• Non ci sono risultati.

Scheda 5 Il mercato fondiario in Veneto

4. I RISULTATI ECONOMICO PRODUTT

4.3 Colture industriali

La campagna 2003 della barbabietola da zucchero è stata una delle peggiori degli ultimi quarant’anni: la superficie coltivata in Veneto è infatti scesa a circa 33.000 ettari, con una diminuzione del 25% rispetto all’anno pre- cedente. La contrazione delle aree coltivate ha interessato in modo particola- re le province di Treviso e Verona (oltre -30%). La provincia con il maggior numero di ettari coltivati rimane Venezia che, con una superficie di poco infe- riore a 11.000 ettari, costituisce il 33% del totale regionale; seguono Padova (circa 8.600 ettari, con una diminuzione di poco inferiore al 22%) e Rovigo che, con poco meno di 7.000 ettari, segna una diminuzione di oltre il 30%.

L’ultima campagna è stata caratterizzata anche da un anomalo andamen- to climatico estivo, particolarmente siccitoso, che ha contribuito a ridurre la virulenza della Cercospora, ma non ha impedito il manifestarsi di dannosi attacchi di un lepidottero nottuide, la Spodoptera exigua che, assieme alla

Produzione raccolta

Superficie Produzione ai

Tab. 4.3 - Superficie, quantità raccolta e produzione ai prezzi di base per provincia nel 2003 BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

investita 2003/2002 TAV % prezzi di base

(ha) (t) (%) 01-03/92-94 (000 euro) Belluno 0 0 - 0,0 0 Padova 8.624 386.982 -41,4 0,0 17.865 Rovigo 6.958 306.386 -46,2 -3,8 14.145 Treviso 1.026 36.926 -51,4 -12,4 1.705 Venezia 10.916 460.183 -45,0 -1,1 21.245 Verona 4.083 164.840 -50,6 -5,3 7.610 Vicenza 1.427 58.739 -41,2 -2,0 2.712 Veneto 33.034 1.414.056 -45,1 -2,7 65.282

Nota: TAV = Tasso Annuo di Variazione.

Mamestra, ha provocato ingenti danni alle colture. La scarsità d’acqua ha inol- tre influito negativamente sul regolare sviluppo della pianta. Sebbene la situa- zione sia stata affrontata meglio rispetto ad altri comprensori produttivi nazio- nali, si è comunque registrato un vistoso calo della resa unitaria in radici: la produzione ad ettaro si è attestata in media a 43 tonnellate (-26% rispetto al 2002). La produzione complessiva di radici è stata di circa 1,4 milioni di ton- nellate, con una diminuzione di poco superiore al 45% rispetto alla prece- dente campagna. L’andamento climatico ha, invece, influito positivamente sul titolo polarimetrico delle radici che è aumentato di circa il 25%, attestandosi su valori medi di 15,8°. Anche la purezza del sugo denso è migliorata di circa due punti percentuali, collocandosi su livelli superiori al 92%. Nonostante il miglioramento della polarizzazione, la quantità di saccarosio ottenuta dalla lavorazione è scesa a circa 6,8 t/ha di media, in diminuzione di circa il 6% rispetto al 2002, ma su livelli molto superiori alla media nazionale.

Fig. 4.3 - Andamento delle superfici e delle rese della barbabietola da zucchero nel Veneto nel periodo 1990-2003 0 10 20 30 40 50 60 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003

Superficie in produzione (.000 ha)

0 10 20 30 40 50 60 70 Resa (t/ha) Superficie Rese

Il prezzo base dell’ultima campagna è stato fissato a 47,51 euro/t per un titolo polarimetrico di 16°, inoltre l’Italia è stata considerata un paese defici- tario e ai produttori è stata riconosciuta una maggiorazione del prezzo base delle bietole (il cosiddetto prezzo regionalizzato) pari a 3,04 euro/t a 16°. È stato infine confermato anche il premio qualità per le migliori produzioni. L’aumento del prezzo e l’ottimo titolo polarimetrico hanno permesso agli agri- coltori di ridurre le perdite legate alla flessione delle rese tanto che la produ-

zione lorda vendibile ha superato i 2.000 euro/ha. La redditività della coltura si è quindi mantenuta, in media, su livelli superiori a quelli degli altri semi- nativi. Nel complesso, a conferma dell’annata negativa, il comparto ha realiz- zato una produzione ai prezzi di base di 65 milioni di euro, in riduzione del 18% rispetto al 2002.

Le previsioni per il prossimo futuro non si presentano molto rassicuranti, soprattutto in conseguenza del documento di orientamento proposto in set- tembre dal commissario Fischler come base di riflessione della riforma dell’OCM zucchero. Gli scenari prospettati sono tre: il mantenimento della situazione attuale (quote zucchero nazionali e prezzi garantiti), con eventua- le aggiunta di quote di importazione per i Balcani e i Paesi meno avanzati; la progressiva riduzione dei prezzi garantiti e l’eliminazione delle quote; l’aboli- zione dei prezzi garantiti e delle quote. Per salvaguardare gli interessi del set- tore viene da più parti auspicata la riconferma dei principi di base dell’attua- le OCM zucchero e l’introduzione di contingenti alle importazioni dai Balcani e dai Paesi meno avanzati. L’eventuale riduzione delle quote assegnate ad ogni paese produttore dovrebbe essere inoltre strettamente legata al consu- mo di zucchero a livello nazionale. La presentazione di una proposta defini- tiva da parte della Commissione UE è attesa per la fine del mese di giugno.

Per la campagna 2004 si stima una ulteriore riduzione delle superfici col- tivate (-20%), a causa soprattutto delle difficoltà registrate in fase di semina e dovute alle eccessive piogge di febbraio e marzo che non hanno permesso il regolare svolgimento di tali operazioni.

La superficie a tabacco si è attestata a 7.100 ettari, in leggera flessione rispetto al 2002 (-1%), e si trova concentrata per l’80% nei comprensori pro- duttivi veronesi e per circa il 10% nel padovano. L’andamento climatico non ha particolarmente influito sulle fasi di semina e di raccolta che si sono svol- te in modo regolare. I lunghi periodi di siccità estiva si sono, invece, riflessi sulla qualità finale del prodotto e solo l’esecuzione di numerosi interventi irri- gui ha permesso agli agricoltori di contenere i danni. Nel complesso le rese medie sono aumentate di circa il 9%, attestandosi attorno alle 3 t/ha, mentre la quantità di tabacco grezzo prodotta nel 2003 è stata pari a 22.100 tonnel- late, in crescita di quasi l’8% rispetto all’anno precedente. La campagna di commercializzazione è iniziata a metà settembre e ha avuto uno svolgimento regolare, con prezzi sostanzialmente simili a quelli del 2002. La produzione ai prezzi di base del comparto è stata di circa 60 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente (+3%). Nel 2004 non si prevedono modifiche sostanziali rispetto alla campagna appena conclusa per quanto riguarda le superfici coltivate e le produzioni.