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Caso 4: CBDC come valuta per i depositi pubblici presso le BC

Capitolo II CENTRAL BANK DIGITAL CURRENCY

2.1 Definizione

2.3.4 Caso 4: CBDC come valuta per i depositi pubblici presso le BC

In quest’ultimo schema si considera una CBDC che mantiene tutte le caratteristiche del denaro fisico; l’unica differenza è costituita dalla perdita dell’anonimato. Considerando la perdita di questa caratteristica, la CBDC assomiglierebbe più ad una valuta di conto corrente che alla moneta circolante.

Questa moneta elettronica potrebbe quindi essere utilizzata per depositare denaro direttamente presso le BC, delineando quindi una valuta account-based piuttosto che

token-based. Questa caratteristica del controllo rende più sicuro l’utilizzo e la detenzione

di questo genere di moneta, permettendo alle autorità centrali di identificare i possessori e verso chi vengono effettuati i trasferimenti.

Anonimato

La perdita dell’anonimato è valutata e va a colpire più soggetti nell’economia. Primi tra tutti sono gli evasori fiscali e coloro che compiono attività illecite: l’adozione di una moneta digitale detenuta presso conti pubblici nelle varie banche centrali rende più complicate quelle operazioni che, mediante l’utilizzo di denaro contante, sarebbe possibile svolgere senza subire controlli. La perdita di anonimato da parte delle CBDC le renderebbe meno appetibili ai contanti fisici, costituendo un limite al passaggio ad una società incentrata sulle transazioni mediante pagamenti digitali, scopo che si vuole raggiungere attraverso la realizzazione di miglioramenti tecnologici53.

Considerando invece l’utilizzo di questa moneta come riserva di valore, si può affermare che l’aumento della sicurezza della stessa potrebbe comportare un incremento della domanda. La differenza principale con gli altri scenari identificati e con la moneta cartacea in uso attualmente è definita dalla maggiore capacità di recupero in caso di smarrimento o furto: in questo schema, l’identificazione del proprietario e la dematerializzazione della moneta permettono una maggiore tracciabilità della stessa, bloccando di conseguenza eventuali spostamenti illeciti del denaro.

Considerando il caso di depositi presso la BC, sui consumatori graveranno minori costi di mantenimento e la custodia sarà più sicura rispetto al caso di depositi presso le banche commerciali54. Ciò che potrebbe spingere i risparmiatori a richiedere comunque depositi

presso questi istituti è la possibilità di ottenere maggiori remunerazioni e servizi: se è possibile ipotizzare che anche le BC offrano un rendimento ai proprietari dei conti di deposito, è impossibile immaginare che offrano qualsiasi genere di servizi ai depositanti in quanto è più conveniente che questo compito resti in capo ai fornitori degli stessi essendo specializzati in questo ambito.

È impossibile definire con certezza se questo scenario possa essere più o meno gradito di quelli precedenti: se da un lato ci sono dei vantaggi legati all’adozione delle CBDC come

53 Vedi KONING, “Fedcoin: A Central Bank-issued Cryptocurrency”, 2016

54 Depositando denaro presso le banche commerciali il cliente è sottoposto a tre tipologie di

rischio: 1) rischio di credito: la banca potrebbe essere in uno stato d’insolvenza tale da non permetterle più di restituire il denaro al risparmiatore; 2) rischio regolamentare: questo è collegato alle modifiche legislative, le quali potrebbero comportare la perdita di parte o di tutte le garanzie previste inizialmente; 3) rischio di reinvestimento: fa riferimento ai tassi offerti dalla banca, i quali dipendono dalla situazione economica generale e dallo stato di salute dell’istituto stesso.

unità di conto, il suo utilizzo come moneta di scambio dipende molto da come la perdita di anonimato è percepita dai vari soggetti.

Interessante è il parallelismo tra questo tipo di depositi e il narrow banking.

Il narrow banking è definito come “una forma speciale di regolamentazione in cui una o più banche, a fronte di passività costituite da depositi della clientela, sono obbligate a detenere attività liquide o immediatamente liquidabili, costituite da depositi presso la banca centrale o da titoli di Stato a breve scadenza” (Treccani, s.d.). Depositando il denaro presso istituti centrali si elimina il rischio di credito in quanto le BC non utilizzano la leva finanziaria per creare credito.

Questa funzione di narrow bank si scontra con l’operato delle banche commerciali: queste ultime operano secondo il meccanismo della riserva frazionaria55, la quale permette di

riutilizzare parte della moneta depositata senza doverne creare di nuova. Considerando il caso delle BC operanti solamente come “banche ristrette”, si perderebbe questa funzione fondamentale in capo agli istituti bancari; il guadagno è in termini di sicurezza, in quanto non si correrebbe più il rischio legato alla gestione dei depositi e alla c.d. “corsa agli sportelli”, ma si perderebbe la funzione fondamentale di re-immissione di moneta nel sistema.

