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Bilanci e prime regole di buona progettazione

Capitolo 4 – Testimoni privilegiati

4.5 Bilanci e prime regole di buona progettazione

In base all'osservazione delle esperienze di navigazione dei cinque testimoni privilegiati, emergono alcune indicazioni rispetto agli elementi dei documentari che funzionano meglio e quelli che, invece, potrebbero essere migliorati. Le riassumiamo di seguito, per poi cercare di ricavare qualche buona regola generale di base da tenere presente nella progettazione di un web-doc al fine di renderlo attrattivo.

Cose che non hanno funzionato

Per Profiles from the Arctic, il primo problema è dato dal ritardo con cui parte il video introduttivo, importante nell'orientare il visitatore, e dall'apertura del documentario su un profilo specifico piuttosto che sulla pagina di raccordo da cui si accede a tutti i profili. Questi due elementi, insieme, rischiano di allontanare visitatori che non siano particolarmente interessati all'argomento di ricerca relativo a quel profilo, perché senza introduzione non tutti si accorgono che ne esistono molti altri da visitare, come emerso sia dai commenti dei testimoni sia dal fatto che il primo profilo è quello a cui, in media, hanno dedicato più tempo.

Riguardo all'esplorazione di un singolo profilo, la mancanza di una struttura narrativa chiara rischia di rendere difficile individuare il filo conduttore che lega i vari contenuti multimediali (il testimone n.1 si lamenta che non ci sia un'introduzione al contenuto di ogni profilo all'inizio dello stesso). Inoltre la variabilità delle modalità di fruizione dei contenuti, diverse tra loro e a volte non di comprensione immediata, sebbene possa risultare accattivante dal punto di vista estetico (come sottolineato dai testimoni n.1 e 3), rischia di distrarre dal contenuto e confondere.

Questi due aspetti problematici di un singolo profilo si possono estendere, in realtà, anche ai profili considerati nel loro insieme: i profili non presentano una struttura comune sia a livello tematico/narrativo che nelle modalità di fruizione dei contenuti, nel senso che il modo in cui si alternano diverse tipologie di argomento e diversi media varia per ogni profilo. Questo potrebbe rischiare di disorientare ulteriormente il visitatore.

Infine, si sono riscontrati diversi problemi tecnici legati alla fruizione di video e audio. Sebbene non abbiamo a disposizione gli strumenti per risalire alla causa, è evidente che tali problemi non sono da sottovalutare, trattandosi di un fattore sufficiente a scoraggiare il visitatore casuale.

La fruizione di Becoming Human è stata, in generale, meno problematica. I problemi riscontrati si sono presentati soprattutto a livello visivo e tecnico: l'impossibilità di passare a modalità a schermo intero, per esempio, rende le scritte troppo piccole (le scritte interattive “Learn more” che compaiono durante i video sono state ignorate da quasi tutti i testimoni privilegiati forse per questo motivo; mentre il testimone n.1 non ha aperto alcun video per non aver notato la scritta “Play the documentary”, anch'essa troppo piccola); è inoltre fuorviante l'aspetto delle parole sottolineate nei testi degli exhibit, che sembrerebbero cliccabili ma non lo sono.

Un problema minore è dato dalla barra dei comandi dei video, poco chiara (per esempio il testimone n.2 si è lamentato che non se ne capisse la durata), e dalla barra dei comandi dei file audio, che invece è del tutto inesistente.

Infine, la forma della maggior parte degli exhibit (immagine e testo), a detta del testimone n.5, è troppo poco accattivante, perché troppo statica.

Cose che hanno funzionato di più

Ciò che è stato più apprezzato di Profiles from the Arctic è la bellezza delle immagini e l'elevata qualità dei contenuti. A livello strutturale, i testimoni hanno trovato utile la presenza di una pagina di raccordo che esponesse in modo chiaro tutti i profili.

Di Becoming Human, oltre all'argomento scelto, è stata estremamente apprezzata la struttura chiara, gerarchica, che ha reso la navigazione ben gestibile (“È semplice trovare le informazioni che si stanno cercando”, dice il testimone n.3, e il testimone n.5 aggiunge “si capisce cosa si può tralasciare”). E poi la chiarezza dei contenuti e del tema principale, anche nel linguaggio. È stata anche apprezzata (in particolare dal testimone n.3) l'ampia gamma di modalità di interazione offerta e la disponibilità del testo scritto dei video in varie lingue oltre all'inglese.

Suggerimenti generali

Dall'osservazione dei percorsi dei testimoni privilegiati e dai loro commenti emergono alcune prime indicazioni da tener presente nel momento in cui si decidesse di progettare un web-doc di taglio scientifico, e forse non solo.

Gli elementi più importanti:

- il tema-chiave del web-documentary deve essere chiaro da subito. Bisogna tener presente che il visitatore medio ha poco tempo da dedicare a un web- doc, così come a un sito qualsiasi, e per non perderlo è fondamentale che il messaggio principale sia chiaro immediatamente (questo elemento va considerato anche nel decidere la durata di file audio o video, ma il problema non è emerso dai commenti/percorsi dei testimoni nel caso dei due documentari scelti, perché contengono video e audio di durata limitata);

- i contenuti del sito devono venire disposti secondo una struttura chiara, che possibilmente ne evidenzi anche una gerarchia;

- una “mappa” del sito, una guida (come suggerito sia dal testimone n.1 che dalla n.3 e dal n.5), potrebbero facilitare la navigazione;

- la narrazione - l'ordine in cui vengono disposti i contenuti, il legame tra i contenuti espressi sotto forma di diversi media, la loro consequenzialità - dovrebbe potersi seguire senza sforzo, in modo naturale;

- la chiarezza è fondamentale non solo nei contenuti, ma anche a livello grafico (i font dei testi, per esempio, devono essere abbastanza grandi per evitare che alcuni contenuti risultino “invisibili”);

- la creatività e l'originalità dal punto di vista estetico nella forma non devono andare a scapito della chiarezza dei contenuti e della narrazione: serve un buon compromesso tra elemento sorpresa/meraviglia e rassicurante tradizione; - viceversa, l'aspetto estetico va curato, come suggerito dal fatto che entrambi i web-doc non puntino sul contenuto scientifico, per attrarre il visitatore, ma piuttosto sull'uso di immagini evocative;

- conviene utilizzare una tecnologia che renda la fruizione di audio e video semplice, che i file non risultino troppo pesanti da sostenere per i computer (sempre perché l'utente ha poco tempo e poca pazienza).

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