1. L’emergenza da COVID-19 e gli interventi di INTERSOS in Italia
1.1 LA RICONVERSIONE DEI PROGETTI NELL’EMERGENZA E I SETTING DI INTERVENTO
1.1.2 Capitanata
Nella provincia di Foggia (c.d. Capitanata), a par-tire dal 2018, INTERSOS realizza attività di inclu-sione ed educazione sanitaria a supporto delle persone vulnerabili, prevalentemente migranti la-voratori stagionali in agricoltura, che si trovano, temporaneamente o definitivamente, al di fuori dei sistemi di accoglienza e dei meccanismi di tutela socio-sanitaria.
La provincia, la terza più grande d’Italia, vede cir-ca 10 insediamenti informali nel raggio di 55km da Foggia, con un numero di lavoratori stima-to per questi insediamenti che va da 2000 du-rante l’inverso a 6500 dudu-rante l’estate, quan-do avviene la raccolta del pomoquan-doro, di cui la Capitanata è fra i massimi produttori mondiali. Tali insediamenti esistono sul territorio da oltre 20 anni, legati allo sfruttamento lavorativo che parte dalle logiche di acquisto al ribasso della Grande Distribuzione Organizzata, ma anche alla mancata regolarizzazione di lavoratori che si trovano sul ter-ritorio nazionale da lungo tempo e privi di ogni tute-la sul tute-lavoro. Malgrado i ripetuti tentativi istituzionali di superamento di tali condizioni, le istituzioni non sono state in grado di risolvere questa grave nega-zione dei diritti umani.
Le principali attività sostenute negli anni sono state assistenza medica primaria con due unità mobili, servizi di orientamento sanitario e accompagna-menti di pazienti fortemente vulnerabili, oltre a ses-sioni di promozione della salute. Gli interventi in-teressano diversi insediamenti informali: l’ex pista aeroportuale di Borgo Mezzanone, il Gran Ghetto, Borgo Tre Titoli e zone limitrofe, Palmori, l’ex fabbri-ca Daunialat di Foggia, Borgo Cicerone, Borgo San Matteo e la zona fra Poggio Imperiale e Lesina. Il progetto è dal 2019 in protocollo d’intesa con l’A-SL di Foggia, con cui si è strutturato un percorso di formazioni, e pianificazione di inserimento di me-diatori linguistici-culturali e di aumento della fruibili-tà dei servizi sanitari, gli assistiti stranieri.
Con l’emergenza COVID-19 e grazie al co-finan-ziamento della Commissione Europea “Su.Pr.Eme. Italia” e la convenzione con AReSS Puglia(Agenzia
Regionale Strategica per la Salute ed il Sociale) a partire da fine marzo 2020, sono state potenziate le attività e la presenza presso gli insediamenti del territorio, privilegiando l’attività di preven-zione e monitoraggio e garantendo le attività di
primary health care e orientamento ai servizi in
tutti i siti. La collaborazione con la Regione Puglia è stata intensa e produttiva durante la pandemia, permettendo l’individuazione di strutture in cui as-sicurare i casi positivi per COVID-19 già a partire da aprile 2020, a fornire kit igienico-sanitari in tutti gli insediamenti in due cicli. Altrettanto con l’ASL di Foggia la collaborazione è stata positiva, per-mettendo un impiego regolare delle USCA ((Unità speciali di Continuità Assistenziale), in sinergia con l’azienda ospedaliera universitaria degli Ospedali Riuniti di Foggia, ed arrivando a garantire la me-diazione linguistico-culturale per i servizi di en-trambe le aziende, che si sono avvalse della colla-borazione con l’associazione locale Africa United. Il team di INTERSOS in Capitanata continua a operare con regolarità, attraverso due unità mobili.
1. L’EMERGENZA DA COVID-19 E GLI INTERVENTI DI INTERSOS IN ITALIA - LA PANDEMIA DISEGUALE
EX PISTA AEROPORTUALE DI BORGO MEZZANONE
Popolazione
Popolazione con fluttuazioni importanti tra la stagione invernale (circa 800 persone) e la stagione estiva (fino a 2500 persone). Prevalentemente uomini adulti di età tra 20 e 40 anni, con una componente di donne stimata al 12%.
