LO SPIRITO SALESIANO
TRALE E NELLA SUA ISPIRAZIONE EVANGELICA 1. Alla ricerca della ispirazione unificatrice
2. La carità evangelica ispira il nostro stile di mutue relazioni
100 a) Amorevolezza casta e virile
« Che i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi conoscano di essere amati ».“ L ’azione apostolica mette il salesiano in contatto con molte persone: confratelli, gio
vani, adulti; perciò egli chiede allo Spirito Santo il « dono della sim patia», modellata sulla mitezza del cuore di Cristo.
Coltiva il senso del contatto concreto con ciascuna per
sona (fosse anche il più timido dei ragazzi), disposto sempre a fare il primo passo, ad avvicinare tutti con rispetto, con il desiderio di comprendere e di aiutare, con la gioia di essere presente (in questo contesto si capisce il vero senso della « assistenza » salesiana) tra i giovani poveri e abban
donati. E ’ questa la « amorevolezza » salesiana: un vero affetto fatto ad un tempo di calore umano e di delicatezza soprannaturale ,24
Può superare la ricerca egoistica di sè, perchè ha pro
messo una castità totale, generosa, senza nessun compro
messo. Essa si irradia nel metodo educativo salesiano in modo da poter diventare per i giovani esempio trascinante.
N e ll’atmosfera odierna impregnata di erotismo, l ’im
pegno del salesiano è un contributo per una azione libera
trice mediante il suo messaggio e la sua mistica di purezza che orienti e promuova tutte le forze dei giovani verso un amore autentico.25
23 M B X V II, 11.
24 Sistema Preventivo in « Regolamenti » art 86-88.
25 M B X I I , 224; IX , 705.
101 b) Spirito di famiglia
Quando l ’affetto ottiene la reciprocità si crea una vera comunità ( sia « religiosa » tra i confratelli, sia « educativa » con i giovani) di carattere familiare. La mutua confidenza si esprime in una intensa intercomunicazione nel bisogno e nella gioia di condividere tutto, e in relazioni regolate più dall’appello alle capacità interiori di ognuno (affetto, ragione, libertà, fede) che dal ricorso alla legge e alla autorità.26 Di qui uno stile familiare di autorità e di obbedienza, e una coesione fraterna nell’azione. A D io non piacciono le cose fatte per forza. Egli, essendo Dio d ’amore, vuole che tutto si faccia per amore » .27
I l nostro spirito di famiglia offre una valida risposta a due appelli del mondo moderno, soprattutto giovanile: il riconoscimento del valore della propria personalità, e l ’ansia di vivere una esperienza di vera fraternità.
102 c) Ottimismo e gioia
« Niente ti turbi! » « Sii allegro » , diceva spesso Don Bosco. I l vero salesiano non si lascia mai scoraggiare dalle difficoltà che incontra: « Tutto crede, tutto spera, tutto sopporta » .28 II suo umanesimo ottimista, ispirato a San Francesco di Sales, lo porta ad apprezzare tutto ciò che è umano e ad avere fiducia nelle risorse naturali e sopran
naturali delPuomo, pur non ignorando le sue debolezze (so
prattutto quelle dei giovani). Sa cogliere ed apprezzare tutti i valori presenti nel mondo e nella storia; rifiuta di gemere sul proprio tempo, « ritiene tutto quello che è buono » ,29 soprattutto se piace ai giovani.
In uno stile di vita semplice nello sguardo e nei
con-26 Cfr Sistema 'Preventivo in « Regolamenti » art 86.
27 M B V I , 15.
28 I Cor 13, 7.
29 I Tess 5, 21.
tatti, egli nutre una gioia permanente, dote necessaria al
l ’educatore dei giovani, ed esprime, nei limiti del possibile, un temperamento felice, ma più ancora una fede radiosa:
« i l frutto dello Spirito è carità, gioia, pace» .30
N el contesto odierno, nel quale i giovani son diven
tati spesso scettici, tristi e talvolta disperati, oppure inge
nuamente ottimisti di fronte al futuro, la gioia del salesiano, con tutto il suo realismo, serve a dare incoraggiamento agli uni e a ricondurre alla realtà gli altri.
