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Cellule Foxp3+ e caratteristiche istopatologiche

I linfociti T-reg Foxp3+ sono stati rinvenuti in 16/25 carcinomi semplici (64%) e in 8/14 carcinomi complessi (57,14 %) della specie canina.

Il 69,23% dei carcinomi semplici tubulo papillari del cane presenta linfociti T-reg Foxp3+ ( 9/13).

Cellule Foxp3+ sono presenti in 4/9 carcinomi semplici solidi canini ( 44,44%).

Il 100% dei carcinomi anaplastici del cane è interessato da infiltrati di linfociti T-reg Foxp3+. (Tabella n.6)

Infiltrati di linfociti T-reg Foxp3+ sono presenti in 9/20 neoplasie mammarie canine di grado I (45%), mentre le cellule Foxp3+ interessano il 78,95% dei tumori mammari canini di grado II (15/19). (Tabella n.7)

Nel 25% dei carcinomi tubulo-papillari felini si trovano linfociti T-reg Foxp3+, 4/16 sono positivi all’anticorpo.

Nella specie felina 2/6 carcinomi tubulari presentano linfociti T-reg Foxp3+ (33,33%) e 3/9 carcinomi solidi felini risultano Foxp3+ ( 33,33%).

Per ciò che concerne il grado istologico delle neoplasie mammarie della gatta è emerso che 2/8 carcinomi di grado I sono interessati da infiltrati di cellule Foxp3+ (25%) e 7/22 carcinomi di grado II sono Foxp3-positivi ( 31,82%).

Tipo istologico Presenza di linfociti T-reg Foxp3+ Assenza di linfociti T-reg Foxp3+ Adenoma 7/20 (35%) 13/20 (65%) Carcinoma s. tubulo-papillare 9/13 (69,23%) 4/13 (30,77%) Carcinoma s. solido 4/9 (44,44%) 5/9 (55,56%) Carcinoma s. anaplastico 3/3 (100%) 0/3 (0%) Carcinoma complesso 8/14 (57,14%) 6/14 (42,86%)

Tabella n. 6 – Correlazione tra presenza di linfociti T-reg Foxp3+ e tipo istologico delle neoplasie mammarie canine

75 Grado istologico Presenza di linfociti

T-reg Foxp3+

Assenza di linfociti T-reg Foxp3+

I 9/20 (45%) 11/20 (55%)

II 15/19 (78,95%) 4/19 (21,05%)

Tabella n. 7 – Correlazione tra presenza di linfociti T-reg Foxp3+ e grado istologico delle neoplasie mammarie canine

Il numero di cellule Foxp3+ presenti nei compartimenti intratumorale, stroma adiacente e stroma lontano differisce nel caso in cui ci troviamo di fronte ad una neoplasia maligna o benigna.

A questo proposito è stato possibile confrontare le popolazioni di adenomi e carcinomi canini e constatare che la differenza di infiltrato linfocitario T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale risulta statisticamente significativa (P=0,003 ANOVA). Nello specifico possiamo osservare che la media di cellule Foxp3+ presenti nel compartimento intratumorale degli adenomi del cane è pari a 4,8 ±7,4.( Tabella n.8) Nei carcinomi canini, invece, la media delle cellule Foxp3+ di pertinenza del compartimento intratumorale è uguale a 24,7 ±28,5. (Tabella n.9)

Da questi dati è possibile desumere che a neoplasie mammarie maligne corrispondono infiltrati intratumorali superiori di linfociti T-reg Foxp3+.

Le neoplasie benigne hanno quantità inferiori di cellule Foxp3+ nel compartimento intratumorale.

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Figura n. 7 – Linfociti T-reg Foxp3+ infiltrati in un adenoma mammario canino Le neoplasie mammarie benigne del cane presentano un quantitativo inferiore di linfociti T-reg Foxp3+ rispetto ai carcinomi mammari canini

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Statistica Errore std.

Media 4,81 1,649

Intervallo di confidenza per la media al 95% Limite inf Limite sup 1,36 8,26 Media 5% trim 4,00 Mediana ,00 Varianza 54,392 Deviazioni std. 7,375 Minimo 0 Massimo 24 Intervallo 24 Distanza interquartilica 10 Asimmetria 1,324 ,512 Curtosi ,850 ,992

Tabella n. 8 – Analisi statistica della presenza di linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale degli adenomi canini Sono stati calcolati i seguenti parametri: la media di cellule Foxp3+, l’intervallo di confidenza per la media al 95% con limite inferiore e superiore, la media 5% trim., la mediana, la varianza, la deviazione standard, il valore minimo, il valore massimo, la distanza interquartilica, l’asimmetria e la curtosi.

