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La colonna C è quasi esclusivamente dedicata a scene di guarigione. Rispetto alle altre tre colonne è quella che presenta una minor quantità di episodi e quindi una maggiore dilatazione delle loro raffigurazioni. Infatti cinque episodi occupano ciascuno una zona intera in senso orizzontale. Si tratta peraltro della colonna che presenta le scene che trovano meno confronti e che quindi sono di più difficile interpretazione, come quella del Tributo a Cesare (C.VII.2) e la scena (o scene?) della zona IX (C.IX.1), che potrebbe essere identificata con la guarigione di un indemoniato ma che non trova riscontro nei testi evangelici.

Per quanto riguarda gli episodi di sicura identificazione, la fonte alla base delle raffigurazioni sembra essere il Vangelo di Luca. Come possiamo vedere dalla tabella 6, tra la zona I e la zona VII la successione dei passi 7 ed 8 è perfettamente lineare. Nella zona VII vi è il Tributo a Cesare, che però rappresenta un salto in avanti di vari capitoli nella narrazione di Luca, e infine, nella zona VIII, vi è un ritorno al passo 5 con la Pesca miracolosa.

Non è presente su questa colonna alcuna scena tratta dal Vangelo di Giovanni né vi è alcun episodio specificamente tratto dal Vangelo di Marco. L’assenza sia della figura che delle storie relative alla vita dell’Evangelista Marco, così come il ruolo secondario giocato dal suo Vangelo, sia nella colonna B che nella colonna C, sono sicuramente elementi di forte contrasto con il contesto in cui si trovano le colonne, in cui ci si aspetterebbe di trovare un ciclo che in qualche modo ricordi le spoglie del santo sepolte sotto al ciborio.

Zona Soggetto Mt Mc Lc

C.IX 1 Guarigione di un indemoniato? 8:2? 1:40-45? 5:12-16?

C.VIII 1 Pesca miracolosa 5:1-11

C.VII 2 Tributo a Cesare 22,15-21 20:22-25

1 Guarigione dell’emorroissa 9:20 5:24-34 8:43-48

C.VI 1 Gesù risuscita la figlia di Giario 9:18 5:22-43 8:41-56

C.V 1 Gesù guarisce l’indemoniato di Gerasa 5:1-20 8:26-39

C.IV 1 Gesù in casa di Simone il Fariseo 7:36-50

C.III 1 Ambasciata di Giovanni Battista 11:2-6 7:18-23

C.II 1 Gesù resuscita il figlio della vedova di Nain 7:11-17 C.I 1 Gesù guarisce il figlio di un centurione romano 7:1-10 Tabella 7. Tabella comparativa del lessico evangelico in confronto con quello dei tituli

7.1 Iscrizioni:

Di seguito sono trascritti tutti i tituli della colonna B con le loro rispettive traduzioni e un commento formale.

C.IX lep(ro)s(us) curaturatur : Chr(istu)s Maria et ̂ âr̂tha : exit demon : de adultera :

C.VIII stagnum Genesaret : I(esu)s Ch(ristu)s : trahunt rete : Ih(esu)s cum Simone : C.VII tangit fimbriam : mittit discip(u)los : q(ui) seq(ui)t(ur) ̂me tollat crucem :

C.VI Yairus princeps orat pro filia infirma : et sanata est :

C.V venit in teram genesanorum : demones mittit in porcos :

C.IV Simon i(n)vitat Ih(esv)s : rigantur pede Ih(es)u : i(n)trat navim imp(er)at ven[ti]s :

C.III curat paraliticu(m) ceci clamant : vocat Math(eu)m : murmur ̂pĥariseoru(m) :

C.II sanat Iesus egrotos i(n) grabatis de vicis seu vill(is) ad eu(m) deporta[tos]

C.I Domine p(er)mitte me primum sepellire patre(m) meum : scriba dix(it) seqûâr te :

7.1.1 Traduzione (da M. Da Villa Urbani 2015)

C.IX Il lebbroso è curato : Cristo Maria e Marta : Esce il demonio : L’adultera C.VIII Il lago di Genezaret : Gesù Cristo : (I discepoli) tirano la rete : Gesù con Simone

