La pianificazione territoriale e la pianificazione della mobilità e dei trasporti sono tematiche tra loro strettamente interconnesse e l’esigenza di un loro raccordo strutturato è oggetto di approfondita trattazione nel PTM della Città metropolitana di Milano.
Il PTM fornisce numerose indicazioni rivolte ai Comuni, chiamati a metterle in atto nei propri PGT (o nelle fasi di successiva progettazione delle previsioni insediative), al fine di garantire la reciproca coerenza tra insediamenti, infrastrutture, accessibilità e contesto paesaggistico.
Facendo riferimento ai contenuti normativi del PTM, il PUMS esplicita le proprie azioni:
nell’assunzione dello schema cartografico del PTM di individuazione/classificazione dei LUM – Luoghi Urbani per la Mobilità, in corrispondenza dei principali nodi di interscambio modale;
rimandando ai requisiti definiti dal PTM, ad esempio, per le misure di mitigazione e compensazione paesistico-ambientali da adottare per il corretto inserimento delle opere infrastrutturali nel territorio;
nell’elencazione di direttive tecniche minime omogenee a cui devono attenersi i vari soggetti coinvolti nelle fasi di programmazione, progettazione e realizzazione delle previsioni insediative (in primis i Comuni nella stesura dei PGT), al fine di garantire requisiti di accessibilità consoni alle caratteristiche funzionali delle previsioni insediative stesse e minimizzare l’aggravio del carico veicolare indotto sul contesto circostante.
O10.1 – Raccordo tra pianificazione territoriale e pianificazione della mobilità e dei trasporti, con convergenza tra il governo della domanda e quello dell’offerta, a garanzia di livelli sostenibili di accessibilità degli attrattori di mobilità e di un contemporaneo miglioramento della qualità della vita.
O10.2 – Orientamento delle scelte insediative in modo da privilegiare luoghi di massima accessibilità del trasporto pubblico, con particolare riferimento alle stazioni sulla rete del servizio ferroviario.
Schemi cartografici di assetto degli Scenari di Piano
A10.9 – Il PUMS, nell’intorno delle principali fermate di interscambio del trasporto pubblico di forza (su ferro e non), identifica, in coerenza con il PTM, aree denominate LUM – Luoghi Urbani per la Mobilità (differenziate in funzione della rilevanza metropolitana o sovracomunale dell’intercambio stesso, di cui al precedente § C1.7), entro le quali organizzare funzioni e servizi compatibili e sinergici con il ruolo di interscambio modale e con il fine di privilegiare la connettività pubblica.
La delimitazione dei LUM, relativamente ad estensione e configurazione, sarà da affrontare, nel rispetto delle previsioni normative del PTM, da un lato, all’interno dei PGT, per una loro delimitazione a scala di maggior dettaglio, e, dall’altro lato, attraverso il coinvolgimento dei soggetti a vario titolo interessati, quali Regione Lombardia, i gestori del servizio ferroviario e l’Agenzia per il TPL.
Indicazioni
A10.2 / A10.3 – L’inserimento delle infrastrutture (nuove o oggetto di riqualificazione) nel contesto paesaggistico deve rispondere a caratteristiche e modalità degli interventi da attuare, che devono essere recepite nei PGT e che sono definite dal PTM nel suo Allegato “Repertorio delle misure di mitigazione e compensazione paesistico ambientali”, a cui si rimanda per ulteriori dettagli.
Direttive tecniche
A10.1 – Nella stesura di Studi di mobilità e di fattibilità connessi alle previsioni insediative dei PGT e finalizzati alla definizione dei necessari interventi infrastrutturali (commisurati al potenziale generativo o attrattivo delle nuove aree ed al carico da esse indotto sulle reti stradale e del trasporto pubblico) occorre tenere conto dei
seguenti principi:
evitare che gli insediamenti previsti lungo la viabilità di rilevanza sovracomunale (fermo restando quanto disposto dal Codice della Strada e dal suo Regolamento) abbiano innesti stradali diretti da/per proprietà private;
prevedere assi stradali dedicati al collegamento con le arterie di rilevanza sovracomunale, aventi caratteristiche tali da garantire adeguati livelli di scorrevolezza del traffico;
accompagnare la realizzazione di nuove strade con interventi di riqualificazione generale della viabilità locale, di razionalizzazione degli accessi e di miglioramento della funzionalità degli incroci, evitando di incrementarne il numero, determinando così effetti positivi sulla scorrevolezza del traffico;
prevedere, per le aree residenziali, collegamenti ciclo-pedonali protetti con le fermate delle autolinee;
prevedere, per trasformazioni e nuovi insediamenti, misure di mitigazione paesistico-ambientali e acustiche, realizzate preferibilmente tramite rimodellamenti morfologici.
