fotografie rappresentative nella descrizione dell’elemento e delle dinamiche di trasformazione;
Scheda 1 Il CASTAGNETO da FRUTTO la “SELVA”
Valore identitario - riconosciuto dal 100% degli intervistati;
Caratterizzazione: - Castagneto PRIVO di SOTTTOBOSCO, INERBITO; - In alcuni castagneto PASCOLATO;
- Presenza sporadica di LUNETTAMENTI attorno all’albero di castagno;
- Alberi INNESTATI con porta-innesto selvatico e innesto di diverse varietà da frutto (varietà da farina);
Infrastrutture e sistemazioni idraulico-agrarie associate:
- Presenza di “METATI”, infrastrutture in pietra adibite all’essiccazione delle castagne spesso situate lungo i bordi del castagneto, in prossimità delle STRADE, MULATTIERE o SENTIERI;
- Presenza del MULINO, lungo il corso d’acqua principale, adibito alla macinazione della castagna per la produzione della farina;
- LUNETTAMENTI composti da bassi muretti a secco o sprovvisti di muretto;
Pratiche associate al
mantenimento: - PULITURA del sottobosco nel periodo tardo estivo (normalmente metà agosto); nel caso di pascolamento del bestiame, la maggior parte del lavoro è svolta dalla brucatura degli animali;
- RACCOLTA delle castagne dal mese di ottobre; - Eventuale PULITURA dei ricci caduti nell’inverno;
- POTATURA degli alberi ogni 3-4 anni fino a 10 anni, secondo le necessità.
- ESTIRPAZIONE dei polloni alla base ogni anno; la legna ricavata dalle potature viene utilizzata nella fase di essiccazione della castagna;
- SOSTITUZIONE delle piante tramite innesto su pollone;
Minacce / opportunità: Minacce:
- Cessazione della pratica della raccolta delle castagne e della pulitura del castagneto; - Malattia del “cancro del castagno”;
- Animali selvatici che mangiano le castagne appena cadute e danneggiano le giovani piante di castagne ostacolando il rinnovamento del castagneto;
Opportunità:
- Creazione di un mercato trasparente che renda più conveniente la produzione della farina di castagne (già certificata D.O.P.);
- Attività di produzione del carbone di castagno recuperando la tradizione della carbonaia e mantenendo pulito il bosco;
- Promozioni di valorizzazione dell’elemento paesaggistico;
- Fruizione del castagneto per passeggiate e escursioni (importanza del mantenimento di strade, mulattiere e sentieri);
- I castagneti abbandonati e parzialmente rinaturalizzati possono essere mantenuti attraverso la pulitura effettuata per il raccoglimento della legna;
Tendenze evolutive: - DIMINUZIONE del numero di castagneti da frutto coltivati;
- AUMENTO della superficie di boschi di castagno parzialmente rinaturalizzati;
- I castagneti ancora gestiti per la raccolta delle castagne normalmente sono quelli situati vicino alle abitazioni, i più accessibili;
Fotografie: 1. Castagneto da frutto coltivato;
2. Castagneto da frutto coltivato (particolare) con “metato”; 3. “Metato” per l’essiccazione delle castagne (retro); 4. Sentiero che attraversa un castagneto;
5. Castagneto dal frutto abbandonato;
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Scheda 2
Il PRATO - PASCOLO
Valore identitario - Riconosciuto dal 90% degli intervistati;
Caratterizzazione: - PRATI misti, non seminati, PASCOLATI direttamente dagli animali, SFALCIATI; - Dimensioni contenute;
- Posizionati in punti di BASSA o MEDIA PENDENZA, spesso CIGLIONATI o TERRAZZATI; - Spesso provvisti di bassa RECINZIONE;
Infrastrutture e sistemazioni idraulico-agrarie associate:
- In prossimità dei pascoli è spesso posizionata la STALLA (detta “capanna”);
- CIGLIONAMENTI, GRADONAMENTI o TERRAZZAMENTI normalmente provvisti di muretto a secco;
Pratiche associate al
mantenimento: - ALLEVAMENTO e PASCOLO di ovini e bovini; - SFALCIO annuale (normalmente uno o due, nel mese di luglio) per ricavare FIENO e per RINNOVAMENTO delle essenze;
- CONCIMAZIONE (normalmente una all’anno, a fine inverno) con stallatico;
- IRRIGAZIONE nel periodo estivo (maggio - settembre) secondo l’andamento climatico; - MANTENIMENTO dei FOSSI e delle RECINZIONI che delimitano le aree pascolate; - MANTENIMENTO di eventuali CIGLIONI, GRADONAMENTI, TERRAZZAMENTI e dei MURETTI a SECCO;
Minacce / opportunità: Minacce:
- Diminuzione degli allevamenti per mancanza di popolazione giovane;
- Disincentivazione all’attività di allevamento a causa dei costi molto elevati relativi alle norme di produzione del formaggio o di macellazione dell’agnello per le piccole attività familiari presenti sul territorio;
- Animali selvatici che brucano e causano danni ai prati (cervi, caprioli e cinghiali); Opportunità:
- Il mantenimento delle aree pascolate oggi è associato all’allevamento di animali di razza autoctona (pecora garfagnina) per la produzione di latte, lana e agnelli da latte;
- Il presidio agricolo del territorio oggi è legato soprattutto alla pastorizia, che tramite l’attività agrituristica compie il ruolo di mantenere pulito il territorio, produrre alimenti tipici della zona e garantire sostenibilità economica;
Tendenze evolutive: - ALLARGAMENTO delle superfici a prato-pascolo per conversione di zone a seminativo o vigneto;