Per questo motivo, si può pensare che in uno scenario così definito sia opportuno considerare le BC come una via di mezzo tra narrow bank e gli istituti che si servono della riserva frazionata.

Effetti

L’aumento di sicurezza legata a questi depositi potrebbe provocare un conseguente aumento della domanda di CBDC da parte dei consumatori, il quale si tradurrà nella crescita di passività in capo alla BC. Considerando che questi depositi devono rimanere

55 La riserva frazionaria è la percentuale dei depositi che deve essere detenuta per legge sotto

forma liquida, ovvero di depositi o di titoli facilmente liquidabili. È definibile anche come la riserva di poste contabili che, in percentuale rispetto ai depositi, la banca è impossibilitata ad erogare. Il rimanente non detenuto viene reimmesso nell’economia, permettendo la circolazione di contante già erogato, depositato e dematerializzato. Questo meccanismo si basa sul concetto di utilizzo parziale del denaro: nel momento in cui si affida il proprio denaro ad una banca, questa è conscia del fatto che verrà utilizzata solo una parte di questo, quindi attraverso dei calcoli statistici può comprendere quanto di questo denaro redistribuire ad altri soggetti e quanto detenere a fronte dell’utilizzo del proprietario depositante. I regolamenti definiscono quindi la percentuale di depositi che ogni banca deve detenere presso la BC, così che le banche commerciali possano

più liquidi possibili e che la distribuzione di CBDC comporterebbe un aumento di passività in capo alla banca centrale, questa dovrà controbilanciare acquistando i titoli più liquidi e sicuri possibile, come i titoli pubblici con un rating elevato.

È sconsigliabile che le BC utilizzino la digital currency per finanziare il settore privato non finanziario: le valutazioni richieste da parte dell’autorità sono molteplici e richiederebbero l’ausilio di soggetti specializzati nel settore. Si potrebbe sconsigliare anche l’acquisto di Titoli di Stato per ragioni politiche: finanziando un governo, la BC potrebbe perdere parte della propria indipendenza in quanto spinta da ragioni opportunistichea fornire più fondi possibili, entrando in competizione con altri istituti.

Dal punto di vista delle banche commerciali, uno scenario di questo genere causerebbe un aumento delle perdite del business tradizionale. Un aumento dei depositi presso le BC da parte dei consumatori si tradurrebbe in una diminuzione dei depositi presso gli istituti bancari attualmente operanti; questo calo dei soldi a disposizione degli istituti di credito provocherebbe una diminuzione dimensionale del sistema bancario, quindi della possibilità per le banche di erogare prestiti ai propri clienti, diminuendo quindi il credito aggregato dell’intera economia.

Per ridurre questo impatto negativo, è possibile pensare a delle soluzioni attuabili dalle autorità creditizie. Ognuna delle alternative dovrebbe andare ad aumentare la possibilità di erogazione del credito da parte delle banche commerciali: ad esempio si potrebbero ridurre i requisiti di riserva richiesti in base all’ammontare di depositi56, imporre una tassa

sull’uso di CBDC57 o iniettare la liquidità extra in capo alla BC nel sistema58.

Si potrebbe altresì prevedere un sistema bancario ristretto sia per le banche centrali che per quelle commerciali. Se così fosse, entrambe le tipologie di istituto assolverebbero solo alla funzione di deposito sicuro, non soggetto a rischio d’insolvenza. Per

56 Questa soluzione è poco convincente in quanto la riduzione delle riserve obbligatorie

esporrebbe i depositanti a maggiori rischi.

57 Imporre il pagamento di un’imposta sull’utilizzo di questa moneta elettronica potrebbe

costituire un limite per la sua diffusione; sarebbe allora più conveniente adottare un sistema di tassazione indiretto, il quale potrebbe tradursi in un tasso d’interesse negativo.

58 Questo caso è controverso: lasciando alla BC la possibilità di iniettare a proprio piacimento

parte della propria liquidità extra, le si sta concedendo la possibilità di controllare direttamente i mercati del credito. Questo farebbe insorgere il bisogno di definire ulteriormente i compiti e gli obiettivi delle autorità coinvolte. Alternativa a questa potrebbe essere l’aumento della base monetaria.

l’erogazione del credito i clienti dovranno quindi rivolgersi a degli istituti specializzati, differenti dalle banche commerciali tradizionali.

In un ambiente di questo genere le banche hanno due possibilità: operare come narrow

bank e mantenere i depositi il più liquidi e sicuri possibile, oppure ricoprire il ruolo di investment bank o di fondi comuni d’investimento con lo scopo di offrire opportunità di

investimento ad alto rendimento ai soggetti interessati59.

A livello politico, l’utilizzo di una CBDC tracciabile permetterebbe una maggiore sorveglianza sulle transazioni, rendendo possibile il blocco di quelle che rispondono a caratteristiche che le renderebbero definibili come illecite. Altro vantaggio è la possibilità di controllare e arginare l’evasione fiscale.

