IL LINGUAGGIO DELLA
PRIMA STORIA SALESIANA
PAROLE E LUOGHI DELLE
«MEMORIE BIOGRAFICHE DI DON BOSCO»
LAS - ROMA
ISBN 88-213-0208-3
Tipografia Giammarioli - Via E. Fermi, 10 - Frascati
STUDI - 7
Chi si accinge allo studio di Don Bosco ha ormai a disposizione opere pregevoli che lo possono indirizzare ad una buona conoscenza dell’ambiente in cui il Santo visse ed operò, ad un’approfondita riflessione sulla sua perso
nalità e ad un’accurata indagine del suo metodo educativo. Tali studi, tuttavia, non possono sostituire le fonti.
Il ricco patrimonio di queste fonti è stato particolarmente utilizzato nella compilazione dei 19 volumi delle Memorie Biografiche di San Giovanni Bosco, che, insieme al vastissimo materiale raccoltovi da G.B. Lemoyne, A. Amadei ed E. Ceria, riportano nella loro sostanza, e spesso « ad litteram », il contenuto delle Memorie dell’Oratorio di San Francesco di Sales 18 15 -18 5 5 scritte da Don Bosco stesso, oltre a gran parte del suo Epistolario e a vari altri manoscritti.
Anche se gli studi storici si vanno orientando verso una rilettura della vita di Don Bosco su fonti di prima mano, le Memorie Biografiche, per l ’impor
tanza che hanno come raccolta diligente e appassionata dei discepoli, rimar
ranno sempre un punto di riferimento obbligato.
Oggi, però, alla loro lettura si va frapponendo, come ostacolo non più trascurabile, la crescente difficoltà per le giovani generazioni di comprendere l ’esatto significato di espressioni locali o disusate, di aver l ’appropriata intelli
genza di luoghi e istituzioni dell’800 piemontese e di intendere il senso delle numerose citazioni latine ivi riportate senza traduzione.
Non vogliamo certo ignorare che per gran parte dei salesiani sparsi nel mondo risulta ben difficile utilizzare l ’edizione italiana delle Memorie Bio
grafiche, delle quali del resto son già uscite traduzioni nelle lingue spagnola ed
inglese. Siam convinti tuttavia della necessità che almeno un nucleo di sale
siani in ogni nazione continui lo studio di Don Bosco direttamente sulle fonti e sulle MB nell’edizione originale italiana.
Ci è quindi parso opportuno preparare anzitutto un glossario di voci e locu
zioni italiane antiquate, di termini dialettali, latini, stranieri o comunque di oscura accezione, reperibili nelle Memorie Biografiche e, per concomitanza, nelle Memorie dell'Oratorio, nell’Epistolario e nelle Opere Edite, che risparmi al lettore tempo e fatica, rendendogli più proficua e gradita la lettura.
A l glossario fa seguito il dizionario locale suddiviso in due sezioni:
A) -
To r in o:nomi di vie, chiese, istituzioni, ecc., deU’800 torinese
rintracciabili nel testo, con relativa descrizione e collocazione.
B) -
Pi e m o n t e:nomi di città, paesi e luoghi del Piemonte ivi pure incontrati, con le opportune dilucidazioni.
Torino e il Piemonte esigevano una trattazione particolare perché troppe località, note o oscure, da Fenestrelle sulle Alpi a Mornese nel Monferrato, da Stresa sul Lago Maggiore a Saliceto nelle Langhe, portano, in un modo o nelPaltro, l ’impronta del passaggio di Don Bosco o dei suoi primi benefattori, colleghi e discepoli.
Al dizionario segue a sua volta il frasario latino, dove riportiamo le cita
zioni bibliche o di autori classici e cristiani, motti e modi di dire, frasi latine compiute, titoli latini di libri e di argomenti vari sparsi nel testo delle MB, dandone la traduzione, i riferimenti e le eventuali spiegazioni, oggi divenute necessarie. Abbiamo escluso i titoli di documenti pontifici o di curia fatti di espressioni incomplete, la cui traduzione risulterebbe incomprensibile.
Queste tre parti del nostro lavoro hanno limiti precisi e non vogliono quindi sostituirsi a dizionari ed enciclopedie. Non pretendono neppure costi
tuire una ricerca linguistica o storico-geografica sistematica, ma semplicemente offrire un pratico aiuto a lettori di diversa nazionalità e cultura. Ciò che ad alcuni potrà sembrare superfluo, riuscirà forse molto utile ad altri. È quanto ci auguriamo.
