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CLASSE ECONOMICA (C) – ALTO FUSTO DI ESSENZE CONIFERE RESINOSE .1 Descrizione

4. CLASSE ECONOMICA (D): pascoli per una superficie di ettari 51.11.84;

5.4 CLASSE ECONOMICA (C) – ALTO FUSTO DI ESSENZE CONIFERE RESINOSE .1 Descrizione

La compresa (C) definita unità di gestione speciale, è composta da 1 particella forestale la n. 3 denominata “Pineta Comunale” estesa per una superficie complessiva di ettari 0.31.60.

I boschi di essenze conifere resinose miste, di origine artificiale, costituite prevalentemente da essenze del genere Pinus, risultano localizzati in un’area territoriale ben definita.

La particella n. 3 sono ubicate lungo il versante nord-occidentale del sistema collinare, della località Palaforchia, comprese tra la quota 270 e la quota 255 m slm, su strati edafici marnosi e marnoso-argillosi a tessitura moderatamente grossolana originatisi dal complesso calcareao-marnoso flyschoide del Miocene.

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La particella forestale n. 3, adiacente l’area del palaforchia, è identificata in catasto al Fg. 4 P.lla n. 38 (parte) e risulta estesa per una superficie boscata lorda alquanto irrisoria, pari a ettari 0.31.60.

La predette particelle boschive, occupano complessivamente una superficie di ettari 00.31.60.

Il popolamento è rappresentato da un rimboschimento di essenze conifere resinose del genere Pino marittimo (Pinus pinaster).

Il soprassuolo, governato ad alto fusto adulto coetaneiforme dell’età di anni 38 circa, è un impianto di origine artificiale realizzato, previa sistemazione del terreno, mediante piantagione a buca adottando un sesto di impianto irregolare.

Lo strato erbaceo è costituito dalla presenza Latyrus venetus, Asperula odorata e Ruscus aculeatus.

Il rimboschimento manifesta una densità elevata, con circa 700 piante ad ettaro, a causa della mancanza di determinati interventi selvicolturali, con evidente massa e copertura morta.

5.4.2 Rilievo del soprassuolo

Nell’ambito dell’unità di gestione (C) la particella boschiva n. 3 è stata oggetto di una serie di rilievi identici a quelli descritti per le classi economiche (A) finalizzati all’ottenimento di una serie di informazioni quantitative necessarie per un’accurata e dettagliata lettura della fitocenosi oggetto di studio.

La provvigione della compresa, così come il volume delle particelle forestali, è stata determinata mediante stima analitica diretta eseguita nelle rispettive aree di saggio, di forma quadrata, della superficie di m² 400, proiettata al piano orizzontale di riferimento, applicando successivamente il metodo dell’albero modello unico di Huber con la nota formula V = G x hm x fm.

Le aree di saggio sono state localizzate nel tratto di bosco rappresentativo, omogeneo per densità, fertilità, struttura, composizione specifica e altri caratteri.

All'interno di ogni singola area di saggio sono stati rilevati e calcolati i parametri dendrometrici, con cavallettamento totale delle piante da seme, necessari per addivenire al calcolo del volume legnoso dell’area di saggio, adottando per la cubatura della stessa il metodo dell'albero modello "unico" detto anche di Huber, ed estrapolando successivamente il valore, così ottenuto, alla rispettiva superficie di riferimento.

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Dal calcolo del diametro medio come anzi detto è stato abbattuto un albero modello unico all’interno dell’area di saggio 10. Tale albero modello unico affida la stima del volume di un soprassuolo alla misura dell’area basimetrica e dell’altezza corrispondente alla pianta di diametro medio di area basimetrica. L’albero abbattuto è stato sezionato ed ogni sezione è stata pesata, con l’accortezza di pesare prima il fusto centrale e secondariamente i rami laterali. Successivamente è stata rilevata l’altezza, il diametro a metà altezza e l’età contando gli anelli del tronco.

Tabella n°13 Risultati ottenuti dal taglio degli alberi modelli unici sull’area di saggio n° 5 Specie: Pino marittimo

DIAMETRI E VOLUME DEL FUSTO DIAMETRI E VOLUMI DEI RAMI

Sezione DIAMETRI Area Volume

Sezione Diam. 1° ramo 2° ramo

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46 Tabella 14 – Forchia (Bn). Prospetto riepilogativo delle aree di saggio eseguite.

Pineta di essenze conifere miste.

Le aree di saggio sono state localizzata con l’ausilio di GPS e contrassegnate sul terreno mediante segni in vernice rossa, apposti sugli alberi e/o su rocce presenti lungo i lati di delimitazione dell’area.

In corrispondenza dell’area di saggio è stata apposta, in vernice rossa, la sigla "A.S." con il numero corrispondente.

I parametri dendrometrici, rilevati e calcolati per ogni area di saggio, ossia la determinazione dell’area basimetrica (G), la misura diretta dell’altezza media (hg) relativa all’albero di diametro uguale o prossimo a quello medio di area basimetrica (dg), l’analisi del coefficiente di riduzione o forma geometrico (fg) di piante avente (dg) ed (hg) di forma rigorosamente rappresentativa, ha consentito di cubare la massa legnosa della predetta area di saggio e quindi, di stimare il volume del soprassuolo forestale afferente all’unica particella individuata nella compresa (C).

Le operazioni sperimentali eseguite in bosco hanno consentito di ricavare utili informazioni necessarie a determinare, anche se in forma indicativa, la provvigione legnosa esistente nel bosco, in esame.

Tabella 15 – Forchia (Bn). Prospetto della provvigione e dell’incremento medio annuo.

Particella forestale Dati catastali Dati dendrometrici

Località

Superficie in Ha Foglio Particella Densità

Pr

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Il capitale investito in alberi attualmente disponibile, vale a dire la provvigione complessiva di appartenenza alla compresa, in questione, risulta essere pari a 62.61 m³ corrispondente ad volume unitario medio di 198.13 m³/ha, con un incremento medio annuo di 2 m³/ha/anno.

5.4.3 T ipologia di trattamento proposto

Dalla lettura dei parametri dendrometrici, eseguiti nelle aree di saggio afferente la particella boschiva n. 3, si evince una densità media di circa 700 piante ad ettaro, considerata eccessiva, con un’altezza media (hg) del popolamento pari a m 14,20 circa, con un’altezza dominante (Hd) pari a 12,80 m.

La fustaia, di origine artificiale, composta principalmente dal Pino comune annovera, sotto la copertura della compagine, la presenza di essenze arbustive, di essenze autoctone insediatesi spontaneamente.

Si ritiene opportuno eseguire tagli fitosanitari e di messa in sicurezza dell’area, allo scopo di evitare danni e condizioni di pericolo per la pubblica incolumità, nella zona a ridosso della strada vicinale confinante con la particella forestale.

5.4.4 Piano dei tagli e modalità operative

Sulla particella forestale 3 verrà eseguito un taglio fitosanitario e di messa in sicurezza dell’area, al fine di tutelare l’incolumità pubblica. Non è possibile stimare la ripresa in quanto le piante interessate all’intervento di messa in sicurezza sono in numero esiguo rispetto a quelle dell’intera particella forestale.