Le precipitazioni totali mensili e le temperature medie mensili, da ottobre 2012 ad agosto 2013, confrontate con quelle del lungo periodo (1918-1995) sono riportate in figura 4.1.
Nell’intervallo di tempo in cui è stata condotta la prova, si sono verificati periodi particolarmente piovosi. Le precipitazioni sono risultate abbondanti nei mesi di novembre, gennaio e maggio 2013 (fino a 295 mm), mentre il periodo estivo, nei mesi di giugno e luglio, è risultato particolarmente siccitoso con precipitazioni molto scarse (8 mm) ed elevate temperature (Tmax = 31°C). In linea generale, le temperature dell’aria sono aumentate da marzo ad agosto con valori massimi di 31,6°C nel mese di agosto. I mesi di dicembre 2012 e febbraio 2013 si sono dimostrati i più freddi anche con temperature al di sotto dello zero. La semina dell’epoca autunnale, effettuata il 25 ottobre 2012, è stata realizzata in condizioni termiche e di disponibilità idrica buone. Nei mesi successivi, le piogge abbondanti hanno ridotto la percentuale di plantule in emergenza ed arrecato danni alle piantine già emerse. Il completamento della fase di rosetta e l’allungamento dello stelo si sono compiuti in condizioni termiche buone, ma con un’eccessiva quantità d’acqua disponibile. Alla fine dello stadio di rosetta, quando inizia l’allungamento dello stelo e la pianta diventa più suscettibile alle basse temperature, non si sono riscontrate temperature minime particolarmente critiche. Durante la fase di fioritura della parcella seminata in epoca autunnale (fine giugno – inizio luglio), le precipitazioni sono risultate di scarsa entità con temperature medie dell’ordine di 21-24°C. Le alte temperature durante la fioritura e lo sviluppo delle infiorescenze possono avere effetti negativi sulla pianta come, ad esempio, un minor numero di semi per capolino e dimensioni più piccole dei semi. Inoltre, le alte temperature accorciano la fase di fioritura e riducono fortemente l’accumulo di sostanza secca, la dimensione dei capolini, il peso dei semi e il numero di ramificazioni. Contrariamente, le temperature non influiscono sul contenuto in olio dei semi e sulla composizione dell’olio, mentre il contenuto di proteine aumenta all’aumentare della temperatura.
67 Per l’epoca primaverile la scarsa piovosità dei mesi successivi alla semina non ha interferito particolarmente sullo sviluppo della coltura, ma le condizioni climatiche antecedenti non hanno permesso una semina tempestiva. Questo è andato ad influire negativamente sulla produttività della coltura che ha chiuso il ciclo in un tempo ridotto.
Figura 4.1 Dati termo-pluviometrici espressi attraverso i diagrammi di Bagnouls-Gaussen, riferiti al
lungo periodo (1918-1995) e alla stagione di crescita (da gennaio 2012 ad agosto 2013) delle 6 varietà di cartamo coltivate presso il CIRAA dell’Università di Pisa (Pisa: 43°40’N; 10°19’E). Un mese viene considerato “siccitoso” quando il valore delle precipitazioni medie mensili (P) è uguale o minore del doppio del valore medio delle temperature mensili (T) (P ≤ 2T).
In tabella 4.1 sono riportate le caratteristiche fisico-chimiche del terreno che ha ospitato le prove di coltivazione. Si tratta di un suolo franco, con una componente limosa piuttosto alta, tipica della zona, mediamente dotato di sostanza organica, di azoto e di fosforo assimilabile. Il pH risulta vicino alla neutralità in accordo con la classificazione di Giardini (1987) ed è quindi ottimale per la coltivazione della maggior parte delle colture.
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Tabella 4.1. Analisi fisico-chimica del terreno che ha ospitato la prova
sperimentale realizzata a San Piero a Grado, Pisa.
Sabbia (2-0,05 mm) (%) 35,70 ± 1,86
Limo (0,05-0,002 mm)(%) 47,63 ± 2,39
Argilla (<0,002 mm) (%) 16,67 ± 1,68
pH 7,77 ± 0,03
Sostanza organica (%) 2,02 ± 0,10
Azoto totale (metodo Kjeldahl) (mg kg-1) 1,23 ± 0,04
Fosforo assimilabile (metodo Olsen) (mg kg-1) 4,53 ± 0,67
Calcare totale (mg kg-1) 57,38 ± 6,95
Calcare attivo (%) 3,69 ± 0,54
Conducibilità elettrica (μS) 84,17 ± 6,13
4.2 Fasi fenologiche
Per tutta la durata della coltura, sia in semina autunnale che primaverile, sono state monitorate le fasi fenologiche, in accordo con quanto riportato da Tanaka et al., (1997). In linea generale, le varietà non hanno mostrato differenze nel compimento delle singole fasi fenologiche.
Per le piante seminate in epoca autunnale, la somma dei giorni tra la semina e la raccolta è stata di 271 giorni (tab. 4.2), con una durata della fase di rosetta piuttosto prolungata, che ha permesso alle piante di superare il periodo invernale.
Nel caso della semina primaverile, la durata dell’intero ciclo è stata significativamente inferiore e pari a 123 giorni (tab. 4.3).
Il decorso della coltura è strettamente correlato all’epoca di semina: questa eseguita nel periodo autunnale determina una durata dell’intero ciclo maggiore rispetto a quanto si osserva nelle semine primaverili, dove in genere si verifica un accorciamento delle fasi, soprattutto in relazione alla fase di fioritura e maturazione del seme.
Giayetto et al. (1999), in una prova biennale di confronto varietale condotta a Cordoba, Argentina, ad una altitudine di oltre 400 m s.l.m., hanno registrato, con una semina autunnale, una durata del ciclo vegetativo di 201 giorni, nel primo anno di sperimentazione, e di 239 nel secondo anno. La differenza osservata da questo autore nella lunghezza delle fasi nei due anni era principalmente imputabile alla differenza registrata nelle precipitazioni (393 mm nel primo anno e 428 mm nel secondo), e soprattutto nella loro distribuzione durante le fasi fenologiche.
69 Maggiori precipitazioni durante la fase che va dalla semina all’emergenza e dalla levata dello stelo ad inizio fioritura hanno determinato un accorciamento del ciclo della coltura.
Tabella 4.2. Durata, espressa in giorni, delle principali fasi fenologiche
in 6 varietà di Carthamus tinctorius in semina autunnale.
Varietà Semina- Emergenza Emergenza- Fioritura Fioritura - Raccolta Durata intero ciclo (giorni) Pieve 20 213 38 271 Boemondo 20 213 38 271 Belisario 20 213 38 271 Benno 20 213 38 271 Roberto 20 213 38 271 Montola 2000 20 213 38 271
Tabella 4.3. Durata, espressa in giorni, delle principali fasi fenologiche
in 6 varietà di Carthamus tinctorius in semina primaverile.
Varietà Semina- Emergenza Emergenza- Fioritura Fioritura - Raccolta Durata intero ciclo (giorni) Pieve 12 66 45 123 Boemond o 12 66 45 123 Belisario 12 66 45 123 Benno 12 66 45 123 Roberto 12 66 45 123 Montola 2000 12 66 45 123
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