BETA-LATTAMICI – CARBAPENEMICI
SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA ANTIMICROBICA NELL’ADULTO E NEL B AMBINO IN OSPEDALE
COLISTINA
PRINCIPIO ATTIVO Colistina – Colistimetato sodico
Nome commerciale Colimicina
Categoria farmacologica Antibatterici
Dosaggi disponibili - polvere e solvente per soluzione iniettabile 1.000.000 U.I./4 ml.
Via di somministrazione - intramuscolare.
Dose e Tempo
somministrazione con range
Adulti, ragazzi e bambini con funzionalità renale normale :
- 50.000 U/kg/die in 2-4 somministrazioni.
Anziani (per la diminuzione fisiologica della funzionalità renale):
- 25.000-30.000 U/kg/die. Il dosaggio massimo giornaliero è di
100.000 U/kg/die. La terapia non dovrebbe superare i 10 giorni. Somministrazione endocavitaria (intrapleurale ed intraperitoneale):
- la soluzione iniettabile di Colimicina può anche essere inoculata
nel cavo pleurico e nel cavo peritoneale. In questi casi si sono in genere inoculate in cavità 500.000-1.000.000 U di Colimicina per somministrazione, sciolte in 20-50 ml di soluzione isotonica sterile di cloruro di sodio.
Ricostituzione e diluizione del farmaco
Sciogliere la polvere contenuta nel flaconcino solo al momento dell'uso con la soluzione fisiologica contenuta nella fiala.
Conservazione e Stabilità del farmaco
Confezione integra:
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Stabilità del farmaco ricostituito:
Prodotto ricostituito e diluito: conservare in frigorifero tra 2 e 8°C per max 24 ore.
Incompatibilità kanamicina, neomicina, streptomicina, gentamicina, tobramicina.
Incompatibilità alimentari Non note.
Interazioni - kanamicina, amikacina, neomicina, streptomicina, gentamicina, tobramicina, paromomicina: si sconsiglia l'impiego contemporaneo sia di farmaci curarosimili, sia di antibiotici con effetti neurotossici. Può insorgere depressione respiratoria.
- aminoglicosidi e le altre polimixine: È stato riportato che taluni antibiotici, sono in grado di interferire con la trasmissione nervosa a livello della giunzione neuromuscolare;
- Aminoglicosidi somministrati per via parenterale: possono
potenziare gli effetti nefrotossici. Gli aminoglicosidi e le polimixine non possono essere somministrati insieme alla Colimicina per via parenterale se non sotto stretto controllo medico.
Controindicazioni Colimicina è controindicata in caso di:
- Gravidanza e allattamento;
- Ipersensibilità alla Colistina e ad altri antibiotici della famiglia delle polimixine o ad uno degli eccipienti:
- Miastenia grave.
Gravidanza Risk Factor C. L'uso del farmaco è controindicato in caso di gravidanza e durante l'allattamento. Nel secondo e terzo trimestre di gravidanza c'è i l
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rischio di una possibile tossicità fetale.
Allattamento La colistina è presente nel latte, ma è scarsamente assorbita dall'intestino.
Reazioni avverse comuni - Disturbi psichiatrici: confusione, psicosi;
- Patologie del sistema nervoso: effetti neurotossici, parestesia, capogiri, formicolio alle estremità ed alla lingua, raramente disturbo del linguaggio ed instabilità vasomotoria;
- Blocco neuromuscolare in caso di sovradosaggio o associazione
con agenti curarizzanti o in caso di insufficienza dell'eliminazione renale;
- Patologie dell'occhio: disturbi visivi;
- Patologie dell'orecchio e del labirinto : vertigini;
- Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche : distress respiratorio, apnea;
- Patologie gastrointestinali: disturbi gastrointestinali;
- Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: prurito
generalizzato, orticaria, rash;
- Patologie renali ed urinarie: insufficienza renale, effetti nefrotossici, aumento dell'azotemia, ipercreatininemia;
- Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione: febbre, reazione al sito di iniezione;
- Esami diagnostici: diminuzione della produzione di urina,
diminuzione della clearance della creatinina.
Parametri da monitorare - In tutti i pazienti monitoraggio della funzionalità renale con revisione della posologia in base alla creatininemia/azotemia o clearance della creatinina;
- Monitoraggio della diuresi e controllo comparsa segni di
neurotossicità;
- Durante il trattamento sistemico, si raccomanda di monitorare la
concentrazione plasmatica nei neonati, nei pazienti con insufficienza renale ed in quelli con fibrosi cistica.
