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ifficile distogliere lo sguardo: il Monte Bianco è lì, e pare di toccarlo. Anco-ra più imponente duAnco-rante l’inverno, con le pendici innevate e i ghiacciai perenni che riflettono la luce del sole di gior-no e della luna di gior-notte, illuminando così le vasche situate nel grande parco. La sauna esterna, invece, è sempre avvolta dai vapori caldi dell’acqua termale a 36° centigradi, che danno benessere a chi ha passato una giornata con le ciaspole ai piedi sugli sceno-grafici percorsi delle valli limitrofe (dalla Val Ferret alla Valsavarenche, Valgrisenche o Val di Rhêmes), oppure sulle piste da sci di Cour-mayeur e di La Thuile. Per il corpo, “provato”dallo sport, il momento in cui ci si immerge in una delle tre vasche termali all’aperto diventa davvero un toccasana rigenerante grazie a pratiche di tutti i tipi: cascate per rilassare i muscoli di spalle e schiena, getti a pavimento
per tonificare i muscoli del dorso e dei glutei, idrogetti per stimolare la microcircolazione.
Senza dimenticare che le acque calde, ric-che di ferro, contribuiscono a rendere la pel-le morbida. I benefici si fanno sentire anche dopo una tonificante doccia all’aperto, che rinfresca il corpo e la mente. E ancora, il per-corso di benessere si snoda all’interno. Inol-tre, ci si può immergere nelle vasche con gli idromassaggi e le saune, tutti ospitati nel bel palazzo ottocentesco con le torrette laterali,
dove si trovano i percorsi Kneipp o la stanza del sale, le cui pareti sono ricoperte di “mat-toncini” di sale rosa dell’Himalaya che idra-tano la pelle e, ossigenandola, permettono di eliminare le tossine. Un light menu da pro-vare tra un trattamento e l’altro, interpretato in chiave healthy, regala ogni volta un mo-mento che è soprattutto conviviale.
Dall’alto. La Vasca Bain du Désir, con acqua termale calda. Il palazzo ottocentesco di QC Terme Pré Saint Didier con le vasche esterne (entrambe le foto, Giuli&Giordi).
Nella pagina accanto.
Dall’alto a sinistra e in senso orario. Il Salon de la Pierre, per rilassarsi tra pareti di pietra (foto Max Rommel). La Vasca Bain de la Contemplation (foto Giuli&Giordi). Vista dall’alto delle vasche outdoor (foto Aiace Bazzana). Massaggio vicino al camino (foto Max Rommel). Relax nello chalet affacciato sulle vasche innevate (foto Giuli&Giordi).
Sembra di essere immersi nella natura nell’Alpine Jardin Fleuri (foto Max Rommel).
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QC TERMEMONTEBIANCO
Un resort a quattro stelle immerso in un’atmosfera da fiaba. Con percorsi di benessere nella Alpine Spa. E un’incomparabile vista sull’Ottava Meraviglia del mondo
l
l panorama è senza pari: aprire la finestra della camera da letto in stile alpino, affac-ciarsi dalle vetrate della sala da pranzo o allungare lo sguardo da una vasca ester-na e trovarsi di fronte l’Ottava Meraviglia del mondo in tutta la sua maestosa bellezza suscita sempre una certa emozione. Anche perché il Monte Bianco con i suoi 4.810 metri di altezza si erge a dominare la catena che vanta, comunque, vette significative come il Dente del Gigante e le Grandes Jorasses.Ma non è la location l’unico atout del QC Termemontebianco, un incantevole quattro stelle attorniato da alti abeti. Un luogo da fiaba, tranquillo e rilassante, ideale per un soggiorno che può offrire diverse esperien-ze. Fin dal risveglio quando, aperte le fine-stre sulla vista delle montagne, si comincia la giornata con la colazione, su richiesta anche gluten free, nel comfort e nella tranquillità della propria camera oppure nel ristoran-te, con un ricco buffet e il servizio al tavolo.
Nelle accoglienti camere, poi, si assapora da subito un’atmosfera di benessere grazie ai prodotti QC Terme Cosmetics. Ma è nella Alpine Spa, completamente rinnovata, che l’esperienza diventa davvero polisensoriale:
ben 1.000 metri quadrati con vasche
pano-ramiche, idromassaggi, saune, oltre all’anti-ca vasall’anti-ca in marmo di Carrara ora vasall’anti-ca di reazione, l’area Face Training, l’olfattorio.
Tutte le molteplici attività rigeneranti posso-no essere concluse nel giardiposso-no del centro, immersi in acqua, o nella sauna chalet con vista sulla catena del Monte Bianco, che ri-mane protagonista assoluto. Inoltre, gli Ospi-ti del resort possono accedere anche a QC Terme Pré Saint Didier, poco distante. Infine, in queste giornate dedicate al totale relax, non possono mancare una gita panorami-ca con l’avveniristipanorami-ca Funivia dello Skyway Monte Bianco che mentre sale ruota su se stessa a 360 gradi, un po’ di shopping nelle esclusive boutique della vicina Courmayeur, un giro alla scoperta delle bellezze artisti-co-culturali di Aosta. Per finire con una cam-minata con le ciaspole sotto le stelle, magari in una valle sperduta, ma molto romantica.