Principali paesi d’origine
Le nazionalità più rappresentate sono Senegal, Nigeria, Gambia e Ghana.
Ex pista aeroportuale, Borgo Mezzanone (Foggia), 2020 © Martina Martelloni
Quadro sociale
L’insediamento sorge sull’ex pista aeroportuale di Borgo Mezzanone, utilizzata per l’ultima volta dai cargo aerei impiegati per la guerra del Kosovo. Si tratta dell’inse-diamento informale più grande d’Italia, costituito da ba-racche composte da basi in legno e coperture di risul-ta, in quota minore da strutture realizzate in muratura dai dimoranti, e infine da strutture abbandonate dell’ex struttura aeroportuale. È presente un numero limitato di bagni sprovvisti di acqua corrente, sono presenti 3 punti d’acqua non potabile e da marzo 2020, grazie all’azione di advocacy di INTERSOS e grazie alla Regione Puglia, sono installati 5 punti di acqua potabile gestiti dall’Ac-quedotto Pugliese.
La fornitura di corrente elettrica avviene tramite allaccio informale dall’adiacente C.A.R.A. (Centro d’accoglienza per richiedenti asilo). I rifiuti vengono raccolti in più punti ma non smaltiti, con un grave problema di accumulo insalubre. Sono presenti circa 60 esercizi di ristorazione, bar ed empori, e sono presenti altri esercizi commerciali (parrucchieri, gommisti, meccanico, forno, vendita bombole a gas). Sono inoltre presenti 3 moschee ed una chiesa.
L’ex Pista è connessa a Foggia attraverso una linea di autobus, spesso sovraffollata, la cui fermata è raggiungibile a una distanza di circa 2 km. La popolazione si articola in lavoratori stagionali, lavoratori dell’indotto e dei servizi informali dell’insediamento, donne inserite nei circuiti di tratta. Per quanto più della metà degli abitanti sia regolarmente presente sul territorio o con procedure di regolarizzazione in corso, la quota delle persone sprovviste di permesso di soggiorno è salita a seguito degli effetti dei Decreti sicurezza. Tale insediamento, come gli altri, rappresenta per molte persone una scelta obbligata di fronte agli ostacoli sociali e burocratici che hanno compromesso il loro progetto migratorio. La componente femminile vede una vulnerabilità ulteriore, dato il frequente sfruttamento sessuale, ed il fenomeno della tratta, ancor più evidente durante la stagione estiva. L’area, in parte sottoposta a sequestro dalla Procura di Foggia, ha subito 4 sgomberi parziali durante il 2019, ed è tutt’ora a rischio sgombero.
Principali bisogni sanitari
I principali bisogni di salute rilevati sono patologie di natura osteomuscolare, a livello gastrointestinale, dell’apparato respiratorio, patologie croniche cardiova-scolari e metaboliche, ginecologici.
Gli elementi caratteristici sono la scarsa percentuale di iscritti al SSR e la poca conoscenza del funzionamen-to dello stesso. Oltre alla competenza culturale e alla complessità amministrativo-burocratica relativa all’ac-cesso ai servizi, l’ostacolo maggiore è rappresentato
31 31
1. L’EMERGENZA DA COVID-19 E GLI INTERVENTI DI INTERSOS IN ITALIA - LA PANDEMIA DISEGUALE
Molte persone non hanno una prospettiva chiara del tempo di permanenza sul territorio. I principali punti di riferimento sanitario sono il Pronto Soccorso e il privato sociale; frequente il ricorso all’automedicazione. Si tratta dell’insediamento della Capitanata con la maggiore componente femminile, che fa emergere diversi ostacoli nell’accesso ai servizi con-sultoriali, in corso di analisi insieme alla ASL di Foggia.
Distribuzione kit igienico-sanitari femminili. Ex pista aeroportuale, Borgo Mezzanone (Foggia) Distribuzione di 1.654 kit igienico-sanitari.