La media dei linfociti T-reg Foxp3+ negli adenomi del cane è uguale a 4,81 con una deviazione standard di 7,375.

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Statistica Errore std.

Media 24,69 4,558

Intervallo di confidenza per la media al 95% Limite inf Limite sup 15,47 33,92 Media 5% trim 21,62 Mediana 20,33 Varianza 810,286 Deviazioni std. 28,466 Minimo 0 Massimo 142 Intervallo 142 Distanza interquartilica 41 Asimmetria 1,914 ,378 Curtosi 6,201 ,741

Tabella n. 9 – Analisi statistica della presenza di linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale dei carcinomi canini Sono stati calcolati i seguenti parametri: la media di cellule Foxp3+, l’intervallo di confidenza per la media al 95% con limite inferiore e superiore, la media 5% trim., la mediana, la varianza, la deviazione standard, il valore minimo, il valore massimo, la distanza interquartilica, l’asimmetria e la curtosi.

I linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale dei carcinomi del cane sono in media 24,69 e la deviazione standard è 28,466. I carcinomi presentano un intervallo uguale a 142, la distanza interquartilica è 41 e l’asimmetria è pari a 1,914. Le neoplasie maligne mostrano quindi un quantitativo superiore di linfociti T-reg Foxp3+ ed una minore uniformità rispetto alle neoplasie benigne.

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In merito a questa considerazione occorre tenere presente che i carcinomi di cane risultati positivi (24) sono in numero superiore rispetto ai campioni di adenomi rivelatisi Foxp3+ (7) e comprendono al loro interno un determinato numero di istotipi differenti tra loro.

Grafico n. 2 – Distribuzione dei linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale degli adenomi e dei carcinomi canini La popolazione canina è costituita da 20 adenomi e 39 carcinomi. I valori indicati nel grafico sono compresi tra il 25esimo e 75esimo percentile (distanza interquartilica). La banda colorata rappresenta l’intervallo di distribuzione compreso tra il limite minimo e il limite massimo. La banda nera orizzontale indica il valore della mediana. Il simbolo °corrisponde alle conte discostatesi in maniera significativa dalle altre.

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Un altro aspetto oggetto di studio è dato dal l’influenza del grado istologico sulla presenza dei linfociti T-reg Foxp3+ nelle neoplasie mammarie maligne.

L’esame dei 24 carcinomi canini Foxp3-positivi evidenzia che il 45% dei carcinomi di grado I sono Foxp3+ e il 78,95% dei carcinomi di grado II risultano positivi al Foxp3. L’analisi statistica ANOVA stabilisce che la differente presenza di cellule Foxp3+ a livello intratumorale e dello stroma lontano di carcinomi di grado I e II è statisticamente significativa ( Sig. 0,015).

Nei carcinomi del cane di grado I la media delle cellule Foxp3+ presenti nel compartimento intratumorale è di 14,14 ±16,7.

Il numero medio di linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale dei carcinomi canini di grado II è pari a 35,80 ±34,1.

Ciò significa che carcinomi classificati con un grado istologico I presentano un quantitativo inferiore di cellule Foxp3+ a livello intratumorale e dello stroma lontano rispetto ai carcinomi canini di grado II. Questi ultimi sono caratterizzati da un infiltrato linfocitario Foxp3+ numericamente superiore (Grafico n.3).

L’analisi statistica della presenza di linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale dei carcinomi canini di grado I e dei carcinomi canini di grado II è indicata nella Tabella n. 10 e nella Tabella n.11.

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Grafico n. 3 – Distribuzione dei linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale degli carcinomi canini di grado istologico I e nei carcinomi canini di grado istologico II La popolazione canina è costituita da 20 carcinomi classificati con grado istologico I e 19 carcinomi classificati con grado istologico II. I valori indicati nel grafico sono compresi tra il 25esimo e 75esimo percentile (distanza interquartilica). La banda colorata rappresenta l’intervallo di distribuzione compreso tra il limite minimo e il limite massimo. La banda nera orizzontale indica il valore della mediana. Il simbolo °corrisponde alle conte discostatesi in maniera significativa dalle altre.

