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La collana «Falsi originali»

La novella di Antonello da Palermo di Camiller

1. La collana «Falsi originali»

La novella di Antonello da Palermo di Andrea Camilleri è un singolare

apocrifo, edito nel 2007 dall’editore Guida di Napoli nella collana «Autentici falsi d’autore». La collana nacque da un'idea di Mario Guida (allora direttore dell’omonima casa editrice, scomparso nel febbraio 2017) che decise di commissionare ad alcuni intellettuali di primo piano dei libretti contenenti dei falsi d’autore.

Su sua richiesta famosi scrittori contemporanei si sono cimentati nell’imitazione dei grandi del passato. Fra i tanti, Mario Vegetti ha 155

pubblicato un «ritrovato» dialogo platonico di Repubblica XI e Enrico Berti ha fatto lo stesso con un dialogo di Aristotele intitolato Eubulo o 156

della ricchezza. Franco Montanari , in seguito al presunto ritrovamento di 157

un rotolo di papiro contenente la vera storia di Saffo, ha scritto un vero e

Mario Vegetti (Milano 1937 - ivi 2018) è stato uno storico della filosofia. Professore

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ordinario di Storia della filosofia antica dal 1975 al 2005 a Pavia, è considerato come uno dei più validi studiosi di Platone a livello internazionale. Per la collana «Autentici falsi d’autore» ha pubblicato: M.VEGETTI, Platone. Repubblica, Libro XI. Lettera agli amici d’Italia, Napoli, Guida Editori, 2004.

Enrico Berti (Valeggio sul Mincio 1935) è uno storico della filosofia, dal 1971

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professore all'Università di Padova. Studioso del pensiero antico, si è occupato soprattutto di Aristotele, di cui ha fra l'altro indagato la presenza nel pensiero moderno e contemporaneo, con particolare attenzione per la sua filosofia pratica. Per la collana «Autentici falsi d’autore» ha pubblicato: E. BERTI, Aristotele. Ebulo o della ricchezza. Dialogo perduto contro i governanti ricchi, Napoli, Guida Editori, 2004.

Franco Montanari (Sannazzaro de' Burgondi 1950) è un grecista e filologo classico

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italiano. È noto per aver curato il GI - Vocabolario della lingua greca, edito da Loescher a partire dal 1995, a capo di un gruppo di trenta ricercatori. Per la collana «Autentici falsi d’autore» ha pubblicato: F. MONTANARI, Saffo. Diario segreto. La vera storia dei miei amori, Napoli, Guida Editori, 2005.

proprio romanzo breve sulla storia intima della poetessa. Luigi Spina ha 158

invece immaginato le risposte del giovane Lucilio alle famose epistole di Seneca. Camilleri si è infine cimentato nella scrittura di una novella boccacciana espulsa dal Decameron.

Lo scrittore di Porto Empedocle, come gli altri, non scrisse il testo di sua iniziativa ma fu appositamente «scelto» dall’editore per quello scopo. Infatti, in un’intervista rilasciata a Gianni Bonina, spiega che:

«La novella di Antonello da Palermo nacque così. Il curatore della collana Guida che s’intitola «Autentici falsi d’autore» venne a trovarmi portandomi i primi quattro libretti pubblicati e incitandomi a scriverne uno. M’invitava a nozze». 159

Per rimanere nell’ambito della letteratura italiana, oltre a Boccaccio sono presenti nella collana riscritture di Tasso, Manzoni, Leopardi, De Amicis e De Sanctis, non mancano poi falsi di Freud, Wittgenstein e molti altri. Questi sottili libretti sono corredati da lettere prefatorie, note e introduzioni che spacciano come veri i ritrovamenti di papiri, di manoscritti, di files nascosti presso archivi americani, di frammenti in anfore e così via.

Nel 2018 Diego Guida, oggi a capo della casa editrice di famiglia, ha deciso di raccogliere e rilanciare l'eredità dello zio, proponendo la nuova

Luigi Spina (Salerno 1946) ha insegnato Filologia classica all'Università degli Studi di

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Napoli Federico II. Si occupa in particolare di storia della retorica antica (è attualmente Associate Editor della rivista «Rhetorica») e della presenza delle letterature antiche nelle culture moderne. Per la collana «Autentici falsi d’autore» ha pubblicato: L.SPINA, Lucilio. Questioni innaturali. Risposte a Seneca Lucio Anneo, Napoli, Guida Editori, 2005.

G. BONINA, Tutto Camilleri, Palermo, Sellerio Editore, 2012.

collana «Falsi originali» diretta da Giovanni Casertano. La prefazione 160

che apre ogni volumetto, in cui vengono esposte le peculiarità e le finalità della collana, è a mio avviso fondamentale per inquadrare i singoli testi all’interno del disegno più ampio pensato dall’editore. Per questo motivo ho deciso di riportarla integralmente:

«La collana «Falsi originali» comprende agili volumetti che propongono classici di filosofia, di letteratura, di storia, antica e moderna, ma anche contemporanea con una specifica originalità: le opere presentate sono «falsi». Si tratta di agevoli libri che non sono stati scritti dagli autori classici indicati, ma che tuttavia potrebbero esser stati scritti da questi stessi per lo stile, la forma e il linguaggio utilizzati dal noto autore contemporaneo che diviene così un «falsario». I volumetti si presentano come «riscritture» di opere note o come «invenzioni» di opere mai scritte dagli autori considerati classici dalla nostra tradizione culturale. Il fine della Collana è quello di invitare il lettore a divertirsi, riflettendo su tematiche filosofiche, etiche, politiche, scientifiche, letterarie, storiche, del passato come del presente, attraverso «occhiali di lettura» mutuati dai grandi autori della tradizione occidentale. Volumi di scrittura agile e spigliata che, riprendendo stile e linguaggio di autori classici, possano costituire un’occasione insieme di divertimento e di riflessione su quei temi che da sempre hanno costituito l’orizzonte della nostra riflessione: l’uomo e le sue passioni, i rapporti che lo legano agli altri ed alla «città» in cui

La novella boccacciana di Camilleri è stato il primo testo della collana «Falsi

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originali» ad essere pubblicato (Ottobre 2018); immediatamente seguito da Platone, Repubblica, libro XI. Lettera agli amici d’Italia a cura di Vegetti. È annunciata come imminente la pubblicazione dell’Aristotele di Berti e della Saffo di Montanari.

vive, il suo sforzo di costruire conoscenze nei vari campi del sapere, le sue vittorie e le sue sconfitte, la sua nobiltà e la sua miseria.» 161

La doppia lettura che questa collana propone è insomma un gioco raffinatissimo che non può che allietare tutti i «lettori di secondo grado», per dirla con Genette.