Caffasso: grafìa particolare del cognome
prendeva 2 classi elementari (chiamate ottava e settima, opp. settima minore e settima
maggiore), 5 classi secondarie (la sesta, la quinta e la quarta di grammatica, seguite dall’anno di umanità e da quello di retto- rica. «Classi superiori di umanità e di retto- rica», MB 1,276.
rettorico, agg.: studente di rettorica, cioè di 5a ginnasio. «Ottime erano quelle [...]
del prof. D. Picco per i rettomi», MB 5,360.
Revue mensuelle, fr. Rivista mensile (pari
gina). «Ai primi del maggio 1846 usciva a Parigi nella Revue mensuelle la pubblicazione del Conte Camillo Cavour: Des chemins de fer en Italie», MB 2,472.
riapicare, v. tr. impr.: riappiccare, riattac
care, riprendere. «Ora senza che io riapi- cassi nessuna pratica...», MB 6,684.
riappattumarsi, v. rifl.: rappattumarsi, ri
conciliarsi alla meglio. «Ora tentava di riap
pattumarsi col Papa», MB 9,484.
riattazione, sf. ant.: riattamento, ripara
zione. «Si compiano soltanto quelle riatta- zioni, che si ravvisano indispensabili», MB
10,1100; E 1081.
ribaldaglia, sf. spreg. raro: quantità di ri
baldi. «Una moltitudine di ribaldaglia lo in
sultava strepitando», MB 8,500.
ribote, sf. fr.: baldoria, ribotta. «Andremo a fare come dite voi non une ribote, ma una modesta allegria», MB 6,240.
ribotta, sf. ant. e pop. (piem. ribòta): un pò di baldoria, mangiando e bevendo con amici; qualche bicchiere bevuto con amici (far ribotta, piem. fé ribòta, dal fr. ribote — bisboccia). «Parto all’istante per andare a Passerano a far ribotta», MB 2,507; E 14.
«Non far ribotte o merende insieme», MB 9,403.
ricettare, v. tr. ant.: dare ricetto, dare rico
vero. «Una casa rustica avente d’innanzi una piccola aia parea che mi ricettasse», MB 13,534.
Ricevitore del Registro: pubblico ufficiale incaricato di registrare gli atti, sottoposti a pagamento di tassa, che gli sono presentati, per convalidarli, specialmente per quanto ri
guarda la data. «Onde poter continuare nell’impiego di Ricevitore ael Registro», MB
10,739; n. 1.
ricondursi, v. intr. ant.: tornare in un
luogo, trasferirsi in un luogo. «Perché con varii pretesti cercassero di persuaderlo a ri
condursi all’estero», MB 4,28.
Ricovero di Carità: ospizio, orfanotrofio.
«Niuna legge sulla Pubblica Istruzione col
pisce i Ricoveri di carità», MB 14,187.
ricreamento, sm. raro: il ricreare, l’intratte
nere. «Altri ne narrò in seguito, ma di or
dine meramente naturale e a scopo di ri
creamento», MB 18,169.
riedere, v. intr. poet.: redire, ritornare.
«Gli rieda al cuor la speme», MB 10,1228.
riflesso, sm. ant.: 1) considerazione. «La consecrazione testé fatta della Chiesa [...] fu soggetto di molti riflessi e di molte ricer
che», MB 9,406; OE 21,7; 2) reazione (onde: senza riflesso = senza reagire, senza protestare). «A ciò tutto si accondiscese senza riflesso, sebbene in niun altra diocesi tal cosa venisse richiesta», MB 16,84.
Riforma (La): quotidiano fiorentino che si pubblicò dal 1867 al 1896. Fondato a Fi
renze da F. Crispi ed altri, con programma di democrazia legalitaria, finì per diventare l’organo crispino specialmente dopo il tra
sferimento a Roma (1871). «Il 10 aprile, la Riforma nel suo N. 99 diceva...», MB
10,551.
Riformati: Frati Minori Riformati, unificatisi nel 1897 con la Famiglia dei Frati Minori.
