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Malattie Infettive - Viale

SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA ANTIMICROBICA NELL’ADULTO E NEL BAMBINO IN OSPEDALE

CEFTRIAXONE

PRINCIPIO ATTIVO Ceftriaxone sale bisodico

Nome commerciale Fidato, Kocefan.

Categoria farmacologica Antibatterico cefalosporinico

Dosaggi disponibili - polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare 500 mg/2ml;

- polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare 1 g/3,5 ml;

- polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso 1 g/10 ml; - polvere per soluzione per infusione 2 g.

Via di somministrazione - endovenosa; - intramuscolare.

Dose e Tempo

somministrazione con range

Adulti:

- IM: 1 g/die (fino a 4g in una unica somministrazione nei casi gravi);

- EV 1 o 2 g/die e nei casi più gravi 4 g/die in unica somministrazione

della durata di 30 minuti. Bambini (da 3 settimane a 12 anni):

- 20-50 mg/kg/die nei neonati (fino a 2 settimane);

- 20-80 mg/kg/die e se di peso > 50 kg usare dosaggio adulti.

In generale la somministrazione di Ceftriaxone va protratta per un minimo di 48-72 ore dopo lo sfebbramento o dopo la dimostrazione di completa eradicazione batterica.

Ricostituzione e diluizione del farmaco

Ad uso endovenoso:

ricostituire il prodotto con acqua per preparazioni iniettabili nella misura di 10 ml per g di soluto ed iniettare direttamente in vena in 2-4 minuti;

Perfusione endovenosa:

sciogliere 2 g in 40 ml di soluzione priva di ioni calcio (soluzione fisiologica o glucosata al 5% o al 10%, soluzione di levulosio al 5%, soluzione glucosata di destano al 6%) per una durata di almeno 30 mi nuti;

Uso intramuscolare:

ricostituire il prodotto con apposito solvente (sol. lidocaina 1%) 2 ml per 250 mg o 500 mg e di 3,5 ml per 1 g ed iniettare profondamente nel gluteo alternando i glutei nelle successive somministrazioni.

Conservazione e Stabilità del farmaco

Confezione integra:

Conservare ad una temperatura non superiore a 30°C. Stabilità del farmaco ricostituito:

La stabilità chimica e fisica dopo ricostituzione è di 24 ore se conservata tra +2 e 8°C e di 6 ore se conservata a +25°C ed oltre.

Il prodotto una volta ricostituito dovrebbe essere usato immediatamente

Incompatibilità Le soluzioni di Ceftriaxone non devono essere miscelate con diluenti contenenti calcio (ringer) per formazione di precipitato; non somministrare contemporaneamente e nella stessa via con soluzioni contenenti calcio e se disponibile una sola via venosa lavare con soluzione fisiologica prima e dopo

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per evitare precipitati.

Sulla base dei dati di letteratura, il ceftriaxone non è compatibile con vancomicina, fluconazolo e gli amino glicosidi.

Incompatibilità alimentari Porre attenzione ai pazienti che osservano una dieta a basso contenuto di sodio (ogni grammo di prodotto contiene 3,6 mmol di sodio).

Interazioni - Test di coombs: può dare risultati falso-positivi nei pazienti trattati, inoltre può portare risultati falso positivi dei test di determinazione della galattosemia; analogamente metodi non enzimatici per la determinazione della glicosuria possono dare risultati falso-positivi;

- Contraccettivi ormonali: Il ceftriaxone ne contrasta l’efficacia, è

consigliato adottare misure contraccettive aggiuntive non ormonali durante il trattamento e nel mese successivo;

- Aminoglicosidi: l’effetto è sinergico nei confronti dei batteri gram

negativi. A causa di incompatibilità fisich e i due farmaci vanno somministrati separatamente;

- Warfarin: maggior rischio di sanguinamento;

- Ciclosporina: aumento degli effetti collaterali (disfunzioni renali,

colestasi, parestesie);

- Vaccino per il Tifo: riduzione della risposta immunitaria.