Ex pista aeroportuale, Borgo Mezzanone (Foggia), giugno 2020
Principali criticità
• condizione abitativa altamente precaria, senza riscaldamento, senza gestione dei rifiuti, senza fognature e ser-vizi igienici;
• condizioni di marginalità estrema e disagio psico-sociale legato alla condizione di esclusione stessa, condizio-nata in modo preponderante dalla precarietà lavorativa e dalle dinamiche di sfruttamento;
• data la presenza frequentemente transitoria della popolazione, difficoltà di costruire un lavoro sulla prevenzione, su un significato di salute volto ad accrescere la cura di sé e degli altri;
• residenze comunali assegnate con estreme limitazioni; • scarsa conoscenza dei servizi del SSR;
1. L’EMERGENZA DA COVID-19 E GLI INTERVENTI DI INTERSOS IN ITALIA - LA PANDEMIA DISEGUALE
GRAN GHETTO / TORRETTA ANTONACCI
Popolazione
Popolazione con fluttuazioni importanti tra la stagione invernale (circa 400 persone) e la stagione estiva (fino a 1100 persone). Prevalentemente uomini adulti di età tra 20 e 40 anni, con una componente di donne stimata al 10%.
Principali paesi d’origine
Le nazionalità più rappresentate sono Gambia, Sene-gal, Mali, Guinea Conakry.
Quadro sociale
L’insediamento si è creato dopo lo sgombero di un ex zuccherificio a Rignano Scalo, nei primi anni 2000, in una zona di aperta campagna. Nel 2017 l’area subi-sce uno sgombero, negli stessi giorni perdono la vita due lavoratori vittime di un incendio. L’insediamento si ricrea immediatamente dopo, sino ad un nuovo incen-dio a dicembre 2019, a cui le istituzioni rispondono con un campo container temporaneo con capienza per 400 persone, servizi igienici e docce, ubicato proprio sull’a-rea sgomberata nel 2017. Data l’emergenza sanitaria, il campo container successivamente non è stato smantel-lato ed è stato ampliato.
Palmori, Foggia Gran Ghetto/Torretta Antonacci, Foggia
L’approvvigionamento idrico avviene attraverso cisterne rifornite da Regione Puglia attraverso acquedot-to pugliese, e sono state ampliate durante l’emergenza sanitaria. Sono frequenti le tensioni interne all’inse-diamento, e negli anni si sono verificate ripetute intimidazioni a più attori del privato sociale, e alle perso-ne dimoranti perso-nell’insediamento da queste assistite, da parte di un gruppo che detieperso-ne forme di potere interno. La componente femminile è in quota minore rispetto all’ex pista aeroportuale di Borgo Mezzanone, con una media d’età leggermente maggiore. L’insediamento è molto distante dai centri urbani e scarsamente collegato da trasporti pubblici, le cui fermate distano comunque 2 km dai luoghi principali di dimora.
Principali bisogni sanitari
I principali bisogni di salute rilevati sono patologie di natura osteomuscolare, a livello gastrointestinale, dell’apparato re-spiratorio, patologie croniche cardiovascolari e metaboliche. Si mostra una quantità di iscritti al SSR, e di conoscenza dello stesso, ulteriormente minore rispetto all’ex pista aeroportuale di Borgo Mezzanone. A lungo, oltre alla complessità amministrativo-burocratica relativa all’accesso ai servizi, l’ostacolo maggiore è stato rappresentato dal riconoscimento di un domicilio per procedere con l’iscrizione e l’assegnazione del Medico di MMG. Tale difficoltà è stata affrontata con successo con l’ASL di Foggia in corso di pandemia, attraverso l’utilizzo dell’autodichiarazione di domicilio (vd. oltre). Molte persone non hanno una prospettiva definita del tempo di permanenza sul territorio. I principali punti di riferimento sanitario sono il Pronto Soccorso e il privato sociale.
