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2. La gestione finanziaria – amministrativa

3.1. Il calendario di produzione

Il calendario di produzione è il documento necessario alla programmazione generale di tutto ciò che deve essere fatto per portare a termine l’evento.

Si deve compilare una sorta di scaletta delle operazioni da compiere, con attenzione particolare alle tempistiche da rispettare.

Ogni aspetto della produzione ha le sue precise scadenze (per esempio la consegna dei bozzetti per quanto riguarda le scenografie), che andranno a condizionare le altre categorie, sino alla data del debutto.

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Il calendario è un documento molto utile a tutti coloro che si occupano dell’allestimento, esso permette di stabilire come muoversi, di sapere cos’è previsto giorno dopo giorno per poter collaborare correttamente con i colleghi. La sua funzione di coordinamento delle azioni è molto importante, perché grazie ad essa è possibile organizzare e gestire meglio le risorse umane a disposizione.

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Vediamo infatti nell’esempio come alcune azioni debbano essere in sintonia tra loro come il disegno tracciato e la consegna della pianta luci.

Il calendario è molto importante soprattutto nella fase di allestimento dello spettacolo, perché indica precisamente le tempistiche relative allo scarico delle scenografie, delle attrezzerie e degli strumenti di lavoro, quelle relative al montaggio delle scene, delle prove luci e della musica insieme al regista e le prove previste per gli attori, sul palco. Infine stabilisce giorni e ore necessari per lo smontaggio e lo scarico.

Per realizzarlo si deve tener conto delle caratteristiche di tutte le attività: quando una certa cosa deve essere fatta? Quando deve essere finita? Quanto tempo è necessario per realizzarla? Un aiuto alla compilazione di questo documento e sicuramente il riferimento ad esperienze passate che possono aiutare scandire in modo migliore i tempi e ad evitare errori già commessi.

In particolare si deve determinare la sequenza esatta nella quale devono avvenire le diverse attività, quali possono avvenire contemporaneamente e quali no. Si deve stabilire poi per ogni azione, la data più vicina e quella massima entro la quale questa può iniziare.

Bisogna considerare i tempi tecnici per l’ordine, il trasporto, la consegna e lo scarico delle forniture; inoltre si devono ipotizzare tutti i possibili impedimenti legati a scioperi o a ritardi di consegna, ma anche a festività e giorni di riposo. In questi casi, ma anche quando i tempi devono essere concordati con soggetti terzi, è bene calcolare delle tempistiche più larghe in modo da prevenire eventuali emergenze484.

Il calendario diventa essenziale quando la rappresentazione teatrale segue una tournèe, come nel caso de La coscienza di Zeno. Viene quindi predisposto anche

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un calendario della tournèe, di fondamentale importanza per comprendere meglio le tempistiche legate alla rappresentazione.

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La puntigliosa gestione di tutti gli aspetti logistici legati tournèe è un elemento estremamente importante per la buona riuscita della stessa. Per aspetti logistici si intendono tutte quelle attività di spostamento e sistemazione di persone e materiali da un teatro all’altro: i viaggi, gli spostamenti degli artisti, dei tecnici e organizzativi, i trasporti e le spedizioni dei materiali, l’alloggio della compagnia. Tutte queste attività non sono da sottovalutare in quanto vanno ad incidere in

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modo diretto sulla realizzazione dello spettacolo stesso, basti pensare a quali problemi potrebbe causare l’arrivo in ritardo dei materiali o dello stesso personale tecnico.

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3.2. Il Montaggio

La produzione di uno spettacolo teatrale entra nella sua fase più viva quando si procede al montaggio dell’allestimento sul palcoscenico del teatro.