N. C.
accr. accrescitivo agg. aggettivo
alt. altitudine (in metri) amer. latino-americano
ant. antiquato, caduto in disuso arch. architetto
avv. avverbio, avverbiale cf. confronta
condiz. condizionale
cong. congiuntivo, congiunzione.
dial. dialettale, dialettalismo dim. diminutivo
dioc. diocesi
es. esempio
esci. esclamazione.
f. femminile
fig- figurato, senso figurato
fr. francese
ger. gerundio, gerundivo
gerg. gergale, particolare di un determinato ambiente imp. imperativo
imperi. imperfetto impr. improprio ind. indicativo inter. interiezione intr. intransitivo it. italiano lat. latino
lett. letterario, letterale loc. locuzione
m. maschile
n. neutro
non us. non usato, non reperibile nei dizionari parr. chiesa parrocchiale
part. participio pass. passato piem. piemontese
pi. plurale
poet. poetico
pop. popolare, popolarmente port. portoghese
prep. proposizione
pres. presente prob. probabilmente pron. pronome, pronuncia prov. provincia
qc. qualcuno, qualche cosa rifl. riflessivo
s. sostantivo
scherz. scherzoso, scherzosamente
sec. secolo
sing. singolare
sp. spagnolo
spreg. spregiativo tr. transitivo
V. vedi
V.
verbo
volg. volgare, volgarmente
BM La Sacra Bibbia secon do la Volgata tradotta in Lingua Italiana e con annotazioni dichiarata da M onsignor Antonio Martini, Firenze, presso Angelo Usigli, 1852 - 4 voi.
DB Don Bosco.
E Epistolario di San Giovanni Bosco
a cura di E. Ceria, Torino, SEI 1955-59, 4 voi.
FMA Figlie di Maria Ausiliatrice.
MA Maria Ausiliatrice.
MB G.B. Lemoyne - A. Amadei - E. Ceria M emorie Biografiche di Don Giovanni Bosco
San Benigno Can. e Torino 1898-1948, 20 voi. (incl. Indice Analitico) MO San Giovanni Bosco
M emorie delVOratorio di San Francesco di Sales dal 1815 al 1855, Torino, SEI 1946 con intr. e note di E. Ceria.
OE San Giovanni Bosco
O pere Edite, ristampa anastatica, Roma, LAS 1976-87, 38 voi.
SDB Salesiani di Don Bosco Z N. Zingarelli
Vocabolario della Lingua Italiana, undicesima ed. a cura di M .. Dogliotti e L.
Rosiello, Bologna, Zanichelli 1985.
Sigle
nella Parte II (Torino, Piemonte e Val d’Aosta):
AL Alessandria
AO Aosta
AT Asti
CN Cuneo
NO Novara
TO Torino
VC Vercelli
Il valore della maggior parte dei segni è quello che essi hanno in italiano. Eccone, tuttavia, le particolarità:
e senza accento, si pronuncia di regola aperta in sillaba chiusa (merco) e chiusa in sillaba aperta (pera), ma vi sono alcune eccezioni: é simile alla e chiusa italiana, ma più aperta (caté, lassé). è simile alla e aperta italiana, ma più aperta (cafè, perchè), è detta e semimuta, simile a quella francese di le (f'èrté, viètta), detta, anche, « tersa
vocal piem ontèisa ».
eu simile al francese eu (cheuse, reusa), o simile alla u italiana (conté, mon).
ò simile alla o aperta italiana, in piemontese è sempre tonica, còla, fòrt).
u simile al francese u o tedesco ii (bur, muraja).
ua dopo q (e in pochi casi isolati) vale ua di quando (quand, qual), ùa si pronuncia bisillabo ua (crùa, le sua).
j simile alla i iniziale di ieri e alla i di mai (braje, ca vej); nella grafia piemontese, tuttavia, la / ha talora solo valore etimologico e si trova di solito in corrispondenza con un gl italiano (es. fija =' it. figlia).
n- n velare o faucale, senza corrispondente preciso in italiano, ma simile alla n di fango (lun-a, sman-a).
s iniziale di parola o postconsonantica suona s sorda (supa, batse), tra vocali e finale di parola è sempre sonora (lese, vos).
ss si usa tra vocali e finale di parola per indicare la s sorda (lassé, poss).
s-c esprime il suono distinto di s e c (s-cet, s-cianchè).
z si usa solo in posizione iniziale o postconsonantica per indicare la s sonora (zan- ziva, monze).
v in posizione finale di parola si pronuncia simile alla u di paura (ativ « attivo », luv « lupo »), e così avviene anche nel corpo di una. parola quando non corri
sponda ad una v italiana (gavte, luva « lupa »); negli altri casi ha il suono della v italiana (lavé, savèj).