Info pazienti - Durante la terapia possono intervenire disturbi neurologici transitori quali parestesia periorale, formicolio alle estremità, prurito, vertigini.
Avvertenze - La colistina è stata associata ad esacerbazioni cliniche della porfiria e non è considerata sicura in pazienti affetti da porfiria; - La somministrazione di colistina in eccesso rispetto alla capacità
renale di eliminazione potrebbe infatti provocare una ulteriore diminuzione della funzionalità renale capace di indurre un'astenia muscolare generalizzata, segno di inizio di un blocco neuromuscolare. Se la terapia non viene prontamente interrotta, si potrà giungere sino all'apnea. Sarà necessaria un'assistenza respiratoria finchè non si riducano i livelli ematici. La terapia può essere ripresa, se esiste una situazione di minaccia per la vita del paziente, a dosaggi più bassi.
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COTRIMOXAZOLO
Malattie Infettive - Viale
SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA ANTIMICROBICA NELL’ADULTO E NEL BAMBINO IN OSPEDALE
COTRIMOXAZOLO
PRINCIPIO ATTIVO Sulfametoxazolo + Trimetoprim
Nome commerciale Bactrim
Categoria farmacologica Antibatterici sulfonamidici
Dosaggi disponibili - Compresse da 160 mg + 800 mg;
- Sospensione orale da 80 mg/5 ml + 400 mg/5 ml;
- Concentrato per soluzione per infusione 400 mg/5 ml + 80 mg/5 ml.
Via di somministrazione - orale; - endovenosa.
Dose e Tempo
somministrazione con range
Adulti e Bambini sopra i 12 anni:
- 1-2 cpr (160 mg + 800 mg) ogni 24-12 ore.
- Per via endovenosa: 20 mg/kg/die di trimetoprim + 100 mg/kg/die
di sulfametoxazolo, in perfusione endovenosa, suddivisi in 4 somministrazioni giornaliere, corrispondenti a 3-4 fiale ogni 6 ore. La durata del ciclo terapeutico è di 2 settimane;
- In caso di problemi di tollerabilità è possibile apportare variazioni
alla posologia diminuendo le dosi a 10-15 mg/kg/die di trimetoprim e 50-80 mg/kg/die di sulfametoxazolo (sempre compatibilmente con livelli sierici mai inferiori a 4 µg/ml di trimetoprim e 80 µg/ml di sulfametoxazolo) ed eventualmente suddividendo in 3 somministrazioni giornaliere la dose totale. Bambini:
- La posologia pediatrica corrisponde a circa 6 mg di
Trimetoprim/Kg/die;
In caso di infezioni acute, Bactrim va somministrato per almeno 5 giorni oppure sino a quando il malato sia esente da sintomi da 2 giorni.
Nelle infezioni gravi la posologia va aumentata del 50%. Nella terapia di mantenimento di lunga durata (15 giorni) va invece diminuita del 50%.
Ricostituzione e diluizione del farmaco
- Le compresse di Bactrim 160 mg + 800 mg compresse solubili si sciolgono, o più propriamente si disperdono rapidamente in acqua o altri liquidi acquosi; si ottiene così una bevanda di sapore accettabile e di semplice assunzione.
- Sospensione orale: agitare accuratamente prima dell'uso.
- Per la somministrazione endovenosa nell`adulto diluire il farmaco con: soluzione fisiologica 0.9%, soluzione fisiologica ipotonica 0.45%, glucosata al 5%-10%, soluzione di Ringer.
Occorre rispettare il seguente schema minimo di diluizione, che prevede 1 ml di soluzione di Bactrim perfusione per 25-30 ml di liquido per perfusione:
1 fiala di Bactrim perfusione (=5 ml) per 125 ml di liquido per per fusione; 2 fiale di Bactrim perfusione (=10 ml) per 250 ml di liquido per per fusione;
3-4 fiale di Bactrim perfusione (=15-20 ml) per 500 ml di liquido per per fusione.
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Infondere per un periodo di 60-90 min. Affinchè la concentrazione plasmatica risulti efficace, occorre che la durata della perfusione, determinata in funzione della quantità di liquido da perfondere, non superi un'ora e mezza.
Agitare dopo ricostituzione e controllare la limpidezza della soluzione.