Il 45% dei carcinomi di grado istologico I presentano cellule Foxp3+ con una media intratumorale di 14,14 cellule Foxp3+.

Il 78% dei carcinomi di grado istologico II sono Foxp3-positivi e la media di cellule Foxp3+ intratumorali è di 35,80.

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Statistica Errore std.

Media 14,14 3,743

Intervallo di confidenza per la media al 95% Limite inf Limite sup 6,30 21,97 Media 5% trim 13,38 Mediana ,00 Varianza 280,172 Deviazioni std. 16,738 Minimo 0 Massimo 42 Intervallo 42 Distanza interquartilica 30 Asimmetria ,468 ,512 Curtosi -1,660 ,992

Tabella n. 10 – Analisi statistica della presenza di linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale di carcinomi canini di grado I Sono stati calcolati i seguenti parametri: la media di cellule Foxp3+, l’intervallo di confidenza per la media al 95% con limite inferiore e superiore, la media 5% trim., la mediana, la varianza, la deviazione standard, il valore minimo, il valore massimo, la distanza interquartilica, l’asimmetria e la curtosi.

Nella specie canina la media dei linfociti T-reg Foxp3+ nei carcinomi di grado I è pari a 14,14 con una deviazione standard di 16,7.

L’intervallo è uguale a 42, la distanza interquartilica è 30 e l’asimmetria risulta uguale a 0,468.

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Statistica Errore std.

Media 35,80 7,816

Intervallo di confidenza per la media al 95% Limite inf Limite sup 19,38 52,22 Media 5% trim 31,90 Mediana 38,44 Varianza 1160,800 Deviazioni std. 34,071 Minimo 0 Massimo 142 Intervallo 142 Distanza interquartilica 42 Asimmetria 1,607 ,524 Curtosi 4,252 1,014

Tabella n. 11 – Analisi statistica della presenza di linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale di carcinomi canini di grado II Sono stati calcolati i seguenti parametri: la media di cellule Foxp3+, l’intervallo di confidenza per la media al 95% con limite inferiore e superiore, la media 5% trim., la mediana, la varianza, la deviazione standard, il valore minimo, il valore massimo, la distanza interquartilica, l’asimmetria e la curtosi.

I carcinomi canini di grado II presentano una media dei linfociti T-reg Foxp3+ uguale a 35,80 e una deviazione standard di 34,1.

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Nella specie felina è possibile mettere a confronto la presenza di infiltrato cellulare Foxp3+ nei diversi istotipi dei carcinomi che costituiscono la popolazione oggetto di studio.

La media dei linfociti T-reg Foxp3+ presenti nel compartimento intratumorale dei carcinomi tubulo-papillari del gatto è 12,29 ±27,8.

I carcinomi tubulari felini presentano in media 10,33 ±25,3 cellule Foxp3+ a livello intratumorale.

Infine i carcinomi solidi del gatto sono caratterizzati da un valore medio di 9,27 ±14,2 cellule Foxp3+ intratumorali. ( Grafico n.4)

In merito alla relazione tra la presenza di infiltrato linfocitario Foxp3-positivo e il grado istologico dei carcinomi felini sappiamo che cellule Foxp3+ sono presenti in 2/8 carcinomi di grado I e in 7/22 carcinomi di grado II (Paragrafo 2.4).

La conta cellulare ha inoltre evidenziato che la media delle cellule Foxp3+ presenti nel compartimento intratumorale dei carcinomi felini di grado I è pari a 7,75 ±21,9 e la media delle cellule Foxp3+ presenti nel medesimo compartimento dei carcinomi di grado II è uguale a 12,73±24,7.

La media dell’infiltrato linfocitario T-reg Foxp3+ risulta quindi superiore nelle neoplasie mammarie del gatto caratterizzate dal grado istologico II (Grafico n.5).

A tale proposito è necessario sottolineare l’influenza del tipo di popolazione studiata sull’elaborazione di questi ultimi dati e sui risultati conseguenti. Dei 31 carcinomi felini costituenti la popolazione in esame 8 sono di grado istologico I, 22 carcinomi sono di grado II e solamente un carcinoma è stato classificato di grado III.