DB nelle MO, li chiama erroneamente
«conventuali riformati», MO 80,27. V. pure Conventuali riformati. «Approssimandosi la festa di Pasqua, così egli, che in quest’anno 1834 cadeva il 30 marzo, fece domanda per essere accettato tra i Riformati», MB 1,301;
cf. MO 80,27.
rifrustare, v. tr.: frugare, rovistare, cercare dappertutto mettendo sottosopra. «E proi
bito guardare e rifrustare nello scrigno o cassa altrui», MB 4,752.
rifuggirsi, v. intr.: fuggire, rifugiarsi, riti
rarsi. «Ebbi tempo di rifuggirmi su per le scale dell’antica abitazione», MO 249,331.
rimanerne, v. intr. pop.: rimanere sorpresi di qualcosa. «Quei signori ne rimasero», MB 4,17.
rimescolo, sm. dial.: rimescolamento, turba
mento. «Questo dava sempre il rimescolo alla fazione imperante», MB 17,234.
rimesso, agg. ant.: lento, fiacco. «Sul prin
cipio il giuoco fu un pò rimesso», MB 3,566.
rimettere, v. intr. raro: rallentarsi, calmarsi
da qc. «Senz’accorgermene rimisi di quel
l’ardore febbrile per tutto ciò che era lette
ratura pagana», MB 18,689.
rimorchiare, v. tr. fig.: condursi dietro qc.
Qui: condurre una persona sopra un altro discorso. «Allora Don Bosco la rimorchiò, cambiando bellamente discorso», MB 14,556.
rimordimento, sm. raro: rimorso. «I rimor- dimenti di coscienza non bastano», MB
16,603.
rimoto, agg. ant.: remoto, lontano. «Molti personaggi, o perché di rimoti paesi o per
ché impegnati [...] non potevano allonta
narsi», MB 9,229.
rio, agg. poet.: reo. «Un rio morbo», MB 10,655.
ripa, sf. lett.: pendìo dirupato di una col
lina; argine, sponda. «Ecco il grigio compa
rire sull alto della ripa», MB 8,489.
ripartire, v. tr.: dividere in più parti. «Ella dunque riparta come giudicherà meglio», MB 5,364; E 123.
riparto, sm. ant. dial. (piem. ripari): divi
sione, ripartizione. «Procura di fare un ri
parto delle incombenze che si riferiscono al prefetto esterno o a quello delle cose in
terne», E 1506.
ripetere, v. tr. ant.: richiedere. «Ripetiamo questa grazia, s’intende, dal Signore e da Maria SS.», MB 8,919.
ripetersi, v. rifl. ant.: dichiararsi (onde: mi ripeto = mi dichiaro). «Gradisca coi senti
menti di riconoscenza l’attestato della per
fetta considerazione, con cui ho l’onore di ripetermi della S.V. Ill.ma Dev.mo Obbl.mo servitore Teol. Valinotti», MB 8,388.
riprendere gli spiriti, ant.: ripigliare il fiato. «Quell’uomo non sapeva più in che mondo fosse, pure riprese gli spiriti», MB 8,232.
ripulsare, v. tr. ant.: respingere, rigettare.
«Ci scostammo felici di non aver ripulsato, per inconsiderazione, l’insperato benefizio», MB 9,776.
riscaldamento, sm. ant.: infiammazione e conseguente malattia. «Ferraris aveva preso una costipazione, la quale unita a riscalda
mento in breve tempo lo trasse alla tomba», MB 8,59.
riscattare, v. tr.: riscattare dal servizio mili
tare un chierico, pagando la somma richie
sta. V. riscatto. «La ringrazio [...] della
speranza che mi dà a venirmi in aiuto a ri
scattare qualche buon sacerdote», E 872.
riscatto, sm.: il riscatto di un chierico dal servizio militare pagando la somma richie
sta. Con una legge del 30 maggio 1869 ve
nivano abrogati gli articoli 98 e 99 della legge del 20 marzo 1854, i quali garantivano una limitata esenzione degli ecclesiastici dal servizio militare. Rimase però una via per l’esenzione: il riscatto, cioè il versamento di una somma per il passaggio nella seconda categoria (L. 2500) o nella terza (L. 3200).