Conservazione e Stabilità del farmaco
Confezione integra:
Nessuna speciale precauzione per la conservazione. Stabilità del farmaco ricostituito:
Prodotto diluito: La soluzione contenente Bactrim perfusione deve essere iniettata entro 6 ore dalla sua preparazione.
Incompatibilità Caspofungin, fluconazolo, midazolam, pantoprazolo, vinorelbina
Incompatibilità alimentari Non assumere fitofarmaci contenenti iperico per aumento della fotosensibilità e riduzione dell’efficacia del cotrimoxazolo.
Interazioni - Anticoagulanti indiretti: prolungamento del tempo di protrombina;
- Amantadina: è stato riportato delirio tossico nei pazienti che
assumono contemporaneamente Cotrimoxazolo.
Controindicazioni Sulfametoxazolo e Trimetoprim è controindicato in caso di:
- Ipersensibilità già nota verso i sulfamidici e/o il trimetoprim, o verso qualcuno degli eccipienti;
- Insufficienza renale grave con iperazotemia; gravi lesioni del
parenchima epatico; discrasie ematiche;
- Bambini al di sotto dei due mesi di età;
- Durante la gravidanza e durante l'allattamento, onde evitare il
rischio che la mancata eliminazione del medicamento dall'organismo della madre e, rispettivamente, il passaggio nel latte, possano determinare un ittero neonatale. Insufficienza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
Gravidanza Risk Factor C. controindicato in gravidanza
Allattamento uso controindicato, il farmaco è escreto nel latte materno.
Reazioni avverse comuni - Patologie gastrointestinali: Nausea (con o senza vomito); - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni
cutanee multiple; queste sono generalmente di lieve entità e rapidamente reversibili dopo sospensione del trattamento;
La popolazione di pazienti HIV-positivi è simile alla popolazione generale in termini di spettro di effetti indesiderati che possono verificarsi. In ogni caso, alcuni effetti indesiderati possono verificarsi con una frequenza più alta e con un quadro clinico differente.Queste differenze riguardano le seguenti classi:
- Patologie del sistema emolinfopoietico: Molto comune:
Leucopenia, granulocitopenia e trombocitopenia;
- Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Molto comune: Iperkaliemia;
- Patologie gastrointestinali: Molto comune: Anoressia, nausea con o senza vomito, diarrea;
- Patologie epatobiliari: Transaminasi elevate;
- Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Molto
comune: Rash maculopapulari, in genere accompagnati da prurito;
- Patologie generali e condizioni relative alla sede di
somministrazione: Molto comune: Febbre, in genere
accompagnata da eruzioni maculopapulari.
Parametri da monitorare Durante il trattamento, specie se protratto, sono da raccomandarsi periodici controlli della funzionalità epatica, renale e della crasi ematica. Durante un trattamento prolungato con Bactrim è consigliabile controllare regolarmente la formula ematica e le urine.
Monitorare i parametri di emocoagulazione nei pazienti in trattamento con anticoagulanti.
Info pazienti - I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee: Con l'uso di Bactrim sono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: sindrome di Stevens –Johnson (SJS) e
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necrolisi epidermica tossica (TEN), DRESS (rash da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici);
- E’ necessario che i pazienti utilizzino indumenti per protezione solare e proteggano gli occhi per evitare reazioni di fotosensibilità.
Avvertenze - Nello stato di gravidanza, nella primissima infanzia e nei pazienti anziani il prodotto deve essere usato soltanto in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico;
- Particolare cautela deve essere posta nella terapia di pazienti con disfunzione renale o epatica ed in quelli con carenza di folati o affetti da gravi allergie;
- Il prodotto non deve essere usato in caso di infezioni sostenute da streptococco ß-emolitico di gruppo A (faringiti ed altre);
- La sospensione orale contiene sorbitolo: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale;
- Bactrim perfusione va somministrato per via endovenosa solo previa diluizione con le soluzioni per perfusione prima elencate. Le fiale non devono essere mai iniettate tali e quali ne' in vena, ne' direttamente nella cannula di per fusione.
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FLUOROCHINOLONI
Malattie Infettive - Viale
SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA ANTIMICROBICA NELL’ADULTO E NEL BAMBINO IN OSPEDALE
CIPROFLOXACINA
PRINCIPIO ATTIVO Ciprofloxacina cloridrato.