Ciò significa che per poter esprimere una valutazione sulla presenza dei linfociti T-reg Foxp3+ nelle neoplasie feline di grado istologico III e su un eventuale confronto tra quest’ultimo e gli altri gradi istologici è opportuno includere nella popolazione ulteriori campioni di grado istologico III.

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Figura n. 8 e n. 9 – Linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale di carcinomi mammari felini A) Carcinoma mammario felino caratterizzato da un minor quantitativo di cellule Foxp3+ B) Carcinoma mammario felino contraddistinto da un infiltrato cellulare Foxp3+ superiore

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Grafico n. 4 – Distribuzione dei linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale di carcinomi felini in relazione all’istotipo La popolazione felina è costituita da 31 carcinomi, 9 dei quali sono carcinomi solidi, 6 carcinomi tubulari e 16 carcinomi tubulo papillari. I valori indicati nel grafico sono compresi tra il 25esimo e 75esimo percentile (distanza interquartilica). La banda colorata rappresenta l’intervallo di distribuzione compreso tra il limite minimo e il limite massimo. La banda nera orizzontale indica il valore della mediana. Il simbolo * corrisponde alle conte discostatesi in maniera significativa dalle altre.

I carcinomi tubulo-papillari di gatto rivelatisi Foxp3+ sono 4/16; due carcinomi tubulari felini su 6 presentano linfociti T-reg Foxp3+ e 3/9 carcinomi solidi felini hanno mostrato la presenza di cellule Foxp3+ (Paragrafo 2.4).

La ridotta presenza di carcinomi tubulari semplici tra i campioni felini deve essere considerata nell’interpretazione del grafico.

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I carcinomi solidi mostrano un intervallo di distribuzione più ampio e la mediana è uguale a 0 per tutti e tre gli istotipi.

Grafico n. 5 – Distribuzione dei linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale di carcinomi felini in relazione al grado istologico La popolazione felina è costituita da 31 carcinomi, 8 dei quali sono carcinomi di grado istologico I, 22 carcinomi di grado istologico II e un carcinoma di grado istologico III. I valori indicati nel grafico sono compresi tra il 25esimo e 75esimo percentile (distanza interquartilica). La banda colorata rappresenta l’intervallo di distribuzione compreso tra il limite minimo e il limite massimo. La banda nera orizzontale indica il valore della mediana. Il simbolo * corrisponde alle conte discostatesi in maniera significativa dalle altre.

I carcinomi di grado istologico II manifestano un intervallo di distribuzione maggiore e la mediana è uguale a 0 per tutti i gradi istologici.

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I carcinomi di gatto risultati Foxp3+ sono stati comparati con i carcinomi Foxp3-.

L’elaborazione statistica ha rivelato che i pazienti che presentano carcinomi contraddistinti da un infiltrato linfocitario intratumorale Foxp3+ dimostrano nel tempo una ridotta sopravvivenza rispetto ai soggetti affetti da carcinomi negativi al Foxp3.

Grafico n. 6 – Overall Survival dei gatti affetti da carcinomi mammari Foxp3+ a confronto con Overall Survival dei gatti interessati da carcinomi mammari Foxp3- I pazienti che presentano carcinomi mammari con infiltrato intratumorale di linfociti T-reg Foxp3+ manifestano una ridotta sopravvivenza nel tempo

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PARTE II – 3. Discussione

La relazione tra patologia neoplastica e risposta immunitaria del paziente è stata oggetto di considerevoli studi concentratisi di volta in volta su target genetici differenti allo scopo di indagare il comportamento di una determinata componente immunitaria nei confronti della neoplasia.

I risultati che ne derivano sono in grado di fornirci indicazioni fondamentali sui meccanismi d’azione del sistema immunitario nel paziente oncologico, le conclusioni apportano con frequenza informazioni di tipo prognostico ed auspicabilmente possono rappresentare la base per lo sviluppo di nuove terapie anti-tumurali.

La funzione dei linfociti T-reg nella risposta immunitaria a differenti noxae patogene è recente materia di studio, appare significativa la capacità di assumere un ruolo diverso in base al contesto cito-chimico presente. Ne consegue che l’azione dei linfociti T-reg risulta correlata al tipo di neoplasia in esame e in relazione a questo aspetto essi possono acquisire un ruolo prognostico differente.