Accentazione. Si segna l’accento tonico sulle sdrucciole (stiribàcola), sulle tronche uscenti in vocale (parlé, pagà, cafè), sulle piane uscenti in consonante (quàder, nùmer), sul dit
tongo ei se la e è aperta (piemontèis, mèis), sul gruppo ua quando la « vale u (batùa), e su gruppi di / più vocale alla fine di una parola (finta, podrìo, ferie). L’accento si segna anche in pochi altri casi isolati dove non occorrerebbe per regola e per indicare eccezioni (tèra, amèra, dove la e di sillaba aperta dovrebbe essere chiusa mentre è aperta) e può facoltativamente segnarsi sulla e delle finali -et, -el per indicare il grado di apertura (bochèt, lét). L’accento serve inoltre a distinguere alcune coppie di omografi (sà = verbo, sa = « questa »; là = avverbio, la = articolo).
(Rif e r.
C. Brero, Gramàtica piemontèisa, Va Edission, A l ’Anségna dij Brande, Editor Mario Gros, Turin 1987).
N.B. Si noti, ad es., che quando si scrive « o » senza l’accento grave, si deve leggere
« u » (e quando si dice « u » bisogna scrivere « o »).
FONTI sulle quali è stato compiuto il lavoro:
LEMOYNE
G.B. -
AMADEI A . - CeriaE., M emorie Biografiche d i Don G iovanni B osco, 19 voi. + LA. San Benigno Can. 1898-1907; Torino 1909-1939 (LA. 1948).
BOSCO G., Epistolario di San Giovanni Bosco, a cura di E. Ceria. Torino, 1955-1959, 4 voi.
BOSCO
G., M emorie delVOratorio di San Francesco di Sales dal 1815 al 1855, a cura di E.
Ceria. Torino SEI 1946.
BOSCO
G., Opere edite, ristampa anastatica, 38 voi. Roma, LAS 1976-1987 (citate solo oc
casionalmente).
OPERE più frequentemente consultate:
A - BIBBIA:
Bihlia Sacra juxta Vulgatam editionem Sixti V et Clementis Vili. Torino, SEI 1932.
La Sacra Bibbia secondo la Volgata tradotta in lingua italiana e con annotazioni dichiarata da M onsignore Antonio Martini, 4 voi. Firenze, presso Angelo Usigli 1852.
La Bibbia di Gerusalemme. Bologna, EDB 1980.
PEULTTER - ETIENNE - GaUTOIS,
P.P., Concordantiarum Universae Scripturae Sacrae Thesau
rus [...]. Parisii, Sumptibus P. Lethielleux Editoris 1939.
B - DIZIONARI:
a) Dizionari latini:
BIANCHI
E.R. - O.
Le l l i,Dizionario illustrato della Lingua Latina. Firenze, Le Monnier 1974.
CALONGHI
F., Dizionario Latino-Italiano. Torino, Rosemberg & Sellier 1986.
b) Dizionari italiani:
BATTAGLIA
S., Grande Dizionario della Lingua Italiana. Torino, UTET (dal Voi. I, 1970, al Voi. XIII, 1986).
PETROCCHI P .,
Nuovo Dizionario Universale della Lingua Italiana, 2 voi. Milano, Fratelli Treves 1908.
TOMMASEO
N. -
Be llin i B.,Dizionario della Lingua italiana. Torino, UTET 1861-1879, 4 voi. in 8 tomi.
ZlN
GARELLIN., Vocabolario della Lingua Italiana, l l a ed. a cura di M. Dogliotti e L. Ro-
siello. Bologna, Zanichelli 1985.
c) Dizionari piem ontesi:
BRERO
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Dissionari Piemontèis. Torino, A l’Ansègna dij Brandé, Editip 1983.
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Gran Dizionario Piemontese-Italiano. Torino, Società L’Unione Tipografico-Editrice 1859.
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P., Don Bosco nella storia econom ica e sociale (1815-1870). Roma, LAS 1980.
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L., Le Chiese di Torino dal rinascimento al barocco. Torino, Le Bouquiniste s.d.
VlRIGLIO
A., Torino e i Torinesi, 2a ed. Torino SELP ed. 1931.
NB. Data la natura del nostro lavoro, non fu possibile citare i singoli autori ogni volta
che venivano utilizzati.
Le Memorie Biografiche di San Giovanni Bosco, com’è facile accorgersene, non sono, dal punto di vista linguistico, un testo dalle caratteristiche unitarie, bensì un centone di gran mole: 19 volumi di complessive 16 .113 pagine di dati e informazioni raccolte e illustrate da diligenti compilatori.
Oltre al fornire una dettagliata cronaca dei fatti, esse riportano, come abbiamo già accennato nella Prefazione, il contenuto di non pochi manoscritti e parlate di Don Bosco, buona parte delle sue lettere, note e testimonianze di discepoli, amici e conoscenti, articoli di giornali, dispacci e documenti eccle
siastici e civili, corrispondenza privata di persone diverse per età, cultura e condizione sociale, il tutto originariamente scritto negli ampi limiti di circa un secolo e di un territorio che supera non di rado gli stessi confini delPItalia.
L’analisi sistematica di un materiale linguistico così eterogeneo non solo riuscirebbe difficile impresa ma esulerebbe dallo scopo del nostro lavoro.