Nome commerciale Ciprofloxacina M.G. Ciproxin, Ciprofloxacina Kabi.
Categoria farmacologica Antibatterici chinolonici
Dosaggi disponibili - compresse da 500 mg;
- soluzione per infusione endovenosa 200 mg/100 ml; - soluzione per infusione endovenosa 400 mg/200 ml;
Via di somministrazione - orale; - endovenosa.
Dose e Tempo somministrazione con range
Adulto:
- Da 250 a 750 mg ogni 12 ore per via ora le;
- Per via endovenosa: 400 mg somministrati 2 o 3 volte al giorno.
Bambini:
- dai 10 mg/kg ai 20 mg/kg di peso corporeo ogni 12 ore, a seconda dell’indicazione terapeutica, con un massimo di 750 mg per singola dose;
- per via endovenosa: dai 6 mg/kg ai 10 mg/kg 2 o 3 volte al giorno, con un massimo di 400 mg per dose.
La soluzione per infusione di ciprofloxacina deve essere controllata visivamente prima dell'uso. Non deve essere usata se torbida.
La ciprofloxacina deve essere somministrata per infusione endovenosa. Per i bambini, la durata dell'infusione è 60 minuti.
Nei pazienti adulti la durata dell'infusione è 60 minuti per il dosaggio da 400 mg e 30 minuti per quello da 200 mg. L'infusione lenta praticata in una grossa vena riduce sia il disagio del paziente sia il rischio di irritazione venosa.
Ricostituzione e diluizione del farmaco
E’ compatibile con soluzioni isotoniche di sodio cloruro, soluzioni di Ringer, soluzioni di Ringer lattato, soluzioni di glucosio. La compatibilità con queste soluzioni è stata provata nell'intervallo di diluizione di 1+1 e 1+4, corrispondenti a concentrazioni di ciprofloxacina da 0,4 a 1 mg/ml.
Conservazione e Stabilità del farmaco
Confezione integra:
- Non è richiesta alcuna condizione particolare di conservazione delle compresse.
- Tenere la sacca per infusione nella sovrasacca fino a quando non si è pronti per l'uso per proteggere il medicinale dalla luce.
Stabilità del prodotto ricostituito:
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato subito.
Incompatibilità Non può essere miscelata con soluzioni che non sono stabili a pH circa 4. Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.
Incompatibilità alimentari I prodotti o alimenti contenenti calcio, magnesio, alluminio, ferro o zinco non deve essere ingerito per 4 ore prima e 2 ore dopo la somministrazione;
Il calcio assunto con gli alimenti durante i pasti non influenza in modo significativo l'assorbimento. Tuttavia, deve essere evitata la somministrazione concomitante a digiuno di ciprofloxacina con latte, derivati o bevande arricchite con sali minerali (ad es. yogurt), poichè l'assorbimento della ciprofloxacina
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potrebbe ridursi;
In caso di irritazione gastrica, la ciprofloxacina può essere somministrato durante i pasti. Il cibo rallenta e può leggermente diminuire l'assorbimento.
Interazioni - Calcio, alluminio, magnesio, ferro: La somministrazione concomitante di ciprofloxacina (orale) e farmaci contenenti cationi multivalenti e supplementi minerali, chelanti polimerici del fosfato (ad es. sevelamer), sucralfato od antiacidi e formulazioni altamente tamponate (ad es. didanosina compresse), contenenti magnesio, alluminio o calcio, riduce l'assorbimento della ciprofloxacina. Di conseguenza;
- Probenecid: Il probenecid interferisce con la secrezione renale della
ciprofloxacina; la loro contemporanea somministrazione determina un aumento delle concentrazioni sieriche di ciprofloxacina;
- Metoclopramide: Metoclopramide accelera l'assorbimento di
ciprofloxacina (orale) portando ad una diminuzione del tempo per raggiungere il picco plasmatico;
- Omeprazolo: La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e
medicinali contenenti omeprazolo porta a una leggera riduzione della Cmax e dell'AUC di ciprofloxacina;
- Tizanidina: La tizanidina non dev'essere somministrata insieme con la
ciprofloxacina. L'incremento delle concentrazioni sieriche di tizanidina è associato ad un effetto ipotensivo e sedativo potenziato;
- Pimozide, Dronedarone, Tioridazina, Cisapride, Sparfloxacina,
Mesoridazina, Metadone, Posaconazolo, Moxifloxacina, Octreotide acetato, Fluconazolo, Pazopanib, Propafenone, Sorafenib, Salmeterolo, Nilotinib, Ondansetrone, Citalopram, Levofloxacina, Ranolazina, Azitromicina, Ofloxacina, Domperidone, Quetapina, Mifepristone, Fingolimod, Sunitinib, : maggior rischio di prolungamento dell’intervallo QT;