I linfociti T-reg sono stati identificati utilizzando Foxp3 poichè questo è ritenuto esserne il miglior marker (Banham et al., 2006).

Le neoplasie mammarie costituiscono un interessante campo di studi per ciò che concerne il valore prognostico di un potenziale indicatore in quanto, al loro interno, comprendono una varietà eterogenea di istotipi e gradi istologici che le classificano e differenziano in neoplasie dagli esiti prognostici fortemente distinti.

In questo studio i numeri di linfociti T-reg Foxp3+, presenti nel compartimento intratumorale, stromale adiacente e stromale lontano, sono stati elaborati e messi a confronto con il comportamento maligno dei carcinomi canini e felini e con il comportamento benigno degli adenomi canini.

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Il 35% degli adenomi presi in esame presenta linfociti T-reg Foxp3+, mentre il 61,54% dei carcinomi di cane risulta Foxp3+. Ciò sottolinea la maggior diffusione dei linfociti T-reg Foxp3+ nei tumori mammari maligni rispetto alle neoplasie benigne.

Inoltre anche la media di linfociti T-reg Foxp3+ presenti nel compartimento intratumorale è nettamente superiore nelle neoplasie maligne.

Gli adenomi sono caratterizzati in media da 4,8 cellule Foxp3+, i carcinomi canini da 24,7 cellule Foxp3+.

Sebbene il compartimento intratumorale rappresenti la componente statisticamente significativa, è possibile osservare che anche nello stroma adiacente e nello stroma lontano l’infiltrato linfocitario Foxp3+ è superiore nei tumori maligni; gli adenomi hanno in media 3,12 cellule positive nello stroma adiacente e i carcinomi 9,2 cellule Foxp3+, nello stroma lontano la media degli adenomi è pari a 3,8 e quella dei carcinomi è uguale a 19,1.

Anche la differenziazione istotipica delle neoplasie maligne canine riflette la corrispondenza tra un maggior infiltrato cellulare Foxp3+ e tumori più aggressivi.

Il maggior quantitativo di linfociti T-reg Foxp3+ si trova, infatti, nei carcinomi anaplastici (47,1 cellule Foxp3+ in media nel compartimento intratumorale), i carcinomi solidi e tubulo-papillari possiedono un infiltrato cellulare Foxp3+ inferiore rispetto agli anaplastici ( rispettivamente 30, 25 e 33,38 cellule Foxp3+) ed infine i carcinomi complessi presentano in media 15,16 linfociti T-reg Foxp3+.

Un ulteriore dato rilevante che emerge dallo studio di questa popolazione canina è rappresentato dalla correlazione statisticamente significativa tra cellule Foxp3+ nel compartimento intratumorale e grado istologico dei tumori esaminati.

I linfociti T-reg Foxp3+ sono presenti nel 45% delle neoplasie mammarie canine di grado I e nel 78,95% delle neoplasie mammarie di grado II, il che attesta una maggior frequenza dell’infiltrato linfocitario Foxp3+ nei tumori più aggressivi.

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Anche in questo caso è possibile rilevare un quantitativo intratumorale di cellule Foxp3+ significativamente superiore nei carcinomi di grado II. In questi ultimi la media è di 35,80 cellule Foxp3+, nei carcinomi di grado I sono presenti 14,14 cellule Foxp3+. Ancora una volta a neoplasia più aggressiva corrisponde un maggior infiltrato Foxp3- positivo.

Per quanto riguarda la specie felina si osserva che il 25% dei carcinomi tubulo-papillari presenta cellule Foxp3+, il 33,33% dei carcinomi tubulari e il 33,33% dei carcinomi solidi sono Foxp3-positivi.

Il 31,82% delle neoplasie mammarie feline di grado istologico II è caratterizzato dalla presenza di linfociti T-reg Foxp3+, mentre i carcinomi di grado istologico I sono interessati da cellule Foxp3+ per il 25%.

Questi ultimi dati confermano ciò che è stato constatato per la specie canina, anche nella gatta l’infiltrato linfocitario T-reg Foxp3+ interessa con più frequenza i carcinomi di grado istologico II rispetto ai carcinomi di grado istologico I.