Ci pare tuttavia opportuno premettere al glossario una sommaria esem
plificazione di quei particolari di grafìa, morfologia, sintassi e lessico, che si diversificano dall’uso corrente e che, pur non rendendo impossibile la compren
sione del testo, potrebbero suscitare dubbi e interrogativi nel lettore. Ciò ser
virà a metterlo sull’avviso, anche perché egli non troverà nel nostro glossario le voci che differiscono in moda facilmente riconoscibile se si avrà letto questa breve esposizione. Viene perciò data, quando occorre, l ’opportuna esemplifica
zione indicativa. Occorrerà infine ricordare il carattere eminentemente pratico
.della nostra esemplificazione. Alcuni fenomeni che vengono messi insieme per
ragioni di comodità didattica, da un punto di vista strettamente scientifico
potrebbero essere tenuti distinti. Altri, non particolarmente vistosi e frequenti,
vengono tralasciati.
I - DIFFERENZE NELLA GRAFIA 1. Consonanti
a) v o c i co n co n so n a n te d op p ia in v e c e d i se m p lice affricani
Borrelli Caffasso Davidde diffatti incommodo obbiezioni obbliare ommetto tamburri
invece di africani
Borei Cafasso Davide difatti incomodo obiezioni obliare ometto tamburi b) v o c i co n co n so n a n te se m p lice in v e c e di d op pia
mora parochia providde
invece di
c) v o c i a n tiq u ate co n d iversa co n so n a n te benefizio invece di
consagrate dugento servigio uffizio viglietti
morra parrocchia provvide
beneficio consacrate duecento servizio ufficio biglietti d) co n so n a n te v ela r e (o dura) davanti alla desinenza
ottenghiamo invece di otteniamo
e) u so d i « g l » in v e c e d i « l » davanti ad -i- se m iv o ca le
esiglio invece di
f) u so d i « gn » in v e c e d i « n g » aggiugnevano invece di g) u so d i « gn » in v e c e d i « ni »
vegnente invece di
esilio
aggiungevano
veniente h) u so di « h » iniziale in n essi arcaici c o l v e rb o « a v ere :
hassi h aw i
invece di assi (si ha) avvi (vi ha)
MB 11,412 MO 108,25 MO 41,7 MB 10,64 MB 9,776 MB 8,410 MB 10,398 MB 10,172 E 479 MB 8,1037
MB 6,10 MB 10,356 MB 16,608
MB 9,776 MB 9,242 MB 16,119 MB 9,971 MB 10,22 MB 8,288
MB 9,802
MB 8,872
MB 8,1044
MB 15,704
MB 5,339
MB 9,398
i) uso di « ns » in latinismi invece di « s »
inscritto invece di iscritto
inspirerà » ispirerà
insti tuita » istituita
2. Vocali
a) forme antiquate con diversa vocale
ambidue invece di ambedue
carnovale » carnevale
casipola » casupola
colezione » colazione
crapole » crapule
f oras rieri » forestieri
formolario » formulario
incumbenza » incombenza
istromento » strumento
monistero » monastero
nimico » nemico
nissuna » nessuna
perrucca » parrucca
rimoti » remoti
romorosa » rumorosa
sommessione » sommissione
virolenta » virulenta
b) caduta di vocale alVinizio di parola (aferesi)
spedale invece di ospedale
spediente » espediente
sperienza » esperienza
stenuati » estenuati
c) diversa vocale in fine di parola (metaplasmo)
conquisto invece di conquista
destriere » destriero
forestiere » forestiero
geste » gesta
malintesa » malinteso
scolare » scolaro
sparviere » sparviero
d) dittongo invece di vocale semplice
abbuonamento invece di abbonamento
cuoprire » coprire
in tuonava » intonava
MB 8,487 E 500 MB 10,684
MB 8,534 MB 8,473 MB 474 MB 10,1114 MB 16,597 MB 10,155 MB 10,502; E 1142 MO 158,10 MB 14,817 MB 10,579 MB 16,603 E 869
MB 4,276; E 40 MB 9,229 MB 16,358 MB 1,374
MB 10,533; E 1159
MB 10,1292 MB 11,190 MB 10,685 MB 16,599
MB 2,17
MB 15,643; E 2267 MB 10,85
MB 8,458 MB 8,635 MB 8,472 MB 10,1014
E 17
MB 10,379; E 1004
MB 4,601
pruova » prova MB 10,399
ruotaie » rotaie MB 10,482
scuolari » scolari MB 10,843
scuoprendo » scoprendo E 1566
siegue » segue HB 10,924
vocale semplice invece di dittongo
abbonare invece di abbuonare MB 10,420
movere » muovere MB 17,269
rote » ruote MB 10,709
« i » non etimologica in sede iniziale di parola (protesi)
— istesso
la costruzione
ist es sa (stessa)MB 10,127
l ’economia
istessa» MB 10,140
— davanti ad « s » impura dopo parola uscente in consonante:
in iscuola (scuola) MB 8,620
in istretto incognito (stretto) E 718
non isfuggivano (sfuggivano) MB 10,6
non istà (sta) MB 10,60
non istimo (stimo) E 804
per iscoppiare (scoppiare) MB 9,980
(eosì: con istupore, in ispirito, non isbagliare, per ischerzo, ecc.)
