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Chief data officer

CAPITOLO 3: BIG DATA IN AZIENDA

3.2 Governance dei sistemi di Big data analitycs

3.2.2 Chief data officer

Per essere in grado di sfruttare i Big data in modo da ottenere un valore di business sostenibile con queste tecnologie, è fondamentale riuscire a formare in azienda delle persone che abbiano la capacità di analizzare i dati e di ricavare utilità da essi.

In questo senso il ruolo del Chief data officer (CDO) diventa di giorno in giorno sempre più importante. Il CDO, che possiede competenze interdisciplinari, ha il compito di definire e guidare l’innovazione attraverso la gestione e l’utilizzo dei dati, in modo tale da conseguire gli obiettivi di business concordati. È la figura manageriale alla quale viene assegnato il compito di definire lo sviluppo delle strategie per la valorizzazione dei dati e per la gestione del ciclo di vita del dato, dal momento della sua raccolta fino alla fase di distribuzione, di immagazzinamento ed eventualmente di vendita o trasferimento.

Il Chief Data Officer è a capo di un apposito team di lavoro ed ha la responsabilità di definire le linee guida da seguire per una corretta acquisizione, gestione e analisi dei dati.

Al CDO, inoltre, è assegnato l’incarico di guidare l’azienda nel riconoscimento di opportunità di business innovative: “è la figura che ha la delega per gestire l’acquisizione, l’analisi,

l’intelligenza e l’azione sui dati aziendali.”44

Ci sono in particolare cinque tecniche con cui il CDO può intervenire per ottenere innovazione e crescita dai dati:

- Data leverage: consiste nell’estrapolare la maggior quantità possibile di informazioni significative dai dati per raggiungere diversi obiettivi: migliorare l'efficienza operativa o la produttività, aumentare la forza del brand, migliorare i profitti, o innovare per differenziazione competitiva e vantaggio analitico.

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- Data monetization: rappresenta un'estensione della data leverage e si concentra sulla ricerca di nuove opportunità di guadagno e ricavo al di fuori dei processi e delle funzioni esistenti, molto spesso con un impatto diretto sui modelli di business e sulla strategia organizzativa già esistenti.

- Data enrichment: si accrescono i Dataset esistenti attraverso la connessione di fonti di dati interni, dall'acquisto di dati esterni da feed governativi o fonti di social media e dall'integrazione dei dati di partner commerciali.

- Data upkeep: Il CDO è responsabile per molteplici aspetti della manutenzione dei dati come l'integrità dei dati, la veridicità ed il valore.

- Data protection: La protezione dei dati è un aspetto strettamente collegato alla manutenzione (data upkeep). È di fondamentale importanza per qualsiasi organizzazione proteggere i propri dati, questa protezione viene esercitata attraverso la collaborazione con un altro ruolo esecutivo, il responsabile della sicurezza delle informazioni (CISO).

In alcuni casi questo ruolo è distribuito tra vari dipartimenti, business unit, o diverse figure aziendali. Se da un lato ciò porta a dei vantaggi in tema di specializzazione dall’altro si rischia di non avere più una visione unitaria dei dati ed una strategia di business coerente.

Il fatto di dover possedere competenze in Informatica, Ingegneria, Matematica, Economia e Giurisprudenza, rendono il CDO una figura difficile da trovare sul mercato;

Sebbene siano ancora poche le figure pronte, questo rimane uno dei ruoli più dinamici di qualsiasi azienda e nel corso dei prossimi anni sarà destinato ad avere ancora più responsabilità.

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3.2.3 Il controller

Con i tempi che cambiano, anche il ruolo del responsabile del controllo di gestione si sta evolvendo: se in principio il tradizionale ruolo del controller era incentrato in gran parte sul processo decisionale finanziario, il controllo di bilancio e l'analisi della redditività, adesso sta vivendo un periodo di profondo cambiamento dovuto all’introduzione nel panorama aziendale dei Big data e, in generale, di tutte le componenti connesse al mondo digitale.