Possiamo inoltre osservare che i linfociti Treg Foxp3+ presenti nel compartimento intratumorale dei carcinomi felini di grado I sono in media 7,75; le cellule Foxp3+ nelle neoplasie mammarie feline di grado II sono 12,73.

Risulta quindi possibile affermare che, in accordo a quanto avviene nella specie canina, anche nei carcinomi mammari felini di grado istologico II è presente un quantitativo maggiore di linfociti T-reg Foxp3+ rispetto a neoplasie mammarie di grado istologico I. Per ottenere una maggiore significatività statistica per ciò che concerne la differenziazione istotipica ed una potenziale comparazione con carcinomi di grado istologico III è opportuno includere nell’indagine campioni rappresentativi di queste categorie.

Un rilievo interessante nella specie felina è rappresentato dall’inferiore overall survival a 730 giorni dei soggetti che presentano un maggior quantitativo di linfociti T-reg Foxp3+. Le gatte con carcinomi caratterizzati da un basso infiltrato Foxp3+ sopravvivono più a

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lungo, al contrario, i pazienti con carcinomi dotati di un maggior quantitativo di cellule Foxp3+ mostrano una minor sopravvivenza.

Questo dato statisticamente significativo ci permette di valutare come negativo il ruolo prognostico dei linfociti T-reg Foxp3+ anche per le neoplasie mammarie della specie felina.

Le valutazioni di entrambe le specie oggetto di questo studio sono così in accordo con le ricerche condotte in medicina umana. Nelle patologie neoplastiche dell’uomo un alto numero di linfociti T-reg è associato ad una prognosi negativa e a ridotta sopravvivenza (Curiel et al., 2004; Hiraoka et al., 2006; Sakaguchi, 2010).

I precedenti studi sui tumori mammari della donna hanno dimostrato che l’espressione intratumorale del gene Foxp3+ risulta maggiore nelle neoplasie rispetto ai tessuti normali (Gupta et al., 2007) e che un elevato numero di linfociti T-reg Foxp3+ a livello intratumorale è correlato ad una prognosi peggiore (Liu et al., 2011).

La spiegazione alla base di questi risultati risiede nella capacità dei linfociti T-reg di sopprimere la risposta immunitaria del paziente contro la neoplasia (Nishikawa and Sakaguchi, 2010).

Ulteriori rilievi ci hanno permesso di apprendere che il reclutamento di linfociti T-reg Foxp3+ consente al tumore di evadere la risposta immunitaria e la presenza di cellule Foxp3+ a livello intratumorale può facilitare la progressione del carcinoma mammario del cane (Kim et al., 2011).

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PARTE II – 4. Conclusioni

Le indagini condotte hanno consentito di evidenziare come i carcinomi canini presentino più frequentemente un infiltrato cellulare Foxp3+ rispetto agli adenomi e siano caratterizzati da un maggior quantitativo di linfociti T-reg Foxp3+ nel compartimento intratumorale, se confrontati con le neoplasie benigne della medesima specie.

Nelle neoplasie mammarie canine caratterizzate dal grado istologico II è più frequente osservare la positività al marker Foxp3+ rispetto ai carcinomi di grado istologico I. I carcinomi canini di grado istologico II presentano inoltre un quantitativo maggiore di linfociti T-reg Foxp3+ se comparati al grado istologico inferiore.

I gatti della popolazione oggetto di studio con carcinomi contraddistinti da maggiori infiltrati linfocitari T-reg Foxp3+ hanno dimostrato una ridotta sopravvivenza.

L’insieme di questi rilievi statisticamente significativi e le interessanti osservazioni in merito all’istotipo canino risultano in accordo tra loro e ci permettono di identificare come negativo il ruolo prognostico dei linfociti T-reg Foxp3+ nelle neoplasie mammarie della specie canina e felina.

L’attribuzione di un valore prognostico negativo ai linfociti T-reg Foxp3+ nei tumori mammari si rivela concorde con la letteratura scientifica disponibile che individua nei linfociti T-reg un elemento discriminante per la progressione neoplastica in quanto soppressori della risposta immunitaria anti-tumorale.

Alla luce di queste considerazioni risulta chiara la rilevanza del ruolo dei linfociti T-reg Foxp3+ nello lo sviluppo di future terapie immunologiche anti-tumorali.

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Bibliografia

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