g) elisione delVultima vocale di una preposizione articolata, che viene sostituita da
apostrofo davanti a consonante iniziale1 - «a* » invece di « ai »
a’ loro medesimi occhi MB 9,919
a? suoi divini voleri
E 871
(così: a* malevoli; a’ soliti amici; a’ suoi parenti, ecc.) 2 - « co* » invece di « coi » (con i)
co* miei fratelli MO 21,123
co* miei orfanelli MB 10,89
co’ suoi allievi MB 10,36
(così: co* nostri ragazzi; co’ propri occhi, ecc.) 3 - « da’ », « de’ », invece di « dai », « dei »
de’ miei figli MO 21,118
de’ suoi graziosissimi cenni MB 10,139
(così: da’ superiori, da’ medici, de’ suoi doveri, ecc.) 4 - « ne’ » invece di « nei »
ne’ prati MO 19,80
ne* superiori e ne’ compagni MB 9,841
5 - « pef » invece di « pei » {per i) pe’ Siciliani
pe’ suoi
pe’ miei carissimi figli Salesiani 6 - « que* » invece di « quei » que* imprudenti
que’ popoli que’ poveretti que’ riguardi que’ sacerdoti
3. Inversione nell'ordine delle consonanti o vocali
areostato invece di aerostato
sucida » sudicia
II - DIFFERENZE NELLA MORFOLOGIA 1. Articolo
a. omissione dell'articolo:
es. a tutte ore (a tutte le ore)
come è tuo nome (com’è il tuo nome) da tutte parti (da tutte le parti) quali cose non possiamo dire (le quali...)
b. uso di « gli » invece dì « i »:
es. a tutti gli viaggiatori (i viaggiatori)
agli tre anni (ai tre anni)c. uso di « li » invece di « i »:
es. li miei coadiutori (i miei...)
li miei poveri fanciulli (i miei...) li miei giovanetti (i miei...) li monti (i monti)d. uso di « lo » invece di « il » soprattutto dopo « per » es. lo che forse potrà condurci (il che...)
per lo che (per il che) per lo passato (per il passato)
2. Nome
a. genere maschile invece di femminile:
es. il fine invece di la fine
frondi » fronde
il suppellettile » la suppellettile
i testimoniali » le testimoniali
MB 8,463 MB 10,724 n. 1 MO 15,11
MB 8,931 MB 8,462 MB 8,479
MB 10,126; E 902 MB 8,459
sillabe (metatesi) MB 6,28
MB 10,2225
MB 8,629 MO 34,91 MB 1,125 E 23 E 861 MB 10,139 MB 8,492 MB 10,1142;
E 1064 E 444 E 841 MB 8,482 MB 10,450 MB 9,960
MB 1,488
MB 1,439
E 993
MB 13,374
b. genere femminile invece di maschile:
es. alla carcere invece di al carcere
fossatella » fossatello
la giumenta » il giumento
pettegolezze » pettegolezzi
tratte » tratti
c. plurale in « chi » e « ghi » dei nomi in « co » e « go »
es. parrochi invece di parroci
stomachi » stomaci
3. Pronome a. forme antiquate:
« et » per « egli »:
es. «Ei mi accolse sempre con grande bontà »
« Ei bramerebbe »
« Ei mi cavarebbe d’imbroglio »
« eglino » per « essi »:
es. « Si accorsero che eglino erano pure di quelli »
« Al cui aiuto eglino sono consacrati »
« elleno » per « esse »:
es. « È necessario anzitutto che elleno ottemperino »
« queglino » per « quelli »:
es. « queglino infatti non sapendo ancora... »
« desso, dessa » per « quello, quella »:
es. « non è desso ammalato? »
« era dessa come una santa lega »
« esso » « per lui »:
es. « poter favorire esso e i suoi buoni chierici »
« esso lui » per « lui » :
es. « Non aveva alcuna attinenza con esso lui »
« essolui » per « lui »:
es. « Certe eccezioni ad essolui favorevoli... » b. uso impersonale di «egli»:
« egli è questo lo scopo di questa mia lettera »
« è egli un gran male? »
(così: egli è certo, egli è d’uopo, egli è per questo ecc.) c. « secolui, secolei, secoloro », opp. « seco lui, seco lei,
seco loro », per « con lui, con lei, con loro »:
« io seco lui condivido... »
« iniziative già così bene avviate seco lui »
« Essendo venuto seco loro a discorrere... »
« Mi invitarono di recarmi seco loro »
MB 9,936 MB 10,1186 MO 119,70 MB 13,507 MB 10,105; E 889
MB 10,400 MB 10,266
MB 1,1265 MB 9,965 MB 8,488 MB 2,415 MB 10,859 MB 10,117 MB 13,165 MB 9,841 MB 1,409 MB 8,408 MB 8,558 MB 10,833
E 649 MB 10,20
MB 10,1158
MB 10,549
MB 8,915
MO 164,86
d. « il » invece del pron. « lo »:
« Il lascio pensare » MB 8,601
« Il trattarono come padre » MB 8,679
(così: il chiamò, il diviene, il fingeva,
il lesse, il ripetè, il sapeva ecc.)e. contrazione e fusione di particelle pronominali:
« noi » per « non lo »
«Noi posso perm ettere»
MB 11,99
« Quando andremo a cena noi so » MB 8,679
« Se noi vedessi » MB 9,822
« pel » per « per il » anche nel senso « per mezzo di »;
« peli a » per « per la »; « pelli » per « per gli »:
« Le mando un biglietto pel benevolo Cav. Giacosa » E 827
« pella erezione della C hiesa» MB 10,116
« pelli spirituali esercizi » MB 10,177
(così « mel » per « me lo »; « sei >> per « se lo » ecc.)