C.VII (La donna) tocca l’orlo (della sua veste) : Manda i discepoli : Chi mi segue prenda la sua croce C.VI Giario capo (della Sinagoga) prega per la figlia malata : È risanata

C.V Entra nella terra dei Geraseni : Fa entrare i demoni nei porci

C.IV Simone invita Gesù : Sono unti i piedi di Gesù : Entra nella barca : Comanda ai venti (di calmarsi) C.III (Gesù) risana il paralitico : I ciechi lo chiamano : La chiamata di Matteo : I farisei mormorano C.II Gesù risana i malati portati da lui su lettucci dai villaggi e dai castelli

C.I Signore, permettimi prima di andare a sepellire mio padre : Lo scriba disse ti seguirò

7.1.2 Commento formale

Sono visibili delle sottili rettrici soprattutto nelle zone II e V. Infatti, le iscrizioni sono sistemate al centro del campo epigrafico con un andamento piuttosto regolare, interrotto soltanto dalle scheggiature che si verificano sul bordo superiore, in particolare nella parola ‘Maria’ della IX zona, dove l’iscrizione corre sopra la scheggiatura. Pure nella zona VII la parola ‘discipulos’ sembra essere incisa sopra una serie di tratti incidentali che sembrano il frutto di un raschiamento. Invece, la T e la I di ‘ventis’ sembrano essere state abrase successivamente alla realizzazione dell’iscrizione, così come il fregio alla diagonale sinistra della prima V (C.III. V4) della zona III, e le lettere ‘os’ di ‘deportatos’ della zona II, oggi frammentarie. Il modulo tende ad assere verticalmente compresso, secondo un rapporto di circa 3:4, mentre il tratto è di spessore costante in tutte le lettere, a parte qualche leggero assottigliamento nelle lettere che presentano delle curve. Alcune lettere presentano delle terminazioni a spatola, e altre, come la V (C.I.V2) e la T (C.I.T3) della zona I, hanno nella parte inferiore una piccola decorazione a tre terminazioni. La lettera A è disegnata con un coronamento a ponte, così come la lettera V, che presenta a volte una terminazione a ponte nella parte inferiore (vedi per esempio C.III. V1). Come sulle colonne A e B, la lettera E alterna la forma quadrata a quella onciale. Delle 36 E, 26 sono onciali. Vi è anche la presenza di quattro H onciali, tre nell’abbreviazione del

nomen sacrum del Cristo (C.IV.H1; C.IV.H2; C.VIII.H2) e una nell’abbreviazione del nome di Matteo (C.III.H1), e di due Q onciali (C.I.Q1 e C.VII.Q2). Vi sono dodici abbreviazioni, una della sillaba per (C.I.1), una della sillaba it (C.I.5), quattro della desinenza um (C.II.4; C.III.1; C.III.2, C.III.5), una della sillaba in (C.IV.1), una della lettera U (C.VII.3), due della sillaba qui (C.VII.4), una della desinenza tur (C.VII.4), una della sillaba pro e della desinenza us (C.IX.1), e infine l’abbreviazione di ET (C.IX.3). Oltre ai quattro nomina sacra già menzionati, ve ne sono altri due riferiti al Cristo nella forma ICXC (C.VIII.3) e XPS (C.IX.2).Sono presenti sei nessi, quattro di due lettere (C.III.AR1, C.III.PH1, C.VII.ME1, C.IX.TH1) e due di tre lettere (C.I.VAR1, C.IX.VAR1) e due lettere nane (C.I.CNANA1 e C.IV.ANANA1).Sulla colonna C non vi è alcun signum crucis; i tituli, infatti, sono separati da tre puntini verticali. Si verifica, però, la ripetizione delle sillabe -ratur in C.IX (curaturatur al posto di curatur), che va quindi a costituire un errore diplografico, e l’aggiunta di una P in D.III (apmputat al posto di amputat).