Controindicazioni Ceftriaxone è controindicato in caso di:

- Ipersensibilità nota agli antibiotici betalattamici ed alle cefalosporine

in quanto possono verificarsi casi di ipersensibilità crociata;

- Nei neonati iperbilirubinemici (per il rischio di encefalopatia da

bilirubina) e prematuri fino ad una età corretta di 41 settimane (settimane di gestazione più settimane di vita);

- Nei neonati a termine fino a 28 giorni di età: con ittero o presenza di

ipoalbuminemia o acidosi o nel caso il paziente dovesse richiedere un trattamento e.v. con calcio o con infusioni che richiedono calcio.

Gravidanza Risk factor B. Attraversa la barriera placentare per cui la sicurezza non è stabilita. Da somministrare solo per effettiva necessità e sotto stretto controllo medico.

Allattamento Il ceftriaxone viene escreto a basse concentrazioni nel latte materno. E’ necessario prestare attenzione nel prescrivere ceftriaxone a donne che allattano al seno.

Reazioni avverse Disturbi gastrointestinali: feci molli o diarrea, nausea, vomito, stom atite e glossite, raramente ispessimento della bile;

Alterazioni ematologiche: eosinofilia, leucopenia, granulocitopenia, anemia emolitica, trombocitopenia;

Reazioni cutanee: esantema, dermatite allergica, prurito, orticaria, edema.

Parametri da monitorare - Segni di anafilassi alla prima dose e controllo funzionalità epatico -renale.

Info pazienti - Ceftriaxone può provocare capogiri, la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari può essere compromessa.

Avvertenze - La concentrazione di ceftriaxone non può essere ridotta per emodialisi o dialisi peritoneale. In caso di sovradosaggio non esiste un antidoto specifico, è indicato il trattamento sintomatico;

- La colorazione del prodotto ricostituito può variare da giallo pallido

ad ambra in funzione della concentrazione e del periodo di conservazione;

- La fiala solvente per uso intramuscolare contiene lidocaina all’1%,

non deve essere utilizzata nell’uso endovenoso;

- Porre attenzione ai pazienti con un regime dietetico iposodico: ogni

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BETA-LATTAMICI - CEFALOSPORINE

Malattie Infettive - Viale

SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA ANTIMICROBICA NELL’ADULTO E NEL BAMBINO IN OSPEDALE

CEFOTAXIME

PRINCIPIO ATTIVO Cefotaxime sodica

Nome commerciale Lirgosin.

Categoria farmacologica Antibiotico cefalosporinico

Dosaggi disponibili polvere e solvente per soluzione iniettabile 1g/4ml.

Via di somministrazione - Endovenosa; - intramuscolare.

Dose e Tempo

somministrazione con range

Adulti:

- per via intramuscolare: 1g ogni 12 ore (2g/die);

- per via endovenosa: 1 g ogni 12 ore e nei casi più gravi fino a 3 o

4 g fino a 12 g con intervalli di somministrazione di 6 -8 ore;

- per quanto riguarda la somministrazione per via endovenosa

delle dosi più basse, si ricorre all'iniezione diretta da eseguire in 3-5 minuti (nel caso sia già in corso infusione venosa si può pinzettare il tubo circa 10 cm al di sopra dell'ago ed iniettare il cefotaxime nel tubo al di sotto della pinzettatura);

- Alle dosi più elevate il cefotaxime può essere somministrato per

infusione endovenosa breve (20 minuti) dopo aver sciolto 2 g in 40 ml di acqua per preparazioni iniettabili, soluzione fisiologica isotonica o soluzione glucosata, oppure per infusione endovenosa continua (50-60 minuti) dopo aver sciolto 2 g in 100 ml di solvente, plasmaexpander (Emagel o destrani)

- Nei pazienti con insufficienza renale (con clearance della

creatinina minore di 5 ml/min) la dose di mantenimento va dimezzata.

