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Le campagne di educazione pensionistica e i costi della

CAPITOLO 5 GLI SCHEMI DI REGISTRAZIONE AUTOMATICA

5.5 Le campagne di educazione pensionistica e i costi della

La sola attuazione dei sistemi con registrazione automatica non è sufficiente ad aumentare la copertura pensionistica e a migliorare i livelli di partecipazione, ma è necessario anche sviluppare efficaci campagne di comunicazione e di educazione previdenziale, per accompagnare il lancio e la realizzazione di questi programmi. Queste devono avere un messaggio chiaro e mirato per portare un cambiamento comportamentale nelle persone, rendendole più consapevoli dei benefici che può portare il risparmio realizzato attraverso l’adesione ad una forma di previdenza complementare.

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Queste campagne, per migliorare i livelli di partecipazione e di conformità, devono riguardare sia il sistema pensionistico e gli aspetti specifici dei programmi di registrazione automatica, mostrando quali sono i cambiamenti in atto, sia concetti più generali sulla finanza di base.

Oltre al contenuto, è di cruciale importanza nella strategia il timing delle comunicazioni, infatti, queste devono avvenire in modo che le persone e le aziende abbiano tempo sufficiente per capire le principali peculiarità per l’implementazione dei nuovi programmi e per rispettare i nuovi requisiti richiesti. La “Superintendence of Pensions”110

del Cile ha condotto campagne informative sulla partecipazione obbligatoria dei lavoratori autonomi nei tre anni (2009-2011) precedenti l’introduzione della registrazione automatica. In questi anni l’autorità ha sviluppato briefing, ha aggiornato il proprio sito web con informazioni e ha riprodotto video sugli schermi della metropolitana di Santiago del Cile; inoltre, ha organizzato corsi di formazione per il personale incaricato del servizio clienti per consentire loro di rispondere alle domande dei lavoratori autonomi sul nuovo sistema previdenziale (attraverso il sito web o call center). I risultati al termine della campagna sono stati sotto le attese, infatti, un sondaggio ha mostrato che non tutti i lavoratori autonomi avevano compreso completamente il funzionamento dei nuovi meccanismi di registrazione.

L’impatto della campagna di comunicazione in Nuova Zelanda è stato più positivo; l’informativa della Inland Revenue è durata sette mesi (tra maggio e settembre 2007) ed era costituita da pubblicità alla televisione, radio, siti internet (in particolare quello del KiwiSaver e della Inland Revenue), giornali e seminari per i datori di lavoro e i lavoratori. Grazie a questi strumenti, a fine della campagna informativa (ottobre 2007), tutte le aziende erano a conoscenza delle caratteristiche essenziali dei nuovi piani previdenziale e il 96% dei lavoratori ne aveva sentito parlare, con una minor conoscenza tra i non occupati e i lavoratori con un salario annuo inferiore ai 50.000 NZD111.

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La Superintendendence of Pensions è un’autorità tecnica responsabile per la supervisione e il controllo delle istituzioni coinvolte nel sistema pensionistico cileno.

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149 Nel Regno Unito ci sono due organizzazioni responsabili per le esecuzioni della campagna informativa: The Pensions Regulator (TPR), per le aziende e i fornitori di servizi pensionistici, e il Department for Work and Pensions (DWP) per il pubblico. Il TPR favorisce la conformità dei datori di lavoro ai nuovi programmi, chiedendo loro di raggiungere traguardi specifici durante l’implementazione del sistema e attraverso la sensibilizzazione e la comprensione delle proprie responsabilità, coinvolgendo anche i fornitori e i consulenti sia in modo diretto che indiretto. Il sito del TPR contiene aree specifiche, dedicate alle aziende, agli intermediari e alle persone, in cui fornisce informazioni dettagliate sulle linee guida, sulla selezione degli schemi previdenziali e una serie di strumenti per sostenere le loro esigenze nella pianificazione. I dati più recenti hanno mostrato livelli alti di consapevolezza in Gran Bretagna, con il 99% delle grandi e medie imprese che ne erano a conoscenza e il 90% di queste che ne aveva compreso il funzionamento nel luglio del 2014, quattro mesi prima della loro entrata in vigore; le imprese più piccole sono più indietro per quanto riguarda i livelli di consapevolezza e comprensione, ma i dati mostrano un continuo miglioramento112.

Inoltre, per facilitare l’attuazione delle riforme, il DWP è attivo in campagne pubblicitarie per la comprensione degli schemi di registrazione automatica tra gli individui. La sensibilizzazione è eseguita in diverse fasi e su più canali informativi, tra cui oltre ai più comuni TV, radio, giornali e pubblicità on line, anche video on demand e pubblicità sugli autobus, stazioni ferroviarie e tram. Il DWP sta monitorando l’impatto di queste campagne, inclusi i comportamenti verso la previdenza complementare degli individui, tramite sondaggi a scadenze regolari; la misurazione più recente, effettuata nel novembre 2013, ha mostrato che il riconoscimento complessivo da parte del pubblico è stato elevato, con un 80% che ne conosceva le caratteristiche principali113. L’analisi ha evidenziato anche che la comprensione della campagna ha avuto un effetto sulle intenzioni degli individui di rimanere o no nel piano pensionistico una volta iscritti; quasi la

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Dati forniti dalle analisi de The Pensions Regulator nel 2014. 113

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metà di coloro che ne conoscevano il funzionamento (47%) si sono mostrati più propensi ad affermare che sarebbero rimasti iscritti, contro il 34% di quelli che non ne avevano conoscenza.

