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comunicazione sostenibile

CARBON FOOTPRINT

kt CO2eq WATER FOOTPRINT Mm³ ECOLOGICAL FOOTPRINT Global ha Grano duro 844 1.976 1.179 Grano tenero 170 367 179 Segale 21 20 25 Pomodori 22 2 9 Uova 105 69 58 Carne bovina-suina 17-7 19-41 7-2

facendo un utilizzo più efficiente del terreno e aumentandone al contempo anche la fertilità dello stesso;

• fase della prima trasformazione: stadio, in cui la materia prima grezza viene sottoposta ad una prima lavorazione (si pensi alla fase di macinazione dei cereali nel mulino);

• fase della produzione: prevede l’ulteriore trasformazione del semilavorato in prodotto finito. In questa fase si registra un notevole dispendio energetico e idrico, in relazione principalmente al prodotto in esame ma anche all’efficienza produttiva dell’impianto utilizzato; • fase di confezionamento: carta, vetro e plastica sono solitamente i

materiali maggiormente utilizzati, causando una serie di impatti non solo in termini di imballaggio, ma anche di smaltimento;

• fase della distribuzione: in questo stadio il prodotto viene trasferito dallo stabilimento produttivo al locale distributivo nel quale sarà poi commercializzato. In questa fase l’impatto del prodotto sull’ambiente è dunque relazionato alle tipologie di mezzi utilizzati per l’attività di trasporto e alla lunghezza del tragitto da percorrere;

• fase della preparazione: fase che genera le maggiori difficoltà in termini di definizione e misurazione degli impatti, essendo relazionata alla tecnica di preparazione del prodotto adottata ed alla tipologia di strumenti a disposizione del consumatore finale;

• fase dello smaltimento degli imballaggi: effettua una valutazione degli impatti dovuti allo smaltimento dell’imballaggio nel quale era contenuto il prodotto. Questi subiscono variazioni in relazione non solo alla quantità, ma anche alla tipologia di materiale utilizzato.

A seguito di tale analisi si intende sottolineare l’impegno dimostrato dal Gruppo Barilla nella ricerca, nella coltivazione e nell’utilizzo di prodotti

qualitativamente eccellenti, garantendo di pari passo anche l’utilizzo di una modalità produttiva degli stessi che permetta di garantire un livello ottimale di prosperità e salute all’ambiente e quindi anche all’uomo. Al fine di sviluppare e inserirsi in una filiera considerata altamente responsabile, il Gruppo ha redatto il cosiddetto “Codice Barilla di Agricoltura Sostenibile” (SAC), documentazione che attesta l’impegno del Gruppo orientato alla realizzazione di una filiera pienamente sostenibile nella gestione e trasformazione delle materie prime e orientata a perseguire obbiettivi sfidanti e innovativi, dando vita a relazioni commerciali durature con le controparti per una migliore gestione del rapporto commerciale. Il suddetto Codice si fonda, nel dettaglio, su 5 principi, esplicitamente accettati da parte del fornitore al momento della contrattazione:

• riduzione dell’impatto delle attività sull’ambiente: il Gruppo Barilla chiede contrattualmente a tutti i propri partner di filiera il rispetto della legislazione vigente in termini ambientali nonché dei propri standard, facendo uso della metodologia LCA, del monitoraggio dei consumi delle risorse e dell’occupazione e utilizzo dei terreni per tenere costantemente sotto controllo gli stessi e il loro operato;

• ricerca di competitività ed efficienza produttiva nelle pratiche agronomiche: l’attività è orientata all’ottenimento di un livello di competitività elevato e condiviso da tutti i partner, riuscendo a ridurre in termini complessivi gli impatti che gravano negativamente non solo a livello prettamente economico, ma soprattutto sociale e ambientale; • continuo ascolto e attività di collaborazione poste in essere con i

partner, in modo da perseguire uno sviluppo costante: il Gruppo supporta svariate attività di collaborazione e condivisione con Università, organizzazioni non profit, associazioni e istituzioni. Questi

rapporti permettono di dar vita ad una migliore e più efficace identificazione non solo dei problemi e dei rischi che si presentano nel mercato, ma anche delle opportunità messe a disposizione dallo stesso, riuscendo in questo modo a creare maggior valore aggiunto e ottenere benefici comuni;

• garanzia di condizioni di salute e sicurezza alimentare per il cliente: per offrire questa garanzia alla sua clientela, il Gruppo Barilla effettua svariate attività di monitoraggio e verifica sul livello di rischio dei propri partner e anche dei loro subfornitori in relazione alle materie prime da questi utilizzate. Tutti i fattori produttivi utilizzati per la realizzazione del prodotto finito, infatti, devono provenire esclusivamente da partner in possesso di certificazioni e periodicamente controllati da organismi interni ed esterni al Gruppo; • tutela e applicazione dei valori espressi nel Codice Etico: le modalità

di contrattazione a lungo termine applicate ai partner commerciali del Gruppo, permettono loro di ottenere una certa stabilità nonché solidità economica, divenendo così maggiormente inclini a tenere un comportamento favorevole e pro-attivo in termini sostenibili, seguendo le indicazioni poste da Barilla. Tale situazione rappresenta dunque un elemento positivo dal punto di vista qualitativo, degli impatti sull’ambiente circostante e della sicurezza alimentare stessa. L’applicazione dei principi del Codice viene garantita per mezzo del programma Barilla Sustainable Farming (BSF), un sistema che si fonda sul metodo LCA e che funge da guida verso una maggiore efficienza e competitività di impronta sostenibile per tutti i progetti messi in atto e che risulta orientato ad un maggior approfondimento delle nuove modalità di lavorazione agricola all’interno delle filiere nelle quali si trova inserito il

Gruppo; in tal modo si riesce così ad ottenere non solo prodotti qualitativamente migliori in termini di sicurezza alimentare, ma anche con un minor impatto ambientale, tutelando al contempo anche le condizioni economiche e sociali nelle quali versano gli stessi partner, aumentandone la valorizzazione produttiva in termini qualitativi e quantitativi e riducendo i costi da sostenere. Una possibile non-conformità a tali principi, inoltre, non viene permessa se non in via temporanea e prevedendo una loro rapida risoluzione; quest’attività di monitoraggio avviene per mezzo di controlli di accertamento in assenza di preavviso effettuati dal Gruppo stesso, che si riserva in via straordinaria il diritto di risolvere anticipatamente il contratto qualora si verificasse l’assenza di conformità ai principi suddetti da parte dei propri fornitori o dei subfornitori ai quali gli stessi si rivolgono. È proprio per mezzo dell’utilizzo di tutte queste prassi gestionali e operative nei propri legami di filiera che Barilla mitiga il proprio fattore di rischio nella fase di approvvigionamento, garantendosi allo stesso tempo anche disponibilità, stabilità, qualità e continuità nelle forniture; con queste modalità contrattuali infatti, riesce a trarre benefici importanti dai propri partner commerciali per mezzo di un processo orientato alla condivisione delle competenze e delle conoscenze, a seguito di una collaborazione orientata all’efficienza produttiva e un’efficacia di processo che porta inevitabilmente ad incrementare la percezione di valore creato e distribuito.

Fig. 5.2: Percentuale di materie prime acquisite dal Gruppo Barilla in modo responsabile

Fonte: www.barillagroup.com

Fig. 5.3: Quota di materie prime acquisite dal Gruppo Barilla in modo responsabile

Fonte: www.barillagroup.com

ANNO 2016 ANNO 2017

0 25 50 75 100

MATERIE PRIME STRATEGICHE ACQUISTATE RESPONSABILMENTE (%)