7.1.3 Adattamenti linguistici rispetto ai Vangeli

Le parole deportatos (C.II), vocat (C.III) e invitat (C.IV) sembrano rispecchiare una scelta a favore della brevità, poiché il testo evangelico non offre, per questi episodi, la possibilità di una resa in poche parole. Intrat (C.IV) al posto di ascendo e mittit (C.V) al posto di rogo sembrano rispondere alla stessa motivazione. È innegabile, però, il leggero cambio semantico nella scelta di mitto, perché, secondo i Vangeli, sono i demoni che parlano e pregano Gesù di essere inviati dentro i corpi dei porci, mentre la parola mittit esclude qualunque partecipazione dei demoni al miracolo. La scelta dell’aggettivo infirma (C.VI), invece, rivela che chi ha concepito il testo delle iscrizioni aveva in mente le versioni di Marco e Luca, in cui la figlia di Giario è detta in fin di vita. Per Matteo, invece, la figlia è morta (defuncta). Difficile dire quale delle due versioni sia raffigurata sulla colonna C, ma la mancanza di barellieri e del corpo avvolto in un sudario farebbero pensare che anche la parte scolpita segua i Vangeli di Marco e Luca. Sottile e rivelatore dell’attenzione dedicata alle immagini scolpite è l’uso del verbo traho per la scena dei primi discepoli (C.VIII). Sia in Matteo che in Marco Gesù trova Pietro e Andrea nel Mare di Galilea, mentre essi stanno gettando le reti; nella versione di Luca i due futuri apostoli sono a riva a lavare le reti. Nelle colonne del ciborio Pietro e Andrea sono raffigurati in piedi sulla barca, le reti in acqua, mentre le stanno tirando a sé, e quindi dopo la pesca miracolosa, come infatti esprime con precisione il verbo traho. È significativo che chi ha concepito l’iscrizione, di fronte all’alternativa fra tre verbi diversi (mitto, lavo e traho), abbia preferito quello che più si avvicina all’immagine piuttosto che i verbi impiegati nei Vangeli. La scelta di curatur (C.IX) al posto di mundatur, verbi che non sono veri e propri sinonimi, può essere dipesa dalla maggiore brevità del primo, anche se la ripetizione delle due ultime sillabe – del tutto erronea – finì per allungare la parola in curaturatur.

Colonna

e Zona Titulus Vulgata Latina

C.1 Domine p(er)mitte me

primum sepellire patre(m)

meum : scriba dix(it) seqûâr te :

(Mt. 8:19) Et accedens unus Scriba, ait illi: Magister sequar te, quocunque ieris, (Lc. 9:57) Factum est autem: ambulantibus illis in via dixit quidam ad illum: Sequar te quocunque ieris; (Mt. 8:21) Domine, permitte mihi primum ire, et sepelire patrem meum, (Lc. 9:59) Domine, permitte mihi primum ire et sepelire patrem meum

C.2 sanat Iesus egrotos i(n) grabatis de vicis seu vill(is) ad eu(m) deporta[tos]

(Mc. 6:55-56) et percurrentes universam regionem illam, coeperunt in grabatis eos, qui se male habebant, circumferre, ubi audiebant eum esse. Et quocunque introibat, in vicos, vel in villas, aut civitates, in plateis ponebant infirmos

C.3 curat paraliticu(m) ceci clamant : vocat Math(eu)m : murmur ̂pĥariseoru(m) :

(Mt. 4:24) variis languoribus, et tormentis comprehensos, et qui daemonia habebant, et lunaticus, et paralyticos, et curavit eos, (Mt. 8:6) Domine, puer meus iacet in domo paralyticus, (Mt. 9:2) Et ecce offerebant ei paralyticum iacentem in lecto, (Mc. 2:3) Venerunt autem ad eum ferentes paralyticum, (Lc. 5:18) Et ecce viri portantes in lecto hominem, qui erat paralyticus; (Mt. 9:27) Et traunseuntes inde Jesu, secuti sunt eum duo caeci, clamantes; (Mt. 9:9) Et, cum transiret inde Jesus, vidit hominem sedentem in telonio, Matthaeum nomine. Et ait illi: sequere me; (Lc. 5:30) Et murmurabant Pharisaei et scribae eorum, (Lc. 15:2) Et murmurabant Pharisaei et scribae C.4 Simon i(n)vitat Ih(esv)s :

rigantur pede Ih(es)u : i(n)trat navim imp(er)at ven[ti]s :