Bambini (sotto i 12 anni):

- 50-100 mg/kg/die suddivisi in 2-4 somministrazioni giornaliere e

nei casi più gravi 200 mg/kg/die;

- Nel prematuro la posologia non dovrebbe superare i 50

mg/kg/die dato che la funzionalità renale non è ancora pienamente sviluppata;

- Il solvente contenente lidocaina cloridrato non va impiegato nei bambini al di sotto dei 12 anni, nei quali la somministrazione intramuscolare va effettuata con la soluzione in sola acqua per preparazioni iniettabili.

Ricostituzione e diluizione del farmaco

Soluzione per uso endovenoso:

sciogliere 2 g in 40 ml di soluzione ppi e poi in sol. fis. o gluc. 5% o 10% 100 ml ed infondere in 50-60 minuti.

ricostituire il prodotto con acqua ppi nella misura di 10 ml per 1 g di soluto ed iniettare direttamente in vena in 3-5 minuti ponendo attenzione all’infusione in via venosa centrale perché può provocare aritmie gravi.

Soluzione per uso intramuscolare:

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iniettare profondamente nel gluteo.

Conservazione e Stabilità del farmaco

Confezione integra:

Conservare a temperatura inferiore a 30 °C, nella confezione originale per riparare il prodotto dalla luce.

Stabilità del prodotto ricostituito:

Le soluzioni allestite incluso quelle diluite con tecnica asettica con soluzioni perfusionali restano chimicamente stabili per 24 ore a 2 -8 °C e al riparo dalla luce, ma in ottemperanza alle buone norme di pratica farmaceutica si raccomanda di utilizzare le soluzioni, laddove è possibile, entro 3 ore dalla loro costituzione.

Dopo l'uso vanno gettate anche se utilizzate solo parzialmente.

Incompatibilità Non somministrare contemporaneamente e nella stessa via soluzioni contenenti altri antibiotici e farmaci e se disponibile una sola via venosa lavare con sol. fis. prima e dopo per evitare precip itati.

Si raccomanda di non miscelare il cefotaxime con soluzioni di sodio bicarbonato.

Incompatibilità alimentari Non note.

Interazioni - Penicilline, soluzioni contenenti calcio o sodio bicarbonato, aminoglicosidi e potenti diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicità;

- Probenecid: può aumentare la concentrazione plasmatica delle

cefalosporine;

- Warfarin: rischio di sanguinamento,

- Vaccino per il Tifo: riduzione della risposta immunitaria;

- Tobramicina: aumento del fofsforo plasmatico.

Controindicazioni Cefotaxime è controindicato in caso di:

- Ipersensibilità nota agli antibiotici betalattamici ed alle

cefalosporine;

- Lirgosin ricostituito con solvente contenente lidocaina non

dovrebbe mai essere utilizzato per via endovenosa; nei pazienti con disturbi del ritmo o con scompenso cardiaco grave; nei bambini di età inferiore a 30 mesi; nei pazienti con anamnesi positiva di ipersensibilità alla lidocaina ed ad altri anestetici locali di tipo amidico o al cefotaxime sodico.

Gravidanza Risk factor B. Attraversa la barriera placentare per cui la sicurezza non e’ stabilita. Da somministrare solo se i benefici superano i rischi e sotto stretto controllo medico.

Allattamento Cefotaxime passa nel latte materno pertanto è necessario valutare se interrompere il trattamento o l’allattamento.