Principali criticità
• condizione abitativa altamente precaria, senza acqua corrente, senza riscaldamento, senza gestione dei rifiuti, senza fognature e servizi igienici;
• condizioni di marginalità estrema e disagio psico-sociale legato alla condizione di esclusione stessa, condizionata in modo preponderante dalla precarietà lavorativa e dalle dinamiche di sfruttamento;
• data la presenza frequentemente transitoria della popolazione, difficoltà di costruire un lavoro sulla prevenzione, su un significato di salute volto ad accrescere la cura di sé e degli altri;
33 33
1. L’EMERGENZA DA COVID-19 E GLI INTERVENTI DI INTERSOS IN ITALIA - LA PANDEMIA DISEGUALE
ALTRI INSEDIAMENTI
Palmori, Poggio Imperiale, Borgo Cicerone, Borgo Tre Titoli, Pozzo Terraneo, Contrada Ragucci, Contrada San Matteo, ex Daunialat
Popolazione
Nei vari insediamenti, compresa fra le 20 e le 300 perso-ne durante la stagioperso-ne invernale, e fra le 40 e le 400 du-rante la stagione estiva. Gli insediamenti si trovano in un raggio di 55 km da Foggia, a Nord e a Sud Est. Quasi la totalità dei dimoranti vede giovani uomini (20-40 anni), con presenza femminile del 8% in un solo insediamento. I principali paesi di origine sono il Ghana, Mali, Senegal, e in misura minore Gambia, Mali, Guinea Conakry, Gui-nea Bissau, Sudan, Costa d’Avorio.
Tipologia di insediamento
Gruppi di casolari abbandonati, ed una fabbrica abban-donata.
Quadro sociale
Gli insediamenti, a parte la fabbrica, sono accomunati dalla totale assenza di mezzi di trasporto pubblici, assen-za di fornitura elettrica con allaccio alla rete, solitamente compensata da generatori, e in alcuni casi pannelli solari. Dopo sollecito di INTERSOS, a tutti i suddetti insediamenti è stato garantito l’accesso all’acqua potabile da parte di Re-gione Puglia con Acquedotto Pugliese, attraverso cisterne a riempimento periodico, e in un caso attraverso rubinetto collegato alla rete idrica. La popolazione è rappresentata da lavoratori agricoli stagionali, la maggior parte ha un rego-lare permesso di soggiorno o procedure in corso, e lavora senza un regolare contratto. Presso l’ex fabbrica Daunialat gli abitanti hanno subito, in più occasioni ripetute nel corso degli anni, degli episodi di intimidazione da parte della po-polazione locale.
Poggio Imperiale, Foggia
Palmori, Foggia
1. L’EMERGENZA DA COVID-19 E GLI INTERVENTI DI INTERSOS IN ITALIA - LA PANDEMIA DISEGUALE
Principali bisogni sanitari
• prevalentemente rappresentati da patologie di natura osteomuscolare, più raramente gastrointestinale;
• Grande difficoltà ad accedere ai servizi a sanitari a causa di numerose barriere d’accesso, prevalentemente di ordine economico, amministrativo, linguistico-culturale e a causa di dinamiche discriminatorie. Rimane pertanto prevalente l’accesso al bisogno e in forma emergenziale anziché continuativa.
Pozzo Terraneo, Foggia Contrada Ragucci, Foggia
Principali criticità
• Condizioni di marginalità estrema e disagio psico-sociale legato alla condizione di esclusione stessa, condizio-nata in modo preponderante dalla precarietà lavorativa e dalle dinamiche di sfruttamento; precarietà abitativa e sociale, sovrappopolamento, condizione abitativa scadente;
Per l’ex fabbrica Daunialat:
• dinamiche discriminatorie e ostili nei confronti degli abitanti, con ripetute gravi violenze nell’estate 2019 e 2020 da parte aggressori italiani, che hanno determinato 11 feriti di cui uno con severe conseguenze permanenti; • Assenza di servizi igienici. Tre insediamenti hanno presenti latrine costruite dalla popolazione;
• Gestione dei rifiuti assente;
35 35
1. L’EMERGENZA DA COVID-19 E GLI INTERVENTI DI INTERSOS IN ITALIA - LA PANDEMIA DISEGUALE