Individuazione dei LUM – Luoghi Urbani per la Mobilità
A10.5 – Gli Studi di approfondimento sull’accessibilità delle proposte insediative con potenziale rilevanza sovracomunale o metropolitana occorre che contengano, ove applicabili, le seguenti informazioni:
esistenti e previsti, e delle opere di adeguamento previste.
A10.8 – La localizzazione delle grandi strutture di vendita, sulla base delle caratteristiche specifiche del territorio metropolitano, deve rispettare le indicazioni contenute nella normativa nazionale e regionale, con particolare attenzione a temi prioritari dell’accessibilità, prevedendo:
l’effettuazione di un’analisi degli effetti sulla viabilità locale e sovracomunale, con definizione delle infrastrutture necessarie per l’accessibilità, compresi eventuali svincoli e strade di disimpegno, ad evitare l’accesso diretto alla viabilità primaria sovracomunale o l’impegno di incroci interessati da rilevanti volumi di traffico;
la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali, continui e adeguatamente protetti, per il collegamento con le aree residenziali limitrofe e con le fermate del TPL sia su ferro che su gomma.
A10.9 – Le previsioni dei PGT ed i progetti di intervento/potenziamento sui nodi di interscambio modale per la mobilità, finalizzati all’organizzazione di funzioni e servizi compatibili e sinergici con il livello ed il ruolo svolto dall’interscambio stesso, devono garantire quanto segue:
presenza di parcheggi per auto, taxi, car sharing e veicoli elettrici con dotazione di punti ricarica, con specifiche aree per i mezzi condivisi e per il kiss and ride, proporzionati al ruolo della fermata e al relativo bacino di riferimento;
presenza di autostazioni o aree infrastrutturate dedicate alla sosta o al transito del TPL su gomma, da collocarsi prioritariamente in diretta prossimità degli ingressi delle fermate;
accessi facilitati alla stazione tramite percorsi viari il più possibile diretti e rapidi per i Comuni del bacino di riferimento, che consentano, attraverso specifici interventi, di proteggere e dare priorità all’accessibilità del TPL su gomma;
eliminazione delle barriere architettoniche per consentire agevole accessibilità e mobilità agli utenti con ridotta capacità motoria;
presenza di piste ciclabili e percorsi pedonali (in sede protetta almeno per la parte più prossima al nodo), di collegamento con gli abitati del bacino di riferimento e con i principali servizi di interesse pubblico (scuole, ospedali, uffici pubblici, ecc.);
accessibilità ai tracciati ciclabili e ai percorsi pedonali verso le mete di interesse turistico;
presenza di parcheggi per biciclette adeguati al numero di utenti, con dotazioni e controlli di sicurezza;
organizzazione di velostazioni presidiate e dotate di servizio di bike sharing mediante accordi tra i Comuni serviti dalla fermata;
Gli aspetti più strettamente legati alle scelte in tema di accessibilità alle stazioni/fermate del trasporto pubblico dovranno essere valutati di concerto anche con Regione Lombardia, i gestori del servizio ferroviario e l’Agenzia per il TPL.
A10.10 – I Comuni che ospitano una fermata delle linee del servizio ferroviario Suburbano e che valutano di sviluppare, nei pressi della fermata stessa, un progetto urbano organico volto ad aumentarne la fruizione, sicurezza ed attrattività di utilizzo del trasporto pubblico, potranno ricomprendere nel progetto stesso la realizzazione di:
esercizi commerciali di vicinato o medie strutture di vendita in grado di generare sinergie con la funzione di interscambio;
servizi di interesse generale, quali uffici pubblici, scuole secondarie, strutture universitarie, strutture sanitarie, strutture sportive, poli culturali;
spazi pubblici e a verde e percorsi ciclopedonali.