• Non ci sono risultati.

Sustainability Development Goals

comunicazione sostenibile

4.1. Principi internazional

4.1.4. Sustainability Development Goals

I cosiddetti Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile, conosciuti a livello globale anche con l’acronimo di SDF, ovvero Sustainable Development Goals, sono individuati nell’insieme di obbiettivi che l’ONU, in qualità di creatore nonché promotore di questa iniziativa, ha posto come risultati di lungo termine legati ad attività di sviluppo sostenibile di livello mondiale. Tali obbiettivi hanno preso forma definitivamente il 25 Settembre del 2015 con “Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, in cui oltre 150 potenze a livello internazionale hanno dato avvio al processo approvativo di questi 17 obbiettivi (SDGs), nonché le relative 169 sottocategorie(target) nei quali gli stessi sono suddivisi. Tali obbiettivi risultano principalmente focalizzati sulla riduzione del livello di povertà nel mondo, sulla realizzazione di un certo sviluppo non solamente economico, ma anche sociale e ambientale, e su una vera e propria lotta contro qualsivoglia forma di ineguaglianza; tali cosiddetti SDG, avranno validità sino al 2030, anno nel quale tali risultati dovranno potenzialmente essere stati raggiunti. Tali obbiettivi si pongono come continuum dei cosiddetti “Obbiettivi per lo Sviluppo del Millennio”,

a loro volta adottati nel 2000 e che hanno completato il loro mandato nel 2015, portando un netto miglioramento della qualità della vita di innumerevoli individui in svariati Paesi nel mondo.

I 17 obbiettivi che le Nazioni Unite si sono poste di raggiungere nei prossimi 15 anni sono riassumibili nei seguenti punti:

• porre la parola “fine” ad ogni forma di povertà estrema (intendendo situazioni vissute da coloro che hanno a disposizione un reddito inferiore a 1,13€ giornalieri) in tutti i Paesi del mondo e in qualunque sua forma: si vuole garantire in tal modo anche un uguale diritto di accesso non solo alle risorse di matrice economica, ma anche all’insieme di servizi basilari, facendo leva su una cooperazione tra Stati orientata allo sviluppo;

• porre fine alla fame nel mondo e raggiungere un adeguato livello di sicurezza alimentare facendo leva anche su un’agricoltura basata su processi sostenibili: si vuole in tal modo veder raddoppiare la produzione agricola per mezzo di modalità d’accesso adeguate e paritarie alle risorse a disposizione;

• poter assicurare un livello di benessere e di salute adeguato: a tal fine sono stati previste forme di sostenimento anche in termini di ricerca e sviluppo, considerando essenziale la risoluzione delle problematiche inerenti la salute e il benessere dell’uomo;

• poter assicurare un’adeguato sistema di formazione ed istruzione che poggi su principi di pari opportunità e qualità elevata: un sistema simile, contribuirebbe infatti allo sviluppo sostenibile del pianeta, garantendo anche un buon livello di sicurezza e interdipendenza;

• assicurare l’uguaglianza tra generi, eliminando l’attuale ostacolo alla crescita rappresentato dalla presenza di disuguaglianze;

• garantire non solo la disponibilità, ma anche una gestione sostenibile di acqua (riducendone il livello di inquinamento) nonché dei servizi igienico-sanitari;

• rendere accessibile a tutti, nonché affidabile e nelle sue forme più sostenibili, l’energia: si tratta di un prerequisito per poter raggiungere obbiettivi di stampo sostenibile, essendo questi ultimi dipendenti principalmente da sviluppo economico e clima. Un importante risultato da ottenere consiste infatti nello sviluppo di energia rinnovabile e sistemi infrastrutturali allineati per farne un uso corretto;

• farsi promotori di una crescita non solo economica e fondata su aspetti sostenibili, ma anche occupazionale, orientata allo sviluppo della produttività nonché all’ottenimento di mansioni lavorative dignitose; • garantire lo sviluppo di infrastrutture rivolte all’innovazione sostenibile

per mezzo di continui investimenti in attività di R&S. In questo modo si rende possibile principalmente alle PMI un accesso meno difficoltoso al credito e ad altri svariati servizi finanziari, diffondendo la presenza di infrastrutture innovative e affidabili. Si ottiene in questo modo una condizione valida per il miglioramento non solo in termini tecnologici ma anche produttivi;

• ottenere una riduzione delle disuguaglianze di ogni tipo: la presenza di questo elemento, infatti, tende a limitare lo sviluppo non solo sociale, ma anche economico e politico del territorio. Con la sua riduzione si rende pertanto possibile l’ottenimento, anche per i Paesi in via di sviluppo, di una certa considerazione nell’attività decisionale all’interno del contesto internazionale;

• realizzazione di città che seguano i principi dettati dalla sostenibilità e dalla durevolezza nel tempo: risulta essere infatti il processo di

urbanizzazione quello che provoca i più grandi impatti ambientali in termini di utilizzo delle risorse nonché di emissioni;

• promozione di modelli di produzione e di consumo che poggiano su un utilizzo responsabile delle risorse: tale riflessione deriva dall’analisi dello scostamento tra il livello attuale di consumo di risorse nella normale gestione processuale e il livello di generazione delle stesse che l’ecosistema è in grado di offrire;

• farsi promotori di un sistema che si opponga al cambiamento climatico: si necessita per tale motivo di un’elevata cooperazione tra tutti i Paesi, per far fronte principalmente in primo luogo all’insieme di problematiche espresse dai Paesi meno sviluppati, che per primi ne risentono di tali cambiamenti;

• ottenere un livello di conservazione delle aree marine per mezzo di un loro utilizzo sostenibile, eliminando dunque ogni forma di sfruttamento incontrollato delle stesse;

• farsi promotori di un utilizzo corretto del suolo e dei suoi ecosistemi, gestendo l’ambiente in modo sostenibile: un utilizzo corretto della biodiversità e il mantenimento di una vasta superficie forestale contribuiscono attivamente alla riduzione della soglia di povertà, in quanto elementi basilari per la salute e l’alimentazione dell’uomo;

• diventare promotori di un clima di giustizia nonché di pace a livello globale: in assenza di un modello di governance efficace, uno sviluppo sostenibile non può essere in alcun modo perseguito né tantomeno raggiunto. Risulta per tal motivo particolarmente di spicco il ruolo della giustizia e della responsabilità a tutti i livelli societari;

• ottenere un potenziamento degli strumenti di sviluppo sostenibile: si intende in tal modo l’affiancamento ai finanziamenti di matrice pubblica

e privata, di contributi di matrice politica che riescano a condurre al raggiungimento degli obbiettivi mobilitando le risorse.