« mel fecero aumentare » MB 17,859; E 96
« quai » per « quali »:
« Egli li amava tutti quai figli » MO 63,28
4. Verbo
a. forme letterarie o poetiche:
{dee per deve, deggio, deggiono per devo, devono, fo per faccio, ito per andato, ponno per possono, veggo, veggiamo ecc. per vedo, vediamo ecc.)
es. « Don Bosco dee condurre con sé... » MB 15,448
« tre soli sono i sacerdoti che deggiono provvedere » MB 9,974
«io fo ogni giorno un memento» MB 9,893; E 841
« Vemmo palese » MB 10,789
« Ove sarà ita? » MB 8,623
«Non pònno » MB 10,311
« Faccia Dio che tosto veggiamo » MB 8,1045 b. forme apostrofate: fa’, sta’; va’, ecc.
es. « fa’ vita nuova » MB 9,36
« lo fé’ entrare » MB 10,13
« Sta’ attento alla lettura spirituale » MB 9,36
« Va’ dalla formica » MB 9,37
c. forme antiquate non contratte: anderai, beverai, offerire ecc. per andrai, berrai,
offrire ecc.es. « tu anderai a fare tutte quelle cose » MB 1,127
« tu ne beverai » MB 1,452
« per offerire in favore della chiesa » MB 17,402
d. forme arcaiche di prefisso: dis- per di-, ris- per ri-, tras- per tra- ecc.
es. « era immediatamente dismesso dalla carica » MO 54,30
« ris guardante alle Ferrovie dell’Alta Italia » MB 9,912
« Il danaro della borsa trasmutato in inutili e rugginosi
pezzetti di latta » MO 71,51-52
e. caduta di prefisso iniziale
(cennare per accennare, noiare per annoiare ecc.)
es. « colPerezione del cennato stabilimento » MB 10,348
«fieramente noiavaio» MB 10,1186
f. prefisso iniziale oggi caduto
((addimostrare per dimostrare e simili)
es. « I l progetto di massima [...] addimostra...» MB 10,349
g. desinenza in « a » invece che in « o » nella l.a pers. sing. dell}imperfetto indie.
(forma in uso prima del Manzoni)
es. « doveva troppo sovente parlare di me stesso » MO 15,5
« lo scorso autunno io raccomandava a V. S. Ill.ma » MB 8,408
« Io vedeva e leggeva così chiaro » MB 10,21
h. forma contratta (poetica) delVimperf. indie.
(avea, facea, sentìa, venia e sim.)