Reazioni avverse comuni - Patologie gastrointestinali: anoressia, glossite, nausea, vomito, diarrea, pirosi gastrica e dolori addominali. Il manifestarsi di diarree gravi e prolungate è stato messo in relazione con l'impiego di diverse classi di antibiotici. In tale evenienza si deve considerare la possibilità di colite pseudomembranosa;

- Reazioni di ipersensibilità: anafilassi, lieve orticaria o rash cutaneo, prurito, artralgia e febbre da farmaci;

- Patologie del Sistema emolinfopoietico: variazioni di alcuni parametri di laboratorio: transitoria neutropenia,

granulocitopenia, eosinofilia e, molto raramente, agranulocitosi. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine;

- Patologie epatiche: aumento transitorio delle transaminasi sieriche (SGOT, SGPT), della fosfatasi alcalina e della bilirubina totale;

- Patologie renali: transitorio aumento dell'azoto ureico e delle concentrazioni sieriche di creatinina.

- Reazioni al sito di somministrazione : la somministrazione e.v. ha causato flebite e tromboflebite e la somministrazione i.m. ha causato dolore, indurimento e fragilità nella sede d'iniezione. - Patologie del Sistema Nervoso: cefalea, vertigini, senso di

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notturna.

Parametri da monitorare - Segni di anafilassi alla prima dose e controllo funzionalità epatico-renale.

- E’ necessario monitorare la funzionalità renale quando vengono

somministrati contemporaneamente cefotaxime e un antibiotico amminoglicosidico.

Info pazienti - La colorazione del prodotto può variare da giallo pallido ad ambra ma ciò non pregiudica l’efficacia e la tollerabilità del farmaco.

- Nei pazienti sottoposti a dieta iposodica è opportuno precisare

che il contenuto in sodio del farmaco è di 2,09 mmol/grammo.

Avvertenze - Lirgosin ricostituito con solvente contenente lidocaina non deve mai essere utilizzato oltre che per via endovenosa; nei bambini di età inferiore ai 30 mesi; nei pazienti con anamnesi positiva di ipersensibilità alla lidocaina e ad altri anestetici locali di tipo amidico o al cefotaxime sodico; nei pazienti con disturbi del ritmo; nei pazienti con scompenso cardiaco grave. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento

- Porre attenzione ai pazienti che osservano una dieta a basso

contenuto di sodio (ogni grammo di prodotto contiene 48,2 mg/gr di sodio).

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BETA-LATTAMICI - CEFALOSPORINE

Malattie Infettive - Viale

SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA ANTIMICROBICA NELL’ADULTO E NEL BAMBINO IN OSPEDALE

CEFTAZIDIME

PRINCIPIO ATTIVO Ceftazidime pentaidrato

Nome commerciale Glazidim Vena, Tazidif

Categoria farmacologica Antibatterico betalattamico - cefalosporina

Dosaggi disponibili - polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso 1g/3ml; - polvere per soluzione iniettabile per uso intramuscolare ed endovenoso 1g; - polvere per soluzione per infusione endovenosa da 2g.

Via di somministrazione - Endovenosa; - intramuscolare.

Dose e Tempo

somministrazione con range

Adulti:

- Per via intramuscolare: 1-3 g/die in 2 o 3 somministrazioni; nella terapia della riacutizzazione batterica della bronchite cronica 1 -3g/die in 1-3 somministrazioni;

- Per via endovenosa: 1-6g/die. Bambini:

- Per via intramuscolare: 30-100 mg/kg/die suddivisi in 2 o 3 somministrazioni die. Il dosaggio abituale è di 50mg/kg/die in 2 somministrazioni. Quando si richiedono dosaggi più elevati si può ricorrere alla via endovenosa.

- Per via endovenosa: 30-100mg/kg/die. Nei casi di particolare gravità (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con

meningite) tale posologia può essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni.

E’ consigliato non superare la dose di 3g/die nei pazienti anziani (al di sopra degli 80 anni).

E’ necessario ridurre la posologia nei pazienti con ridotta funzionalità renale: la dose di carico consigliata è di 1g, per il mantenimento è necessario fare riferimento al GFR.

Ricostituzione e diluizione del farmaco

Soluzione ad uso endovenoso:

Il contenuto del flacone può essere ricostituito aggiungendovi il contenuto della fiala annessa (acqua p.p.i.) in modo da ottenere una soluzione per somministrazione endovenosa.