Anche questa risulterà preclusa in seguito alla legge del 7 giugno 1875 (Braido). «Del provento pagherai quanto è da spendersi pel riscatto di Sala», MB 10,181; E 932.
riscontrare, v. intr.: inviare un riscontro cioè una lettera di risposta. «Ho ritardato a riscontrare alla preg.ma di V.S. car.ma per
ché ncm poteva aver notizie certe di quel Ponzio Orazio», E 20.
risguardare, v. intr. ant.: riguardare. «Ri- sguardante alle Ferrovie dell’Alta Italia», MB 9,912.
rispondere in diritto: rispondere come conviene, secondo il diritto. «Poi stese una memoria con la quale volle riassumere i fatti e rispondere in diritto», MB 15,192.
rispondere picche: rispondere negativa- mente. «La principessa Borghese ha risposto picche per la chiesa», MB 9,73; E 642.
risponsale, agg. dial. (piem. risponsal): mal
levadore, responsabile. «Io soleva lasciar ciascuno risponsale del suo uffìzio», MO 196,13-14.
ristretto, sm. ant.: compendio. «Questo suo prezioso ristretto», MB 7,251.
ristucco, agg.: stufo, annoiato, infastidito al massimo. «Oh bella! rispose Enría ristucco di quella scena...», MB 6,1028.
risultamento, sm. raro: risultato. «Accet
tando egli il risultamento dei conti presen
tati», MB 8,376.
ritentiva, sf.: memoria. «D. Bosco conti
nuava ad avere una ritentiva, diremo, mira
colosa», MB 4,639.
Ritiro, sm. ant.: convitto, casa di educa
zione per fanciulle povere, pericolanti ecc.
«Potrebbe questo Ritiro assumersene qual
cheduno?», MB 8,1023; E 618.
ritornata, sf. ant.: ritorno, il ritornare. «Mi sono indotto a sospendere la mia ritornata a Torino», MB 10,385; cf. E 1011 («il mio ri
torno»).
ritraggere, v. tr. ant.: ritrarre, rappresen
tare. «Il soave sembiante del Salesio ritraggi nel volto», MB 17,695.
ritrattare, v. tr. raro: fare il ritratto.
«All’ultimo momento, ecco il marchese Spi
nola con gli apparecchi fotografici per ritrat
tarlo», MB 18,44.
ritrovato pretesco della bottega: espediente inventato dai preti al solito scopo di lucro.
«Onde non possano certi malvagi appel
larla, nel loro gergo di moda, un ritrovato pretesco della bottega», MB 4,172.
Rituale Romanum, lat.: Rituale Romano, il libro dei riti e delle cerimonie della Chiesa Cattolica (per l’amministrazione dei Sacra
menti, Benedizioni ecc.) edito la prima volta per ordine di Papa Paolo V nel 1614. «È la formula che ora si trova in appendice all’e
dizione tipica del Rituale Romanum», MB 13,490.
riuscimento, sm. ant.: riuscita. «Ottenere da Dio gli aiuti necessarii al buon riusci
mento della loro missione», MB 8,980.
riva, sf.: argine, sponda. Qui: terreno rial
zato in pendìo. «Seduto sopra una riva del prato, fi ascoltava in confessione», MB 2,386; cf. MO 155,20-21.
rivaccio, sm. dial. (piem. rivass): riva bo
scosa e scoscesa. «Gli sembrava di starsene seduto sull’orlo di un rivaccio», MB 15,365.
rivenire, v. intr. ant.: ritornare (su decisioni prese). «Sarà la S.S. Hl.ma per rivenire sulla presa deliberazione», E 889; cf. MB 10,105 («rinvenire»).
rizzoso, agg. non us.: rissoso, facile alla rissa. «Se [...] un rizzoso avesse al fianco chi gli dicesse una buona parola...», MB 6,319.
roba grama, dial. (piem. ròba grama)', ro
baccia, roba cattiva. Qui: cenci. «E roba grama nel tempo; ma spero che per Lei sarà un tesoro per l’eternità», MB 8,345; E 457.
robiòla, sf.: formaggio dolce, tenero, non stagionato, di alcune zone della Lombardia e del Piemonte (Brianza, Lomellina, Lan- ghe...). «A cena esilarò i commensali rac
contando la storia di una robiola, portata in tavola», MB 11,237.
roccetto, sm. ant.: rocchetto, cotta, ossia sopravveste liturgica di lino bianco con pizzo, lunga fino a mezza gamba. «Il par
roco gli aveva indossato il roccetto», MB 3,70.
rodò, sm. fig. piem.: persona o cosa inser
vibile, relitto. «I parroci ci mandano dei roclò accompagnati dalle più belle attesta
zioni di buona condotta», MB 17,184.
rodomonte, sm.: fanfarone, gradasso, spac
cone (dal nome di un personaggio dell’Or- lando Furioso di L. Ariosto). «Vi so dire, che sebbene io volessi fare il Rodomonte e star tutto fiero...», MB 11,405.