(Lc. 7:36) Rogabat autem illum quidam de Pharisaeis ut manducaret cum illo; (Lc. 7:38) et stans retro secus pedes eius, lacrymis coepit rigare pedes eius; (Mt. 8:23-26) 23. Et ascendente eo in naviculam, secuti sunt eum discipuli eius 26. Et dicit eis Jesus: quid timidi estis, modicae fidei? tunc surgens, imperavit ventis et mari et facta est tranquillitas magna (Lc. 8:22-25) 22. Factum est autem in una dierum et ipse ascendit in naviculam, et disciupuli eius 24. Accendentes autem, suscitaverunt eum, dicentes: Praeceptor, perimus. At ille furgens, increpavit vento, et tempestatem aquae et cessasvit, et facta est tranquillitas 25. Dixit autem illis: ubi est fides vestra? qui timentes, mirati sunt ad invicem, dicentes: Quis puras hic est, quia et ventis et mari imperat et obediunt ei? (Mc. 5:36- 39) 36. Et dimittentes turbam, assumunt eum ita ut erat in navi et aliae naves erant cum illo 39. Et exsurgens comminatus est vento, et dixit mari: tace, obmutesce. Et cessavit ventus et facta est tranquillitas magna

C.5 venit in teram genesanorum :

demones mittit in porcos : (Lc. 8:26) Et navigaverunt ad regionem Gerasenorum; (Lc. 8:32-33) 32. Erat autem ibi grex porcorum multorum pascentium in monte et rogabant eum ut permitteret eis in illos ingredi 33. Exierunt ergo daemonia ab homine et intraverunt in porcos

C.6 Yairus princeps orat pro filia

infirma : et sanata est : (Mt. 9:18) Haec illo loquente ad eos, ecce princeps unus accessit et adorabat eum, dicens: Domine, filia mea modo defuncta est, sed veni impeno manum tuam super eam et vivet; (Mc. 5:22-23) Et venit quidam de archisynagogis nomine Jarius: et videns eum, procidit ad pedes eus 23. et deprecabatur eum multum, dicens: quoniam filia mea in extremis est, veni, impone manum super eam, ut salvata sit, et vivat. (Lc. 8:41- 42) 41. Et ecce venit vir, cui nomen Iarius et ipse princeps synagogae erat et cecidit ad pedes Iesu, rogans eum ut intraret in domum eius 42. quia unica filia erat ei fere annorum duodecim, et haec moriebatur

Colonna

e Zona Titulus Vulgata Latina

C.7 tangit fimbriam : mittit discip(u)los : q(ui) seq(ui) t(ur) ̂me tollat crucem :

(Mt. 9:20) Et ecce mulier, quae sanguinis fluxum patiebatur duodecim annis, accessit retro et tetigit fimbriam vestimenti eius (Lc. 8:44) accessit retro, et tetigit fimbriam vestimenti eius; (Mt. 10:5) Hos duodecim misit Jesus (Mc. 6:7) Et vocavit duodecim et coepit eos mittere binos (Lc. 9:2) Et misit illos praedicare regnum Dei (Mt. 16: 24) Tunc Jesus dixit discipulis suis: si quis vult post me venire, abneget semetipsum, et tollat crucem suam et sequatur me, (Mc. 8:34) Si quis vult me sequi, deneget semetipsum et tollat crucem suam et sequatur me (Lc. 9:23) si quis vult post me venire, abneget semetipsum et tollat crucem suam quotide et sequatur me

C.8 stagnum Genesaret : trahunt rete

(Lc. 5:1) et ipse stabat secus stagnum Genesareth; (Mt. 4:18) mittentes rete in mare, (Mc. 1:16) mittentes retia in mare, (Lc. 5:2) Et vidit duas naves stantes secus stagnum et lavabant retia Tabella 8. Tabella comparativa del lessico evangelico in confronto con quello dei tituli

Colonna

e Zona Titulus Vulgata Latina

C.9 lep(ro)s(us) curaturatur : exit demon : de adultera :