es. « Talora Giovanni gli facea sparire gli occhiali » MB 1,345
« le stesse si rendeano vacanti » MB 9,974
i. tendenza alla formazione di voci verbali derivanti da un sostantivo o aggettivo:
es. diligentato da
diligenteMB 8,330
guiderdonerà
da
guiderdoneMB 14,200 n. 1
oracoleggiare
da
oracoloMB 14,268
rettilineata
da
rettilineaMB 8,318
5. Avverbi, congiunzioni ecc. in forme rafforzate varie (anche di carattere sintattico)
abbenché
invece di
benchées. «Abbenché lo scopo pel quale...» MB 11,585
dippoi
invece di
di poies. «non se ne parlò dippoi» MB 10,111
mentrecché
invece di
mentre chees. « mentrecché se ne veggono tuttodì... » MB 16,600
piucché
invece di
più chees. « devonsi piucché mai stringersi compatti » MB 13,768 III - DIFFERENZE NELLA SINTASSI
1. Sintassi dei pronomi
a. collocazione enclitica dei pronomi
1) particelle pronominali posposte encliticamente al verbo con raddoppio di con-
sonante iniziale (caso molto frequente, come: dirotti per ti dirò):es. « non avronne rossore » MB 1,93
« esortollo a leggerlo b en e» MB 1,439
« intimolle di obbedire » MB 1,167
« lasciollo continuare per oltre mezz’o ra »
MB 1,177
« il martedì e mercoledì passolli fuori di letto » MB 1,462
(così: adornollo, aggiustollo, approvolla, assicurolla, donimi, guardollo, intimolle,
invitollo, menommi, pregollo, sullo, sembrommi, udillo ecc.)2) particelle riflessive posposte encliticamente al verbo con raddoppio di conso
nante perché il verbo è tronco: (come: gioverassi per si gioverà):
es. « armossi di tale energia di volontà...» MB 1,251
« La Prussia convertirassi » MB 9,829
«n o n distaccossi più dal suo fianco» MB 1,171
« perciò ritornossene a casa » MB 1,298
« sdegnossi fortem ente»
MB 1,180
« I l Card. Berardi sembrocci un vero padre» MB 11,557
(così: andossene, canterassi, contentossi, inoltrossi, incontrossi, lasciossela, mera-
vigliossi, mostrossi, metter assi, portommela, recossi, sentissi, trovassi ecc.)o nella forma impersonale (caso frequente, come: potrassi per si potrà):
es. « come pure puossi dire che non passò giorno... » MB 9,316 (così: fassi, stassi ecc.)
3) particelle pronominali posposte encliticamente al verbo senza raddoppio di
consonante perché il verbo non è tronco: (come dissemi per mi disse):es. « avevami affidato alla mia padrona di casa» MB 1,258
«dissegli soltanto»
MB 1,334
« inginocchiandomeli: Santo Padre, dissi.., » MB 8,649
« lo pregarono a volerneli aiutare » MB 1,260
(così: acuìvalo, annunziogli, darebbemi, esprimevagli, fece gli, fugli, giòvomi, la
scio gli, offerendone gli, piacemi, stale, sonovi, videlo, ecc.)
4) particelle riflessive posposte encliticamente al verbo senza raddoppio di conso
nante iniziale (molto frequente, come: erasi per si era):
es. « facciasi coraggio » MB 10,304; E 955
« sembrami per altro che le cose... » MB 8,483
« Giovanni Bosco sentìasi sempre più... » -MB 1,381
« tali cose vannosi verificando... » E 498
« la sua lettera vennemi a raggiungere... » E 778 (così: esponesi, odesi, sonosi, spiccavasi, trovasi, udrannosi ecc.)
o nella forma impersonale (caso frequente, come: aveasi, àvvene, potrebbesi, sa- péasi ecc.).
5) particelle pronominali e/o riflessive posposte encliticamente al verbo senza
raddoppio di consonante, ma con caduta di vocale finale del verbo (molto frequente, come armaronsi per si armarono):
es. « sovente era n gli presentàte varie carte da giuoco » MB 1,345
« fa b b rica ro n gli delle imputazioni... » MB 1,509
« se mettonsi in pratica » E 818
« giustamente parmi di poter dire » MB 8,482
« non vuoisi però con ciò intendere » MB 9,575
(così: giungevangli, devonsi, duoimi, mostraronsi, sarebbersi, soglionsi, siensi, uni-
scorni, venivangli, avrebbonsi, potrebbonsi, sarebbonsi ecc.)b. locuzioni pronominali in forme sintattiche antiquate (come: gli è che, si è di,
si fu, me gli, ne li, ne lo, ecc.)es. « la prima cosa che feci si fu di chiedere... » MB 10,52
« perché se gli facesse una commendatizia », MB 9,295
« quello che trovo di singolare si è che... » E 8 (così: che me gli appressassi, ne li rimunerasse, ne lo avvisasse, ecc.) c. uso del pronome al dativo (cui invece di che)
es. « comparve sulla porta, cui però tenea semichiusa » MB 1,164
«con uno dei soliti sogni, cui pregherò Maria a mandarle» MB 9,31
«una lettera (...) cui io lessi piangendo» MB 9,194