Rispetto al passato, le mansioni e quindi le competenze richieste ai controller sono più ampi e riguardano i diversi processi aziendali legati ai fattori critici di successo piuttosto che all’operato delle singole funzioni. Oggi il responsabile del controllo di gestione viene coinvolto nella verifica delle prestazioni aziendali, guidando egli stesso la redditività dell’impresa piuttosto che analizzandola e basta.

“Per realizzare questa evoluzione e svolgere questo ruolo, più ricco e più impegnativo, occorre

naturalmente che le persone preposte siano in grado di sviluppare particolare caratteristiche quali: (…) visione da generalista, considerando tutte le problematiche che riguardano l’impresa.” 45

Le nuove funzioni del controller possono essere suddivise in tre grandi classi:

1) Contabilità dei costi, che utilizza dati interni.

2) Misurazione delle prestazioni, basandosi invece su dati esterni.

3) Processo decisionale e pianificazione, facendo leva sui dati della contabilità dei costi e della misurazione delle performance.

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Anziché essere limitati ai tradizionali strumenti, l'analisi della contabilità gestionale verrà trasformata tramite analisi aziendale.

Ciò non significa che i controller debbano per forza adottare delle analisi complesse. Piuttosto, devono cercare di sviluppare una strategia che si adatti alle risorse della propria azienda, in modo da integrare l'analisi aziendale con le informazioni possedute. Come abbiamo già visto, le soluzioni di business analytics non sono valide per tutti; devono essere modellate in base alle esigenze di ciascuna azienda.

Il vero cambiamento nel ruolo del controller sta nel fatto che, grazie all’utilizzo di Big data, esso può finalmente prendere decisioni che da un lato abbiano un maggiore grado di appropriatezza, ma soprattutto che vengano intraprese in tempo reale.

In precedenza le attività di monitoraggio venivano effettuate una volta al mese, dal momento che i dati risultavano disponibili solo a partire dalla metà del mese successivo, mentre adesso i tempi si sono incredibilmente accorciati e spesso bastano solo poche ore per avere una base di dati su cui poter lavorare.

Per far si che le informazioni arrivino celermente al controller, risulta fondamentale che si sviluppi una forte connessione tra chi analizza i dati e chi è poi chiamato a prendere le decisioni. La condivisione dei dati si tradurrà così in valore creato.

Per avere a disposizione il prima possibile dei dati affidabili non si deve fare troppo affidamento sul bilancio d’esercizio, che non rappresenta più uno strumento di controllo tempestivo a causa della sua non immediata disponibilità.

Tuttavia, affidarsi ai Big data nel processo di decision making non è sempre cosi banale per i responsabili del controllo di gestione.

Dal momento che la disponibilità di nuovi dati continua a crescere, i Big data possono perdere valore rapidamente. Inoltre, tale valore varia a seconda del loro utilizzo.

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Il Controller è “ghiotto” di numeri e mettere a sua disposizione potenzialmente una tale quantità di dati potrebbe portarlo in alcuni casi ad esagerare con lo zelo, mentre il suo compito deve essere quello di fornire dati attendibili e tempestivi.

In quest'epoca di rivoluzione dell'informazione digitale se i responsabili del controllo di gestione non riescono a stare al passo con i tempi che cambiano, metteranno a rischio le prestazioni operative della loro azienda, arrivando a perdere qualsiasi tipo di vantaggio competitivo che l’azienda era riuscita a ritagliarsi nel tempo.

I controller devono far si cheil sistema informativo gestionale dell'azienda sia congruente con la strategia messa a punto.

L'applicazione di Business Analytics aiuterà gli amministratori della gestione ad esprimere giudizi imparziali. Ci saranno anche meno opinioni personali, pregiudizi e irrazionalità. Le decisioni saranno così basate su fatti e su analisi mirate alla massimizzazione del valore degli stakeholder.