(Mt. 8:2-3) 2. et ecce leprosus veniens, adorabat eum, dicens: Domine, di vis, potes me mundare 3. et extendens Jesus manum, tetigit eum, dicens: volo. Mundare. Et confestim mundata est lepra eius. (Mc. 1:40-42) 40. Et venit ad eum leprosus deprecans eum et genu flexo dixit ei: si vis, potes me mundare 41. Jesus autem misertus eius, extendit manum suam et tangens eum, ait illi: volo. Mundare 42. Et cum dixisset, statim discessit ab eo lepra, et mundatus est, (Lc. 5:12-13) 12. Et factum est, cum esset in una civitatum et ecce vir plenus lepra et videns Jesum et procidens in faciem, rogavit eum, dicens: Domine, si vis, potes me mundare 13. Et extendens manum, tetigit eum dicens: volo. Mundare. Confestim lepra discessit ab illo; (Mt. 4:24) et obtulerunt ei omnes male habentes, variis languoribus et tormentis comprehensos, et qui daemonia habebant (Mt. 7:22) Domine, Domine, nonne in tuo nomine prophetavimus, et in tuo nomine daemonia eiecimus, et in tuo nomine virtutes multas fecimus? (Mt. 8:16) obtulerunt ei multos daemonia habentes (Mt. 9:32-34) 32 Egressis autem illis, ecce obtulerunt ei hominem mutum, daemonium habentem 33 Et eiecto daemone, locutus est mutus 34 In principe daemoniorum eicit daemones (Mc. 1:32, 34, 39) 32 afferebant ad eum omnes male habentes et daemonia habentes 34 et daemonia multa eiecit et non sinebat loqui daemonia, quoniam sciebant eum 39 per omnem Galilaeam et daemonia eiciens (Mc. 3:15) habentes potestatem eiciendi daemonia (Lc. 4:33, 35, 41) 33 Et in synagoga erat homo habens spiritum daemonii immundi 35 Et cum proiecisset illum daemonium in medium, exiit ab illo nihilque illum nocuit 41 Exibant autem daemonia a multis clamantia et dicentia (Lc. 7:33) Daemonium habet! (Lc. 8:2) de qua daemonia septem exierant (9:1, 49) 1 dedit illis virtutem et potesta tem super omnia daemoni 49 Praeceptor, vidimus quendam in nomine tuo eicientem daemonia (Lc. 10:17) Domine, etiam daemonia subiciuntur nobis in nomine tuo! (Gv. 7:20) Daemonium habes! (Gv. 8:48-49, 52) 48 Nonne bene dicimus nos, quia Samaritanus es tu et daemonium habes? 49 Ego daemonium non habeo 52 Nunc cognovimus quia daemonium habes (Gv. 10:20-21) 20 Daemonium habet et insanit! 21 Haec verba non sunt daemonium habentis! Numquid daemonium potest caecorum oculos aperire?; (Gv. 8:3-4) 3 Adducunt autem scribae et pharisaei mulierem in adulterio deprehensam et statuerunt eam in medio 4 et dicunt ei: Magister, haec mulier manifesto deprehensa est in adulterio

Tabella 8. Tabella comparativa del lessico evangelico in confronto con quello dei tituli

L’osservazione e il confronto del testo evangelico con le scene e le iscrizioni della colonna C hanno messo in evidenza da una parte il ritorno delle raffigurazioni a una narrazione piuttosto lineare corrispondente al Vangelo secondo Luca, dall’altra, per quanto riguarda le iscrizioni, una serie di adattamenti lessicali in linea con quanto già osservato nelle due colonne prese in esame precedentemente. L’estensione delle scene e quindi il loro minor numero rispetto alle altre colonne contrasta con i tituli che ammontano a ventidue per un totale di quattordici scene (vedi Tabella 1). Da ciò emerge la maggiore quantità di errori di interpretazione da parte dello scriba al momento di attribuire i tituli, che trova una giustificazione nel fatto che

si tratta di scene poco raffigurate nel Medioevo, al punto che alcune di esse, vista la mancanza di confronti, pongono ancora oggi dei problemi di interpretazione. Queste osservazioni contribuiscono a far tramontare definitivamente l’idea di un esecuzione nel Medioevo delle colonne A e C.