- Metotrexato: Il trasporto tubulare renale del metotrexato può venire
inibito dalla somministrazione concomitante di ciprofloxacina, con conseguente potenziale incremento dei livelli plasmatici di m etotrexato ed aumento del rischio di reazioni tossiche associate al metotrexato;
- Teofillina: La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e
teofillina può causare un aumento indesiderato della concentrazione plasmatica di quest'ultima e, di conseguenza, la comparsa di effetti indesiderati teofillina-indotti che, raramente, possono mettere il paziente in pericolo di vita o risultare fatali. Durante la terapia in associazione, si dovrà controllare la teofillinemia, eventualmente riducendo la dose della teofillina;
- Altre xantine: la somministrazione concomitante di ciprofloxacina e
caffeina o pentoxifillina, è stato osservato un incremento nelle concentrazioni sieriche di queste xantine;
- Fenitoina: La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e
fenitoina può dare luogo ad una diminuzione o ad un incremento dei livelli sierici di fenitoina;
- Antagonisti della vitamina K: aumento dell’effetto anticoagulante;
- Glibenclamide: aumentato rischio di ipoglicemia;
- Ropinirolo: aumento della concentrazione sierica di ropinirolo e
maggiore probabilità di insorgenza di effetti collaterali;
- Lidocaina: riduzione della clearance di lidocaina;
- Clozapina: incremento delle concentrazioni sieriche di clozapina;
- Sildenafil: aumento delle concentrazioni sieriche di sildenafil;
- Simvastatina: maggior rischio di insorgenza di miosite e rabdomiolisi.
Controindicazioni Ciprofloxacina è controindicata in caso di:
- Ipersensibilità al principio attivo, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- Somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina.
Gravidanza Risk Factor C. Dati disponibili sulla somministrazione di ciprofloxacina a donne in gravidanza non indicano un effetto teratogeno o una tossicità feto/neonatale della ciprofloxacina.
Allattamento La ciprofloxacina viene escreta nel latte materno. Per il potenziale rischio di danno articolare, la ciprofloxacina non deve essere usata durante l'allattamento
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al seno.
Reazioni avverse comuni - Patologie gastrointestinali: nausea, diarrea;
- Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione: reazioni nella sede di iniezione ed infusione (solo per somministrazione endovenosa).
Parametri da monitorare - a causa della possibilità di prolungamento dell’intervallo QT, si deve effettuare il monitoraggio dell’ECG;
- è necessario controllare periodicamente (due volte alla settimana) le
concentrazioni di creatinina sierica nei pazienti che assumono contemporaneamente ciclosporina.
Info pazienti - Per i suoi effetti neurologici, la ciprofloxacina può influenzare i tempi di reazione, in maniera tale da compromettere la capacità di guida e l'uso di macchine;
- La ciprofloxacina può provocare reazioni di fotosensibilità. Durante il trattamento, i pazienti che assumono ciprofloxacina devono evitare l'esposizione diretta alla luce solare eccessiva od ai raggi solari.
Avvertenze - La ciprofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere usata con cautela nei pazienti trattati con medicinali noti per prolungare l'intervallo QT (ad esempio anti-aritmici della classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipiscotici);
- Valutare l’impiego nei pazienti in età pediatrica e nei ragazzi con
incompleto sviluppo scheletrico.
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FLUOROCHINOLONI
Malattie Infettive - Viale
SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA ANTIMICROBICA NELL’ADULTO E NEL BAMBINO IN OSPEDALE
LEVOFLOXACINA
PRINCIPIO ATTIVO Levofloxacina emiidrato
Nome commerciale Levoxacin, Levofloxacina Teva, Levofloxacina Lim Bioindistria.
Categoria farmacologica Antibatterici chinolonici.
Dosaggi disponibili - Compresse 500mg;
- Soluzione per infusione 5 mg/ml, flacone da 100 ml.
Via di somministrazione - Orale; - Endovenosa.