Questa operazione prevede la stesura di una sorta di scheda tecnica utile come coordinatrice per le varie operazioni da eseguire in fase di allestimento. Essa dovrebbe contenere tutte quelle informazioni operative ed esigenze tecniche necessarie alla messa in scena dello spettacolo in un determinato luogo:

- informazioni relative all’arrivo dell’equipe tecnica e dei materiali; ad esempio le date di arrivo e il tipo di trasporto per richiedere eventuali permessi per la sosta o per il transito, il tipo di materiali trasportati;

- un piano tecnico che gestisca le operazioni di scarico dei materiali, di montaggio, prove tecniche ed artistiche, smontaggi e carico;

- una scheda con le esigenze scenotecniche e i servizi, che descrive cioè le caratteristiche scenografiche e scenotecniche dello spettacolo che si deve allestire e le eventuali richieste relative alle dotazioni di palcoscenico o i servizi necessari. Ad esempio le dimensioni del palcoscenico, il tipo di pavimentazione richiesta, l’elenco dei materiali scenici, il numero dei mazzi di corde, la richiesta di eventuali supporti tecnici ecc.;

- una pianta della scena;

- una scheda luci, detta anche illuminotecnica, che descrive gli apparecchi di illuminazione, il tipo di supporti su cui devono essere istallati, il numero e la potenza, gli allacci elettrici in palcoscenico, il carico elettrico minimo486;

- una scheda suono, relativa ai materiali fonici;

- una scheda video, relativa a materiali audiovisivi, quando richiesti.

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Ottenute tutte queste informazioni comincia il montaggio vero e proprio.

Nella tournèe dello spettacolo analizzato, il cast tecnico si compone di un direttore di scena, un Capo macchinista, Secondo Caterbetti, un aiuto macchinista, Federico Caterbetti ed un elettricista, Angelo Ugazzi, il quale si occupa anche del progetto luci.

Il direttore di scena, Evandro Menichelli, si occupa di seguire giorno dopo giorno l’allestimento dello spettacolo, coordinandolo in tutte le sue fasi.

Il macchinista è invece il responsabile del montaggio e smontaggio delle scenografie. Organizza e concorda con il regista i cambi e i movimenti di scena, ma soprattutto, con l’aiuto macchinista, provvede al montaggio della scenografia sul palco, si occupa quindi anche di posizionare i tiri per i fondali sul graticcio. Da esso infatti si calano le corde che passano sopra ai rocchetti sistemati nei tagli e che vengono legate alle parti delle scene che vanno sostenute, calate o issate per scomparire dalla vista degli spettatori. Proprio per questo motivo la sua attrezzatura comprende, oltre a quella tecnica, casco di protezione, scarpe antiscivolo e guanti.

Infine l’elettricista si occupa di montare sul palcoscenico tutti gli impianti, i cavi e i dimmer, inoltre sistema i proiettori necessari e i rispettivi filtri colorati, richiesti dalla “pianta luci” predisposta dal light designer in collaborazione con regista e scenografo.

Durante tutta la fase di montaggio e messa in scena, è presente a teatro anche un responsabile di palcoscenico, egli si occupa della supervisione i tecnici e in generale il personale presente sul palcoscenico, verificando in modo scrupoloso il rispetto delle norme di sicurezza, come l’uso di scarpe anti infortunistiche e di appositi elmetti.

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La scenografia è costituita da ben quattro boccascena in compensato dipinto e con anima in alluminio, montati su diversi livelli per creare l’illusione di profondità.

Si procede prima con la stesura del pavimento a scacchiera ed in seguito con il montaggio dei boccascena. Questi ultimi sono suddivisi in due parti, alzate una alla volta e successivamente unite al centro. Infine i fondali dipinti vengono legati alle corde che scendono dal graticcio ed issati negli spazi corrispondenti.

Tra il secondo ed il terzo boccascena è stato montato il binario su cui scorrono le coulisse, anch’esse realizzate in compensato con anima in alluminio.

Una visita sul retroscena mi ha permesso di osservare come ogni livello fosse perfettamente organizzato con l’attrezzeria necessaria pronta ad essere sistemata per velocizzare i cambi e permettere continuità d’azione. Altro elemento importante da questo punto di vista è la presenza del tracciato, durante le prove sono infatti applicati sul pavimento dei pezzi di nastro adesivo di carta per evidenziare le posizioni precise dei vari oggetti sul palcoscenico, per aiutare i tecnici ad individuarle velocemente durante le sostituzioni. Inoltre questi sono molto utili agli attori per ricordare i movimenti durante la recitazione.

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