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IL CASO DI "JOJOB"

4.7. IL CAR SHARING E BENEFICI DELL'UTILIZZO

A livello generale, il settore dei mezzi di trasporto comporta una serie di effetti negativi: inquinamento acustico, ambientale, sfruttamento delle risorse.

Il settore della mobilità tradizionale è dipendente quasi totalmente dal consumo di risorse petrolifere e combustibili fossili.

Le conseguenze a livello ambientale non sono le uniche che si registrano infatti sorgono problematiche legate alla congestione del traffico, problemi legati alla mancanza di spazi da destinare ai parcheggi ; a livello di individuo la mobilità rappresenta una fonte di preoccupazione, stress, investimento di tempo e denaro.

Governi, imprese e utenti sono alla ricerca di sistemi innovativi e alternativi che abbiano come scopo un ripensamento della mobilità tradizionale e l'incentivo all'utilizzo di alternative che siano maggiormente sostenibili sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista della società senza perdere la flessibilità e velocità di adattamento ai bisogni di movimento dei cittadini.

L' Unione europea con "White Paper European Transport Policy 2010" ha attribuito all’utilizzo di mezzi alternativi e allo sviluppo strategie sostenibili una grande importanza. Il Documento dell’Unione Europea. che sottolinea la necessità di ripensare ad una politica sulla mobilità che sia sostenibile, attribuisce un ruolo centrale alle autorità locali e regionali nelle fasi di sviluppo e implementazione di tale sistema. I governi assieme imprese cittadini dovrebbero collaborare al fine di costruire un sistema integrato che preveda l'intermodalità tra i diversi i mezzi di trasporto e la riduzione degli impatti ambientali. 137

La Sharing Economy rappresenta un’alternativa che è in grado di incentivare un tipo di mobilità più sostenibile attraverso lo sviluppo di piattaforme che offrono servizi di condivisione dell'automobile.

Piattaforme come Relayrides, BlaBlacar, Zipcar, Car2go, Uber sono solo alcune tra le più famose che hanno fatto della condivisione dell'automobile il proprio principio cardine.

Se analizziamo le caratteristiche dell'oggetto preso in esame , l'automobile, ci sono alcune barriere di tipo valoriale e culturale che ostacolano la diffusione della condivisione.

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Il possesso di un'automobile è ancora molto spesso considerato un simbolo sociale di indipendenza, di affermazione dell' identità e dello status sociale.

Nel tentativo di ovviare in parte a questi inconvenienti le piattaforme cercano di dotarsi di una vasta offerta mettendo a disposizione una grande varietà di automobili in modo tale che ciascun cliente possa scegliere il modello che meglio esprime la propria identità o che meglio soddisfi i propri bisogni di mobilità.

A livello di riduzione degli impatti ambientali spesso le automobili condivise in una dimensione Business to Consumer hanno il grande pregio di usare l'elettricità o carburanti meno inquinamenti, generando minori impatti ambientali.

A livello di Consumer to Consumer la condivisione dell'automobile, oltre a permettere una riduzione o annullamento dei costi di mantenimento e assicurazione, rende possibile una riduzione degli impatti ambientali su due differenti livelli: riduce il numero delle automobili in circolazione e riduce dal 30% al 60% le distanze e percorse.

La riduzione delle distanze percorse nasce dal fatto che l'automobile viene utilizzata in modo più selettivo e razionale in quanto necessita di un sacrificio i termini di tempo ed energie per portare a termine la prenotazione.138

Parallelamente si incrementa l'utilizzo di mezzi di trasporto pubblici, della bicicletta e aumenta anche la percentuale di chi decide di andare a piedi da un 63% a un 75%. In termini generali, aumenta l'efficienza della sinergia d'uso di tutti i mezzi di trasporto alternativi all'automobile.

Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti inoltre il 30% delle persone che ha utilizzato un servizio di car sharing ha deciso in seguito di vendere la propria automobile percependo benefici maggiori nell'accesso rispetto al possesso.139

Il car sharing è in grado di generare impatti significativi a livello ambientale solo nella misura in cui raggiungerà una massa critica sufficiente e se verrà adottato in larga scala.

138 MONT O.,Institutionalisation of sustainable consumption patterns based on shared use, Ecological Economy, 2014

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BRICENO T.,PETERS G., SOLLI C., HERTWICH E., Using life cyle approach to evaluate sustainable consumption programs,NTNU, 2005

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Figura 4.11: crescita dell’adozione del Carsharing su scala globale 2006-2014 Fonte: www.slideshare.net/susanshaheen/keynote-carsharing-ssfinal

Di seguito verranno elencati sinteticamente tutti i benefici in termini ambientali derivanti dal Car sharing:

1) Diminuzione dell'inquinamento acustico, dell'aria e minor utilizzo di carburanti. 2) I veicoli del Car Sharing posseduti dalle azienda in una logica business-to-consumer mediamente sono più nuovi e quindi incorporano tecnologie più avanzate rispetto alle auto private che consentono risparmio carburante.

3) Gli utenti che utilizzano automobili condivise possiedono in media meno automobili personali per nucleo famigliare.

4) Riduzione del traffico e liberazione degli spazi destinati al parcheggio.

Un esempio virtuoso di riprogettazione degli spazi destinati al parcheggio è il progetto di un quartiere di Friburgo, Germania. Il quartiere ha deciso di abbandonare al massimo livello possibile l'utilizzo dell' automobile personale e utilizzare il servizio di carsharing. Lo spazio, normalmente destinato al parcheggio, dopo essere diventato inutilizzato è stato trasformato in un parco di quartiere.

5) Riduzione dei costi derivanti dal possesso dell'automobile.

La struttura dei costi derivanti dalla condivisione è inferiore a quella del possesso. Vengono meno per esempio, i costi di mantenimento, assicurazione.

6) Cambiamento dell'attitudine alla guida.

Si sviluppano sinergie tra i vari mezzi di trasporto, sopperendo in maniera ottimale alla mancanza del possesso dell'automobile.

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4.8. PRODOTTO

Il prodotto offerto dalla piattaforma consiste in un servizio di carpooling aziendale, ossia un servizio di condivisione dell’automobile privata nel tragitto casa-lavoro.

Il prodotto se analizzato nella sua essenza non rappresenta una novità: molte altre piattaforme di Sharing Economy hanno fatto della condivisione dell'automobile l’oggetto del proprio business, Blablacar, Relayrides, Uber, sono tutte piattaforme che hanno ottenuto successo, diffusione riconoscimento dagli utenti a livello internazionale. La particolarità d Jojob è un servizio declinato in maniera completamente differente rivolgendosi ad un target differente è pensato per soddisfare differenti bisogni.

Il prodotto offerto da Jojob consiste in un servizio di condivisione dell’automobile privata da parte di dipendenti per brevi tragitti che vengono effettuati quotidianamente per recarsi sul luogo di lavoro.

Con il termine breve tragitto si indica un raggio di percorrenza che va dai 10 ai 60 mediamente.

Il prodotto mira al soddisfacimento di tutti gli spostamenti che avvengono per motivi di lavoro e che in molti casi collegano zone periferiche della città, ossia zone nella quali è difficile sia trovare un compagno di viaggio sia avere a disposizione mezzi di trasporto pubblici sufficientemente frequenti

La differenza rispetto al prodotto offerto dalla precedente piattaforma Bringme è che quest'ultima offriva la possibilità di condividere passaggi in automobile di lunga tratta e con frequenza saltuaria.

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