3. La carità evangelica ispira il nostro stile di relazione con Dio
103 a) Preghiera semplice e vitale
« N o i lavoriamo contemplando. N oi siamo attivi e con
templativi. Don Bosco era così » .31 II salesiano percepisce Dio molto vicino, presente in tutti gli avvenimenti, e quindi intrattiene con Lui un dialogo « col cuore », quasi continuo, semplice e filiale. Le sue pratiche di pietà sono poche, quelle proprie di un religioso di vita attiva; ma coltiva soprattutto
« lo spirito di pietà » e l ’unione con Dio. E ’ un contempla
tivo nell’azione, dove percepisce il senso profondo del mi
stero incluso nel suo apostolato.
I l Concilio ha rilanciato il messaggio di San Paolo riguardo al «c u lto spirituale» che comprende l ’intera vita del fedele: il lavoro salesiano, « lavoro santificato » , trova in questo messaggio un motivo di approfondimento illu
minato.32
104 b) Apertura viva al mondo sacramentale
L ’Eucaristia è centro e culmine della vita del cristiano, come pure forza di coesione e nucleo dinamico della comu
nità. E ’ incontro con la pienezza di quello stesso mistero di salvezza al cui servizio spende la vita. Su questa verità
30 Gal 5, 22.
31 Da una Conferenza di don R i n a l d i nel 1927.
32 C fr Linee di rinnovamento, L D C 1971, I I I 60-63, p 145-148.
è particolarmente fondata la vita del salesiano. Dal mistero eucaristico traggono origine Io slancio e la ricchezza di ogni sua attività.
Per questo il salesiano coltiva il senso della celebra
zione liturgica e delle sue esigenze tanto di interiorità quanto di bellezza esteriore, consapevole che i giovani sono attratti dallo splendore e dalla verità delle celebrazioni.33
Nel sacramento della Penitenza, il salesiano incontra il Cristo che gli perdona e gli infonde il senso della perma
nente necessità dello spirito penitenziale, non soltanto per i suoi peccati, ma anche per i peccati dei giovani, nell’espia
zione dei quali vuole prendere solidariamente la sua parte.
« L a frequente confessione e la frequente comunione...
sono le colonne che devono reggere un edificio educativo » , 34 105 c) Fiducia speciale in Maria
« Maria Santissima è la fondatrice e sarà la sostenitrice delle nostre opere ».3S II salesiano è convinto del ruolo indi
scutibilmente speciale che Maria, sempre serva di Dio e coo- peratrice del suo Figlio, ha avuto nella vita di Don Bosco e della Congregazione.
E ’ la Madre vigilante dei suoi giovani e la loro « educa
trice interiore ». E ’ inoltre la sua Madre; ha quindi per Essa, in quanto Immacolata e Ausiliatrice, una devozione tenera e virile, semplice e vera, illuminata e dinamicamente pratica.
La prospettiva mariologica aperta dal Vaticano I I , che inserisce il mistero di Maria in quello di Cristo e della Chiesa, offre al salesiano una solida base teologica per rin
novare e intensificare la sua tradizionale devozione mariana, in quanto mostra Maria Immacolata assunta alla pienezza escatologica del Cristo, e con Lui Ausiliatrice realmente im
pegnata nella storia per la salvezza dell’uomo.
33 E. Ce r i a, Annali I, p 728.
34 Sistema Preventivo in « Regolamenti » art 92.
35 MB V I I , 334.
— Non possiamo infine dimenticare il contenuto pedagogico di questi elementi dello spirito salesiano. La sua ricchezza, dono dell’unico Spirito, deve diffondersi con attiva fecondità tra i destinatari della nostra missione apostolica.
C A P O Q U A R T O