Rodriguez; Alfonso Rodriguez S.J. (1526- 1616), notissimo autore di un Trattato della perfezione cristiana usato come libro di let
tura in tante comunità religiose (cf. A. Ro
driguez, Esercizio di perfezione e virtù cri
stiane, Torino, Marietti 1828). «Il Rodriguez ha stupenda materia su tale argomento», MB 9,457; E 716.
rogare, v. tr.: stipulare un contratto alla presenza di un notaio (Z). «L’atto fu poi rogato il 12 ottobre 1877 a Savigliano nello studio del notaio Saverio Negro», MB 13,196.
rogito, sm.: atto pubblico redatto da un notaio. «Lire cinquemila in rogito», MB 10,1276.
rogna, sf. fig. piem. (pron. rugna): persona o cosa fastidiosa. «Ah Rógnal Rógnal», MB 13,161; E 1559.
Roma - Chiesa del Sacro Cuore: Al Castro Pretorio (Via Marsala sul lato sinistro della stazione ferroviaria) DB fece costruire, per obbedire ad un desiderio del Papa Leone X m la Chiesa del Sacro Cuore con annesso ospizio. La Chiesa costruita dall’arch. Virgi
nio Vespignani, venne consacrata il 4 mag
gio 1887. Il giorno precedente DB in udienza dal Papa, gli diceva: «Sono vec
chio, Padre Santo, ho settantadue anni; è questo il mio ultimo viaggio e la conclu
sione di tutte le mie cose» (MB 18,330).
Primo direttore-parroco fu Don Francesco Dalmazzo. «Ora noi dobbiamo ritornare a Roma [...] per l’erezione della Chiesa del Sacro Cuore», MB 18,346. «La Chiesa del Sacro Cuore costò troppo caro, e in ogni senso a Don Bosco», MB 18,347.
romani cives, lat.: cittadini romani. «A sì breve distanza dal 20 settembre i Piemon
tesi per i romani cives altro non erano che buzzurri», MB 12,190.
Romitani di S. Agostino: Eremitani Scalzi di S. Agostino, una delle famiglie in cui è attualmente diviso l’Ordine Agostiniano. «P.
Giuseppe Capecci dei Romitani di S.
Agostino», MB 10,184.
romitico, agg. ant.: eremitico. «Voglio far
vita romitica per guadagnarmi il paradiso», MB 8,924.
romoroso, agg. ant.: rumoroso. «Tutta la romorosa sollecitudine del Margotti...», MB
16,358.
rondinella, sf. fig.: gioco della rondinella.
Fare la rondinella: difficile esercizio ginnico che consiste nel piantare una pertica verti
calmente a terra, impugnarla saldamente con la mano sinistra all’altezza del petto, affer
randola con la destra a un 30 cm. più sotto, e poi puntare il gomito sull’anca in modo di ottenere un punto di appoggio alle gambe, che vengono protese in fuori unite o divaricate (coda di rondine) e ad angolo retto con la pertica. Il corpo deve rimaner rigidamente teso in perfetta linea orizzon
tale. Il ginnasta, allora, imprime al corpo una spinta che gli consente di fare due o tre giri attorno all’asta (Ceria). «Ad undici anni io faceva i giuochi dei bussolotti, il salto mortale, la rondinella», MO 29,53-54;
cf. MB 1,106.
rosalìa, sf.: rosolìa, malattia dell’infanzia con tipico arrossamento della pelle. «Il giorno dopo si coricò infermo ai rosalia», MB 6,510.
Rosminiani, V. Istituto della Carità. «Nel compiere cotesto lavoro il Santo ebbe tra mano le regole di altri Istituti religiosi [...]
come quelle [...] dei Rosminiani», MB 10,663.
Rotschild: famiglia di banchieri di origine ebraico-tedesca, con capostipite Mayer Am- schel Rotschild (1743-1812). «U Rotschild della Santa Baracca», MB 10,557.
rotto, agg.: 1) ben avvezzo a qc. «La par
rocchia di Magadino, rotta ad ogni vizio», MB 9,977; 2) corrotto. «Costumi rotti e perduti», MB 18,668.
rotundis verbis, lat.: con parole chiare. «In una lettera egli asserisce rotundis verbis che la Chiesa della Misericordia fu da lui “fon
data ed eretta”», MB 12,108.