Negli Stati Uniti, il Department of Labor’s Employee Benefits Security

Administration114 (DOL/EBSA) e l’Internal Revenue Service115 (IRS) hanno lanciato una pubblicazione congiunta nel 2009, intitolata “Automatic Enrollment

401(k) Plans for Small Businesses”, per aiutare le piccole aziende a comprendere

la registrazione automatica dei piani 401(k) offerti ai propri dipendenti. Questa pubblicazione fornisce una panoramica completa del funzionamento e dei vantaggi di questo tipo di piani, descrivendo le modalità di impostazione, gestione e adesione ad un piano 401(k) e fornendo una serie di controlli per garantire il rispetto della legge.

L’introduzione di uno schema pensionistico a registrazione automatica non può essere a costo zero per le aziende e per lo stato, che hanno un ruolo essenziale in questi sistemi. Infatti i datori di lavoro svolgono attività che comportano oneri aggiuntivi come informare i lavoratori, scegliere un provider per le pensioni, classificare i lavoratori per determinare se sono ammissibili per la registrazione automatica, iscrivere i lavoratori ammissibili, accogliere le richieste di opt-out e in alcuni casi versare i contributi.

In Nuova Zelanda le autorità governative hanno cercato di ridurre al minimo questi costi per le aziende, implementando il nuovo sistema sulla base di quello già esistente per tutti i tipi di impresa e non applicando modifiche al sistema di retribuzione. Secondo il rapporto per il 2010 della Inland Revenue, le piccole e medie imprese spendevano in media 705 NZD per essere in regola con i requisiti del KiwiSaver, misurati attraverso le ore spese per l’adeguazione, i costi di consulenza e il costo psicologico (misurato con un punteggio su una scala di sette punti). Secondo il rapporto le PMI neozelandesi spendevano in media 14,5 ore l’anno per soddisfare le nuove esigenze (con un costo medio 660 NZD), mentre i

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L’ESBA è un'agenzia del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti responsabile dell'amministrazione, della regolazione e del rispetto delle norme del titolo I della legge sulle pensioni del 1974.

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151 costi di consulenza (in media 47 NZD) e quelli psicologici erano in media molto più bassi.

Le grandi imprese presentavano oneri, per il rispetto delle nuove normative, maggiori rispetto a quelle più piccole e che variavano considerevolmente tra le diverse organizzazioni; livelli più elevati di costi erano presenti in aziende con un maggior numero di dipendenti e aderenti al KiwiSaver, ma anche in quelle che avevano più tipologie di contratti collettivi o programmi diversi da quelli della registrazione automatica.

Come si evince del “KiwiSaver Annual Reports” dell’Inland Revenue, la quota più grande della spesa delle aziende era quella per i contributi ai piani, che a giugno 2013 ammontavano a 3,5 miliardi di NZD; la spesa totale è cresciuta costantemente nei primi tre anni dall’introduzione della registrazione automatica per poi stabilizzarsi intorno ai 740 milioni dal 2011 in poi.

Anche l’istituzione della registrazione automatica in Gran Bretagna ha portato costi aggiuntivi per le aziende, che devono valutare i lavoratori ammissibili al sistema, li iscrivono ad un accordo pensionistico e pagano i contributi ai piani. In questo caso i maggiori oneri sono stati causati anche dalla scarsa partecipazione prima dell’introduzione del nuovo schema obbligatorio, infatti solo il 32% dei dipendenti del settore privato era iscritto ad un piano116. Le aziende che non avevano un regime pensionistico prima della riforma, hanno sostenuto dei costi extra per finanziare la costituzione e la gestione dell’accesso ad un piano previdenziale, oltre a versare, per la prima volta, i contributi per conto dei dipendenti.

Le sfide più complesse e onerose, che hanno affrontato le aziende nell’implementazione della registrazione automatica, sono state la valutazione e la classificazione dei lavoratori, l’adeguamento dei sistemi retributivi e la comunicazione dei cambiamenti ai lavoratori. Nel Regno Unito, il costo totale

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annuo per le aziende, una volta che il sistema sarà a pieno regime, è stimato tra i 2,9 e i 4,4 miliardi di sterline117.

I nuovi schemi obbligatori implicano anche dei costi per lo stato e questo è particolarmente rilevante, in Nuova Zelanda e Regno Unito, dove gli organi governativi corrispondono anche una quota dei contributi dei lavoratori. Nel complesso, fino a giugno 2013, i contributi agli aderenti e ai datori di lavoro hanno avuto un costo per il governo neozelandese di 5,3 miliardi di NZD; questi sono in gran parte dovuti alla sovvenzione iniziali ai nuovi iscritti e agli incentivi fiscali sia per le aziende sia per i membri. Negli altri paesi la spesa per l’implementazione della registrazione automatica risulta di difficile determinazione.