Per questi scopi potrebbe essere possibile programmare la CBDC in modo tale che certi pagamenti verso determinati soggetti vengano eseguiti automaticamente: grazie all’utilizzo della blockchain, si potrebbero introdurre dei contratti intelligenti che regolino automaticamente i pagamenti delle tasse che gravano in capo ad un soggetto. Si potrebbe oltretutto impedire il pagamento mediante l’utilizzo di CBDC per l’acquisto di determinati prodotti.

L’adozione del narrow banking system ridurrebbe i costi legati all’instabilità del sistema bancario: diminuendo i depositi presso le banche commerciali, aumenterebbero di riflesso quelli presso le BC, rendendoli più sicuri grazie alla maggiore protezione richiesta. In questo modo, le oscillazioni nel mercato bancario diverrebbero meno gravi, comportando maggiore stabilità per i depositanti e gli attori economici. Questo vantaggio è valido solo nel caso di un’economia sviluppata; se si considera infatti un Paese emergente caratterizzato da un basso livello di bancarizzazione e, di conseguenza, di erogazione del credito, questo vantaggio viene perso.

Considerazioni di questo genere non tengono conto di una variabile fondamentale: si va in qualche modo a limitare il potere decisionale delle persone; la BC e il governo avrebbero il potere di sorvegliare le transazioni eseguite, ma soprattutto di interferire con le decisioni prese dai consumatori limitando le possibilità di spesa. Per quanto sia auspicabile interrompere la spesa per l’acquisto di beni illegali, è fondamentale chiedersi

59 In questo caso, le passività detenute dalle banche che decideranno di operare in questo modo

se la Banca Centrale, ovvero l’autorità monetaria, sia legittimata o meno ad utilizzare questo strumento per favorire o bloccare determinate operazioni.

L’impatto maggiore di questo scenario è sulle banche commerciali: l’introduzione di questa CBDC comporterebbe una diminuzione dei depositi in quanto sarebbe disponibile un’alternativa più sicura a quella classica. La dimensione di questo effetto dipende da diverse variabili: dal livello di protezione offerto ai depositanti, dalla remunerazione dei depositi e dai servizi offerti dalle banche.

Nonostante la possibilità di depositare denaro presso le BC, ci saranno comunque clienti intenzionati a servirsi dei depositi bancari classici. Questo tipo di clientela sarà però più amante del rischio, in quanto rinuncerebbe alla possibilità offerta dagli istituti centrali di servirsi di un deposito sicuro; delle ragioni che permettano una migliore comprensione sono il maggiore grado di remunerazione offerto dai depositi tradizionali e i servizi offerti dalle banche commerciali. Queste ultime si troveranno in una posizione tale da dover aumentare il range di servizi proposti alla clientela, competendo direttamente con le banche d’investimento e i fondi comuni d’investimento. Come negli scenari precedenti, risulterà fondamentale l’interazione e la collaborazione con aziende specializzate in

fintech, le quali in caso contrario risulterebbero le principali concorrenti delle banche.

Questo scenario comporterebbe la fine del sistema bancario operante attualmente.

Per i consumatori finali il risultato finale è ambiguo. Agli svantaggi citati in precedenza60

vanno affiancati diversi benefici, quali una maggiore efficienza nelle transazioni61, la

possibilità di detenere denaro presso un istituto in grado di garantire la piena sicurezza dei depositi e un aumento del range di servizi offerti ai clienti in seguito alla maggiore competizione tra banche commerciali, banche centrali e fintechs.

Questo scenario si presta ad un’ulteriore modifica: le autorità potrebbero decidere di abolire o limitare drasticamente l’utilizzo di denaro fisico per beneficiare maggiormente delle possibilità offerte dall’utilizzo di una CBDC non anonima. Questa ipotesi è resa necessaria dalla constatazione che gli evasori fiscali e i soggetti impegnati in attività

60 La riduzione del credito erogato dalle banche commerciali, la maggiore sorveglianza sulle

transazioni effettuate, la probabile perdita di potere decisionale sulle spese affrontate.

61 Grazie all’adozione della tecnologia blockchain i trasferimenti di denaro diverrebbero più rapidi

illecite, avendo ancora a disposizione il denaro fisico, continuerebbero indisturbati il loro operato decidendo di non adottare l’uso delle CBDC.

Nonostante l’evidente vantaggio, bisogna fare delle considerazioni: ipotizzando una società di tipo cashless si stanno privando i consumatori della facoltà di decidere il metodo di pagamento che più ritengono opportuno. È altresì vero che eliminando il contante resterebbero valide altre alternative diverse dalla CBDC, come per esempio le diverse monete elettroniche emesse da privati attualmente in circolazione e le diverse valute estere.