Dall’alto a sinistra e in senso orario. La vasca giapponese. La Sala Cinema (entrambe le foto, Francesco Bolis).
Brindisi davanti al camino (foto Giuli&
Giordi). La sala relax con le poltrone sospese (foto Francesco Bolis).
La sala per il pediluvio (foto Giuli&Giordi).
Dall’alto a sinistra e in senso orario. Relax in una camera con vista sul Monte Bianco (foto Giuli&Giordi).
La vasca di reazione (foto Francesco Bolis).
La vasca idromassaggio indoor. La vasca outdoor (entrambe le foto, Giuli&Giordi).
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QC TERMEMILANO
Da scoprire, nella capitale del design e della moda, un’oasi protetta da antiche mura. Per rilassarsi dopo una giornata di lavoro, o prima di una serata divertente
nel dialogo tra la struttura originaria dell’edi-ficio, valorizzata nei suoi aspetti più maestosi, ed elementi di architettura e di design mo-derno. L’acqua, vero trait-d’union tra i diversi spazi, scorre in vasche indoor e outdoor ac-colte nello scenografico Giardino Spagnolo, dove lasciarsi coccolare tra idromassaggi, percorsi Kneipp, vasche cromoterapiche e con musica subacquea. L’elemento liquido è il fil rouge che unisce il centro benessere QC Terme (venerdì e sabato aperto fino a mezzanotte) e la città: Milano è sede di un complesso reticolo di corsi d’acqua che si sviluppa principalmente sottoterra e che collega fiumi come il Naviglio, il Lambro e la Martesana. Ma, più di tutto, l’azzurro è sino-nimo di relax. Quindi ideale per chi voglia ri-tagliarsi una pausa nella routine, godere di una day spa dedicandosi un trattamento o terminare la giornata con un Aperiterme.
M
ilano anche in inverno regala un’atmosfera carica di energia.Persino quando le serate sono fredde e nebbiose, vale sempre la pena di raggiungere le zone della movi-da, allorché i turisti lasciano in hotel le map-pe che li hanno guidati durante il giorno alla ricerca delle bellezze nascoste: i palazzi Art Nouveau decorati con motivi floreali, frutti e animali; i cortili eleganti, che si svelano solo una volta varcate le soglie imponenti dei pa-lazzi del centro. Curiosare è la parola d’ordi-ne per chiunque voglia scoprire la vera es-senza del capoluogo lombardo, città rilevante sul piano economico, ma anche ricca di storia. E di storie, testimoniate dai suoi tanti spazi-gioiello, da piazza del Duo-mo al Castello Sforzesco. Senza dimenticare il complesso Liberty, circondato dalle cin-quecentesche mura spagnole, nel quale ha sede QC Termemilano. La struttura, che oc-cupa circa 3.500 metri quadrati tra indoor e outdoor, si propone come vera e propria oasi di wellness: a Porta Romana, una delle storiche porte d’accesso al centro della cit-tà, si apre allora un percorso sensoriale che offre più di 30 servizi benessere e si sviluppa
Dall’alto. La nuova Vasca Cinema Apollo (foto Giuli&Giordi). La Vasca 10 Anni. Il percorso sensoriale (entrambe le foto, Valentina
Sommariva). Nella pagina accanto. Dall’alto a sinistra e in senso orario.
La sala Bistrot (foto Valentina Sommariva).
La Sala Cinema Visconti.
La Sala Navigli dedicata al pediluvio (entrambe le foto, Giuli&Giordi).
L’olfattorio. Una vista serale della Vasca Mille Bolle Blu (entrambe le foto, Valentina Sommariva).
Il Tram del Benessere (foto Francesco Bolis).
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el 1935 Louis Armstrong arrivava in Italia per esibirsi nel primo Hot Jazz Club della penisola. Furono due date, quelle di Torino, che rimasero nella memoria degli appassionati. E, insie-me, contribuirono a imprimere a una città, considerata conservatrice, un’identità d’a-vanguardia. Torino, prima capitale d’Italia, è aristocratica, ma, grazie al suo sviluppo in-dustriale, ha saputo varcare i confini del XX secolo dando contemporaneamente atten-zione alla cultura, intesa come l’insieme di musica, arte, cinema. Sullo sfondo si staglia la bellezza delle residenze sabaude: tra questespicca il Castello del Valentino, oggi patri-monio Unesco e sede della Facoltà di Archi-tettura del Politecnico di Torino, a testimo-nianza del dialogo costante tra passato e presente che caratterizza il capoluogo pie-montese. Importantissimo è anche il rappor-to che la città, poco distante dalle Alpi, ha con la natura: le montagne, infatti, la circon-dano e fanno da scenografia alla sua vita quotidiana. L’architettura e il legame con l’ambiente sono due aspetti importanti an-che nel concept di QC Termetorino, struttura che occupa lo storico Palazzo Abegg e il suo
affascinante Giardino dei Segreti. Il percorso benessere si snoda, tra indoor e outdoor, at-traverso più di 30 momenti diversi: vasche idromassaggio, cascate rigeneranti, bagno giapponese, percorso Kneipp, biosaune, ol-fattorio e sale relax sensoriali ispirate alla storia della città. Proprio uno spazio dedica-to al rilassamendedica-to, la Sala C’era una Volta, è un piccolo mondo fantastico che conduce al Giardino dei Segreti. Al piano terra si tro-vano, invece, le due vasche idromassaggio esterne a intensità differenziata e una vasca sensoriale con musica subacquea. Tra le peculiarità della struttura anche la stanza del sale, le cui pareti sono realizzate intera-mente da mattoncini di sale rosa dell’Hima-laya, che hanno lo scopo di ricreare il micro-clima marino e i suoi benefici sull’organismo.
