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Classificazione dei sistemi di automazione secondo la Norma UNI

Per classificare i sistemi di automazione di edificio, La Norma EN 15232 definisce quattro diverse classi “BACS” di efficienza energetica.

I fattori che concorrono alla classificazione sono l’isolamento termico, l’efficienza degli impianti di riscaldamento e condizionamento, l’isolamento delle chiusure e degli infissi, la presenza di pannelli fotovoltaici o solari, ecc.

Queste classi, sono valide sia per applicazioni di tipo residenziale che non residenziale.

Abbiamo la Classe A, B, C, D elencate a seguire:

-Classe D “NON ENERGY EFFICIENT”: comprende gli impianti tecnici tradizionali e privi di automazione e controllo, non efficienti dal punto di vista energetico;

- Classe C “STANDARD”: E’ la classe minima per gli edifici residenziali.

Corrisponde agli impianti automatizzati con apparecchi di controllo (BACS) “tradizionali”, eventualmente dotati di BUS di comunicazione (BACS/HBES).

E’ considerata la classe di riferimento perché corrisponde ai requisiti minimi richiesti dalla direttiva EPBD33 ; La classe C viene infatti ritenuta necessaria per un corretta gestione degli impianti energetici.

Questa Classe, rispetto alla Classe D, può realizzare un miglioramento della prestazione energetica utilizzando un sistema di automazione tradizionale o un sistema bus con un livello prestazionale e funzionale minimo rispetto alle sue potenzialità.

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Direttiva 2010/31/CE EPBD (Energy Performance of Buildings Directive ): – Imposizione di requisiti di prestazione energetica degli edifici nuovi ed esistenti – Immissione sul mercato della qualità energetica degli edifici (certificazione energetica)

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- Classe B “ADVANCED”: La classe B è la classe minima per gli edifici pubblici o adibiti ad uso pubblico.

Corrisponde alla dotazione avanzata di BACS e di sistemi BMS (di gestione dell’edificio).

La classe comprende gli impianti controllati con un sistema di automazione bus (BACS/HBES) ma dotati anche di una gestione centralizzata e coordinata delle funzioni e dei singoli impianti (TBM);

- Classe A “HIGH ENERGY PERFORMANCE”: come la Classe B ma con livelli di precisione e completezza del controllo automatico tali da realizzare una

gestione dell’impianto molto puntuale.

La classe corrisponde ad alte prestazioni del sistema BACS e di BMS.

NOTA BENE:

Le classi della certificazione energetica dell’edificio non vanno confuse con quelle della EN 15232 che si riferiscono invece alla classificazione, mediante metodi di calcolo, di dispositivi elettrici ed elettronici, ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica attraverso l’applicazione di sistemi integrati di

automazione e domotica.

La certificazione energetica dell’edificio riporta le informazioni relative alla prestazione energetica corrente dell’edificio espresse:

- in valore assoluto, ovvero con l’indicazione dell’indice di prestazione energetica espresso in kWh/anno/mq;

- come classe di prestazione in relazione ad un sistema di classificazione prestabilito, informazione che consente con immediatezza sia la percezione del consumo reale dell’edificio, sia il confronto tra le prestazioni energetiche offerte da edifici diversi;

- come differenziale rispetto al livello minimo cogente previsto dalla normativa vigente nel caso di analogo (per caratteristiche morfologiche, territoriali, etc.) edificio di nuova costruzione, che dà evidenza della “qualità energetica” intrinseca dell’edificio.

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Le funzioni che caratterizzano ogni Classe di efficienza sono elencate e descritte in una tabella della EN 15232, riportata di seguito (Tabella 5): per ogni funzione, raggruppate per tipologia applicativa, sono indicati diversi livelli prestazionali, identificati con un numero che va da 0 a valori maggiori secondo prestazioni energetiche crescenti.

La tabella distingue tra “Edifici Non-Residenziali” ed “Edifici Residenziali”, ed identifica per ogni classe quali sono i livelli minimi prestazionali che devono essere garantiti relativamente ad ogni funzione di automazione.

Le funzioni della tabella sono raggruppate per tipologia applicativa:

- riscaldamento - acqua calda sanitaria - raffrescamento

- ventilazione e condizionamento - illuminazione

- schermature solari - sistemi TBM

*Si noti come le funzioni sono elencate seguendo l’ordine delle fasi di

progettazione degli impianti, ovvero si parte, per ogni tipologia, con l’esame di emissione in ambiente/zona (elementi terminali), per proseguire con l’analisi della rete di distribuzione e per concludere con la valutazione della generazione34.

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Per descrivere come va interpretata ed utilizzata la tabella prendiamo come esempio la funzione “Heating Control”: ‘CONTROLLO RISCALDAMENTO’, i cui livelli prestazionali sono così definiti:

1.1– Controllo dell’emissione

1.1.0 – Nessun controllo automatico.

Classe di riferimento per residenziale e non: D → 1.1.0-D/D

1.1.1– Controllo centrale automatizzato C → 1.1.1-D/D

1.1.2 Regolazione automatica in ogni ambiente.

Il livello minimo richiesto per destinazione residenziale e non: Classe C → 1.1.2- C/C

1.1.3 – Regolazione automatica in ogni ambiente con comunicazione tra i regolatori.

Classe di riferimento per residenziale e non: B→ 1.1.3-B/B

1.1.4 – Controllo automatico in ogni ambiente con comunicazione e controllo di presenza. Classe di riferimento per residenziale e non: A→ 1.1.4-A/A

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Altro esempio per la funzione “Blind Control”: “Controllo tapparelle”

I livelli prestazionali sono così definiti:

6.-Controllo tapparelle

6.0-D/D – Completamente manuale

6.1-C/C – Motorizzato con azionamento manuale 6.2-B/C – Motorizzato con azionamento automatico 6.3-A/A – Controllo combinato luce/tapparelle/HVAC

Si evince quindi che per questa funzione, nell’ambito Non-Residenziale, il livello minimo richiesto è il 3 (essendo richiesta una classe minima B); per il

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A seguire un esempio delle funzioni presenti nella norma:

Gestione clima a multizona: regolazione della temperatura in funzione delle modalità di utilizzo ed in modo indipendente per i diversi ambienti della casa;

Accensione luci automatica: accensione e spegnimento automatico della luce, in funzione della presenza di persone;

Disattivazione della termoregolazione con finestra aperta: disattivazione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento localizzata alla singola stanza in caso di apertura di porte e finestre;

Riscaldamento in economy in caso di assenza persone: automatizzazione dell’impianto di riscaldamento in relazione alla presenza o all’assenza delle persone;

Ricambio aria automatico: automazione delle ventole di areazione

programmabile sia su fascia oraria che in funzione dell’utilizzo di determinati ambienti;

Temporizzazione degli elettrodomestici: attivazione automatica degli elettrodomestici in determinate fasce orarie, normalmente le più economiche offerte dal fornitore di energia;

Gestione automatizzata di tapparelle e tende da sole: automazione delle tapparelle e tende da sole su base temporizzata in relazione all’irraggiamento del sole;

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