Rovella: denominazione della località di campagna della Contessa Luigia Barbò nella zona cu Vaprio d’Adda (Milano). «Malgrado la mia volontà di fare una visita alla rispet
tabile di lei famiglia alla Rovella...», MB 14,827; E 690.
rubba, sf. ant. V. rubbo. «Qualche volta vende a 5 scudi, 25 franchi la rubba di carne», MB 18,390.
rubbio, sm. (pi. rubbia) ant. V. rubbo. «È
capace di contenere settecento rubbia di grano», MB 12,685.
rubbo, sm. dial. (piem. rub): antica misura per aridi in varie parti d’Italia, sugli 8-9 kg.
In Piemonte peso equivalente a 25 libbre, pari a kg. 9,22. «A quell’età egli non aveva difficoltà di portare venti rubbi», MB 1,131.
Rubricae missalis, lat.: Le Rubriche del Messale. «Estrasse di tasca tre oggetti che portava sempre con sè: la corona del rosa
rio, le Rubricae missalis e una scatoletta me
tallica con il coperchio a vite. In questa te
neva acqua benedetta», MB 17,650.
rugiadoso, agg. spreg.: untuoso, di maniere affettate. «È tempo di finirla con questi rugiadosi», MO 219,10-11.
ruina, sf. ant.: rovina. «Potè a stento farsi strada tra le immense ruine», MB 4,389.
Ruota, sm. piem. dim. di Rua (Ru-ò-ta):
piccolo «Rua»: vezzeggiativo del cognome Rua, non sua traduzione italiana (ruota).
Qui DB scrive a Don Rua lasciato a Torino in mezzo a grossi fastidi e si rivolge a lui con affetto. Uno scherzo sul cognome non era adatto al momento. Del resto DB chia
mava anche Don Giovanni Turco: «Turcòt».
«Carissimo Don Ruota», MB 13,966; E 1714.
ruota della fortuna: urna girevole conte
nente i biglietti numerati da estrarre in una lotteria. «Preparava la ruota della fortuna con biglietti, parte numerati e parte no», MB 3,140.
ruotaie, sf. pi. non us.: rotaie. «Lo sposta
mento delle ruotaie», MB 10,482.
s
Sabato Sitientes, lat.: il sabato dopo la IV domenica di Quaresima, giorno nel quale si tenevano le Sacre Ordinazioni; chiamato
«Sitientes» perché l’introito della S. Messa di quel giorno cominciava con le parole:
«Sitientes, venite ad aquas». «Al Sabato Si
tientes del 1841, avanti la Domenica di Pas
sione venne promosso al Diaconato», MB 1,515.
sacca, sf. pi. ant. di sacco: sacchi (specie se pieni). «Ogni settimana partivano dalla Lombardia e dall’Emilia più centinaia di capi di bestiame e di sacca di frumento», MB 8,565.
saccag! esci. piem. (sacàgg, o sachégg)'. disa
stro, desolazione! cospettone! «Su coraggio, vengano qui, saccag\\\», MB 2,321; E 7.
sacco, sm.: l)dial. (piem. sach): misura di capacità per aridi equivalente in Piemonte a 5 emine, pari a litri 115. «Voglio dire che invece del sacco, dell’emina e del coppo, si userà anche il litro», MB 3,642; 2) dial.:
borsa, sacca da viaggio. «Allora diedi ordine di portarmi il sacco in parrocchia», MB 7,226; E 267.
sacco da viaggio, dial. (piem. sach da viagi): borsa, sacca da viaggio. «Avendo la
sciato nel nostro vagone il parapioggia ed il sacco da viaggio», MB 6,516.
sacerdote sciolto: sacerdote libero, cioè non legato alle Regole di un Ordine o Congre
gazione religiosa; sacerdote diocesano.
«Questa via può essere di due specie, una della vita secolare e l’altra dello stato eccle
siastico, e la via di quest’ultimo si dirama in due, di cui una è per i sacerdoti sciolti e l’altra per quelli regolari», MB 13,399.
Sacerdoti della Risurrezione: Congrega
zione della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo o Resurrezionisti, fondata a Pa
rigi nel 1836 da Bogdan Janski per l’aposto
lato tra i connazionali polacchi. Ottenne il decreto di lode nel 1860 e fu definitiva
mente approvata nel 1902. A Roma dal 1842 al 1886 ressero la chiesa di S. Claudio.
Sono i preti del Santuario della Mentorella, prov. di Roma. «L’altro [Istituto] è la Con
gregazione Polacca de’ Sacerdoti della Risur
rezione istituita in Roma nella chiesa e casa di S. Claudio de’ Borgognoni», MB 8,740.
sacramentaliter, aw. lat.: sacramental
mente. «Il Concilio di Trento dice: Sacra
mentaliter», MB 7,679.
