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BELL LABORATORIES

Nel documento Scrivere e trascrivere documenti sonori (pagine 62-66)

Gli inizi dell’era dell’incisione elettrica: 1925-1931

2.1. BELL LABORATORIES

Fig. 2.1.3: Caratteristica delle prime registrazioni elettriche a 78 giri. Alla frequenza di

turnover sui bassi la registrazione cambia da ampiezza costante a velocità costante. La

velocità relativa e l’uscita della testina magnetica sono segnate dalla linea continua. La linea tratteggiata indica l’equalizzazione richiesta in riproduzione per ottenere una risposta piatta come mostrato dalla linea puntinata.

frequenza aumenta il raggio diminuisce. Se il raggio della curva è più piccolo del raggio dello stilo avremo una distorsione nella lettura del solco. Verso la fine degli anni ’30 questo problema viene risolto per mezzo dei miglioramenti introdotti nelle testine di riproduzione aventi una buona lettura delle alte frequenze registrate anche ad ampiezza costante. Questo permetterà di riportare gli apparati di incisione nuovamente ad ampiezza costante alle alte frequenze, in modo da compensare la diminuzione in ampiezza dovuta all’incisione a velocità costante. Un’altra frequenza di turnover, questa volta negli acuti, viene introdotta, ottenendo schematicamente le ‘curve’ di Fig. 2.1.4.

I valori di equalizzazione in fase di riproduzione – le due frequenze di turnover –, non saranno fissati in uno standard fino al 1956, anno di introduzione delle curve RIAA14.

Fino a quella data ogni casa discografica, e talvolta ogni singola collana, adottava le curve – peraltro oggetto di segreto industriale in quanto responsabili di una migliore ‘qualità’ sonora – che maggiormente si adattavano ai propri sistemi di registrazione, di incisione e di riproduzione. Riportiamo nella tabella D.5.2 alcuni di questi valori.

Per evitare ‘danni’ – riproduzioni senza acuti o con acuti deboli e con un rumore alle basse frequenze troppo accentuato – durante l’odierno riversamento è necessario stabilire la corretta equalizzazione, seguendo la regola che impone di conoscere “chi ha inciso il master e quando”15.

§32. Il Victrola

Esemplare per l’iniezione di tecnologie innovative su tecnologie obsolete è il caso del fonografo Victrola. Nato nel 1906 come novità dal punto di vista del design, ancora nel 1921, “il

14Per una illustrazione schematica si veda la Fig. 2.1.5.

Fig. 2.1.4: Caratteristica delle ultime registrazioni elettriche a 78 giri. Registrazione ad ampiezza costante sopra la frequenza acuta di transizione e sotto la bass turnover frequency. La velocità relativa e l’uscita della testina magnetica sono segnate dalla linea continua. La linea tratteggiata indica l’equalizzazione richiesta in riproduzione per ottenere una risposta piatta come mostrato dalla linea puntinata.

Fig. 2.1.5: Moderne caratteristiche di registrazione secondo lo standard RIAA per i dischi LP a 33 giri e 1/3. La frequenza di turnover e la frequenza di transizione sugli acuti sono standardizzate a 500 e a2122 Hz. Sotto i 50 Hz si registra ad ampiezza costante. La velocità relativa e l’uscita della testina magnetica sono segnate dalla linea continua. La linea tratteg-giata indica l’equalizzazione richiesta in riproduzione per ottenere una risposta piatta come mostrato dalla linea puntinata.

Victrola sembrava quasi identico al modello originale del 1906”16; venne rilanciato sul mercato

16Gelatt, The Fabulous Phonograph 1877-1977, p. 211. Si veda inoltre la Fig. 2.1.6 (a), tratta da Pitts, “Design for Cabinet for Talking-machines”, brevetto di “design” depositato per conto della Victor Talking Machine Company.

2.2. INCIDERE

alla fine del 1925 come Ortophonic Victrola (marchio depositato) integrandolo con il nuovo sistema di riproduzione elettrica. Sebbene a disposizione dei tecnici dei Bell Labs vi fossero tutti gli elementi della catena elettroacustica, l’ultimo anello, quello dell’altoparlante, viene, per motivi di efficienza, ancora affidato a un sistema meccanico-acustico: la tromba esponenziale, come si può vedere nella Fig. 2.1.6 (b)17. Un modello intermedio, il Victrola XVII del 1916, era il frutto di ben ventuno brevetti americani diversi18. Può essere interessante notare come quattro di questi brevetti siano dedicati esclusivamente al sistema acustico-meccanico di amplificazione del suono tramite tromba.