« una malattia violenta, cui sopportò... » MB 9,212
« una persona cui ben conosce il Cavaliere » MB 8,650 2. Sintassi del verbo
a. verbo seguito da infinito senza preposizione (dialettalismo)
es. « andava servirgli la santa messa » MO 36,140
« a stento cominciava capire quello che leggeva » MO 28,27
« desiderava che invitassimo la madre sua a venirlo visi
tare»
MB 8,422
(invece di: andava a servirgli, cominciava a capire,, venirlo a visitare, e simili) b. uso dell*infinitiva invece di una proposizione dichiarativa:
es. « Don Rua mi scrive essere morto tuo padre » MB 10,775; E 1171 (invece di: che è morto tuo padre, e simili)
c. oscillazione tra passato prossimo e remoto (dialettalismo) es. « La sua comparsa mi ha spaventato, e senza dar tem
po a riavermi, prese a parlare così » MO 67,74-76
« A Natale ho dato mano al Donato, a Pasqua diedi
principio alle traduzioni » MO 36,147-148
« Si celebrò la messa, si fece la comunione, quindi
ho fatto un sermoncino »
MO 209,28-29
3. Uso delle preposizioni
a. a, ad, al, alle, invece di: di, con, il, le, ecc.:
es. « a nome Giuseppe Delacqua » (di nome) MO 22,139
« a tua comodità » (con tua comodità) E 481
« riguardanti al suffragio » (il suffragio) E 23
« risguardante alle Ferrovie » (le Ferrovie)) MB 9,912
«giunsero a corsa » (di corsa) MB 9,980
b. di, invece di: a, da, in, ecc.:
es. « mi affretto di spedire » (a spedire) E 828
« d i faccia alle Belle Arti » {in faccia) MB 8,539
« la quarta sarà di quest’anno aperta » E 1396 c. in, invece di: a, al, per, ecc.:
es. « ciò che le significai in voce » {a voce) MB 10,670
« in prima » {per prima) MB 10,87
« è in corrente delle cose avvenute? » {al corrente) MB 12,45 d. uso letterario, oggi pleonastico di: in
es. « in sull’istante » (sull’istante) MB 10,24
« questa quiete in oggi » (oggi) MB 8,559
« il fratello Giacomo, in allora allievo » (allora) MB 9,340
« affezionatissimi figli tn verso al Padre comune » MB 14,768
« in sino ad un nuovo esplicito avviso » MB 15,709 4. Sintassi del periodo
Anacoluti non rari in certi scritti di Don Bosco, specialmente nelle Memorie del- VOratorio:
es. « Per chi è allevato tra boschi (...) prova
grande impressione di ogni piccola novità » MO 47,7-9
« Un povero cherico, senza che se ne accorga, gli
accade spesso di trovarsi in gravi pericoli »
MO 98,5-6
« S. Alfonso divenne il maestro delle nostre scuole con quel vantaggio che fu lungo tempo desiderato, e che
oggidì se ne provano i salutari effetti »
MO 122,48-51 5. Ordine delle parole (aggettivo posto prima del sostantivo dove oggi
si usa generalmente porlo dopo)
es. « il Comunale Consiglio » MB 10,154
« il fattole invito » MB 9,875
« il religioso servizio » E 755
« la graziata bambina » MB 10,178
« la ossequiata sua lettera » E 828
« nell’estiva stagione » MB 10,174
« tutte le profuse lodi » MB 9,835
« musicali istrumenti » MB 13,193
IV - DIFFERENZE NEL LESSICO (breve esemplificazione) 1. Parole o forme antiquate
angioli MB 8,421 angeli
asciolvere MB 6,1052 far colazione
bisógna MB 9,777 necessità
cangiamento MB 1,462 cambiamento
niuno MB 10,68 nessuno
nudro MB 10,489 nutro
ospitale MB 9,772 ospedale
perocché MB 9,834 poiché
2. Voci letterarie o poetiche
amistà MB 1,257 amicizia
augelli MB 12,449 uccelli
fiate MB 10,267 volte
nappo MB 10,311 coppa
opra MB 10,1062 opera
rai MB 10,312 raggi
sieno MB 18,166 siano
spirto MB 10,311 spirito
3. Voci con finale in « ento », oggi non più in uso attendimento
calzamenti componimento impiantamento risultamenti
MB 8,694 MB 10,395 MB 8,384 MB 10,481 MB 8,561
attesa calzature composizione impianto risultati
4. Locuzioni latine (scelte da un solo voi. delle MB) ad libitum
ex novo in extenso mutatis mutandis nominatim non plus ultra pro bono pads quid agendum statu quo
MB 11,343 MB 11,207 MB 11,279 MB 11,126 MB 11,123 MB 11,398 MB 11,102 MB 11,93 MB 11,360
a volontà daccapo per disteso
mutato ciò che è da nominatamente
il massimo possibile per il bene della pace che fare
situazione di fatto
5. Parole prettamente dialettali
ajassin E 1518 callo, seccatore
balòss MB 4,675 birbone
barba MB 10,265 zio
contacc MB 1,109 contagio! (esci.)
farfo (farfu) MB 11,263 sciocco
parin MB 2,270 padrino
potagé MB 7,79 fornello da cucina
s-ciapin MB 4,457 persona inetta
mutare
6. Dialettalismi:
parole dialettali italianizzate piem. :