naltra sepoltura inFireme, pazzamentecreduta didecenza maggiore, daunfrateGuardianodi quel concento.Fattadantc diligente ricerca,sinegli antichi se-poltuari della chiesa di S.CrocediFirenze,comesullelapide esistenti nellamedesima, non

Nel documento Digitized by (pagine 35-48)

Documenti correlati