(a) 1906 (b) 1926 (c) Evoluzione del design Fig. 2.1.6: Immagini del Victrola, che incorporava l’“exponential-horn”, sistema di ‘amplificazione’ completamente meccanico.

2.2 Incidere

§33. Stili

Osservando il sottosistema meccanico composto dalla coppia diaframma+stilo, i primi segnali di un interesse verso la sola componente dello stilo arrivano nel 1916, col deposito di un brevetto da parte di un cittadino tedesco, Rammelsberg, “Recording-Stylus”. Tuttavia una prima suddivisione era già avvenuta, con Edison, nella separazione fra stilo ‘produttore’ (che incide il supporto) e stilo riproduttore, anche se ancora solidale al diaframma.

Il brevetto di Rammelsberg ripropone l’idea di Edison di indentetions o undulations su una pellicola o su un foglio di celluloide senza la rimozione di materiale come avviene nei cilindri di cera. Come si può notare nella Fig. 2.2.1 – ed è questa la novità – la geometria dello stilo di incisione è oggetto di uno specifico studio19.

17Maxfield e Harrison, “Methods of High-Quality Recording and Reproducing of Music and Speech Based on Telephone Research (Reprint)”, p. 30.

18685,409, 705,126, 814,786, 814,848, 877,184, 902,280, reissued 12,963, reissued 13,044, reissued 13,069, 946,015, 946,442, 947,227, 948,040, 1,020,206, 1,022,180, 1,022,582, 1,060,550, 1,067,905, 1,170,675, 1,190,728, design 49,216, “and other U.S. Patents...”, si legge nella “license-notice” attaccata al modello.

19Per una rassegna sui trasduttori fonografici, le cosiddette ‘testine’, anche con una prospettiva storica, si veda Bauer, “The High-Fidelity Phonograph Transducer”.

Fig. 2.2.1: Geometria dello stilo di incisione.

Ma sarà fra la fine degli anni trenta e gli inizi degli anni quaranta che, grazie a Isabel e Frank Capp e alla compagnia da loro fondata, gli stili assumeranno un ruolo autonomo fra le tecnologie della registrazione e riproduzione. In particolare il Capps ANM (Antinoise Modulation Stylus) e il Cappscoop segneranno dei passi in avanti nelle testine di incisione.

2.3 Alan Blumlein

§34. Alan Dower Blumlein

Alan Dower Blumlein20 (1903 - 1942) fu un ingegnere elettronico inglese; viene oggi ricordato per le sue numerose invenzioni nell’ambito delle telecomunicazioni, della registrazione sonora, della stereofonia, della televisione e del radar. Ricevette più di duecento brevetti in tutto il mondo (centoventotto dedicati solo all’audio) ed è considerato uno dei più importanti inventori e ingegneri del suo tempo.

Il sistema di incisione americano della Western Electric21 fu il più utilizzato dalle case discografiche e dall’industria cinematografica (venne impiegato per i dischi del sistema Vi-taphone, sincronizzati alla pellicola, prodotti dalla Warner Brothers e incisi su dischi da 16 pollici dall’interno verso l’esterno); aveva però alcuni difetti, che nel 1930 Blumlein, con la sua nuova testina d’incisione elettromagnetica a bobina mobile22, avrebbe corretto. La risposta in frequenza del suo sistema era compresa fra 50 e6000 Hz23. Si può osservare la differenza fra i due sistemi nella Fig. 2.3.124.

20Per ulteriori notizie biografiche si vedano Alexander, The Inventor of Stereo e Burns, The life and times of A D

Blumlein. 21Si veda §31.

22Descritta in Blumlein, “Improvements in Electro-mechanical Sound Recording Devices more especially of the Moving Coil Type” e Blumlein, “Improvements in Apparatus for Recording Sounds Upon Wax or other like Discs or Blanks”, fra i primi brevetti depositati, a ventisette anni, da Blumlein.

23Si veda Burns, The life and times of A D Blumlein, p. 107.

24Le due immagini sono tratte da Maxfield, “Phonograph System” e Blumlein, “Improvements in Apparatus for Recording Sounds Upon Wax or other like Discs or Blanks”.

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