sì-gnor Pietro Castelli
;
come
vedesi attualmente nel braccio sinistro sino al Laghetto; per cui dall'am-ministratore Cavaliere Carlo Bellani
; sempre avveduto nelle sue ispezioni,
venne
giudicato opportuno di eternare lamemoria
anche di questo insigne bene-fattore, colf ordinare , che subito entro al primocortile laterale alla sinistra , ove fu cominciata la detta fabbrica, si ponesse
una
gran lapide inmarmo
nero a caratteri d'oro concepita in questi termini:
JOSEPHUS * FRANCISCUS * MACCH1US DOCTOR * ET ' TABELLIO GENT1S '
SVM
' POSTREMUSINSIGNI * £:GR0TANT1UM * TESTAMENTO IMMANEM * PECUNIAM
OMNIS * VOLUPTATIS * ABSTINENTIA DATA ' OPERA * CONGESTA*!
VALETUDINARIO 4 CONSUMANDO LEGAV1T * ANNO * MDCCXCVJI
Oltre il sopra esposto
può
infine il forastiere farsimostrare la copiosa serie dei ritratti, in
numero
di centosessanta interi e trentotto dimedia
figura, dei benefattori, alcuni de'qualihanno
il loro merito perla pittura, e tutti assieme per la pietà di chi rappre-sentano, e fra questi gli ultimi recentemente fatti eseguire dall' attuale amministratore Cavaliere Carlo Bellani, che si è valso dei migliori pennelli del giorno.
Se
un
tale lodevole pensiero fosse stato adottato 566
qualche secolo la sì potrebbe avere presentemente
una
raccolta tale d'insigni quadri damovere
la cu-riosità di qualunque straniero o conoscitore di belle arti oltreun
capitale inestimabile.Seguita,
come
si è detto di sopra, nel Maggio1784
la soppressione del detto
Venerando
Capitolo colla surroga diun
RegioAmministratore per ciascunLuogo
PÌ05 questa Amministrazione esercitò le sue funzioni, per lospazio di sette anni, cioè, sino ai i5Marzo
1791,in cui
, per reale dispaccio di S. M. VImperatore Leopoldo , 20
Gennajo
dettoanno
, fu al pari degli altri Capitoli repristinato nella sua primitiva integrità anche quello del detto Ospitale.Sopraggiunto nel
1796 un nuovo
ordine di cosenella
Lombardia
per Yinvasione de1Francesi in Italia,venne
dinuovo
abolito il suddetto Capitolo dell'Ospi-tale , alla di cui Amministrazione e Direzione furono destinati sette, più omeno
, individui, che venivano nominati dal Municipio, poscia dai Ministri dell'InJ terno e del Culto del cessatoRegno
d'Italia.Con
decreto Sovrano di Napoleone, 21 Dicem-bre 1807, venne pure ordinato che i rispettiviCo-muni
dovessero supplire ai bisogni tanto dell'Ospitale Civico, che degli altri istituti di pubblica beneficenza}e fossero amministrati, sotto
un
solonome
di Con-gregazione di Carità, da probi e distinti cittadini, conun
determinatonumero
di soggetti5componendo
la detta Congregazione ne'Capi-Luoghi anche il
Pre-67
fetto del Dipartimento, il
Vescovo
ed il Podestà;col tenere però separati i rispettivi patrimonj , che Tennero divisi in tre sezioni, cioè, I.
; IL eIII. : per
tal
modo
il predetto Ospitale cogli aggregatiLuoghi
Pii di Santa Corona, Santa Caterina alia Ruota e Senavra formarono parte di essa Congregazione
y che
venne composta di dieci individui, oltre le suddette Autorità
y quattro de' quali furono assegnati per l'Am-ministrazione e Direzione del detto Ospitale.
L'Ospitale e Luoghi Pii uniti sino all'anno 1796,
uno
sussidiato dagli avanzi di entrata dell' altro , e tuttiy per le frequenti pingui eredità che ad essi per-venivano
y trovavansi in
uno
stato talmente prospero, che le loro rendite quasi pareggiavano le spese.Ma
la venuta inLombardia
delle armate repub-blicane Francesi, seguita nell'anno2796;
portò secoquello sconvolgimento che già aveano sofferto molti
altri luoghi d' Italia. Gli stabilimenti di pubblica be-neficenza
non
furono quindi esenti dalla oltremon-tana avariziay
come
quelli che, essendo creduti ric-chissimi, si attiravano Yocchio dei vincitori stranieri.Si dovettero pagare grosse contribuzioni, si sospesero
i pagamenti de' frutti dei pubblici Monti e Banchi
,
dai quali Y Ospitale traeva grosse annuali rendite.
Indi
y
si obbligò anticipare grandiose
somme
in man-tenimento degli ammalati militari, ed in fine fu spo-gliato del beneficio delle esenzioni reali e personali,
delle quali era sempre stato mantenuto
immune.
66
Questo rovescio di cose. cioè, la
mancanza
delie rendile; il dover provvedere a spese estranee ed
alle sopra caricate imposte
,
produsse la inevitabile necessità di dar
mano
al patrimonio ; col consumarecapitali ed il prezzo de' beni stabili die si dovettero alienare
onde
far fronte agli urgenti impegni.Ma
il deplorabile stato dell' Ospitale s' accrebbe anche maggiormente colla cessazione in gran parte delle private largizioni, e colfessersi veduto comparirealla fine dell'
anno 1799
nel conto consuntivoun ammanco
di renditaannua
, a fronte delle spese; di
circa
un mezzo
milione di lire milanesi.Sino all'anno
1804 andò
di questo piedel'infe-lice situazione dell' Ospitale
?
quando
a lui perven-nero; in via di disposizione testamentaria, le facoltà tutte dell' insigne benefattore CavaliereGiacomo
San-nazzari ascendenti al valore capitale di circa quattro milioni.Servirono quel lauto patrimonio ed altre più pic-cole largizioni private di diversi Cittadini
ad
arre-stare per qualcheanno
la fatale e quasi inevitabilemina
a cuiandavano
incontro e 1' Ospitale e gli stabilimenti ad esso uniti ; cioènon
avrebbero po-tuto rimediare ai sempre crescenti bisogni se diquando
inquando
altre largizioninon
fossero per-venute) e se7 finalmente , cambiata la situazione politica di questi Stati, cambiate
non
si fossero per anco le circostanze diun
tanto benemeritostabili-mento.
$9
In effetto
? penetrata S. M. P Augusto nostro Sovrano Francesco I. della deplorabile situazione in cui trovavansi nel i8i5 i suddetti stabilimenti ag-gravati di grandiosi debiti
y i quali
non
si potevano riparare senza vie più depauperare il loro patrimo-nio; con benefica e veramente paterna sua risoluzio-ne li feceimmediatamente
sussidiare conuno
straor-dinario soccorso y oltre avere destinata sul Regio Erario; pel successivo supplemento delle necessarie spese
?
una somma
cbe viene ognianno
erogata in proporzione dei particolari bisogni.Essendo subentrato nel
1816
ip unicoAmmini-stratore del detto Ospitale e Luogbi Pii uniti P e-gregio Sig. Avvocato Giovanni Orleri di carattere deciso y franco e giusto, e cbe dì già disimpegnava con zelo straordinario la carica di Regio Commissario Governativo per la esazione dei crediti arretrati dei