Soluzione ad uso intramuscolare:

ricostituire il prodotto con apposito solvente (sol. lidocaina 0,5 o 1%) di 2 ml per 250 mg o 500 mg e di 3,5 ml per 1 g ed iniettare profondamente nel gluteo.

Incompatibilità Non somministrare contemporaneamente e nella stessa via di soluzioni contenenti sodio bicarbonato, aminoglicosidi e vancomicina. Se disponibile una sola via venosa lavare con sol. fis. prima e dopo per evitare precipitati. Incompatibile con: acetilcisteina, amiodarone, anfotericina B, amsacrina,

azitromicina, caspofungin, dobutamina, doxorubicina liposomiale,

eritromicina, idarubicina, midazolam, pantoprazolo, pemetrexed,

pentamidina, fenitoina, warfarin.

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Conservazione e Stabilità del farmaco

Confezione integra:

Conservare a temperatura ambiente al riaparo dalla luce; Stabilità del prodotto ricostituito:

Il prodotto una volta ricostituito con acqua per preparazioni iniettabili o con i liquidi infusionali compatibili (soluzione fisiologica. Glucosata, sodio lattato) dovrebbe essere usato entro 18 ore e conservato a temperatura di 25°C. In frigo a + 4°C può essere conservato fino a 7 gg.

I flaconi di GLAZIDIM possono sviluppare al loro interno, dopo la ricostruzione, una pressione positiva, dovuta alla liberazione di anidride carbonica.

Interazioni - L'uso concomitante di diuretici o agenti nefrotossici compreso gli aminoglicosidi può aumentare il rischio di nefrotossicità.

- Contraccettivi orali: Come altri antibiotici, la ceftazidima può causare un minor assorbimento degli estrogeni ed una ridotta efficacia dei contraccettivi orali.

- Cloramfenicolo: agisce antagonizzando l’azione della ceftazidima; riduce l’efficacia della ceftazidima;

- Warfarin: maggior rischio di sanguinamento; - Vaccino per il Tifo: riduce la risposta immunitaria;

- La somministrazione di cefalosporine interferisce con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando positività della glicosuria.

Controindicazioni Ceftazidime è controindicato in caso di:

- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;

- Ipersensibilità nota agli antibiotici betalattamici ed alle cefalosporine;

- Generalmente controindicato in gravidanza ed allattamento.

Gravidanza Risk factor B. Attraversa la barriera placentare per cui la sicurezza non e’ stabilita. Da somministrare solo per effettiva necessità e sotto stretto controllo medico.

Allattamento La ceftazidima è escreta nel latte materno e deve essere impiegata con cautela nelle madri che allattano.

Reazioni avverse - Patologie del sangue e del sistema linfatico: eosinofilia e trombocitosi;

- Alterazioni del sistema vascolare: flebite o tromboflebite conseguenti alla somministrazione endovenosa;

- Patologie gastrointestinali: diarrea;

- Alterazioni del sistema epatobiliare: innalzamento transitori di uno o

più degli enzimi epatici quali AST (SGPT), ALT (SGPT), LDH, GGT e fosfatasi alcalina;

- Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: rash urticarioidi o maculopapulari;

- Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione: dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare; - Indagini diagnostiche: positività al test di Coombs.

Parametri da monitorare - Segni di anafilassi alla prima dose;

- controllo funzionalità epatico (AST,ALT,) e renale.

- LDH, GGT, fosfatasi alcalina.

Info pazienti

Avvertenze - La somministrazione per via intramuscolare non deve mai essere impiegata per la somministrazione endovenosa;

- Il sovradosaggio può portare a sequele neurologiche tra cui

encefalopatia, convulsioni e coma. I livelli sierici di ceftazidima sono ridotti dalla emodialisi o dalla dialisi peritoneale.

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