Sacramentine, V. P II A, Adoratrici Per
petue di Gesù Sacramentato. Fondate a Roma nel 1807, avevano il monastero nella zona del Quirinale (cf. MB 10,801). «Inter
cedette presso il Re affinché non si pren
desse possesso delle Sacramentine», MB 10,506.
Sacro Cuore di Montmartre: Basilica del Sacro Cuor eretta sulla collina di Montmar
tre, che domina Parigi, dal 1876 al 1906.
«Tutti Le hanno già domandato, e io lo so, di recarsi al Sacro Cuore di Montmartre», MB 16,216.
sacro ragionamento: predica o argomenta
zione catechistica che si usava fare dal pul
pito, di solito dopo il canto dei Vespri.
«Mons. Gastaldi tenne il sacro ragiona
mento.», MB 9,273.
Saepe dum Christi (populus), lat.: Spesse volte allorché il popolo cristiano... (prime parole dell’inno all’Ausiliatrice). «L’inno Saepe dum Christi (ipotiposi della battaglia di Lepanto) verrà eseguito a grande orche
stra con 300 voci», MB 10,161.
sagra, sf. ant.: consacrazione, festa della consacrazione (onde: festa dell’anniversario della consacrazione). Festa popolare pae
sana. «E Salomone che dalle stesse mani di Dio ricevette il disegno per la costruzione del famoso tempio di Gerusalemme, ot
tenne anche l’oracolo di celebrare la sagra», MB 9,242.
sagrinare, v. tr. dial. (piem. sagrine)', infasti
dire, affliggere. «Le suonatine le avrà per mano dei nostri biricchini, quando andranno a farlo sagrinare per la chiusa del mese di Maria», MB 5,466; E 133.
S[ain]t. Cyr: località della Provenza sulla linea da Tolone a Marsiglia, dove nel 1880 le FMA assunsero la direzione di un orfa
notrofio. Madre Maria Mazzarello aveva vi
sitato il luogo negli anni 1878 e ’79 per studiare l’opportunità di accettare questo orfanotrofio rondato dall’Abate C. Vincent, che aveva pure fondato quello di La Na- varre ceduto ai Salesiani. «Era dunque ne
cessario pensare alle orfanelle della campa
gna, ed anche a questo si è provveduto.
Eccovi la casa di St. Cyr aperta a questo scopo», MB 16,49.
saint homme (le), fr.: il sant’uomo, il santo. «Una carrozza padronale per portar via le saint homme...», MB 16,131.
Saint Jean Bosco, fr.: San Giovanni Bosco (titolo del libro di Henri Ghéon, Parigi, E.
Flammarion, 1935) «Henri Ghéon, Saint Jean Bosco, Collezione “Les grands Coeurs”, Parigi, Flammarion, pag. 186», MB 18,106 n. 1.
sala consolare: sala del Consiglio comunale di Alassio. «L’anno del Signore mille otto
cento settanta, addì primo del mese di giu
gno, in Alassio, e nella sala consolare..», MB 9,875.
salassare, v. tr.: praticare un salasso, sotto
porre a salasso. V. salasso. «E pure salas
sata tre volte», MB 9,47.
salasso, sm.: intervento con cui si sottrae all’organismo quantità più o meno grande di sangue. Un tempo i salassi si facevano usando sanguisughe. «Mi mandò a casa ove il medico mi praticò cinque salassi», MB 4,643.
sale di canale: si chiamava un tempo sai canale, (dal nome del paese, Canale) il sol
fato di magnesio, usato come purgante. Ca
nale è un grosso centro agricolo del Cu- neese, 14 km sopra Alba, dove si trovano terreni magnesiaci. Le diarree cui andava soggetto il bestiame in quelle terre, porta
rono alla scoperta della loro causa: il solfato di magnesio di cui erano ricche. «Da quella parte dove ero io, non si avea altro rimedio che sale di canale», MB 5,292; OE 6,502.
salebrosa quaestio, lat.: questione scabrosa, diffìcile. «L’atteggiamento di Don Bosco in
torno a una salebrosa quaestio», MB 13,19.
Salesi, sm. pi. non us.: Salesiani. «Un sun
tuoso banchetto [...] al quale presero parte i Salesi», MB 12,622.
tuoso banchetto [...] al quale presero parte i Salesi», MB 12,622.