Un palazzo storico e il suo giardino segreto. Che reinterpretano, in chiave relax, l’eleganza sabauda e l’attitudine sperimentale dell’ex-capitale d’Italia
QC TERMETORINO
Dall’alto. Brindisi nella vasca outdoor. La maestosa facciata di Palazzo Abegg (entrambe le foto, Giuli&Giordi). Un massaggio (foto Valentina Sommariva). Nella pagina accanto. Dall’alto a sinistra e in senso orario.
Il percorso Kneipp (foto Giuli&Giordi). Due immagini del percorso benessere (entrambe le foto, Valentina Sommariva).
La sala relax Parco (foto Carola Merello). Aperiterme in veranda (foto Marko Tardito). Brindisi con l’Aperiterme. L’ultimo piano della struttura dedicato al volo delle mongolfiere (entrambe le foto, Giuli&Giordi).
126 QC DESTINATIONS QC DESTINATIONS 127 considerate l’emblema della prosperità e
dell’emancipazione. Per gli antichi romani il percorso termale era un momento chiave del-la giornata, speso tra balneum, tepidarium e frigidarium. QC Terme ha fatto di questa pratica la fonte d’ispirazione per le proprie strutture, tra le quali anche QC Termeroma.
Questo luxury resort di stile country-chic, con centro benessere aperto agli Ospiti esterni, si trova a Fiumicino, nei pressi di Roma, e si sviluppa in tre edifici storici fatti costruire ne-gli anni Venti dal Principe Giovanni Torlonia.
Tutt’intorno si estende la riserva naturale
“Oasi di Porto” dove, sparse tra pini, lecci ed eucalipti, vi sono testimonianze archeologi-che di grande valore. Tra scale segrete, mo-saici e lucernari si trova la spa, ricavata nei vecchi magazzini per il ricovero del cacio. Il percorso benessere ricalca quello delle an-tiche terme imperiali con idromassaggi, va-sche sensoriali, saune. Il giardino di 10.000 metri quadrati ospita, infine, un solarium na-turale e una piscina esterna per un bagno al tramonto. Immaginando che si materia-lizzino i fenicotteri de “La grande bellezza”.
Dall’alto. La Vasca della Lupa immersa nel verde (foto Giuli&Giordi).
L’elegante Suite Caracalla.
Una camera Classic con vista sul giardino.
(entrambe le foto, Valentina Sommariva).
Dall’alto e in senso orario.
Un’immagine dell’Hotel Spa QC Termeroma che integra edifici degli anni Venti con architetture costruite ex novo (foto Carola Merello). La Sala Il Cielo in una Stanza (foto Valentina Sommariva).
Un momento di relax in una camera dell’hotel (foto Giuli&Giordi). Il percorso benessere con, sullo sfondo, la vasca delle cascate (foto Francesco Bolis). La vasca infinity sotto le stelle (foto Giuli&Giordi).
L
e terrazze affacciate sulla città dalle quali si gode di una vista impagabile. I cortili dei conventi la cui bellezza si cela dietro mura massicce. I fenicotteri che compaiono, magicamente, al primo albeg-giare. Ne “La grande bellezza”, film Premio Oscar 2014, il regista Paolo Sorrentino rac-conta Roma tra realtà e sogno, tra ironia e visionarietà. Un ritratto che, di fatto, ha se-gnato l’iconografia della Città Eterna, ripor-tandola sotto i riflettori internazionali. Roma non ha bisogno di presentazioni: è insieme parco archeologico a cielo aperto e custo-de custo-dell’arte e custo-della bellezza rinascimentale.È caotica nelle strade affollate; nel chiac-chiericcio che, amplificato dai palazzi, fa da colonna sonora alla vita nelle piazzette. E, allo stesso tempo, è immobile, silenziosa e austera: specialmente di notte, quando da Ponte Sisto ci si affaccia per ammirare Castel Sant’Angelo illuminato. È, soprattutto, una città nella quale il relax e l’otium hanno sem-pre avuto un ruolo molto importante. Anche grazie alle terme, già nella Roma Imperiale