Dose e Tempo
somministrazione con range
Adulto:
- Per via orale : da 250 a 500 mg 1 o 2 volte/die per una durata massima di 28 giorni a seconda dell’indicazione clinica ;
- La soluzione per infusione deve essere somministrato solo
mediante infusione endovenosa lenta, una o due volte al giorno. Il tempo di infusione non deve durare meno di 30 minuti per la soluzione per infusione di Levofloxacina da 250 mg o 60 minuti per la soluzione per infusione di Levofloxacina da 500 mg.
Ricostituzione e diluizione del farmaco
- Levofloxacina soluzione per infusione deve essere utilizzato immediatamente (entro 3 ore) dopo la perforazione del tappo di gomma al fine di prevenire una contaminazione batterica.
- Levofloxacina soluzione per infusione è compatibile con le seguenti soluzioni per infusione: Sodio cloruro 0,9% ; Destrosio 5% ; Destrosio 2,5% in soluzione ; Ringer ; Soluzioni per la nutrizione parenterale (aminoacidi, carboidrati, elettroliti).
Conservazione e Stabilità del farmaco
Confezione integra:
Nessuna particolare precauzione per la conservazione. Stabilità del farmaco ricostituito:
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
Incompatibilità Eparina, soluzioni alcaline. Non deve essere mescolato con altri farmaci.
Incompatibilità alimentari L’assunzione di latte /latticini deve essere anticipato o posticipato di almeno 2 ore dall’assunzione del farmaco
Interazioni - Teofillina e antiinfiammatori non steroidei: le concentrazioni di levofloxacina sono risultate del 13% più elevate di quelle osservate somministrando il farmaco da solo;
- Probenecid e Cimetidina: La clearance renale di levofloxacina è
risultata ridotta con cimetidina e con probenecid;
- Ciclosporina: L'emivita della ciclosporina risulta aumentata del
33% quando somministrata in concomitanza;
- Antagonisti della vitamina K: Incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti;
- Farmaci noti per allungare il tratto QT: Levofloxacina, come altri
fluorochinoloni, deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che assumono medicinali che notoriamente prolungano l'intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III,
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antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici).
Controindicazioni Levofloxacina è controindicata nei pazienti:
che abbiano manifestato ipersensibilità a levofloxacina o ad altri
chinolonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti; nei pazienti epilettici;
nei pazienti con anamnesi di affezioni tendinee correlate alla
somministrazione di chinolonici;
nei bambini o adolescenti nel periodo della crescita;
alle donne in gravidanza e in quelle che allattano al seno.
Gravidanza Risk Factor C. In assenza di dati nell'uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono pesi dell'organismo in crescita, levofloxacina non deve essere impiegata in donne in gravidanza.
Allattamento LevofloxacinaTeva è controindicato in donne che allattano al seno.
Reazioni avverse comuni - Disturbi psichiatrici: insonnia;
- Patologie del Sistema Nervoso: cefalea, capogiro; - Patologie vascolari: flebite;
- Patologie gastrointestinali: diarrea, nausea e vomito;
- Patologie epatobiliari: aumento degli enzimi epatici (ALT, AST, fosfatasi alcalina, GGT);
- Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: reazioni nel sito di somministrazione (dolore e arrossamento).
Parametri da monitorare Test di coagulazione nei pazienti che assumono contemporaneamente anticoagualti antagonisti della vitamina k.
Info pazienti - Assumere le eventuali dosi dimenticate al più presto ad eccezione che non sia quasi l'ora della dose successiva. Non raddoppiare le dosi;
- Incoraggiare il paziente di mantenere una assunzione di liquidi di almeno 1500-2000 ml/die per evitare cristalluria;
- Può provocare sonnolenza e vertigini. Informare il paziente di
prestare particolare attenzione durante la guida o altre attività che richiedono attenzione fino a quando è presente la risposta al farmaco;
- Informare il paziente di utilizzare indumenti per protezione
solare e di proteggere gli occhi per evitare reazioni di fotosensibilità;
- Informare il paziente di comunicare medico in caso di rash, o febbre e diarrea, soprattutto se con la diarrea contiene sangue, muco o pus. Consigliare paziente di non trattare la diarrea senza aver consultato il medico.
- Spiegare al paziente di comunicare immediatamente agli
operatori sanitari se compaiono eruzioni cutanee, ittero, dolore o segni di ipersensibilità ai tendini (spalla, mano, Achille, ecc.),