- DEGRADAMENTO delle sistemazioni idraulico-agrarie perchè richiedono una gestione più impegnativa;
Fotografie: 1. Prato - pascolo ciglionato; 2. Prato - pascolo terrazzato;
3. Prato - pascolo mantenuto presso attività legate al turismo; 4. Allevamento di pecore di razza “garfagnina”;
5. Prato - pascolo coglionato in abbandono; 6. Stalla abbandonata;
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Scheda 3
Il VIGNETO
Valore identitario - Riconosciuto dal 70% degli intervistati;
Caratterizzazione: - Vigneti TERRAZZATI;
- Vigneti saltuariamente provvisti di RECINZIONE; - In alcuni casi VIGNETI PERGOLATI;
- Posti su pendii anche accentuati, con esposizione SUD, SUD-EST; - Filare della vite posto sul limite del terrazzamento;
- PALI di sostegno dei filari normalmente in LEGNO di CASTAGNO; - Vigne spesso inframmezzate da ALBERI da FRUTTO;
Infrastrutture e sistemazioni idraulico - agrarie associate: - Terrazzamento composto da MURETTO a SECCO;
- Terrazzamento provvisti di STRADELLI costituiti da rocce del muretto sporgenti per passare da un livello all’altro;
Pratiche associate al
mantenimento: - L’IMPIANTO della vite avviene con l’uso di BARBATELLE poste a dimora in prossimità del palo di sostegno; - DISERBO nello spazio tra i filari (spesso la vangatura è impraticabile);
- MANTENIMENTO del terrazzamento manuale tramite il ripristino delle parti che cedono e sporadica VANGATURA della terra verso monte;
- GESTIONE delle piante di vite (potatura, ramatura, raccolta..);
Minacce / opportunità: Minacce:
- Abbandono dell’attività di gestione di vigneti soprattutto a causa dell’inaccessibilità di alcune zone;
- Mancata gestione dei sistemi terrazzati per inaccessibilità con macchine;
- Animali selvatici che danneggiano le piante di vite; inoltre le protezioni necessarie alla difesa del vigneto contro gli animali selvatici compromettono il valore estetico del vigneto; Opportunità:
- Possibilità di effettuare produzione di vino di qualità;
- Possibilità di recuperare l’utilizzo delle zone terrazzate attraverso la coltivazione di altri tipi di piante (ulivo, frutti di bosco, melograno, ecc.)
Tendenze evolutive: - DIMINUZIONE del numero di vigneti; - UTILIZZO dei terrazzamenti per il pascolo;
- DEGRADAMENTO e SCOMPARSA dei principali sistemi terrazzati per mancanza di gestione e processi di rinaturalizzazione;
Fotografie: 1. Vigneto non terrazzato;
2. Viti con messa a dimora “a pergola”; 3. Vigneto terrazzato con muretti a secco;
4. Legatura della vite con ramo di salice e pali in castagno (particolare); 5. Vigneto terrazzato abbandonato;
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Scheda 4
Il CAMPO SEMINATO
Valore identitario - Riconosciuto dal 70% degli intervistati;
Caratterizzazione: - Campi di PICCOLE DIMENSIONI;
- Normalmente provvisti di bassi RECINTI o MURETTI associati spesso a SIEPI, ma anche privi di bordatura;
- Spesso situati nella parte piana retrostante il filare di vite, sui sistemi TERRAZZATI; - Campi PIANI, spesso livellati;
Infrastrutture o sistemazioni idraulico - agrarie associate: - TERRAZZAMENTI e MURETTI a SECCO;
Pratiche associate al
mantenimento: - Un tempo gestiti a ROTAZIONE con colture cerealicole (mais, grano), foraggere e patata; - L’unica pratica attualmente associata al mantenimento è la COLTIVAZIONE della PATATA o la manutenzione di ORTI FAMILIARI;
- Mantenimento della bordatura del campo e dei muretti a secco;
Minacce / opportunità: Minacce:
- Abbandono della pratica agricola;
- Animali selvatici (cervi, cerbiatti e cinghiali) rappresentano una grande minaccia per i campi di patate;
Opportunità:
- La coltura della patata dà un buon rendimento grazie alle condizioni pedo-climatiche favorevoli del territorioe potrebbe essere sviluppata;
- La tradizionale coltura della patata che viene praticata nel territorio è di tipo biologico;
Tendenze evolutive: - SCOMPARSA della rotazione su campi seminati;
- SCOMPARSA dei campi coltivati nelle zone terrazzate per inaccessibilità e gestione a prato-apscolo;
Fotografie: 1. Campo piano recintato;
2. Campo posto nella zona retrostante il filare di vite, su terrazzamento; 3. Cumulo di patate;
4. Campo abbandonato;
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Scheda 5
L’ALBERO del GELSO
Valore identitario - Riconosciuto dal 50% degli intervistati;
Caratterizzazione: - Gli alberi di gelso rimanenti sono generalmente posti a GRUPPI o PICCOLI FILARI di un certo numero di individui lungo i bordi dei campi o delle strade, in cima alle vigne o vicino alle stalle, soprattutto in prossimità del paese;
Pratiche associate al
mantenimento: - POTATURA annuale o ogni due anni per il ricaccio dei rami
Minacce / opportunità: Minacce:
- Taglio degli alberi rimasti; Opportunità:
- Recentemente ci sono stati dei rilanci per l’allevamento dei bachi da seta, potrebbe essere anche solo un’attrattiva territoriale;
Tendenze evolutive:
Fotografie: 1. Gruppi di alberi di gelso posti lungo i bordi dei prati, in prossimità del borgo; 2. =
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